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Autore: Dragon Shiryu    08/06/2011    1 recensioni
Appena conclusa l'esperienza a Sinnoh, Ash decide di partecipare ad una competizione. Chi l'ha organizzata? E perchè?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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CAPITOLO 1


Sono passati solo alcuni giorni da quando il viaggio nella lega di Sinnoh si era concluso, ma andare verso una nuova avventura ha sempre entusiasmato il giovane allenatore di Biancavilla Ash Ketchum,soprattutto se si ha l’occasione di conoscere nuove persone ed incontrare dei nuovi Pokémon mai visti prima.
Dopo aver lasciato al laboratorio quasi tutti i suoi Pokémon, escluso il suo inseparabile Pikachu, il ragazzo si stava godendo quei giorni di tranquillità prima di ripartire per la nuova regione di Unima, quando, senza nessun preavviso, sua madre aprì la porta della stanza dove era sdraiato sopra al suo letto.
- Figliolo, c’è Tracey fuori che ti sta aspettando.
Il ragazzo corse immediatamente alla porta d’ingresso seguito dal suo animaletto giallo: aveva infatti dimenticato che i due dovevano consegnare un pacco urgente a Smeraldopoli per conto del professor Oak!
Ed inoltre non vedeva l’ora di sentire qualche notizia sulla nuova regione che a breve visiterà!
- Ovviamente dovrai chiedere all’esperto per maggiore dettagli! - dichiarò l’amico durante il viaggio verso la città – Ma posso dirti qualche notizia generale su Unima…
- Non vedo l’ora! – rispose eccitato accarezzando Pikachu che, come al solito, si era posizionato sulla sua spalla destra.
I due cominciarono perciò a parlare della prossima avventura dell’allenatore di Pokémon, per passare successivamente a ricordarsi dei vecchi ricordi vissuti assieme nella lega Orange assieme a Misty.
Già… Misty…
Chissà dov’era in questo momento…
- Non preoccuparti… sta bene! – cercò di consolarlo il disegnatore, ma, non appena  Ash cercò di aprire bocca, indicò qualcosa con il suo dito – Eccoci arrivati!
La città si presentava davanti ai loro occhi ancora più viva che mai, con delle persone che, anche in mezzo alla strada, si preparava a combattere con le loro Pokéball in mano.
- Eppure non c’era tutta questa frenesia quando, qualche giorno fa, sono passato di qui per far ritorno a casa… - si stupì l’allenatore che, assieme a Tracey, si dirigeva verso il Pokémon Center locale in modo da consegnare il pacchetto e tornare a casa.
Appena giunti davanti al portone, che automaticamente si aprì davanti al loro naso, si guardarono attorno nel cercare l’infermiera Joy, ma notarono la sua assenza.
- Chissà dove sarà… - rimase perplesso l’assistente di Oak.
- E’ in sala operatoria per un caso urgente! – intervenne alle loro spalle una voce familiare – Ma sarà qui presto per servirvi!
I due si voltarono verso la provenienza di essa e notarono una ragazza dai capelli arancioni avvolti in un codino in testa.
E bastò questo particolare per farli sorridere.
- M-Misty?!? – furono gli unici suoni usciti dalla bocca di Ash.
- Sorpreso di vedermi, vero signor Ash Ketchum? – e, dopo aver sorriso all’amico, accarezzò Pikachu sulla sua testolina, gesto peraltro gradito.
- Misty, cosa ci fai qui? – chiese curioso Tracey.
- Visto che in questo giorni ero assente dalla mia palestra, e saputo anche del suo ritorno, ho voluto fargli una sorpresa presentandomi a casa!
 - Ecco perché, quando sono passato da Celestopoli, non ho trovato nessuno! – e si mise una mano sul mento per pensare.
- Sei sempre il solito, Ash!
Pikachu scese immediatamente dalla spalla del ragazzo, così da permettere l’abbraccio fra i due, che rimasero in quella posizione per alcuni istanti, prima che la ragazza si staccò per chiedere il motivo della loro presenza nella città.
Così Tracey incominciò a spiegare la loro missione e del loro breve viaggio, quando ad un tratto un Pokémon rosa richiamò con il suo verso la loro attenzione.
- Ho saputo che dovevate parlarmi… - intervenne Joy con una cartella in mano – E dovete scusarmi del ritardo…
- Non si preoccupi… - cercò di perdonarla il disegnatore – Il dovere prima di tutto!
Così i due si allontanarono in modo da poter finalmente compiere il suo incarico di consegna di un involucro marrone contenente alcune medicine indispensabili nel curare i tipi d’erba, cosicché Ash e Misty rimasero da soli a parlare fra di loro.
Le loro menti viaggiarono fra continenti e avventure, commuovendo e ridendo di tutto ciò che avevano passato assieme , ma ad un tratto lo sguardo del ragazzo si rivolse su un manifesto appeso appena vicino all’ingresso.

“Grande competizione per tutti gli allenatori del mondo!
Appuntamento all’Isola Cannella!”

- Wow! E il vincitore si scontrerà con il capo dell’organizzazione, ovvero il più grande maestro di Pokémon mai esistito! – e di corsa si avvicinò al poster - Vorrei tanto conoscerlo…
- Non avrai intenzione di partecipare, vero? – domandò curiosa Misty.
- Certo! Sarà un grande allenamento in vista della mia prossima partenza verso la regione di Unima! – si gasò davanti agli occhi della capopalestra e dell’amico, che nel frattempo li aveva raggiunti - Perché non partecipate pure voi?
Dopo un paio di incertezze, anche a causa dei loro impegni, i due accettarono l’idea di iscriversi, perciò, decisero di avvisare le persone dovute.
- Ecco perché in questo periodo era impossibile da visitarla… - si sorprese Oak al videotelefono, dopo aver salutato Misty e sentito il resoconto dal suo assistente – In effetti ne avevo sentito parlare, ma credevo che ciò sarebbe avvenuto dopo…
- Avranno affrettato i tempi… - intervenne una donna dai capelli marroncini, che si scoprì essere la signora Delia Ketchum, la quale prima di chiudere la chiamata, diede i suoi soliti consigli al suo unico figlio.
Figlio che fece in tempo a farsi avere dei Pokémon per la grande gara.
Più facile invece risultò convincere le sorelle di Misty, la quale le minacciò a morte di abbandonare per sempre la palestra per seguire nella nuova regione l’amico , che per qualche attimo sobbalzò dalla gioia. 
Così i tre, nel ricordo del loro viaggio sulle Isole Orange, partirono alla volta del posto e, una volta arrivati, si meravigliarono dei grandi cambiamenti avvenuti.
Un grande stadio era stato costruito proprio al centro e lo si poteva vedere da qualunque parte, forse per volontà dell’organizzatore, tanto da far sembrare le case lì attorno come dei piccoli Diglett in attesa di qualcosa.
Approvati sulla spiaggia grazie al Gyarados di Misty (che, con grande sopresa di Ash, aveva ben addestrato superando le sue paure) andarono subito a iscriversi nel Pokémon Center locale, ma appena entrati furono fermati da una voce che purtroppo l’allenatore di Biancavilla conosceva molto bene.
- Non mi aspettavo che un perdente come te partecipasse…  - e si alzò voltandosi verso il gruppo – Tu e i tuoi patetici Pokémon non riuscirete a vincere, poiché la mia squadra è molto più forte! Perciò rassegnati!
- Giammai, Paul! – si arrabbiò l’allenatore si Pikachu – Ti ricordo che ti ho battuto durante la lega di Sinnoh…
- E stata solo pura fortuna quella… - e senza battere ciglia si allontanò uscendo dall’edificio.
Osservando quel comportamento, Ash si adirò moltissimo, cercando perfino di corrergli dietro, ma i due amici gli ricordarono che il tempo delle iscrizioni stava quasi per scadere.
E, per loro fortuna, i nostri riuscirono ad entrare in gioco, che consisteva di superare vari turni fino ad arrivare alla finalissima, dove il vincitore si sarebbe scontrato contro quello che veniva chiamato “il più grande allenatore mai esistito”.
E tutto ciò utilizzando solo due Pokèmon.
- E con quali Pokemon vi siete iscritti? – interpellò dopo Ash
- Ovviamente Gyrados e il mio adorato Psyduck… - aggiunse Misty – Sperando che si evolva, anche se le speranze oramai sono vane…
- Ma così perderà tutto il suo sguardo intelligente! – ridacchiò Tracey dandole dei colpi alla spalla per consolarla – Io invece punterò su Scyther e Marill! E te, Ash?
- Sarà una sorpresa! – e si strofinò il naso soddisfatto per la scelta fatta. 
Quel giorno poi passò fra shopping e passeggiate fra le strade affollate, per arrivare poi il momento tanto atteso della competizione, la quale iniziò con tutti i concorrenti ben agguerriti e con i primi risultati chiari: Tracey e Misty subito eliminati da allenatori di Pokemon d’acqua ed elettrici, mentre Ash e Paul, dopo aver lottato duramente, giunsero faccia a faccia in finale.
Intanto da dietro le quinte l’organizzazione guardava con interesse su uno schermo al plasma la gara, che veniva trasmessa in diretta mondiale.
Da Kanto (guardata da Brock) a Houen (dove Vera, Max e la sua famiglia erano incollati) fino ad arrivare a Johto, tutti erano in attesa di assistere alla grande finale, essendo avvenuta proprio il giorno stesso dall’inizio della competizione.
E perfino a Sinnoh erano interessati a ciò, soprattutto a casa di Lucinda, che sapeva benissimo la potenza di entrambi i concorrenti.
- Speriamo vinca… - e la ragazza dai capelli blu scuro incrociò le sue dita. 
Nel frattempo la finale, per mezzo del fischio dell’arbitro, cominciò ed Ash, pieno di grinta, mandò in campo il suo adorato Bayleef, ma fu immediatamente sconfitto dal “Lanciafiamme” del Magmortar dell’avversario, anche se  la sfida più attesa dai due giovani fu quello fra Pikachu, che nel frattempo aveva portato il risultato di parità, ed Electivire.
- Sarà una sfida elettrizzante! – confermò una voce sugli spalti, spaventando Misty e Tracey, i quali, dopo che si girarono incuriositi, si meravigliarono della presenza di Gary – Chissà se riuscirà a portarsi a casa la vittoria!
Il combattimento, intanto, entrò nel vivo, rivelandosi più lungo del previsto: i due Pokémon, già molto forti a causa degli allenamenti ricevuti, cercarono di evitare gli attacchi dell’avversario.
Al “Fulmine” di Pikachu, Electicire rispose proteggendosi a più non posso e contro un “Tuonopugno” dell’evoluzione di Elettrabuzz, il Pokémon topo usò la sua agilità.
Fulmine contro fulmine.
Sembrava che dentro lo stadio ci fossero dei fuochi d’artificio di color giallo, illuminati ancora di più dalla luce del sole, che però in quel momento stava per tramontare.
Ma il pubblico sugli spalti poteva benissimo vedere tutto ciò che succedeva grazie ai grandi fari situati su tutta la circonferenza dell’arena.
E tutti erano in attesa del risultato dopo che i due, scontrati fisicamente, alzarono molta polvere ostacolando la loro vista, ma, una volta dispersa, le persone videro i due Pokémon elettrici in piedi molto stanchi e affaticati.
E, a causa di ciò, Electrivire fu il primo a buttarsi per terra completamente esausto.
- E il vincitore è Pikachu! – si sentì dal microfono la voce dell’arbitro – Perciò si scontrerà con il capo Ash Ketchum della città di Biancavilla!
- Evviva! – urlò il giovane allenatore – Ce l’ho fatta!
E,  pieno di entusiasmo per la vittoria, decise di andare a festeggiare assieme ai tre amici mangiando in una pizzeria di lusso, dove furono sorpresi di essere stati raggiunti qualche istante dopo dal professor Oak e da Delia.
- Sei stato grande, figliolo! – incominciò a parlare la donna - Ho sempre saputo di avere un campione in casa!
- Ma mamma… - si imbarazzò tanto che aveva voglia di sprofondare sotto terra.
- Ed inoltre ti devo confessare un segreto… - si avvicinò al suo orecchio - Il mangiare l’ho preparato io nelle cucine del ristorante!
- E i cuochi si sono sorpresi di come Delia cucinava! - continuò il vecchio ricercatore, che poi notò la presenza del nipote al tavolo – Come mai qui?
- Ero curioso di sapere quali miglioramenti avesse fatto il mio ex rivale! – rispose Gary, che stava mandando giù un pezzo di pizza – Però devo essere sincero: prevedo uno scontro molto duro domani…
Mentre si continuavano i festeggiamenti, in una villa situata nelle vicinanze dello stadio un assistente commentava con il suo superiore l’esito della battaglia.
- Padrone, il vostro avversario è molto forte! Domani dovete dare il meglio per battere questo allenatore di Biancavilla… credo si chiami Ash Ketchum…
- Ash Ketchum? Questo nome non mi è nuovo… - ignorò il consiglio.
- L’avevate già incontrato?
- Che io sappia no, ma quel nome sta ronzando nella mia mente dal momento in cui l’ho sentito la prima volta…

 

  
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