Fumetti/Cartoni americani > Avatar
Ricorda la storia  |      
Autore: Friekie6    09/06/2011    1 recensioni
Ed ecco un'altra Toko. Non mi stancherò mai di tradurre loro fic.
La storia del giuramento è abbastanza interessante e, per quanto ci fossero tutti i presupposti di rendere questo episodio assai divertente, le cose hanno preso tuuuuutta un'altra piega.
Godetevelo.
La traduttrice di quest'opera, creata da Friekie6 cui link compare alla fine della fic, è Madness queen.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aang, Toph, Zuko
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Ripetimelo ancora, come mai sono bloccata qui con te?»

Zuko si lasciò sfuggire un profondo sospiro prima di posare la penna vicino alla -praticamente vuota- pergamena, guardando poi verso Toph. Stava seduta sul davanzale della finestra, le braccia incrociate e gli occhi chiusi. Prima di rispondere, Zuko rifletté sulla possibilità di spingerla fuori dalla balconata, solo per impedirle di dargli ancora fastidio. Ma, per quanto bello fosse stato, gli ordini erano ordini. Sopratutto quando venivano da Katara.

«Perché Katara ci ha messi in coppia insieme.»

«Si ma perché io?» chiese Toph, girandosi verso di lui e posizionando una mano sul suo petto, indicandosi «Non è che io sia un genio in questo genere di cose.»

Zuko era molto tentato di dirle che sì, era d'accordo con lei, ma le conseguenze che sarebbero derivate da quella sua sconsideratezza lo trattennerò. Piuttosto, alzò semplicemente gli occhi al cielo. Come se avesse notato la sua reazione annoiata, Toph aprì gli occhi e lo guardò aggrottando le sopraciglia.

«Non capisco neanche come mai dobbiamo fare questa cosa, comunque.» continuò, più per dare fastidio a Zuko che altro «Non importa a nessuno.»

«Ad Aang importa.»

«Beh, Fiammifero» rispose Toph, sarcastica come suo solito «solo perché importa ad Aang non vuol mica dire che dobbiamo dargli sempre corda. E poi, visto che gli importa così tanto, come mai non è qui lui a farlo?»

«È troppo occupato, Toph, questo lo sai.» Zuko si alzò dalla sua sedia e si diresse verso l'uscita.

«Ehi ehi.» Toph lo fermò bloccandogli i piedi con la terra «Dove credi di andare?»

«Fuori. Ho bisogno di aria.»

«Avrai tutta l'aria che vorrai una volta che avremo finito, Signorino.» Lo girò affinchè fossero faccia a faccia, muovendolo facilmente verso la sua sedia. «Ora siediti e finisci.»

Zuko avrebbe voluto ribattere, dicendole che era estremamente stancante starsene seduti tutto quel tempo, senza contare che stava cominciando a sentire pure la sete e la fame. Sapeva che sarebbe stato inutile però. Lei avrebbe vinto qualsiasi cosa avesse detto, anche se era lui ad avere ragione. Così si mise di nuovo seduto -ritrovando quel piccolo dolore al sedere- e alzò la penna dal tavolo.

«Quindi.» Toph saltò giù dal davanzale e andò a mettersi proprio di fronte al suo amico, le mani sul banco con il corpo teso in avanti «Che cosa abbiamo?»

Quando il Dominatore del Fuoco guardò giù verso la pergamena e la prese fra le sue mani, Toph cominciò a camminare in circolo attorno a lui.

«La mia lealtà va al Signore del Fuoco Zuko ed al Signore del fuoco Zuko solamente. Combatterò per lui e non lo tradirò mai. Avrà il mio sostegno ogni giorno, e mi comporterò bene affinchè non debba diventare un peso per lui.» Zuko alzò gli occhi dalla carta «Ecco qui.»

Toph smise di camminare e annuì un paio di volte, proferendo alcuni "mh-mh" di tanto in tanto. Finalmente si girò verso di lui con un grande sorriso stampato sul volto.

«Bel lavoro Zuko» disse «io credo che basti, no?»

«Cosa?» Zuko alzò un sopraciglio guardandola. «Come può essere abbastanza? Non ha nemmeno un finale decente.»

«Scrivi solo "e vissero per sempre felici e contenti" o qualcosa di simile, questo basterà a farli contenti.»

«No che non basterà, Toph, ma perché sei sempre così pigra?»

«E tu perché devi fare sempre il perfettino?»

«Perché a me, almeno, importa!» Zuko si alzò e le andò incontro, la fronte tutta corrugata «A te invece non importa mai di niente!»

«Beh, scusa se a me importa delle persone e non delle cose!»

«Se ti importasse delle persone avresti fatto questo per Aang senza lamentarti!»

Toph afferrò il colletto di Zuko e lo portò sino al suo livello. Quando i loro visi furono solo a pochi centimetri di distanza, lui poté notare che l'amica stava digrignando i denti.

«Come, scusa?»

Questa volta Zuko decise che non si sarebbe trattenuto.

«A. Te. Non. Importa.»

Per un momento sembrò che Toph fosse sul punto di piangere, ma Toph non sarebbe stata Toph se avesse lasciato intravedere ad altri la sua tristezza e perciò fece una cosa del tutto inaspettata. Portò le braccia attorno al collo di Zuko e posò le sue labbra su quelle del ragazzo.

Gli occhi di Zuko si sgranarono mentre le sue labbra gustavano quelle di Toph. Rimase immobile per alcuni secondi, le braccia vicino ai fianchi di Toph, senza sapere se toccarla o meno. Prima che fosse capace di fare qualsiasi cosa, le loro labbra si separarono e lui stava guardando nei suoi occhi.

«Tutte le volte che dirai che non mi importa, io farò così.»

Zuko sorrise. «A te non importa.»

La sua immediata reazione fu di baciarlo di nuovo, e questa volta Zuko la strinse con forza, approfondendo il bacio anche di più. La mano delicata di Toph andò a sfiorargli il collo fino ad arrivare ai capelli, mentre le sue, un pò più dure, esplorarono tutta la sua schiena. E chi lo avrebbe mai detto che, in quei tre anni che la conosceva, era diventata un'esperta nel baciare gli altri?

La porta si spalancò ed Aang comparve sotto allo stipite, un sorriso felicissimo addosso.

«Sono tornato ragazzi, avete finito il nuovo giuramento della Nazione del Fuoco?»

Il monaco vide Toph seduta sul davanzale della finestra, e mentre lei si girava e gli sorrideva, Zuko si allungò dalla sua sedia offrendogli la pergamena.

«Ecco qui, amico mio. Ci è voluto un pò, ma ci siamo riusciti.»

«Già.» concordò Toph, camminando verso il suo compagno calvo. «Sarà meglio però che tu non ci rompa di nuovo le scatole con cose del genere.»

Aang rise. «Non preoccuparti, non lo farò. Grazie davvero.»

«Noooooo problemo!» esordì la Dominatrice spingendolo fuori dalla stanza «Ora va' e rendi quel giuramento ufficiale.»

«Lo farò, gra-» Toph sbatté la porta in faccia ad Aang, lasciandolo un poco confuso. «-zie.» Scrollò le spalle e, con un'occhiata curiosa, lesse il giuramento.

La mia lealtà va al Signore del Fuoco Zuko, e al Signore del Fuoco Zuko solamente. Combatterò per lui e non lo tradirò mai. Avrà il mio sostegno ogni giorno, e mi comporterò bene affinchè non debba diventare un peso per lui. Solo così potremo vivere per sempre felici e contenti.




Spazio alla Traduttrice:
Ecco a voi di seguito i link importanti, ovvero quello dell'autrice in persona --->Photobucket e quello della pagina con la fanfiction in lingua originale ---> Photobucket
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Avatar / Vai alla pagina dell'autore: Friekie6