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Autore: Zubenelgenubi    07/06/2011    5 recensioni
[...] non voleva mica trovargli una ragazza? Quando si azzardò a dar voce ai propri pensieri, ponendogli quella domanda con tono incerto, Sirius lo guardò strabuzzando gli occhi e sospirò di nuovo, scuotendo una mano davanti al viso. "Davvero, Remus, per essere uno dei migliori alunni del sesto anno sei un po' tardo; ti bacerò io, ovviamente!" Esclamò soddisfatto, gonfiando il petto.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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idontfeel


DISCLAIMER: I personaggi non appartengono a me ma a mamma Row. Se fosse il contrario, probabilmente Sirius sarebbe ancora vivo, Piton avrebbe superato con grande maturità la delusione d'amore e tutti avrebbero vissuto felici e contenti. Già, se i personaggi fossero stati miei, in poche parole, non ci sarebbe stata storia.

Prima di cominciare vorrei dirvi poche parole. E cioè: pigna, pizzicotto, manicotto, tigre!
...
Scusatemi, davvero. Una breve premessa e poi vi lascerò liberi di continuare a leggere: è la prima volta che mi avventuro in questo fandom, quindi non so bene quanto i personaggi saranno IC e non. Non ci ho mai provato a scrivere qualcosa su Sirius e Remus, però sono una delle mie coppie preferite. Mi piacciono perché, alla fine, i loro caratteri si compensano; se Sirius è irruento e avventato, Remus è calmo e attento. Adoro il fatto che Moony sia l'unico a cui Pads da retta, fa sembrare il loro rapporto ancora più profondo. E adesso sto divagando, vi lascio alla lettura!
p.s: ho lasciato i nomi in lingua originale, perché mi piacciono di più.




I don't feel so well:
oh, you're gonna make your mark this time.



" And then it happened
It took me by suprise
I knew that you felt it too
I could see it by the look in your eyes"
Lou Reed, This Magic Moment


Era una tiepida mattina di Marzo e una brezza primaverile  soffiava leggera, smuovendo le chiome rigogliose dei vecchi alberi di Hogwarts. Il sole splendeva alto nel cielo, gli uccellini cantavano e tutto faceva pensare ad una strana atmosfera fiabesca e pacifica, rotta soltanto dal continuo cicaleccio degli studenti eccitati dall'incombente arrivo delle vacanze pasquali; Remus Lupin se ne stava comodamente seduto all'ombra di un grosso albero, nei pressi del Lago Nero. Tenendo fra le mani una pergamena pulita e una piuma,  di tanto in tanto alzava lo sguardo per osservare i tentacoli della piovra gigante emergere dall'acqua per afferrare un ignaro piccione e tirarlo giù con sè. Sembrava divertirsi, almeno lei. Schioccando la lingua contro il palato faceva scorrere il dito sulla carta ruvida, immergendo la punta della piuma nell'inchiostro, e poi si fermava senza trovare la minima ispirazione; il professor Kettleburn aveva avuto la geniale idea di assegnare alla classe un tema di 50 centimetri sui Centauri, descrivendoli accuratamente e parlando minuziosamente delle loro abitudini. Pur essendo uno dei migliori alunni del sesto anno, quel giorno - come poche volte nella sua vita - non riusciva minimamente a concentrarsi; ogni rumore diverso dal solito era motivo di distrazione.  Il colpo di grazia arrivò quando sentì i passi di qualcuno avvicinarsi, pestando rabbiosamente l'erba del prato. Gli anni successivi il licantropo avrebbe rimpianto amaramente di non essersi alzato, scappando a gambe levate. Sirius Black, figlio diseredato, appartenente alla nobilissima casata dei Black, Grifondoro sbruffone e rompiscatole - a detta sua anche "un gran figo, per Morgana!" -, si lasciò cadere accanto a lui pesantemente, rischiando di rovesciare la boccetta d'inchiostro poggiata vicino la gamba di Remus.
<< Stai studiando, Lupin? Non dirmi che non riesci a farne a meno neanche con questo bel tempo! >> Borbottò Sirius, punzecchiandogli un fianco con l'intenzione di fargli distogliere lo sguardo dalla pergamena su cui aveva appena iniziato a scrivere qualcosa. << Insomma, Remus, almeno fingi di ascoltarmi, se proprio devi! >> Continuò con tono lamentoso, fissando con sguardo torvo la superficie del Lago.
<< In realtà non è che fossi riuscito a fare molto...> > Si decise a rispondere il licantropo, mettendo via la pergamena con noncuranza. Sbuffò e alzò gli occhi al cielo, prima di voltarsi con un sorrisetto verso l'amico: << Come mai qui, con questa bella giornata? Pensavo fossi in giro a bighellonare con Prongs. Non avevate detto qualcosa come "finalmente un pomeriggio solo per noi due, zuccherino!"? Il vostro programma è cambiato? >>
<< Abbiamo litigato! Cioè, io ho litigato con lui, solo che lui ancora non lo sa... >> Mugugnò Padfoot aggrottando le sopracciglia, voltandosi con un cipiglio infastidito verso il licantropo: << ... Preferisce la Evans a me, ecco! Preferisce un paio di occhioni verdi e di ciglia sfarfallanti al suo migliore amico! "Lily di qua, Lily di là...", "I capelli di Lily hanno la stessa sfumatura!", "Oh Lily, mia Lily, il mio cuore arde d'amore per te". E' snervante, sai? Beh, è per questo che ho deciso che preferisco stare con te. Tu non hai nessuna ragazza di cui parlare! >> Sbuffò alterato Sirius, incrociando le braccia al petto come un bambino viziato.
<< Grazie tante, Signor Black. >> Gli rispose soltanto, ridacchiando della faccia confusa dell'altro.
<< Non intendevo...>> Cominciò, e poi si unì alla sua risata, sorridendogli sollevato.  A Remus piaceva il sorriso di Sirius, pensò distrattamente; aveva le fossette agli angoli della bocca e gli occhi brillavano di una luce maliziosa. Si, era proprio un bel sorriso.
<< Beh, potresti provare a trovarti una ragazza anche tu, Sirius. >> Sospirò Moony, facendo spallucce, << magari capiresti meglio cosa prova James. >> Incassò la testa fra le spalle, sfiorando l'erbetta con la punta delle dita affusolate.
<< Sono il sogno erotico di mezza popolazione femminile di Hogwarts, Moony! >> Esclamò scandalizzato Sirius, continuando con un cipiglio determinato, << Dovresti sapere che non sono un tipo da ragazza fissa. L'ultima volta che ho avuto una ragazza è scoppiata una rissa, ricordi? E' stato al terzo anno, ne sono sicuro. Malvolia Ellery*, Corvonero; è stata una delle mie migliori conquiste, davvero. Comunque, Remus, ciò che voglio dire è che essendo il sogno erotico di metà della popolazione femminile di Hogwarts, non posso davvero rischiare di spezzare il fragile cuore di tutte quelle fanciulle. Non se lo meritano, capisci? >>  concluse la sua arringa con aria così risoluta che a Remus sembrò una cattiveria scoppiare a ridere alla fine, quindi si limitò a schiarirsi la gola, nascondendo un sorriso divertito dietro un colpo di tosse, mordicchiandosi il labbro inferiore con aria pensosa:
<< Oh si, devo dire che è molto nobile da parte tua, Sirius. >> Asserì il mannaro, appoggiando la testa al tronco dell'albero. Voltò leggermente il viso verso l'amico ed aggrottò le sopracciglia, deglutendo; Sirius aveva lo sguardo puntato sul lago e un'espressione pensierosa. Aveva soltanto sedici anni, eppure in certi momenti sembrava di dieci anni più grande; i capelli, lunghi così tanto da sfiorargli le spalle, gli svolazzavano davanti gli occhi grigi e aveva le labbra serrate. Prima che Remus potesse chiedergli qualunque cosa l'altro si voltò, sogghignando:
<< E tu, Moony? Tu perché non trovi una ragazza? >> Gli chiese con tono beffardo, socchiudendo le palpebre con sguardo inquisitorio.
<< Non m'interessa averne una. >> Ed era la verità; non gli erano mai interessate particolarmente le ragazze. Le trovava impegnative e spesso fastidiose e poi si riempivano di profumi stucchevoli per attirare l'attenzione. Remus odiava i profumi dolciastri. L'unica ragazza che aveva attirato la sua attenzione qualche anno prima era stata Lily Evans, ma aveva rinunciato subito. Non aveva nessuna intenzione di litigare con James per una cosa così stupida.
<< Non posso crederci, amico! Sei serio? Non capisco come tu possa essere così indifferente al loro fascino. Davvero, Remus, dovresti rivedere le tue priorità; io non dovrei dirtelo, ma mi è arrivata voce - Fedelma la Barbuta** mi ha spifferato tutto, in realtà. Te la ricordi? Quella Tassorosso che non ti stacca gli occhi di dosso dal secondo anno! - che anche tu hai un club - Oh, oh, oh! - di ammiratrici >> Padfoot gli diede di gomito soddisfatto, sorridendo compiaciuto.
Remus sgranò così tanto gli occhi che le sopracciglia scomparvero sotto i ciuffetti scuri di capelli che gli ricadevano sulla fronte. Un club di ammiratrici? Lui? Beh, era una bella sorpresa. Non se lo sarebbe mai aspettato. Sicuramente, però, non era vasto come quello di Sirius e James; sorrise divertito, scuotendo il capo.
<< Non m'interessa davvero, Sirius! >>  Lo smontò brevemente, schioccando la lingua contro il palato. Grattandosi una guancia scrutò attentamente i prati, notando un Asticello correre verso un albero vicino e lasciarsi cadere disteso sul prato.
<< Davvero, Remus, a volte sembra  che il massimo piacere della tua vita sia stare con la testa incollata ad un libro. E credimi, non è per niente divertente; devi goderti gli anni che hai! Quando sarai padre cosa racconterai ai tuoi figli? "Beh, ragazzi, a sedici anni me ne stavo a ripassare per la lezione del giorno dopo tutto il santo giorno; ero proprio ribelle" >>  Disse Sirius con tono piatto, in una  verosimile imitazione di un Remus di mezza età. S'interruppe d'un tratto e lo guardò con la bocca spalancata, come se avesse appena ricevuto l'illuminazione: la professoressa Crandon***, di Divinazione, sarebbe stata fiera di lui.
<< Non è che non hai mai baciato nessuno? Questo spiegherebbe molte cose. >> Gli sorrise con aria saccente, socchiudendo gli occhi.
No, in realtà Remus non aveva mai baciato nessuna ragazza. Non ne aveva mai sentito il bisogno, davvero. Quando lo confessò a Sirius quello fece una faccia disgustata, scuotendo il capo con evidente disappunto: << Male, male, mio caro Lupin. Questo è un bel problema; quindi, se da un giorno all'altro ti capitasse d'incontrare la donna dei tuoi sogni, non sapresti da dove iniziare. >> Lo accusò, premendogli la punta del naso con un dito. Moony lo guardò stranito, incrociando gli occhi nell'osservare l'indice di Sirius premere insistentemente contro il suo protuberante naso. Sbuffò seccato, scacciando via la mano dell'altro come se fosse un insetto fastidioso.
<< Quando arriverà il momento, sarò pronto. Mi spieghi perché t'interessa così tanto? >>
<< Moony...>> Cominciò, guardandolo con compassione, << ...dolce, ingenuo, Moony! Queste non sono cose che si trovano nei libri. Qui ci vuole la pratica, te lo dico io! >>
<< Merlino, Sirius, che cosa ci sarà mai di difficile nel baciare qualcuno? >> Sbottò il licantropo esasperato e dalla faccia che fece l'amico, sembrò che avesse detto la più grossa delle bestemmie. Boccheggiò per un istante e poi avvicinò il viso al suo, tenendo gli occhi socchiusi in due minuscole fessure:
<< Stai scherzando, vero? Morgana, Remus, devo insegnarti tutto io? Oh, se ci fosse Prongs...>>
<< Non vedo cosa c'entri James in tutto questo, Padfoot. >> Brontolò; se Sirius avesse guardato con attenzione avrebbe potuto notare che le orecchie di Remus erano arrossite leggermente. Eppure non ci fece molto caso, anzi, avvicinò il viso al suo e si guardò intorno all'erta:
<< L'ultima volta che mi hai prestato gli appunti di Storia Della Magia...>>
<< E' stato ieri, Sirius >> lo interruppe il mannaro, con un cipiglio divertito. L'altro continuò guardandolo stizzito: << ... ti ho promesso che, quando sarebbe arrivato il momento, avrei ricambiato il favore: è venuta l'ora di ripagare il mio debito.  >> Annunciò Sirius solennemente e, stringendo fra indice e pollice la base del proprio naso , sospirò pesantemente con aria pensosa. A Moony quel gesto non piacque per niente; non voleva mica trovargli una ragazza? Quando si azzardò a dar voce ai propri pensieri, ponendogli quella domanda con tono incerto, Sirius lo guardò strabuzzando gli occhi e sospirò di nuovo, scuotendo una mano davanti al viso.
<< Davvero, Remus, per essere uno dei migliori alunni del sesto anno sei un po' tardo; ti bacerò io, ovviamente! >> Esclamò soddisfatto, gonfiando il petto: << Andiamo, non fare quella faccia; guarda che ti sto evitando una possibile pubblica umiliazione. >> Rise e la sua risata suonò simile ad un latrato. Strizzandogli un occhio gli diede una pacca ben assestata sulla spalla, facendolo piegare leggermente in avanti:
<< Non. E'. Una. Buona. Idea. >> Scandì Lupin, minacciandolo con un rametto .
<< Insomma, Remus, sto solo cercando di aiutarti. >>
<< Sto bene così. >>
<< Non è vero. Non hai idea di come sia, non hai mai provato. >>
<< Ti dico che sto bene. >> Cantilenò Moony palesemente infastidito.
<< Smettila di fare il timido, Lupin. >>
<< Non sto facendo il timido! >>
<< Stai arrossendo come una ragazzina! >>
<< Non è vero! >>
<< Stai reagendo come una verginella indifesa, ed io comincio a sentirmi un molestatore! >>
<< Magari lo se- BLEAH! >> Sirius gli aveva appena leccato una guancia con aria profondamente divertita e nello stesso momento erano caracollati sull'erba, rovesciando la boccetta d'inchiostro in mezzo al prato.
<< Avanti, Remus, è solo un bacio innocente. Sono uno dei tuoi migliori amici, siamo come fratelli, fai almeno un minuscolo tentativo. Rendimi felice. >>
<< Suppongo che non riuscirò a dissuaderti, vero? >> Chiese cedevole, incrociando il suo sguardo; Padfoot scosse la testa, sorrise e per la seconda volta Remus pensò che avesse il miglior sorriso del mondo. << E comunque non riesco a capire perché ci tieni così tanto. >>Sirius non rispose, ma si guardò intorno un'ultima volta e, continuando a  tenere il corpo del mannaro premuto contro l'erba, avvicinò lentamente il viso a quello dell'altro; aveva molta esperienza in questo campo, pensò distrattamente ritrovandosi a pochi centimetri dalle labbra di Remus, aveva baciato milioni di ragazze, poteva farlo anche con Moony - andiamo,  lo stava solamente aiutando - solo che le sue mani non avevano mai sudato così tanto e non si era mai fatto prendere dal panico.
<< Sicuro di saperci fare, Sirius? >> Chiese il licantropo nervosamente, socchiudendo gli occhi. L'altro deglutì e non rispose. L'ultima cosa che vide Remus fu il viso di Padfoot sempre più vicino, poi sentì le labbra dell'altro sulle sue e serrò gli occhi con forza; fu strano.  Per un momento Moony aveva pensato che sarebbe stato un disastro, perché nella foga aveva dato una testata all'altro e quello aveva mugugnato dolorante, poi però era riuscito a capire come funzionava. In fondo doveva soltanto seguire le labbra di Sirius; il bacio in sè fu molto umido e al sapore di Api Frizzole, pieno di rumori imbarazzanti provocati dallo scontrarsi delle loro bocche, le mani di Padfoot scivolavano continuamente a sfiorargli i capelli.
Si separarono dopo qualche istante, quando scoprirono di non avere più fiato per continuare. Il primo a rompere il silenzio imbarazzato che si era creato fu Remus:
<< Puzzi di cane...>> Borbottò all'indirizzo dell'altro, storcendo il naso per enfatizzare il concetto.
<< Gladys Dawkins**** mi ha detto la stessa cosa qualche mese fa. >>
<< Dovresti cominciare a farti delle domande, allora. >>
<< Si, forse dovrei >> Sghignazzò Sirius nervosamente, rimettendosi seduto composto: << Quindi? >> Chiese dopo un po' e, notò Remus, sembrava particolarmente ansioso di sapere la risposta. Solo che lui non sapeva proprio cosa dire: gli era piaciuto? Beh, questo era ovvio, ma non era facile ammetterlo ad alta voce.
<< Troppa saliva, per i miei gusti. Sai, i germi...>> Aggiunse stupidamente, gesticolando per ostentare una palese falsa noncuranza.
<< Mezza Hogwarts pagherebbe per quei germi, reputati fortunato. >> L'aveva liquidato  in breve Padfoot, forse un po' offeso per quella risposta per nulla esauriente. Calò il silenzio e Sirius si ritrovò a spiare più volte Remus con la coda dell'occhio, aspettando che l'altro aggiungesse qualcosa; calò nuovamente un silenzio imbarazzato e quella tensione che si era venuta a creare fece venire la pelle d'oca ad entrambi. Forse baciare Moony non era stata una grande idea.
<< Forse è meglio non raccontarlo agli altri, mh? >> Fece Sirius ad un certo punto, deglutendo rumorosamente, << James non mi lascerebbe più in pace e Peter, beh, credo che potrebbe venirgli un attacco di qualcosa. >>
<< Forse è meglio, si. >> Il licantropo annuì svelto, torcendosi le dita, << Sirius, senti, va bene cos- >> Non riuscì mai a finire la frase, però. La voce di Prongs arrivò alle loro spalle e presto li raggiunse entrambi, sedendosi accanto Padfoot:
<< BLACK! Dove diamine ti eri cacciato, per Merlino? Ti ho cercato ovunque: in Sala comune, nella Sala Grande, al Campo di Quidditch...Ho provato anche in biblioteca, ma sapevo che sarebbe stato inutile. Lì ho incontrato Lily; stava parlando con Snivellus, ci credi? Quel mostriciattolo unticcio non ne ha il diritto. >>
In realtà Sirius fu ben lieto di distrarsi a chiacchierare con il suo migliore amico e presto l'atmosfera tornò tranquilla. Remus, però, sentiva una spiacevole sensazione alla bocca dello stomaco; forse era meglio farsi controllare da Madam Pomfrey, probabilmente non stava molto bene. Sirius doveva avergli attaccato qualcosa.
<< Che stavate facendo voi due, comunque? >> Chiese James arruffandosi i capelli e a quella domanda il cuore di Moony perse un battito.
<< Niente! >> Rispose prima che Sirius potesse aprire bocca; no, decisamente non stava bene.





*Malvolia Ellery, di Corvonero: è un personaggio di mia invenzione. Sapendo così poco sulla vita sentimentale dei nostri Malandrini - James escluso, ovviamente -  mi sono dovuta arrangiare.
**Fedelma la Barbuta: Fedelma Hopkins in realtà, è un altro personaggio partorito dalla mia mente  malata.
*** Eusapia Crandon: ecco, sulla professoressa - o professore - di Divinazione ai tempi dei Malandrini ho fatto milioni di ricerche, ma non ho trovato niente. Anche qui ho dovuto inventare.
**** Gladys Dawkins: altro personaggio inventato. Cavoli, mi dispiace, probabilmente sono un po' troppi! ç_ç
Piccolo appunto: per chi non lo sapesse - suppongo, comunque, che la maggior parte di voi lo sappiano - il Professor Silvanus Kettleburn era il professore di Cura Delle Creature Magiche prima che andasse in pensione, per lasciare il proprio posto ad Hagrid.
Se siete arrivati a leggere fino a qui senza suicidarvi siete stati davvero molto coraggiosi: vi ringrazio per aver letto, davvero, e spero che questa "cosa" non faccia così schifo. In caso contrario siete liberissimi di lasciarmi commenti del tipo: " DATTI ALL'IPPICA!" <3
Grazie ancora e alla prossima (forse)!
  
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