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Autore: Ouden    12/06/2011    0 recensioni
Con i suoi occhi grigi come la fitta nebbia che avvolgeva la città di Londra , come l’acqua increspata che sfiorava la sabbia dorata su cui posava i piedi.
Nei suoi occhi adesso non c’era traccia di felicità, lo sentiva ed ovviamente la colpa era sua, del destino, perché il destino aveva deciso di farla innamorare. Eppure si dice che il primo amore doveva essere come quello delle favole, quello in cui la piccola ragazza raggiungeva il suo principe. Ma in realtà il suo di principe di sicuro non aveva niente d’ “azzurro”, con quei capelli neri che svolazzavano al vento, le labbra sottili e maliziose e gli occhi di un color azzurro che assomigliavano più al mare in tempesta che al cielo.
E si, questo la piccola Elizabeth l’aveva capito il suo primo amore di sicuro non sarebbe stata una favola alla Cenerentola.
La ragazza guardava il mare mosso dal vento che le faceva svolazzare i capelli lunghi e mossi. Infatti aveva imparato guardando quel mare quanto fosse crudele il destino.

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La ragazza sorrise ancora amaramente pensando a quel ricordo.
“ Come puoi dire che il destino è crudele !?"
“Lo è sempre e comunque, io ormai ho imparato a non fidarmi del destino, attenta o lui ti pugnalerà all’ istante. “
Mai credere alle favole il destino non lascia via di fuga.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No comment sono un tipo che crede fermamente al destino

reinNyaa

Never believe in fairy tales does not leave the fate escape.

Nella vita nessuno può scegliere e il destino che sceglie per noi e questo Elizabeth Houston lo sapeva bene Lei non ha mai creduto alle coincidenze, semplici coincidenze, no lei ha sempre creduto che ci fosse qualcuno dietro quelle coincidenze. Qualcuno che lei non conosceva ma che conosceva benissimo lei, il destino. Già e quando le succedeva qualcosa dava la colpa al destino, perché era lui che architettava tutto.

Con i suoi occhi grigi come la fitta nebbia che avvolgeva la città di Londra , come l’acqua increspata che sfiorava la sabbia dorata su cui posava i piedi.

Nei suoi occhi adesso non c’era traccia di felicità, lo sentiva ed ovviamente la colpa era sua, del destino, perché il destino aveva deciso di farla innamorare. Eppure si dice che il primo amore doveva essere come quello delle favole, quello in cui la piccola ragazza raggiungeva il suo principe. Ma in realtà il suo di principe di sicuro non aveva niente d’ “azzurro”, con quei capelli neri che svolazzavano al vento, le labbra sottili e maliziose e gli occhi di un color azzurro che assomigliavano più al mare in tempesta che al cielo.

E si, questo la piccola Elizabeth l’aveva capito il suo primo amore di sicuro non sarebbe stata una favola alla Cenerentola.

La ragazza guardava il mare mosso dal vento che le faceva svolazzare i capelli lunghi e mossi. Infatti aveva imparato guardando quel mare quanto fosse crudele il destino.

Perché ti rende felice e poi ti tradisce, ti riempe di speranze e poi ti pugnala alle spalle. Una pugnalata decisa e crudele allo stesso tempo senza alcun rimpianto. Questo l’aveva capito quando ormai era troppo tardi, quando il destino ormai l’aveva pugnalata alle spalle in malo modo. Quando lei si era innamorata della persona sbagliata pensando che l’amasse e quando poi si è svegliata da quel sogno ed ha scoperto la realtà crudele e dannatamente vera, troppo vera per i suoi gusti.

Lei, Elizabeth Joanne Houston, non credé più alle favole.

Lei, Elizabeth Joanne Houston, incominciò a credere solo al destino crudele e secco come un pugnale.

Lei, Elizabeth Joanne Houston, non rivide più il suo primo amore lo rimosse dai suoi ricordi una volta per tutte.

 

La ragazza sorrise ancora amaramente pensando a quel ricordo.

“ Come puoi dire che il destino è crudele !?"

“Lo è sempre e comunque, io ormai ho imparato a non fidarmi del destino, attenta o lui ti pugnalerà all’ istante. “

Mai credere alle favole il destino non lascia via di fuga.

 

  
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