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Autore: Yvaine0    10/06/2011    9 recensioni
Stai davanti al computer, come tutte le ragazze della tua età.
Scorri la bacheca e vedi un link.
La foto di una donna incinta. “Questa è l’unica pancia di cui una donna non si vergognerà mai”, recita la didascalia. Non sai nemmeno chi l’ha condiviso. Sorridi, vedendo tutti i commenti entusiasti che vi sono sotto.
Poi ti porti una mano sul ventre e scoppi a piangere.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hai diciotto anni, Silvia.
E sei incinta.


Stai davanti al computer, come tutte le ragazze della tua età.
Scorri la bacheca e vedi un link.
La foto di una donna incinta. “Questa è l’unica pancia di cui una donna non si vergognerà mai”, recita la didascalia. Non sai nemmeno chi l’ha condiviso. Sorridi, vedendo tutti i commenti entusiasti che vi sono sotto.
Poi ti porti una mano sul ventre e scoppi a piangere.
Hai diciotto anni, Silvia, e sei incinta. Incinta di otto mesi. Lo sanno tutti, Silvia, non c’è più modo di nasconderlo. Parlano di te, a scuola. Commentano, ti biasimano. C’è anche qualcuno che ti invidia. Perchè, tu, Silvia, hai fatto sesso prima di tutte le tue amiche.
E lui è bellissimo.
Stupendi occhi verdi, biondissimi capelli. Non sai cos’abbia trovato in te, sai solo che improvvisamente non ci trova più nulla. Tu hai il suo seme in grembo, e lui finge che quell'errore non sia anche suo. Ti chiama puttana. Ti chiama puttana perchè non capisce, perchè ha paura. Perchè ha vent’anni, Silvia, ma nemmeno lui sa cosa fare.
Lo vedi con la sua nuova ragazza. Le ficca la lingua in gola ogni volta che passi loro accanto. E allora piangi. Piangi perchè hai combinato un casino. Piangi perchè hai amato un bastardo e ti sei fatta incastrare. Piangi perchè non sarà lui a dover sfornare un bambino, non sarà lui a doverlo crescere, ma tu. Tu, Silvia. E ti vergogni. Ti vergogni di te stessa, ti vergogni di portare in grembo l’erede di quello stronzo. Lo odi. Li odi entrambi. Quel bastardo che cresce nel tuo ventre non è che il simbolo di quanto tu sia stata stupida. L’umiliazione per cui tutti ti biasimeranno a vita. E' il tuo fardello, ora. E non sai se riuscirai a sopportare la sua presenza. 
Hai provato proprio oggi a parlare con il padre. Ti ha insultata, ti ha accusata. Avresti dovuto abortire, secondo lui. Gli hai detto che potreste darlo in adozione e ti ha riso in faccia. Nessuno vuole un bastardo, ha risposto. Allora avreste potuto tenerlo voi. Anche se non state più assieme, anche se lui ti ha scaricata. Avreste potuto passare del tempo insieme ogni tanto, per far sapere al piccolo di avere un padre. Ti ha guardata come se fossi pazza, Silvia. Ti ha detto di non volerlo, un impiastro del genere. Gli hai rovinato la vita, Silvia. Come se non fosse stato lui ad insistere tanto per far sesso lo stesso, quella sera.
Lo detesti per questo. E ti vergogni di essere stata con lui. Il bambino che nascerà, già lo sai, sarà sempre il simbolo della tua stupidità. Ti vergogni di averlo in grembo. 
Ma la verità, Silvia, è che ti vergogni solo di te stessa. E il bambino è solo una scusa. Non lo odi, non lo odierai mai. Non puoi. E' tuo figlio. Lo amerai. Lo ami già, per quanto tu possa essere delusa da suo padre. Lo ami, Silvia. Perchè in fondo sei una ragazza come tutte le altre, e non potrai mai vergognarti di essere la custode di una nuova vita. Una vita nella quale ci sei tu. Nella quale ci sono i tuoi sbagli, ma dei quali tuo figlio non dovrà mai portare il peso. Lo ami già, Silvia.
Ti asciughi le lacrime, sorridi. E condividi anche tu quel link, per dimostrare a chi parla di te che tu andrai avanti a testa alta, faticherai, cadrai, ma ti rialzerai.
Non penserai più nemmeno una volta quelle cose orribili.
E' un dono, quello che porti in grembo, e ora lo sai.


In der Ecke - Nell'angolo:
Salveee. Intanto che aspettavo la correzione di un capitolo, mi sono trovata ieri pomeriggio a leggere il link sopracitato su facebook. E ho provato ad immaginare una situazione in cui una ragazza possa invece vergognarsi di essere incinta. L'ho trovata. Insomma, è innegabile che questa Silvia se ne vergogni. E' arrabbiata, delusa, e ha paura di ciò che la aspetta. Ma alla fine, ritrova la speranza. :)
  
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