Autore: io :33
Personaggi: Seung and Jun
of B2st
Warnings: Nothin'
*pingu
Best
friends. ☆
Era mai
possibile che quella carota del suo migliore amico dovesse sempre cacciarsi nei
guai?!
“ Scusa JunJun..
potresti coprirmi anche per questa volta? ”
Gli
aveva chiesto semplicemente il giorno prima.
E lui
che cos’aveva
risposto?
Come
sempre non si era tirato indietro e, con un sorriso tiratissimo, gli aveva
detto semplicemente di non fare tardi.
Non fare
tardi con l’ennesima
donzella pescata a caso dalla massa e portata in discoteca.
Erano
sempre queste le serate che passava Hyun Seung, al contrario di quanta gente poteva pensare.
E Jun quasi s’arrabbiava
quando le persone accusavano lui di essere un dongiovanni: non conoscevano la
verità.
Una
verità amara che aveva un vago sapore di tabacco, in quel momento.
Infatti Jun aspirò dalla sigaretta, rimanendo seduto sul soppalco
di legno dell’ingresso
di casa.
Faceva
freddo e il suo respiro si condensava in piccole goccioline ghiacciate che
venivano trasportate dal leggero venticello invernale.
Mentre
fumava si ritrovò a pensare, a tante cose, troppe che il suo cervello non
riusciva a trattenere.
Molti
pensieri passarono e semplicemente si dissolsero nel giro di pochi secondi,
mentre il buio d’inverno
copriva il cielo con nuvole passeggere.
- Buon Natale Jun,
come sempre solo e disperato. -
Parlò da
solo, temendo che qualcuno lo potesse sentire, anche se le case affianco alla
sua erano illuminate e piene di gente.
Feste,
divertimento, famiglia, calore.
E lui
cos’aveva
fatto di male? Perché non aveva una famiglia con cui passare la festività più
importante?
Beh..
semplicemente ne aveva trovata un’altra.
Aveva
abbandonato sua madre, suo padre, la sua famiglia semplicemente per i B2st.
Un
gruppo di sei persone molto unite, che però, nonostante tutto, in quel momento
passavano le vacanze di Natale con la loro famiglia.
Jun era fottutamente orgoglioso per
chiamare suo padre e dirgli che voleva
passare del tempo con lui e con la mamma.
La
sigaretta ormai gli bruciava le dita e il filtro aveva assunto un vago color
sabbia, tipico della sigaretta consumata.
Con un
veloce gesto della mano la lanciò lontano, tra le erbacce, che teoricamente nell’insieme doveva essere chiamato “giardino”.
Fece per
alzarsi e tornare nella casa vuota ma un rumore leggero di passi lo fece girare
verso il cancello.
Poteva
benissimo essere un cane ma quei capelli arancione shocking non ricordavano
neppure lontanamente una bestia.
Anche se
su questo Jun poteva fare qualche considerazione.
- Seung? Che cosa ci fai qui? – Chiese del tutto sorpreso di
quella presenza inaspettata.
- Ma mi
credevi scemo?! E’
ovvio che non ti lascio solo il giorno di Natale! – Asserì felicemente l’amico, correndogli contro e
abbracciandolo stretto.
Quel
calore, quelle braccia.
Jun era sicuro di amare qualsiasi
cosa appartenesse a quella furia di ragazzo.
Lo
allontanò dolcemente, sentendo il respiro dell’altro condensarsi quasi sul suo
naso.
- ..e la
ragazza? –
Chiese guardandogli le spalle, per vedere se, magari, Seung
era stato così simpatico da portarsela dietro.
-
Dimenticata in discoteca! –
Affermò Seung, per poi ridacchiare dolcemente. – Ovviamente scherzo.. era solo
una scusa per poterti portare.. QUESTO! –
Jun spalancò gli occhi, guardando
quel mini-pacchetto regalo di un indefinito color grigio chiaro e ovviamente il
fiocco era blu, il colore preferito da Jun.
- ..occristo, non è che lo ricicli perché la tipa non te l’ha data?! – Ridacchiò Jun,
accarezzando delicatamente con il pollice lo zigomo morbido dell’amico.
-
Beccato! –
Scherzò Seung, per poi tornare serio. – Sai Jun..
io non posso vivere senza te, lo sai questo? –
E le sue
guance arrossirono leggermente.
Jun, ovviamente, ritenne che l’arrossarsi delle guance dell’amico
era causa del freddo, non altro.
Gli
baciò il naso, per poi appoggiare la sua fronte contro quella di Seung.
- Grazie
hyung.. lo stesso è per me –
Gli
circondò le spalle e lo condusse dentro, al caldo.
Yong Junhyung era sicuro di due cose: amava Seung e avrebbe spaccato il muso a qualunque donna lo avesse fatto star male.