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Autore: _WishingWell12    10/06/2011    11 recensioni
"Ha sempre mantenuto la sua determinazione.
Non sopporta il fatto di non riuscire a bere il caffè.
E nemmeno di sentirsi goffa nei movimenti.
Ad ogni suo lamento rispondevi con un: “Sei bellissima.”"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A tutte le ragazze del Castle Made Of EFP Writers che hanno sempre rallegrato le mie giornate, ma soprattutto perché, nonostante le minacce ricevute continuano a leggere le mie storie.

 

 

This is for the life that I saved. And this is for the life that I lost.”

 

Ti chiedi quanto tempo sia passato da quel giorno.

Probabilmente cinque anni.

È la prima volta che si è completamente aperta a te.

Ricordi quel momento come se fosse ieri.

L'orologio di suo padre, che rappresenta la vita che ha salvato.

L'anello di sua madre, che rappresenta la vita che ha perso.

 

Cinque lunghissimi anni.

Tra voi sono cambiate moltissime cose.

Più tempo passavate insieme, più vi avvicinavate.

Poi hai rovinato tutto e sei partito.

Ma quella lontananza ha rappresentato un giovamento.

 

Sì, perché non ha fatto altro che portarvi a pochi centimetri l'uno dall'altro.

Non li avete annullati immediatamente, però.

Avete attesto un altro anno.

Poi qualcosa è cambiato. Lei è cambiata.

Tu sei cambiato.

 

E tutto ha avuto inizio.

Lentamente vi siete scoperti a vicenda.

Avete allontanato qualsiasi barriera.

Avete rimosso qualsiasi ostacolo.

E vi siete immersi nella vostra storia.

 

Ora sei qui, nella saletta relax.

La osservi dalla vetrata.

È alla scrivania, seduta sulla sedia.

È immersa nei suoi pensieri.

Sta osservando l'anello di sua madre.

 

Il suo sguardo è fisso su quell'oggetto.

Oggi è l'anniversario del suo assassinio.

Vorrebbe che fosse lì accanto a lei, a condividere la vostra gioia.

E tu saresti disposto a qualsiasi cosa pur di renderla felice.

Poi improvvisamente il suo sguardo si illumina.

 

E sorride.

Appoggia una mano sul pancione.

Probabilmente la piccola ha scalciato.

Inizia ad accarezzarlo.

E anche tu non puoi fare a meno di sorridere.

 

È il suo ultimo giorno da poliziotta.

Da domani entrerà in maternità.

E sarete solo tu e lei.

Ma solo per un altro mese.

Poi arriverà anche lei, Johanna.

 

Si alza dalla sedia con un po' di fatica.

Sorridi. Questi mesi sono stati i più belli della tua vita.

Ha sempre mantenuto la sua determinazione.

Non sopporta il fatto di non riuscire a bere il caffè.

E nemmeno di sentirsi goffa nei movimenti.

 

Ad ogni suo lamento rispondevi con un: “Sei bellissima.”

Perché è la verità.

Lei è bellissima, sempre e in qualsiasi occasione.

Ma non la ami solo per questo.

No, ti sei innamorato di lei per la sua forza.

 

Continui ad osservarla dalla vetrata.

Ti sta cercando.

Si volta in direzione opposta alla porta della saletta.

È il momento giusto e ne approfitti.

Senza far rumore esci dalla porta e ti avvicini a lei.

 

La abbracci da dietro.

E intrecci le mani sul pancione.

Poi sussurri: “Sei bellissima.”

Lei sorride.

E appoggia le sue mani sulle tue.

 

Le dai un bacio sulla guancia.

Poi lasci scivolare il tuo mento fino alla sua spalla.

E rimanete così per un tempo indeterminato.

Senza preoccuparvi degli sguardi puntati su di voi.

Un calcio ben assestato della piccola in un attimo vi riporta alla realtà.

 

Per un attimo è costretta ad appoggiarsi a te.

Cerca di nascondere la smorfia di dolore.

La guardi. La sua forza traspare anche da questi gesti.

La costringi a sedersi.

Dopo un inutile tentativo di ribellione, cede alla tua richiesta.

 

Ti chini su di lei.

Sai che non le piace essere sotto la tua protezione.

O meglio, non le piace mostrarlo a tutto il mondo.

Ricordi benissimo quei primi mesi.

Ti aveva chiesto di mantenere il segreto.

 

Quella richiesta non ti aveva sorpreso.

Sotto quella sua corazza nasconde la sua vulnerabilità.

Poi una sera ti ha stupito.

Vi ha riunito nella sala relax.

E ha annunciato a tutti il vostro segreto.

 

Quella sera però aveva trovato il coraggio in te.

Sì, perché non aveva mai lasciato la tua mano.

Come un bambino alla sua prima recita scolastica.

Che trova il coraggio di cantare stringendo la mano della sua migliore amica.

Sentendo quelle parole ti eri sentito la persona più felice del mondo.

 

L'avevi abbracciata.

Come se in quel momento ci foste solo tu e lei.

Poi hai sciolto l'abbraccio e avete condiviso la vostra felicità con gli altri.

Con la vostra seconda famiglia.

Con tutti i vostri amici.

 

Vuoi farti perdonare.

Lentamente annulli quei centimetri che ci sono tra di voi.

E le dai un bacio.

Delicato, dolce.

Poi la prendi per mano.

 

E l'aiuti ad alzarsi.

Anche questo le ha sempre dato fastidio.

Così le prendi il viso tra le mani e la baci.

È un bacio casto, profondo.

Le sue mani si intrecciano dietro al tuo collo.

 

Le tue scendono lentamente sui suoi fianchi.

Poi sul pancione.

Ti stacchi da quel bacio.

E la stringi forte a te.

Guardi l'orologio sulla parete.

 

È arrivato il momento.

Le dici di andare a prendere la giacca, mentre tu sistemi le ultime cose.

Ti assicuri che si sia allontanata e fai un'ultima chiamata.

È tutto pronto.

Sono tutti lì ad aspettarvi.

 

Insieme agli altri hai preparato una sorpresa.

Nemmeno le sorprese le sono mai piaciute.

Ma anche stavolta ti perdonerà.

Le porte dell'ascensore si aprono.

La prendi per mano ed entrate.

 

Sorridete entrambi.

Siete felici insieme.

Cinque anni fa non avreste mai pensato che sarebbe accaduto tutto questo.

Ma ora è la realtà.

E vi augurate che non finisca mai.

 

 

Note dell'”autrice”: Rieccomi qui, a distanza di un giorno.

Ve l'avevo detto che mi sarei fatta perdonare!

Almeno spero che vi sia piaciuta. È una delle Shot piene di miele che periodicamente la mia mente produce.

Il titolo? È tratto da “I Miss You” dei Blink 182. (Le ragazze del Castle Made Of EFP Writers diranno, “Che strano!”)

Okay, chiudo qui, altrimenti non finisco più.

Adesso che è finita la scuola, beh...

1-Potreste perdermi del tutto, poiché andrò a correre e andrò in piscina.

2-Potreste avermi sempre tra i piedi, finché non vado in vacanza.

3-Potrei trasferirmi direttamente al campetto per giocare tutti i giorni.

Vedremo!

Recensioni? Parola d'ordine!

 

4everBasketball 

   
 
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