Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: picci 1989    02/03/2006    16 recensioni
ULTIMO CAPITOLO...
Amico, l'unica cosa che non devi mai fare è far soffrire una donna...
Sarebbe l'ultima cosa che fai...
Genere: Romantico, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO UNO: “Il bacio”

CAPITOLO UNO: “Il bacio”

 

Un ruggito di gioia si levò dal buco alle sue spalle. Harry rimase a bocca aperta:parecchie mani lo trascinarono dentro la stanza.

“Abbiamo vinto!” gridò Ron, balzandogli davanti brandendo la coppa d’argento. “Abbiamo vinto! Quattrocentocinquanta a centoquaranta! Abbiamo vinto!”

Harry si guardò intorno; c’era Ginny che gli correva incontro: aveva un’espressione dura, splendente, e lo abbracciò. E senza riflettere, senza averlo premeditato,senza preoccuparsi del fatto che cinquanta persone li stavano guardando, Harry la baciò.

Dopo parecchi lunghi istanti… o forse mezz’ora… o forse parecchi giorni di sole… si separarono. Nella stanza era calato il silenzio. Poi partì una serie di fischi d’ammirazione e ci fu un esplosione di risatine nervose. Harry guardò sopra la testa di Ginny e vide Dean Thomas che teneva in mano un bicchiere infranto e Romilda Vane che sembrava pronta a scagliare qualcosa. Hermione era raggiante, ma lo sguardo di Harry cercò Ron. Alla fine lo trovò, ancora aggrappato alla coppa, e con l’espressione di chi ha appena ha appena preso una bastonata in testa… per una frazione di secondo si guardarono, poi Ron fece un piccolo cenno col capo che Harry interpretò come un ‘ Be’…se proprio devi ’.

Mentre la creatura nel petto ruggiva trionfante, Harry rivolse un gran sorriso a Ginny e fece cenno senza parlare al buco del ritratto. Una lunga passeggiata nel parco sembrava appropriata, durante la quale – se ne avessero avuto il tempo – avrebbero anche potuto discutere della partita.

                              (op. cit. by Harry Potter e il principe mezzo sangue di J. K. Bowling)

 

 

Stupida, così dovevo apparire con quel sorriso sulle lebbra mentre fissavo Harry e Ginny che percorrevano la sala, abbracciati e sparivano attraverso il buco del ritratto. Quando si erano baciati avevo creduto di morire, ma poi appena si erano staccati Harry aveva voltato il suo sguardo su di me e il mio viso abituato a mascherare i miei veri sentimenti si era aperto ad un sorriso “raggiante” eppure…

Il mio cuore si era spezzato, nell’attimo stesso in cui altri due cuori avevano preso a battere contemporaneamente il mio si era frantumato.

Il mio migliore amico aveva baciato la mia migliore amica…

La mia migliore amica aveva ricambiato quel gesto…

Dovevo essere contenta, i miei migliori amici erano felici…

Eppure, l’unica cosa che desideravo in quel momento era…

Uccidere la mia migliore amica, uccidere Ginny Weasley

Perché?

Perché era stata baciata dal mio unico amore, e le era piaciuto.

Herm…” mi voltai di scatto, Ron mi si era avvicinato, mi guardava, chissà se avevo ancora quel sorriso idiota sulla faccia…

Ron…” sussurrai a mia volta, il mio amico aveva posato la coppa e ora il suo sguardo passava da me al buco nel ritratto

“Hai visto quei due?” e come non vederli stupido di un Weasley?, ma questo certo non potevo dirlo, certamente non potevo dire la verità a Ron, così costrinsi ancora il mio volto a piegarsi in un sorriso

“Geloso per la tua sorellina?”  dissi sarcastica

Sono, no, non sono geloso! Io sono, penso preoccupato e forse mi sento anche un po’ inadeguato, come ti sentiresti se tua sorella uscisse con il tuo migliore amico?” lo fissai a lungo, Certo meglio di ora mi sentirei Ron

“Credo che anche io mi sentirei inadeguata come ti senti tu e gelosa, si mi sentirei molto gelosa!” Ron mi guardò sospettoso

“Per tua sorella?” No per il mio migliore amico, non c’è unico amore!

“Certo! Io ci tengo alle cose che sono mie!” e mentre pronunciavo queste parole mi resi conto che il mio migliore amico, Harry Potter, il famoso Harry Potter non era mai stato di mia proprietà, non ero mai riuscita a sentirlo mio nemmeno un attimo, semplicemente perché Harry Potter non era di nessuno! Nessuno era mai riuscito a possederlo, forse era questa la sua forza nascosta, quando sei libero da legami sei invincibile ed Harry non aveva legami fissi, i suoi legami avevano vita brave, così egli era sempre un passo davanti agli altri, lui era sempre imbattibile e quindi per mia sfortuna inavvicinabile!

Herm, grazie!” le braccia di Ron mi si chiusero intorno alle spalle mozzandomi il respiro, rimasi rigida ma poi a mia volta lo strinsi, anche se la voglia di piangere ora che il mio viso era sulla spalla di Ron era forte io resistetti, sul mio viso comparve nuovamente il sorriso ipocrita di prima

Ron non ti preoccupare, questa sensazione passerà, vedrai che con il tempo tutto passerà!” Ron annuì ed io mi resi conto che avrei voluto che qualcuno le dicesse a me queste cose, ma la sala si era rapidamente svuotata e anche Ron sventolando appena la mano se ne era andato a dormire così non mi rimaneva che restarmene accanto al fuoco, ma anche quello era stato spento e piccole volute si alzavano dalle ceneri.

Non le restava niente, tutto era lontano da lei, tutto le era precluso…

Si avvicinò a suo dormitorio, doveva andare a dormire, il giorno dopo ci sarebbero state regolarmente le lezioni…

Non ho sonno!

Vai a letto!

Ma io…

Un rumore, Hermione si nascose nell’ombra di una poltrona, chi era?

Il buco del ritratto si era aperto, due sagome erano entrate si tenevano le mani, la leggera luce della luna li illuminava, erano i due, erano Harry e Ginny, il suo cuore trapassato sanguinò quando i due si scambiarono un bacio a fior di labbra poi Ginny:

“Devo andare a dormire, Harry!” ma lui non le lasciò le mani anzi la attirò nuovamente a se

“Passa una buona notte Ginny” si baciarono nuovamente e poi finalmente si divisero ed ognuno prese la via del suo dormitorio.

Quando la notte tornò silenziosa Hermione uscì dal suo nascondiglio, un ombra fra le altre ombre…

Devo andare a letto! si disse, ma quando finalmente arrivò nella sua stanza l’unica cosa che afferrò fu la sua bacchetta, mentre il suo cervello sembrava seguire come uno spettatore le sue azioni Hermione Granger uscì dal suo dormitorio, scese nella sala comune, uscì dal ritratto, con attenzione attraversò i corridoi fino a una porta secondaria, uno dei tanti passaggi che portavano all’esterno e imbucatolo si ritrovò nel giardino umido della scuola di Hogwarts. Si bloccò mentre il suo cervello memorizzava le sua azioni precedenti, come un ossesso scriveva quello che la ragazza aveva fatto a lettere cubitali eppure la ragazza non sembrava ascoltarlo, ferma nell’erba umida attorniata dalla notte e sovrastata dall’entrata della foresta proibita…

Hermione Grager, il prefetto.

La “so-tutto-io”.

La strega più brillante del suo corso.

La migliore amica di Ronald Weasley e del famoso Harry Potter.

Quella che odiava infrangere le regole, anche le più stupide.

Quella che correggeva i suoi amici e che li redarguiva quando uscivano la notte.

Lei, la sporca mezzo sangue, proprio lei ora…

Stava fuggendo da Hogwarts

Il suo cervello impazzito registrava i passi che la strega percorreva mentre anche i raggi di luna scomparivano lasciando spazio al nulla.

Ma Hermione non se ne curava…

Lumose dalla punta della bacchetta fuoriuscì la luce, ma forse sarebbe stato meglio non farlo, meglio vivere nell’ignoranza del pericolo che guardarlo in faccia.

Una foresta inospitale e deserta si estendeva intorno alla ragazza, ma questo non la preoccupò,

fu quello che vide dopo, fu riconoscere quelle ombre di morte disseminate intorno ai tronchi che la fece fremere di paura, ma non ebbe modo di averne tanta…

Le ombre la circondarono e in un attimo le furono addosso..

Quanti erano? Hermione non li avrebbe saputi numerare…

Forse erano una decina, una ventina, ma forse era meglio non essere così positivi..

Che ci fanno così tanti Mangiamorte accanto ad Hogwarts?

Ma era una domanda che non avrebbe trovato risposta difatti una bacchetta di quelle bestie ombrose portatori di morte si alzò, un lampo di luce…

Ed il corpo di Hermione era a terra ancora prima che il suo cervello riuscisse a scrivere la parola fine sui tasti della sua anima.

 

 

  
Leggi le 16 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: picci 1989