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Autore: Stregatta    14/06/2011    26 recensioni
Florence, seduta su un prato fiorito, fissa la corrente pigra del piccolo corso d'acqua poco distante senza realmente vederla.
Molti pensieri le girano per la testa: desidera un gatto nero con la punta delle zampine bianca e gli occhi color ambra tutto per sé, essere una strega ed avere i capelli rossi.

{Florence + the Machine}
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Florence, seduta su un prato fiorito, fissa la corrente pigra del piccolo corso d'acqua poco distante senza realmente vederla.
Molti pensieri le girano per la testa: desidera un gatto nero con la punta delle zampine bianca e gli occhi color ambra tutto per sé, essere una strega ed avere i capelli rossi.
Se diventasse una strega, si dice distruggendo la soffice corolla di un soffione con uno sbuffo frustrato, le cose migliorerebbero. Tanto per cominciare, potrebbe farla pagare ai suoi stupidi compagni di classe che la prendono in giro per il suo naso, per quella gobbetta scema piazzata proprio lì, sul setto. Non era mai stato un cruccio, prima di cambiare scuola, ma dal primo commento acido di uno dei suoi compagni non riusciva a non notarla nel guardarsi allo specchio ogni mattina.
Un naso stupido. Storto. Un naso da strega per una che strega non era.
(Che poi, è una scemenza – se davvero le streghe hanno a disposizione un incantesimo per tutto, per quale motivo non ne hanno uno per diventare belle o farsi una... Come si chiamava... Rinoplastica? Mah.)
Comunque, quello è l'ultimo dei suoi problemi... Cioè, magari è il secondo o il terzo – non si tratta di una posizione disonorevole, in fondo di problemi ne possiede a iosa.
Il secondo motivo per cui vorrebbe diventare una strega è il fatto di potersela cavare da sola, in ogni situazione, grazie a dei fenomenali poteri magici... La qual cosa è piuttosto interessante: potrebbe andarsene di casa, vedere il mondo, combattere il male, ammansire leoni, far piovere latte al cioccolato... Ok, forse quello non è utile o degno di lode ma almeno è figo.
Fissandosi le mani macchiate di rosso, pensa che varrebbe la pena di praticare della stregoneria anche per poter trasformare il colore della sua capigliatura con una semplice formula magica.
Sua madre si è arrabbiata molto – in fondo non ha neanche torto: il bagno era un disastro, la tintura era finita ovunque ed aveva rovinato ben due asciugamani del servizio per gli ospiti.
Florence non le ha chiesto scusa, ed ora le dispiace un po'. Non sa cosa le sia preso, in quell'istante. Forse si è solo irritata perché sua madre era entrata in bagno proprio mentre scopriva che l'immagine della modella sulla confezione non rendeva affatto giustizia al colore che le fiammeggiava in testa.
Con i capelli asciutti era molto più evidente, molto più rosso e pieno di riflessi fantastici. Quando scuoteva il capo davanti allo specchio era come se la sua testa fosse inseguita da un incendio, da un fuoco d'artificio.
Un rosso così Lizzie Siddal se lo sognava, ma d'altronde non era colpa sua se era nata pel di carota così come non è colpa sua se è nata con i capelli color topo.
Ma ora è tutto cambiato. È rossa. È come vuole essere.
La mamma avrebbe dovuto piantarla di strillare e preoccuparsi per le piastrelle in cotto del pavimento e lasciare che Florence le spiegasse ogni dettaglio, ogni motivo dietro la sua decisione di tingersi i capelli.
Vuole solo essere più bella. Più speciale. Più grande. Più donna.
Non ha mai visto una sua coetanea con i capelli tinti, a scuola: lei sarà la prima.
Florence Leontine Mary Welch, la prima alunna della classe con i capelli tinti. Suona bene.
Sarebbe ancora meglio “Florence Leontine Mary Welch, la prima alunna strega della classe”, però.
Chissà cosa diranno, tutti.
Suo padre la sgriderà appena sarà tornato a casa, questo è poco ma sicuro. Gli insegnanti la guarderanno storto. Il compagno acido avrà per le mani un ulteriore pretesto per prenderla in giro.
Le ragazze... Boh, forse si accoderanno alle prese in giro dell'acidone – questo solo perché lui è bello e vogliono attirare la sua attenzione.
Va bene così... In fondo, non si diventa redhead con l'intento di passare inosservate, no? Quindi, ben vengano i nomignoli e i fischi. Una vera donna non si tira indietro di fronte allo sguardo altrui. Non quando lo desidera.

Scritta per il primo match del secondo anno di 12 mesi di fedeltà e perché Florence merita fiumi di parole adoranti, non certo per diffamarla o lucrare sulla sua deliziosa, eccentrica, goddess-osa persona. ♥
Il fatto che si sia tinta i capelli di rosso da bambina è vero, ma non ricordo più dove l'ho letto. *facepalm*
Lizzie Siddal si è infilata  nel discorso per caso (no, non è vero... In realtà una parte di me è fieramente convinta che Florence sia la sua reincarnazione. *coff*) .

Cheers! :D


   
 
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