Titolo: Fang and Flora
Fandom: Harry Potter
Pairing: Bill/Fleur
Rating: PG13
Genere: romantico
Avvertimenti: het (DDD: ), fluff, flashfiction
Info: In risposta alla sfida di kuma_cla  con questo prompt: “Fang and Flora - Bill/Fleur, romantica, prompts: specchio, infinito, "Mi fai impazzire!"” e per il prompt “Massaggio” della mia tabella del bingo_italia .
Note: tutto questo het mi sta uccidendo.
Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest.
Disclaimer: Harry Potter non è mio e mai lo sarà.




Fleur passò le dita sul volto del marito addormentato. Da quando Fenrir lo aveva sfigurato, la bellezza estrema di Bill Weasley  era andata perduta, ma lei non si era mai lamentata di questo. Con la mente riandò al ricordo di qualche anno prima, quando il suo fidanzato – ora marito – era tornato a casa ferito e sanguinante, deturpato senza possibilità di cura. I graffi dei mannari erano difficili da sistemare, anche se Fenrir non era trasformato quando glieli aveva inflitti.
La ragazza francese piegò le labbra in un sorriso, mentre accarezzava piano ogni singola cicatrice.
Molly Weasly aveva iniziato a strepitare quando lo aveva visto, mentre lei era rimasta raggelata sul posto. I momenti seguenti erano stati confusi, tra le cure e la corsa al San Mungo, ma nulla avrebbe ridato a Bill il suo aspetto precedente. Fleur ricordò bene il momento in cui Molly aveva sibilato acida che di certo non poteva più stare con suo figlio, ora che era in quello stato.
Fleur si abbassò sul viso del marito, soffiandogli sulle labbra un “Mi fai impazzire sempre…” seguito da un bacio lieve e leggero come la neve che si posa sull’erba.
In quel momento Bill si risvegliò spalancando gli occhi, scacciandosi dal viso quei lunghissimi capelli di un arancione acceso che erano il marchio di famiglia e piantò lo sguardo ancora mezzo addormentato in quelli della donna che aveva deciso di sposarlo lo stesso. Le iridi di Fleur Delacour erano come specchi che davano sull’infinito, chiarissimi e stupendi come quelli delle Veela che erano fra i suoi antenati. Spesso Bill si domandava perché Fleur avesse scelto lui, ormai orribile con quelle cicatrici sul viso, ma aveva imparato che farsi certe domande era fondamentalmente inutile. Gli bastavano le mani piccole e delicate del suo fiore francese che lo svegliavano nel cuore della notte per un massaggio leggero o per toccarlo come in quel momento.
Le sorrise, decidendo di ignorare quanto terribile dovesse apparire e lei si abbassò per ricambiare con un bacio appassionato.
“Fai impazzire anche me,” le disse in un sussurro, accarezzandole il ventre ingrossato dalla gravidanza. Non sapevano ancora il sesso del nascituro, ma era il loro primo figlio e frutto del loro amore, che Fleur aveva continuato a sostenere nonostante le ingerenze della signora Weasley.
“Continua a dormire amore, domani ti alzi presto,” la ragazza gli diede un altro bacio e si accoccolò contro il suo petto e Bill si sentì meravigliosamente a casa.
 
FINE



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