Qualunque cosa fosse, ne avevo paura.

Qualunque cosa mi sembrava esistesse...ne ero terrorizzata.

Forse sono pazza. Il che spiegherebbe molte, molte cose.

O forse sono un essere superiore. Qualcuno che ancora non sa di essere chi è.

Ma...ho paura. Ho paura di quel riflesso, di quell' ombra. Di quel bianco che vedo, riflesso nello specchio, quando sono sola in casa, e passo da una stanza all' altra.

Ho paura di quegli occhi. Di quei pensieri. Di quella musica che risuona nella mia testa, non se ne va, continua, il terrore sempre presente in me.

Liberatemi, liberatemi, liberatemi.

Lasciatemi andare via, lasciatemi scappare, ho paura, ho paura.

Sono terrorizzata da quei capelli castani, da quella pelle nivea e da quei graffi sulle braccia.

Da quelle labbra che si muovono quando parlo, da quell' azzurro verde che si staglia nei miei occhi.

Ho paura. Perchè questa non sono io.

Non sono io quella che sa tremare gli occhi. Non sono io quella che si guarda il dorso delle mani e trova il percorso delle sue vene colorato di viola, e tutto intorno rosso.

Non sono io, liberatemi.

Voglio volare via.

Ho paura. Di quell' ombra, di quel riflesso, di quello sguardo, ho paura.

Di quegli occhi.

E del loro riflesso.

Mi basta alzare il viso, e vedo di nuovo quell' azzurro.

Azzurro e Verde.

Luce e Buio.

Vita e Morte.

E scopro di nuovo che quell' ombra, quel riflesso, quello sguardo, quegli occhi verdi azzurri...

sono miei.

Sono io.

E ho paura di me.