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Autore: Pineapple_    08/06/2011    2 recensioni
Nuova generazione,una generazione ribelle,soprattutto una persona in particolare. Ecco come immagino una parte dell'adolescenza di Victorie Weasley.
Spero vivamente che vi piaccia,le recensioni sono sempre ben accolte.
Buona lettura!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Victorie Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Specchi Infranti


 
Sbatto la porta dell’immenso bagno di casa mia e pronuncio un incantesimo in modo che non si riapra. Non so cosa mi sia preso.
 
Rabbia.Quella parola risuona chiara nella mia testa. Rabbia.
 
Perché la mia bisnonna è una Veela? Perché ho preso questi stupidi argentei capelli di mia madre e non il rosso Weasley? Perché cammino leggiadra come se stia danzando? Perché? Perché? Perché?
 
Queste erano le domande che mi tormentavano dalla fine del mio terzo anno ad Hogwarts.
 
***
 
Quando ero piccola adoravo i complimenti.
 
Come sei bella,piccola Victorie”
 
“Quell’abito ti sta d’incanto,chèrie”
 
“I tuoi capelli sono meravigliosi,tesoro”
 
Bla bla bla. Solo inutili chiacchiere che mi avevano riempito la testa di sciocchezze. Ma a qualcun altro quelle sciocchezze piacevano,e anche tanto.
 
Fleur era fiera di me,della sua primogenita. Non voleva ammetterlo,ma era terrorizzata all’idea che i miei capelli fossero rossi. Invece,quando capì che crescendo sarei stata tale e quale a lei,tirò un sospiro di sollievo. Era una persona superficiale,mia madre. Non badava ad altro che all’aspetto fisico e al nome della famiglia. Mio padre non se ne era mai accorto,era troppo innamorato della consorte,era stato reso schiavo dalla sua bellezza ultraterrena.
 
Quando ero piccola stimavo mia madre. Era il mio modello,da seguire e da imitare in tutto e per tutto.
 
Poi andai ad Hogwarts e le mie idee cambiarono radicalmente a partire dalla fine del mio terzo anno. Alcune persone a me care,come Teddy,mi avevano fatto capire che c’era un mondo da scoprire,un mondo al di là delle serate eleganti e dei vestiti. Mi ci era voluto un po’,ma alla fine l’avevo capito. Ero pronta a vivere.
 
Ero tornata a casa entusiasta delle mie nuove idee e delle mie scoperte,sperando che mia madre fosse d’accordo con me. Ma purtroppo non fu così. Fleur mi disse che era meglio che mi facessi passare quel momentaneo momento di crisi,perché le uniche cose che contavano nella vita erano l’aspetto fisico e il successo.
 
Dapprima le diedi retta,ma poi,durante l’estate,capii che Teddy e tutti i miei amici avevano ragione. Casa mia era una gabbia, d’oro, sicuramente, ma pur sempre una gabbia. Villa Conchiglia cominciava ad andarmi stretta,mi sentivo soffocare dalle pretese di mia madre e della mia sorellina più piccola Dominique.
 
Il quarto anno ad Hogwarts fu un toccasana per me. Niente più richieste asfissianti di mia madre,niente più sguardi di rimprovero di mio padre. Pura libertà.
 
Teddy mi “iniziò”alla musica rock babbana. Cavoli,quella si che era musica! Altro che quelle lagne che Fleur mi rifilava ogni tre per due!
 
Cominciò il mio periodo di ribellione. Musica, feste, fumo, alcool, ragazzi,sesso,droga…tutte cose che ero sicura mia madre non avrebbe mai approvato,ma era proprio per quello che le facevo. Cose proibite,sicuramente non adatte ad una ragazzina di quattordici anni,ma non importava. Sentivo un brivido,una strana eccitazione nell’infrangere le regole. Una sensazione che non avrei mai,mai dimenticato.
 
Ma purtroppo l’anno finì e dovetti tornare a casa. Il rapporto con mia madre era cambiato,lo sentivo. Era più apprensiva che mai,leggeva le lettere che mandavo e che ricevevo dagli amici, non mi lasciava uscire da sola. Era troppo per me. Io ero normale,cavolo! Avevo il diritto di vivere la mia vita come meglio credevo! Era tutta colpa del mio nome,del mio fisico e dei mie capelli argentei se non avrei mai potuto essere e divertirmi come gli altri ragazzi della mia età.
 
Notti in bianco passate a rimuginare sulla situazione,su come smuoverla,quando all’improvviso ebbi un’idea.
 
Chiamai Teddy con il mio cellulare(che mi aveva comprato lui sapendo che ero sotto chiave) e discutemmo a lungo.
 
Il giorno dopo arrivò un pacco per me. Lo aprii davanti agli occhi esterrefatti di mia madre. Tirai fuori due magliette dell’Hard Rock Cafè,uno stereo e tanti,tantissimi dischi. Sorrisi sotto i baffi. Teddy,te l’ho mai detto che ti voglio bene?
 
Fleur mi guardò allibita. Il sogno di avere una figlia perfetta tale e quale a lei era andato in frantumi con l’arrivo di quel pacco. E io ne ero pienamente consapevole. Pienamente consapevole e pienamente soddisfatta.
 
“Fila in camera tua!” mi ordinò,ma a me non interessava. Anzi,salii e accesi lo stereo. Qualche secondo dopo una musica spacca timpani rimbombava in tutta la casa.
 
“Victorie!Mon Dieu! Spegni quel maledetto affare!”gridò mio padre.
 
Ricordo di aver sorriso piuttosto sadicamente. Avevo appena dichiarato guerra ai miei genitori e a tutto ciò che comportava essere figlia loro.
 
Musica a tutto volume nelle ore notturne,rispondevo male ai miei genitori,ero maleducata,mi vestivo in modo “oltraggioso”(così la pensava Fleur) e li facevo sfigurare quelle poche volte che ebbero il coraggio di “mostrarmi in pubblico”.
 
In compenso,Fleur incominciò ad asfissiare Dominique,a dedicarle tutte le attenzioni e a farla inserire nella società nonostante la sua giovane età,sperando che inculcandole bene in testa certi principi non avrebbe fatto la mia stessa fine. Illusa. Avrei aiutato io stessa la mia sorellina appena sarebbe stato il momento giusto.
 
Andammo avanti così per diverso tempo, finché mia madre non scoprì la cosa più assurda che avevo fatto durante l’anno con Teddy.
 
Ero in camera mia e mi stavo cambiando,quando Fleur entrò senza chiedere permesso. Fu un attimo,non feci in tempo a girarmi che lei mi fermò.
 
“Victorie,cos’hai sulla spalla?
 
Non le risposi e mi misi in fretta la maglietta.
 
“Victorie!”mia madre mi tolse la maglia e mi scrutò con attenzione la spalla sinistra.
 
“E’ finita”pensai amaramente.
 
Lo aveva scoperto. Aveva scoperto il tatuaggio che mi ero fatta fare con Teddy nel nuovo negozio ad Hogsmeade. A quanto pare farsi disegni e scritte indelebili sulla pelle andava di moda tra i babbani.
 
Così,trovandolo interessante,ci tatuammo la stessa parola,io sulla spalla sinistra e lui su quella destra.
 
Freedom.Libertà. Libertà di essere,di esistere,di vivere.
 
Mia madre non era dello stesso parere. Una volta visto il tatuaggio,mi lasciò andare di scatto e mi tirò uno schiaffo.
 
Non piansi. Corsi giù dalle scale e mi rinchiusi in bagno.
 
***
 
E così eccomi qui,in un bagno,a cercare di capire perché non possa essere uguale a tutte le altre ragazze della mia età. Perché non mi possa vestire come più mi piace. Perché debba essere uguale a mia madre.
 
La mia attenzione viene catturata dal grande specchio. In pochi secondi lo raggiungo e fisso la mia immagine riflessa.
 
“È colpa tua!” Mi viene da urlare allo specchio e lo faccio. Urlo. Urlo tutte quelle cose che ho taciuto per troppo tempo.
 
“Colpa tua,solo colpa tua..”sussurro,esausta. Colpa del mio aspetto. Colpa sua. Colpa sua.
 
In un lampo di rabbia, tiro un pugno allo specchio,che si rompe in mille frammenti. La mano sanguina e io lentamente mi siedo per terra,senza curarmi delle schegge che potrebbero ferirmi ulteriormente.
 
Colpa di questi stupidi capelli argentei e dei miei occhi color del cielo…
 
 
 
Spazio Autrice:
 
Buonasera! Allora,questo è un altro delirio della mia mente. Ho sempre pensato a Victorie e Fleur non mi sta tanto simpatica,quindi è uscita questa cosa. Spero che vi piaccia!
 
È una cosa strana,ho sempre pensato alla nuova generazione come ad un’orda di ribelli. E,devo ammetterlo,l’idea di Victorie che si ribella a Fleur mi piace immensamente.
 
Ho messo OOC tra gli avvertimenti perché non penso che Fleur sia propriamente come l’ho descritta!
 
Mi piacerebbe molto avere i vostri pareri,anche le critiche sono accettate volentieri:lasciare una recensione non costa nulla e mi farebbe felice.
 
I personaggi non sono miei ma di J.K. Rowling e la storia non è a scopo di lucro.
 
Grazie a tutti!!
 
Alla prossima,
 
Candy C
 
 
  
  
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