Titolo:
Sun shines through the rain
Fandom:
The Vampire Diaries
Personaggi/Pairing(s):
Matt/Caroline
Genere:
Generale, Fluff
Avvertimenti:
flashfic, het, qualche parolaccia
Credits:
il titolo è preso dalla canzone “Eternal
flame” dei The Bangles,
ovvero l'inno Maroline *si commuove pensando a quella scena della
2x16*
Challenge/Prompt:
scritta
per il TVG!Fest
@vampiregeometry,
prompt
Caroline/Matt
- “sun shines through the rain” [Eternal flames
– The Bangles]
e
per il 15OTP!meme col prompt ombrello,
richiesto da Littlehyena
(Sì,
sono una trolla imbrogliona e culopesa \o/)
Note
iniziali: Boh, dovevo
riconciliarmi con Matt dopo tutte le
disgrazie che gli ho inflitto nell'ultima shot, e ne ho approfittato
mettendoci tanto fluff Maroline. Che poi, credo di essere l'unica che
ancora li shippa XD C'è un'esplosione di Forwood, che io
amo, eh –
beninteso – ma su di loro proprio nulla. Mi sento sola /o\
Vabbè.
Certe
giornate si possono riassumere semplicemente con una parola: schifo.
Cominciano
male, continuano peggio e finiscono in un disastro.
Ricapitolando?
Sveglia
rotta. Conseguente ritardo a scuola. Compito in classe pessimo per
mancato studio il giorno prima. Gomma del furgone forata. Ulteriore
ritardo e tragitto a piedi fino al lavoro. Cazziatone del capo che
è
già nervoso per i fatti suoi. Locale strapieno. Una decina
di
bicchieri fracassati per colpa di un tizio ubriaco. Pavimento del
bagno ripulito due volte perché... Ok, Matt preferisce non
ripensarci.
E
alla fine, come se non bastasse, a coronare il tutto in una specie di
grande presa per il culo meteorologico-cosmica, ci si mette pure il
tempo.
Sciogliendosi
il grembiule dai fianchi, Matt guarda oltre i vetri del Grill e
mastica una bestemmia: piove a dirotto, e figurarsi se lui
s'è
portato dietro qualcosa come un ombrello - decisamente l'ultimo dei
suoi pensieri.
Dopo
aver sollevato il colletto della giacca e tirato su il cappuccio
della felpa coprendosi il più possibile, il ragazzo esce a
passo
svelto, rassegnatosi ormai a farsi una sgradevole doccia fredda fino
a casa.
Ed
è allora che la vede, al di là della strada: una
macchia di colore
vivo nel bel mezzo del grigio deprimente dell'asfalto solcato da
pozzanghere e rivoli d'acqua sporca.
Cammina
sotto a un ombrello di un rosa accecante – davvero difficile
da non
notare - eppure, assurdamente, non è questo a renderla
visibile e
luminosa.
È
il suo viso raggiante mentre gli va incontro, l'aura di
felicità e
calore che la avvolge.
Caroline
fa proprio
luce, pensa Matt, chiedendosi come mai solo ora se
ne renda conto così nitidamente.
E
intanto rimane impalato dov'è, le gocce gelide che gli
inzuppano i
vestiti e lui che se ne frega proprio.
"Matt!”
"Caroline...”
Caroline
lo raggiunge, facendogli spazio sotto quell'ombrello imbarazzante,
mentre Matt è d'un tratto senza parole, come spesso gli
succede in
sua presenza.
Eppure
vorrebbe dirle un sacco di cose.
Quanto
le sia riconoscente, per tutto, e ringraziarla, per avere il potere
di spazzare via la fatica e il nero di quella giornataccia con un
sorriso. Per essere il sole in mezzo alla pioggia.
Per
esserci, semplicemente.
"Ti
ho salvato dal diluvio universale” ridacchia Caroline.
“Sapevo
che non avresti avut-...”
Ma
non può continuare, perché lui la abbraccia e la
attrae a sé,
baciandola sulla bocca così all'improvviso e con un impeto
tale da
farle cadere l'ombrello dalle mani.
Senza
lamentarsi dei capelli che ommioddio
si incresperanno di
sicuro con l'umidità, la ragazza intreccia le dita dietro la
nuca di
Matt, ricambiando il bacio con dolcezza, altrettanto incurante della
pioggia.
L'ombrello
giace abbandonato ai loro piedi, innocentemente dimenticato da
entrambi.