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Autore: ignorance    10/06/2011    4 recensioni
«Non riesco a capire perché sei ancora vivo» [...] «Qualche Babbano avrebbe già dovuto investirti»
A Lupin_love, yep.
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Commenti dell'autrice: Ecco, con questa ho decisamente toccato il fondo. Produco troppo e male, è un vero schifo. *si spalma una mano in faccia* Vabbè, questa mi è venuta su un po' così, alla cavolfiore. Si tratta di una Fluff da alcolisti anonimi mischiata ad un po' di tutto. E...Beh, fa tendenzialmente schifo, as usual. Le ricette miste son le mie preferite, pare; un giorno forse mi vedrete arrivare con un piatto di funghi alla Nutella. *smorfia* In ogni caso niente, volevo dedicare questa One-shot a Lupin_love, che non si sente da un po'. Mi manchi, tu e il tuo neuroncino!
Ah, um, in cambio di commenti ci sono un sacco di cose che potrei offrirvi...Il piatto di funghi alla Nutella no! ...Però ho una scorta di croissant con la marmellata, percui credo proprio che offrirò quelli *sorride*
Disclaimers: i personaggi non mi appartengono, ma devo dire che è solo una fortuna -per loro, eh.



***



Arrancò fino alla porta, aggrappandosi alla maniglia.

Odiava ridursi così.

Si sbatté le mani sui pantaloni, cercando le chiavi. Ovviamente, nessuna traccia.

«’fanculo»

Miracolosamente, la serratura scattò comunque. Uno spiraglio di luce ne spuntò, cauto, insieme ad uno stralcio di una faccia.

Una faccia assonnata e incazzata insieme. Perfetto.

«Sir?» gracchiò una voce, mentre un occhio lo scrutava attentamente dallo spiraglio «Sei ubriaco»

Questi cercò di raddrizzarsi, invano.

«Alticcio, si potrebbe dire» singhiozzò, sostenendosi con una mano sulla ringhiera.

Remus scostò appena la porta, allargando il cono di luce fino ad accogliere tutta la sua figura, ma senza lasciarlo passare.

«Mi avevi promesso che non avresti più bevuto» borbottò Remus, passandosi stancamente una mano sul mento.

Sirius si strinse nelle spalle, abbozzando un sorriso di scuse.

«Già» bofonchiò, con la lingua impastata «Mi spiace»

Le sopracciglia di Lupin si sollevarono appena «Ti spiace?» ripeté, incredulo «È tutto quello che sai dire?»

Sirius si mosse, a disagio, stravaccandosi contro la ringhiera: non poteva reggere quella conversazione, non adesso.

«Ti prego, Remie» pigolò, stanco «Fammi entrare»

Remus lo guardò per qualche secondo, indeciso «Non riesco a capire perché sei ancora vivo» si arrese infine, facendosi da parte «Qualche Babbano avrebbe già dovuto investirti»

Sirius stirò la bocca in quello che somigliava ad un sorrisetto, caracollando avanti.

«Già» assentì, rauco «Sono i misteri della vita»

Remus lo guardò, non senza un po’ di pena, farsi avanti per il corridoio e togliersi frettolosamente le scarpe e i vestiti. Con indosso solo i boxer, lo vide allungare ancora qualche passo e chiudersi dietro le spalle la porta del bagno.

Sospirò, raccolse i vestiti di Black, appendendoli all’attaccapanni, e tornò a letto.

Sentì lo scroscio dell’acqua della doccia e seppe che non si sarebbe più addormentato.

***

Quando Sirius, decisamente più lucido e più bagnato, fece la sua comparsa in camera, Remus stava aguzzando lo sguardo per cogliere una parola che gli sfuggiva, nonostante la luce sul comodino fosse accesa.

Black lanciò uno sguardo allibito prima al libro e poi a Remus e sorrise, incerto, strofinandosi i capelli con un asciugamano.

«Non stai perdendo la vista» stridé, tossicchiando divertito «È che sono le quattro del mattino» Remus non si degnò di rispondere. Chiuse il libro e lo posò sul comodino, spegnendo la luce con uno scatto secco, e si accoccolò sotto le coperte, con uno sbuffo irritato.

Sentì Sirius che si allungava sulla trapunta con un sospiro grato.

«Senti, te l’ho detto che mi dispiace» sussurrò Black, stringendo tra le dita la coperta. «Non lo farò più. Mai più»

Lupin non aprì nemmeno gli occhi.

«Promesse da fattucchiera» soffiò, scocciato, affondando la testa nel cuscino.

Sirius sbuffò, rassegnato.

«Non mi credi mai» gracidò, avvicinando la guancia ai suoi capelli «Ma io lo so che in fondo, molto in fondo, nel tuo cuoricino, speri sul serio che quest’uomo tenga fede alle sue promesse»

Gli pungolò il fianco e sorrise, sentendolo sobbalzare appena.

«L’hai detto» sbottò quindi Lupin, senza guardarlo «Spero. Ma mi è concesso solo questo, ormai»

Sirius assottigliò gli occhi. «Sono davvero così desolante?» sbuffò piano, stringendolo appena.

Remus nascose un sorriso nel cuscino. «Un vero Troll, a dire il vero»

Black arricciò le labbra, depresso.

«In tutta la mia carriera scolastica ho preso una sola T*» mormorò «L’unica volta che tu non mi hai aiutato a studiare»

Remus si girò a contemplarlo, alzando appena la testa.

«Oh» bisbigliò solo, smarrito «Scusa»

Sirius ridacchiò appena, aggrottando la fronte. «Eri nel tuo periodo no, ricordo. Ti scusasti per ere, ma ti avevo perdonato già ancor prima che aprissi bocca.

«Comunque non è che c’entri molto, devo ammetterlo» concluse guardandolo, meditabondo «Era solo per dire»

Remus annuì, deciso, tornando a seppellire la faccia nel cuscino.

«…»

«…»

«Remus?»

«Nnn?»

Sirius sollevò appena la testa e gli posò un lieve bacio sull’orecchio. «Ti amo» sorrise, sorprendendosi di se stesso «Volevo solo fartelo sapere, eh»

«’pre»

«Cosa?»

«Come sempre» Remus girò la testa e lo scrutò per qualche istante «Dici le cose tanto per farle sapere al mondo»

Sirius lo ignorò. «Questo significa che mi hai perdonato?» pigolò invece, sorridendo speranzoso.

Silenzio. Remus chiuse gli occhi e sospirò.

«No» esordì infine, girandosi dall’altra parte «E ora lasciami dormire»

Silenzio. Assoluto, confortante silenzio. Per un secondo, Remus pensò di riuscire finalmente a prendere sonno.

…Per un secondo.

«Quel dannato segaiolo di Potter» gracchiò Black, elargendo al mondo un’altra di quelle perle di saggezza e finezza di cui abbiamo tutti bisogno in questi tempi oscuri «Me la pagherà»

Remus non gli diede corda. Cercò di isolare il suo cicaleccio per circa cinque minuti buoni, senza risultato, poi si arrese.

«Cosa c’entra James, adesso?» indagò, più per inerzia che per reale interesse.

Sirius lo guardò, prolungando due secondi di suspance per rendere la sua storia più esaltante.

Bah, trucchi da principiante.

«Mi ha portato in questo locale, sai, – una specie di alcova per depressi alcolizzati – e mi ha promesso che avremmo bevuto solo qualche bicchiere» stridé tra i denti, evidentemente risentito «Poi ha cominciato a blaterare e a riempirmi il bicchiere ogni volta che lo finivo. Una palla, sai. Wood lo ha lasciato di nuovo ed è incredibilmente solo e disperato. Poi- non è che io preferissi Malfoy, lo sai che lo odio, ma ha cominciato a sproloquiare su quanto il suo uccello fosse lungo e, beh, si beve per dimenticare, no? Non è che m’interessasse poi tanto sapere che l’hanno fatto a casa dei suoi nonni, particolari compresi» Black prese fiato e lo guardò un istante «E il mio bicchiere si riempiva periodicamente, perciò ho deciso di approfittarne»

Si passò una mano fra i capelli e si mordicchiò un labbro, passando alla modalità dispiaciuta «Erano particolari agghiaccianti, Remie. Chiunque avrebbe usato qualsiasi mezzo per dimenticarli, credimi»

Remus socchiuse appena gli occhi.

«Già; certo, Sirius» mormorò, soffocando uno sbadiglio dietro la mano «Non importa. Adesso posso dormire?»

Black fece una smorfia.

«Dimmi che mi ami e che mi hai perdonato e potrai dormire fino alle due del pomeriggio» concesse, magnanimamente.

Remus sospirò «Ti amo, ma non ti ho perdonato»

«…»

«…»

«Reeeeeeeemie! Adesso mi hai perdonato?»

«No»

«…Adesso?»

Lupin si girò a fronteggiarlo ancora una volta, premendo un orecchio contro il cuscino.

«La tua voce da ubriaco è terribile» esordì di punto in bianco, rassegnato «E odio il fetore che emanano i tuoi vestiti. Per di più, il tuo alito ne risente pesantemente»

Sirius sgranò gli occhi «Tutto qui?»

Remus sfuggì il suo sguardo «Mi sembrano ragioni più che sufficienti per proibirti di bere. Per non contare che ti danneggia anche fisicamente»

«Remus, baciami»

Lo guardò, allibito «…Perché?»

«Mi sono lavato i denti» Black sorrise a tuttotondo «E profumo di pesca! Non ti sembrano ragioni più che convincenti?»

«Certo che no!» protestò questi, debolmente, mentre Sirius avvicinava il viso al suo e gli leccava il labbro inferiore «…Non ti perdono comunque» fu il flebile mormorio che si perse nella sua bocca.

Sirius lo baciò piano, con lentezza misurata.

«Mi perdoni?» chiese infine, sfregando il naso contro il suo «Ti prometto che berrò responsabilmente, mi laverò i vestiti da solo e anche i denti, se proprio devo- ehi! Scherzavo, scherzavo! Ma James non può vivere senza di me, capiscilo» sospirò, come se la cosa gli dispiacesse.

Remus cedette, arrendevole «E sia» capitolò, affranto «Ma odio ancora la tua voce»

Sirius gli scoccò un sorriso abbagliante.

«Ho la soluzione: quando torno-» esclamò, giulivo «Faremo un sacco di cose in cui non c’è bisogno di parlare»

Le guance di Remus assunsero un singolare color pesca.

«…E, al momento, hai qualche idea?» bofonchiò, fingendosi scocciato «Perché, sul serio, non ti si può sentire»

«Oh, ho un sacco di idee…»



***



*Sirius e Remus stanno giocando con i voti degli esami a Hogwarts: Desolante (D) e Troll (T).



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Okay. Un grosso grazie a chiunque leggerà o farà qualunque altra azione in base a questa schifezza. E un croissant alla marmellata (pesche? Ciliegie? le ho tutte *mordicchia un croissant*) in più -e tanto ammmore- a chiunque commenterà.
Un bacio a Lupin_love e...
Aloha!





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