Grazie a tutti!
Tre mesi
(2005)
(Nomadi – Stagioni)
Felice?
Sì, si può dire che lo fosse. Audrey era felice della sua vita, anzi: molto felice.
Eppure, solo nove anni prima non avrebbe mai pensato che sarebbe andata così.
Nove anni prima Audrey Bennet non credeva nel matrimonio, non voleva figli e, soprattutto, non sopportava Percy.
Percy. Già.
Come dimenticare?
Quando l’aveva conosciuto, il primo giorno di lavoro, lo aveva detestato. Molto. Lo trovava irritante, antipatico, borioso ed eccessivamente severo.
Dopo due settimane aveva iniziato a provare pena per lui. Aveva intuito che soffriva per qualcosa, e che forse quel suo modo di fare così freddo e scostante non corrispondeva a ciò che Percy era veramente.
Dopo un mese sentiva i crampi allo stomaco per lui: per il suo raro sorriso, per le occhiate timide e un po’ insicure che le lanciava ogni tanto, per le parole scambiate sempre più spesso… per ogni singola cosa che le faceva capire che sì, il vero Percy era nascosto da qualche parte, sotto strati e strati di inutili sciocchezze e vane chiacchiere.
Dopo due mesi si era rimboccata le maniche, e aveva iniziato, con decisione e una buona dose di testardaggine, a tirar fuori quel buono che sapeva esserci, dentro Percy.
C’era riuscita.
Dopo tre mesi lo aveva baciato. O lui l’aveva baciata, chi se lo ricordava più.
Ad ogni modo, da lì in poi tutto era venuto fuori da sé, con una rapidità impensabile.
Il primo bacio, la prima notte, il primo pranzo con la famiglia di lei, la prima litigata, la prima riappacificazione. Un secondo bacio, più bello e ancora più sincero del primo.
Tutto nel giro di soli tre mesi dal loro primo incontro.
E adesso Audrey Weasley era sposata, aveva una figlia e un secondo bambino era in arrivo; si prevedeva che sarebbe stata un’altra femmina, ma Audrey non disperava di avere finalmente un maschietto.
Proprio lei che, nove anni prima, storceva il naso al solo pensiero di diventare moglie e madre così giovane.
Tutto cambiato, tutto dimenticato per ciò che era accaduto in soli tre mesi.
Tre mesi; una stagione. Dall’autunno all’inverno, dal freddo al caldo.
La stagione era cambiata, Percy era cambiato, Audrey era cambiata.
Possibile? Non era piuttosto… assurdo?
Basta davvero così poco, per cambiare?
Beh… forse non sempre. Forse, a volte, serve più tempo, più coraggio, più fortuna. Per Audrey e Percy, però, era bastato. Eccome se era bastato.
E meno male.
Un piccolo calcio, lì nel pancione, riportò Audrey alla realtà. Sorrise a suo marito, felice.
La stagione cambiava, e si preannunciava una meravigliosa primavera.