- Entrai a metà del trimestre impaurita e curiosa allo stesso tempo.
- Mi recai in segreteria e presi i diversi moduli che avrei dovuto compilare e dare ad ogni professore.
- Feci subito la conoscenza di 2 mie compagne di corsi Angela e Jessica.
- Angela però era quella con cui legai di più fin da subito era simile a me:introversa,riservata,il tipo che soffre in silenzio.
- La cosa peggiore era essere l’attrazione principale non solo perché ero nuova ed ero la figlia dello sceriffo ma perché ero strana.
- -vestivo solo e unicamente di nero
- -avevo i colori di smalto più assurdi visti nella storia
- -giravo con i capelli tinti di rosso sangue
- -guidavo una moto
- -avevo 12 piercing ( 9 buchi alle orecchie,1 piercing al naso,1 piercing alla lingua,1 all’ombelico)
- Evidentemente questo ara motivo di scalpore più che sufficiente a Forks(è una città degli Stati Uniti d'America, nella Contea di Clallam, nell’area metropolitana di Port Angeles, nello stato di Washington).
- Questo era il motivo per cui a mensa mi ritrovai circondata da visi sconosciuti sorridenti e incuriositi, che sparavano domande a raffica.
- Sapete quello che odiavo più di me stessa? La bellezza, odiavo essere così dannatamente bella da volermi sotterrare ogni volta che uscivo di casa.
- Ero stanca di essere considerata tale anche perché erano gli altri a pensarlo non io per questo cercavo di farmi gli affari miei il più possibile.
- Ma in quel luogo infernale era praticamente impossibile con tutti gli sguardi addosso di tutti gli studenti e dei miei nuovi compagni.
- Cercai di farmi più piccola possibile nella sedia della mensa, se questo fosse possibile visto che erò gia uno scricciolo.
- Sono alta(se così si può dire) 1,60 per 45Kg ,occhi blu scuro ma possono cambiare a secondo del tempo,sono assurdi a volte diventavano addirittura grigi.
- Sicuramente non ho l’aria da diciassettenne mia madre mi diceva spesso che sembravo averne 35 dal modo di pensare e di comportarmi ma anche dall’aspetto.
- Non avevo minimamente tratti infantili e questo molto spesso aveva attirato ragazzi più grandi di me.
- A proposito di ragazzi conobbi anche Mike Newton ed Eric Yorkie entrambi attirati dalla sottoscritta.
- Non facevano che riempirmi la testa di discorsi per me senza senso anche perché facevo finta di ascoltarli ma in verità pensavo ai fatti miei.
- Quando tornai a casa Charlie non c’era ancora così ebbi l’opportunità di telefonare a mia madre,se mi ero trasferita li a Forks era per lei.
- Ormai si stava per risposare e io non la volevo di certo lasciare infelice vicino a me, Phil il suo nuovo compagno giocava baseball e lei ogni volta rimaneva con me ma in verità così non era felice così era più facile se io me ne andavo.
- In questo modo poteva seguire l’amore della sua vita in ogni suo spostamento senza doversi preoccupare di me.
- Gli raccontai della giornata , del tempo sempre uggioso e cupo, gli dissi di Charlie che stava bene e che era sopravvissuto.