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Autore: simona9278    12/06/2011    7 recensioni
Bella è malata di leucemia, pensa che la cosa giusta sia morire anzichè combattere, ma un bel ragazzo dagli occhi dorati e i capelli rossi forse riuscirà a salvarla o forse no
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun libro/film
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La neve

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Vivere?
Forse non ne sono capace o forse non era quello il mio destino.
Cosa significa vivere? cosa significa se tutto ciò che avevi fatto in questi stupidi anni non è servito a nulla?
A cosa serve combattere per quella che si può chiamare vita se in tutta la tua esistenza non hai mai provato quella che chiamano tutti "felicità".
A cosa serve?....
Ecco...a me non serve a niente combattere per questa "vita"
Nessuno si accorgerà della mia assenza, nessuno penserà a me, nessuno avrà ricordo di me.
E ora in questo letto di ospedale, freddo e deprimente aspetto finalmente la mia morte.
Sola e abbandonata da tutti e da tutto, aspetto la fine della mia esistenza
Guardo dalla finestra, quei fiocchetti di neve scendere dal cielo cupo e grigio e depositarsi delicati sui rami, di quel maestoso albero.
Quei fiocchetti soffici delicati e freddi, nonostante la loro brevissima vita, regalano sempre qualcosa a qualcuno.
Io non ne sono stata capace per 18 anni.
Sono solamente delusa da me stessa, no dal mondo, no dalle persone ma solo da me stessa, loro non hanno colpe se ora mi ritrovo sola in un letto di ospedale, loro hanno fatto la cosa giusta, lasciandomi sola con me stessa, chi vorrebbe un' amica, una ragazza,una figlia,una nipote come me?
Malata di una malattia ormai tanto conosciuta, quanto triste?
La leucemia...
Sentirla nella mia mente mi fa sorridere, perchè grazie a lei questa inutile esistenza giungerà a termine prima del normale.
Io non credo in Dio e non credo che dopo la morte ci sia qualcos'altro, io credo che ci sarà solo buio e il nulla circondato dal buio.
Non ci saranno pensieri, non ci saranno ricordi, non ci saranno parole, non ci sarà più niente, solo il buio e la cosa non mi spaventa affatto, perchè io "vivo" già nel buio, nell'oscurità, solo che ora sento solo sofferenza e solitudine, quando morirò non sentirò più niente, sarò solo il nulla nel nulla.
La neve scende più forte, mi sarebbe tanto piaciuto toccarla e sentirla sulla mia pelle, ma la forza di alzarmi da questo letto non ne ho e importunare qualche infermiera che ha cose più importanti nella testa, che aiutarmi ad alzarmi, non mi sembrava giusto.
Ma mi basta solo guardarla, vederla cadere mi fa sentire un po' più in pace.
Sono passati tre mesi da quando sono in questa stanza.
Un anno fa venni a sapere della malattia dopo uno svenimento a scuola.
C'era mio padre con me, l'unico parente che avevo, l'unico con cui parlavo e mi confidavo quelle pochissime volte della mia esistenza.
Mi ricordo ancora come mio padre Charlie arrivò in ospedale tutto preoccupato.
Quel giorno arrivò di corsa e quando mi vide sul lettino del pronto soccorso vidi benissimo i suoi occhi lucidi e stretti in due piccolissime fessure.
Dopo un giorno ricoverata mi diedero la notizia.
Mio padre non la prese bene, anzi sembrava distrutto, fore perchè provava pena per me.
Passarono solo due settimane, dove Charlie mi ripeteva constantemente Tu non morirai...te l'ho prometto!!!
Ma solo in due settimane le mie condizione fisiche peggiorarono, tanto da ricoverarmi in ospedale.
I medici mi dicevano che ero troppo debole, che non volevo combattere tanto che la malattia peggiorava ogni secondo.
Era questo che volevo, solo questo, morire.
Il 13 settembre compii 18 anni, quel giorno Charlie sarebbe venuto in ospedale per farmi una sorpresa, voleva rendermi felice.
Ma quel giorno Charlie non arrivò mai.
Morii in un incidente stradale, stava venendo da me ma purtroppo questo non ne mai avvenuto.
Mi aveva lasciato anche lui
Ero rimasta completamente sola, sola con la mia malattia.
E ora, sono passati tre mesi che vivo in questa stanza, così pallida e così fredda, ma è l'unico posto in cui mi sento a mio agio.
I dottori insistono, ogni giorno, di fare la chemioterapia, ma io dico sempre di no.
E' inutile cercare di farmi guarire, anche perchè la mia malattia è l'unica che può portarmi un po' di pace, perchè distruggerla?
Per fortuna, ci vuole il mio consenso per iniziare la chemio, cosa che non darò mai.
Ora devo solo aspettare, aspettare gli ultimi attimi della mia esistenza.
Manca poco, lo so....





Ciao a tutti, se siete arrivati fino qui a leggere allora dovrò fare i miei complimenti.
cmq questo prologo racconta di Bella, sola e distrutta dalla malattia che aspetta la sua morte.
Penso che sia molto triste tutto ciò, era da molto che volevo iniziare una piccola storia con questa trama.
vi avverto che i capitoli non saranno molti, ma giusti per far capire tutto.
Spero che come inizio vada bene, fatemi sapere cosa ne pensate.
ciaoo a tutti :-)
  
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