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Autore: braver than nana    08/06/2011    1 recensioni
Era arrivato in quella scuola, Jeff Sterling, senza grandi aspettative. Sapeva della politica anti-bullismo che la caratterizzava e che probabilmente era una dei migliori istituti dell’Ohio se non addirittura di tutto il nordest americano, ma prima di arrivare in quel grande edificio non aveva fantasticato più di tanto. Lui era finito in quell’accademia quasi senza rendersene conto, trascinato da una parte all’altra del paese dal lavoro di suo padre -questa volta, aveva promesso, sarebbero rimasti fino al diploma ma Jeff non ci credeva più di tanto- ma solo quando una signora dall’aspetto austero gli aveva messo in una mano una chiave fredda e un paio di divise blu e rosse nell’altra aveva sentito di essere a casa.
[Quando Jeff arrivò alla Dalton e Nick diventò il suo compagno di stanza]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Three-Six

Era arrivato in quella scuola, Jeff Sterling, senza grandi aspettative. Sapeva della politica anti-bullismo che la caratterizzava e che probabilmente era una dei migliori istituti dell’Ohio se non addirittura di tutto il nordest americano, ma prima di arrivare in quel grande edificio non aveva fantasticato più di tanto. Lui era finito in quell’accademia quasi senza rendersene conto, trascinato da una parte all’altra del paese dal lavoro di suo padre -questa volta, aveva promesso, sarebbero rimasti fino al diploma ma Jeff non ci credeva più di tanto- ma solo quando una signora dall’aspetto austero gli aveva messo in una mano una chiave fredda e un paio di divise blu e rosse nell’altra aveva sentito di essere a casa.
L’ingresso era talmente grande da mettere in soggezione e a quella vista, nonostante la sua statura, si sentì piccolo e indifeso. Guardò la sua chiave alla quale era appeso un simpatico portachiavi blu con sopra disegnato lo stemma della scuola e un numero, 36.
Si guardò attorno ancora per poco, osservando le grandi scalinate che probabilmente portavano ai dormitori e la cupola di vetro che vista la bella giornata illuminava pienamente tutto l’ambiente, poi decise di avventurarsi per la scuola alla ricerca della sua stanza. Indeciso optò per la rampa di destra ma una volta salito in cima, trascinandosi appresso anche una delle grandi valigie che sua madre aveva riempito di cianfrusaglie per lui, notò che la stanza più vicina a lui era solamente la 346. Sbuffò un po’, già stanco di tutta quella fatica che gli si presentava davanti, ma poco prima di fare un altro passo verso i vari corridoi sentì un grido provenire da una delle stanze più avanti.

Poi successe tutto talmente velocemente che anche se provava a ricostruire con un po’ di calma l’accaduto non riusciva a spiegarsi come, senza nessun preavviso, una decina di ragazzi tutti vestiti uguali e con lo stesso ghigno marcato sul viso avessero potuto investirlo in quella strana corsa senza fargli realmente del male. Si era ritrovato con il sedere per terra, la valigia esplosa per tutta la rampa di scale e un paio di ragazzi stesi di fianco a lui mentre altri se la davano ancora a gambe.
Riuscì a malapena a guardare in faccia uno di loro, piccolo e scuro, prima di scoppiare a ridere in coro agli altri.
Si alzarono parecchio tempo dopo, con ancora le lacrime agli occhi e le guancie doloranti, e quando riuscì a riprendere veramente possesso delle sue facoltà mentali allungo una mano verso il ragazzo che aveva riso con lui fino a un secondo prima.
« Io sono Jeff Sterling, piacere. »
« Piacere, io sono Nick. Sapevo che saresti arrivato presto ma speravo in un benvenuto un po’ meno traumatico. »

Lo guardò un po’ confuso per qualche istante prima che anche gli altri iniziassero a presentarsi -strinse una mezza dozzina di mani e si scordò altrettanti nomi nel giro di qualche minuto- ma poi si girò nuovamente verso Nick che senza dire nulla iniziò ad aiutarlo a sistemare la valigia che, una volta chiusa e messa in piedi, fu trascinata fino alla porta elegante di mogano addobbata con una targhetta che aveva inciso il numero trentasei.
« Come facevi a… »
« Sono il tuo nuovo compagno di stanza. » disse solamente prima di aprire la porta. Poi si girò con un grande sorriso sulle labbra e lo sfondo della sua nuova vita alle spalle.

Jeff Sterling era arrivato alla Dalton Accademy senza grandi aspettative. Voleva semplicemente andare in una scuola normale per un periodo di tempo più lungo dei soliti sei mesi, magari farsi qualche amico, magari provare ad andare bene in qualche materia e fare contenti i suoi genitori. Quando però aveva messo piede in quella scuola eccessivamente grande e aveva incontrato Nick aveva capito che da tutto quello avrebbe potuto aspettarsi molto di più.
Erano passati più di due anni da quando era iniziato tutto. E i Warblers, dei quali aveva imparato i nomi con calma dopo l’assalto del primo giorno -qualcuno gli aveva spiegato qualche tempo dopo era una Thad-rincorsa e che quindi non potevano essere gentili nonostante fosse il nuovo arrivato-, erano diventati la sua famiglia. La stanza numero 36 era la sua casa. La Dalton la sua patria.

 « Ehi Six, che ci fai ancora là imbambolato? Le prove iniziano tra cinque minuti… »
« Arrivo, arrivo… Stavo solo pensando a quando sono arrivato in questa scuola. »
« Perché rivangare certi traumi? » la sua risata riempì la stanza mentre era davanti allo specchio e si aggiustava la cravatta.
« La prima cosa che ricordo è la risata che ci siamo fatti sulle scale. »
Si avvicinò al compagno di stanza che ancora aveva sul viso un sorriso sghembo e gli circondò la vita con un braccio per poi posare un bacio innocente sulla guancia pallida. In quei due anni era cresciuto ancora di più e ormai era più alto di lui di tutta la testa ma la cosa non gli dispiaceva più di tanto. L’unica cosa che un po’ lo infastidiva era il mal di schiena che si ritrovava dopo che rimaneva piegato per il tempo necessario a baciare le labbra di Nick.
«Andiamo Three, se arriviamo in ritardo anche oggi credo che Wes ci caccia fuori a pedate. »

 
Fine.

 

Innocente prova sulla mia nuova coppia preferita dei Warblers XD sul serio, quei due sono fantastici insieme e oltre al fatto che sto amando alla follia Riker mi sentivo vagamente ispirata. Questo è il risultato u.u
Infondo non si evidenzia molto il carattere dei due nel telefilm ma secondo me non devono essere troppo fuori carattere. Beh basta con le chiacchiere, se vi va di lasciare un commentino ne sarei molto grata :D
Bacio, Nacchan.

   
 
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