Sì, é la scelta migliore.

C' era qualcossa che non andava già a cena, me ne sono perfettamente accorta, ancora non sono così stupida.

Già quando avevo detto che non volevo mangiare nulla lui si era arrabbiato, pur non dandolo a vedere poi molto, ma io ormai lo conosco, dopo 14 anni certo che lo conosco...

Sospiro, mentre cerco di ricordarmi tutti gli avvenimenti positivi che mi sono capitati durante la mia vita.

Ora che ci faccio caso sono davvero pochi, o almeno, se messi a confronto con tutto ciò che ho dovuto sobire sono davvero pochissimi.

Certe volte ho persino sperato di non dover riparire gli occhi al sorgere del Sole, che tutto questo schifo che mi ritrovo a vivere sia soltanto un brutto sogno dal quale un giorno potrò svegliarmi, ma no, questa é la fottutissima realtà.

Devo ammetterlo: stasera quell' uomo ha oltrepassato ogni limite, proprio gli piace sfogarsi su di me, tanto ormai io sono irrecuperabile, viziata, una nullità, mentre quell' altro é malato e quindi sicuramente va compreso molto più di me, che pur avendo subito tutto questo in modo passivo per praticamente cinque anni sono solo una bambina viziata.

Sì, perché anche se io sto tentando di andare avanti da quando ho nove anni pur avendo un fratello maggiore di circa sei anni malato, gravemente malato al livello psicologico, io sono comunque una fallita, una che vive soltanto aggrappandosi agli altri.

Già, perché pur avendo tutti questi problemi, pur non essendo realizzata in nessun ambito, neppure in quello dell' amicizia, né tantomeno in quello d' amore e pur avendo soltanto bisogno di un po' più di attenzione, anche di amore paterno, amore che lui non mi vuole dare, io ormai sono solo dell' inutile spazzatura.

Quelle parole fanno male e mi riecheggiano ancora nella testa, ma lui non se ne vuole rendere conto, tanto ormai sono irrecuperabile, come dice lui, e quindi, anche se si sfoga su di me che volete che cambi?

Ci sarà un motivo se praticamente tre anni passati da una psicologa molto esperta e pure due visite in un centro specializzato nella neoropsichiatria dell' infanzia e dell' adolescenza, il migliore in tutt' Italia da ciò che so, non hanno mai capito che cosa mi porto dentro, non hanno mai veramente compreso tutto il mio dolore.

Ma adesso davvero non ce la faccio più, non posso andare avanti così, questa é stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche se sicuramente quel cretino di mio padre, se si può ancora chiamare tale, non lo capirà mai.

Tanto io sono solo una fallita...

Alla fine mi faccio forza con le mani e mi porto a sedere sulla finestra, con le gambe penzoloni dalla parte della strada e come ultimo gesto mi do una leggerissima spinta e cado in avanti.

Almeno, d' ora in poi, nel mondo ci sarà una nullità in meno.

Angolo autrice:

Non é da me fare storie simili e soprattutto non é da me sfogarmi in questo modo.

Normalmente anche quando sto male mi sfogo usando una maschera vera e propria, scrivendo una storia non inerente con la mia sofferenza, ma stavolta ho voluto cambiare totalmente genere.

Non vi chiedo di commentare, questa storia l' ho scritta soltanto perché veramente non ce la faccio più ed anche se riesco ancora atrattenermi da questo gesto estremo più di una volta ho avuto davvero la paura che non sarei stata in grado di trattenermi.

Comunque, buona notte a tutti quanti.