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Autore: Beliar    09/06/2011    3 recensioni
“Ciao, J. S.”
Il piccolo James fece un gridolino contento lanciandosi fra le braccia dello zio che era appena entrato dalla porta.
Sirius lo fece roteare in aria, ridendo, per poi portarselo sulle spalle. “Saluta zio Remus, da bravo.”

Piccola What if.
Prompt 24-Amore
Autrice: L i a r
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Sirius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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I'd promise you anything for another shot at life.
 

2010.
 






“Ciao, J. S.”
Il piccolo James fece un gridolino contento lanciandosi fra le braccia dello zio che era appena entrato dalla porta; Sirius lo fece roteare in aria, ridendo, per poi portarselo sulle spalle. “Saluta zio Remus, da bravo.”
“Ciao zio!” fece James, contorcendosi per guardare dietro di lui l’uomo sulla soglia che gli rispose con un sorriso bonario.
“Ah, siete arrivati.” Li salutò Harry dalla cucina, sorridendo alla scenetta “venite, il pranzo è già in tavola.”
Si avvicinò a James, staccandolo dalle spalle del padrino - “Eddai, papà!” - e poi si affacciò in salotto “Al, vieni a vedere chi è arrivato.”
Albus trotterellò fino all’entrata illuminandosi tutto quando vide i due ospiti: tirò la stoffa dei pantaloni a Sirius, che si abbassò per farsi dare un bacio sulla guancia, e allungò le manine verso Remus; l’uomo lo prese in braccio e Al gli strinse il collo in un abbraccio soffocante. “Ciao Al” sussurrò con gli occhi che brillavano di gioia.
Harry sbuffò quando James lo strattonò per farsi lasciar andare la mano e si gettò di nuovo su Sirius, mettendo il broncio “Anche io in braccio!”
“Certo che non vi lasciano mai in pace…” Il Ragazzo Che è Sopravvissuto (un bel po’ di anni prima, ormai) si passò una mano fra i capelli, scompigliandoli ancora di più.
“Si, sono dei marmocchi fastidiosi” ghignò Sirius, e James gli fece una linguaccia divertito per poi scoppiare a ridere, seguito a ruota dal fratello.
In cucina trovarono Ginny che faceva volare a tavola dei bicchieri, bacchetta in una mano e Lily nell’altra. “Ciao!” li salutò sorridendo, mentre la piccola passava fra le braccia del padre.
“Ciao Ginny” rispose l’animagus, abbassandosi poi per soffiare sul faccino contratto di Lily che scoppiò a ridere, estasiata, iniziando a tirargli i capelli.
James si adombrò e strinse lo zio più forte, che alzò gli occhi al cielo.
“Okay, tutti a tavola” si impose il padrone di casa, ignorando i gemiti di protesta della sua progenie.
 

“Tè, prof?”
“Non c’è bisogno di chiamarmi così” si schermì imbarazzato Remus, accettando la tazza che Ginny gli porgeva.
“Ma è la verità” le diede manforte Sirius, guardando l’altro di sottecchi: era il secondo anno che il professor Lupin deteneva la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
“A proposito, dov’è Teddy?”
“È rimasto da Andromeda, aveva da studiare.” Rispose Remus, mentre Sirius borbottava “Tutto suo padre…”
“Ah, Sirius” esclamò Harry all’improvviso “Ridge mi ha portato la cartella di un tuo caso, ieri.”
“Che?”
“Già – annuì il figlioccio – dice che te l’hanno tolto. È vero?”
“Parli di quello in Svezia, mh? – l’uomo si schiarì la voce – Beh, in effetti potrei aver Schiantato un babbano… Per sbaglio.”
Calò un attimo di silenzio.
“Ok.” Ginny annuì “Sì. Hai Schiantato un babbano.”
“Ehm…- Sirius si grattò una guancia - già.”
“Zio Siriuuuuus! Vieni! Dai zio, dai dai dai dai dai!”
Sirius ghignò e si congedò con un inchino dai presenti in salotto per raggiungere James sul retro, in giardino.
“Che c’è, J. S.?”
“Guardami!” il bimbo trattenne il respiro, gonfiando le guance fino a diventare rosso.
L’uomo aggrottò le sopracciglia, chiedendosi se era il caso di fermarlo, e proprio quando stava per avvicinarsi James si gettò a quattro zampe sul prato cominciando ad abbaiare.
Sirius rise “E cosa saresti, di grazia?”
“Sono un animagus!” fece quello, saltando come un forsennato.
Quando un grosso cane nero lo afferrò per la collottola, sollevandolo in aria, scoppiò in una risata di pura adrenalina.
Il cane lo posò delicatamente a terra e cominciò a lappargli la faccia “Che schifo ziooo!”
James si rialzò in fretta e lo placcò; Sirius finse di opporre resistenza ma si abbassò subito sulle zampe posteriori per permettere al piccolo di salirgli in groppa.
 

Ginny lanciò uno sguardo apprensivo oltre la finestra mentre Sirius galoppava col suo ometto sul dorso.
“E poi si lamenta del mal di schiena…” sospirò divertito Remus.
“Zio, me la dici una storia?” Albus lo guardava con tanto d’occhi, speranzoso, abbarbicato sul bracciolo della poltrona.
Ginny sbuffò, cullando Lily per farla addormentare, e Remus afferrò Al sotto le braccia per farlo sedere sulle sue ginocchia.
Harry trattenne a stento una risata felice; quella era la sua famiglia ed era perfetta. Se solo pensava che avrebbe potuto perdere uno di loro nella guerra contro Voldemort…
Prese un sorso del suo tè ignorando l’angoscia che gli faceva scoppiare il solo pensiero: erano tutti lì, e non avrebbe potuto essere meglio di così.










Note: Siamo nel 2010, quindi: James Sirius ha 6 anni (teoricamente), Albus Severus 5, Sirius 51, Remus 50.
Dovrebbe esserci un secondo capitolo oltre a questo... e, oh, il titolo è preso da 'Disloyal Order Of Water Buffaloes' dei Fall Out Boy.
Spero vi sia piaciuta >__<
  
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