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Autore: Shadow_Edgeman94    15/06/2011    0 recensioni
Dopo la sconfitta di Xemnas la pace sembra essere tornata a regnare sui mondi. Sembra.
Nuovi mondi, separati dagli altri da una barriera millenaria, stanno per emergere. Nuovi nemici, vecchi avversari, alleati impensabili e lotte all'ultimo sangue.
Una nuova era sta cominciando, arriva l'Era delle Tenebre!
Note: Questa fic è nata per unire il mio gioco preferito(KH) con alcuni "Mondi" che mi appassionano(soprattutto Anime e Manga). Dopo questo, non so cosa dirvi se non buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap1

Kingdom Hearts: The Shadow Age

Capitolo 1: Darkness Moves

 

Erano passati due anni da quella leggendaria battaglia che aveva segnato la storia dell’universo intero, due anni dalla morte di Xemnas, due anni durante i quali le Isole del Destino erano rimaste in un completo stato di trance, calma piatta, quasi surreale.
Sora aveva abbandonato completamente il mondo delle lotte, tanto che il Keyblade non lo tirava fuori dal suo ultimo scontro con Riku, la settimana dopo la sconfitta di Xemnas, da cui era uscito vincitore grazie soprattutto alla sua Limit Fusion, che gli aveva permesso di lanciare il suo terribile Ragnarock e mettere KO l’amico. Da allora il Keyblade era rimasto un ornamento appeso nella sua stanza, a ricordargli le vecchie battaglie con Pippo e Paperino.
Riku invece non aveva smesso di allenarsi, convinto che un giorno gli Heartless o i Nessuno sarebbero tornati e lui non si sarebbe fatto trovare impreparato.
In quel preciso istante, il moro dai capelli sparati era comodamente disteso su una tela da spiaggia, sonnecchiando ad occhi chiusi, godendosi il dolce far nulla.
Il moro era cresciuto visibilmente dalla sua ultima battaglia. Era molto più alto, per una manciata di centimetri non raggiungeva il metro e ottanta, ma gli anni di allenamento mancato non avevano fatto perdere la leggera muscolatura che aveva acquisito durante le battaglie con gli Heartless ed i Nessuno. Il viso era più maturo e i suoi capelli...no, quelli erano sempre gli stessi. Ciocche castane che venivano sparate in tutte le direzioni, reggendosi come a sfidare le leggi della fisica.
Era vestito con il solo costume in stile Hawaiano blu scuro con le decorazioni azzurre. Il trio si era concesso una bella giornata al mare, insieme a Tidus e Wakka che avevano colto la palla al balzo per divertirsi un po’.
Kairi era sdraiata accanto a lui, prendendosi comodamente il sole. Anche lei era cresciuta visibilmente.
Il corpo non era più quello di una ragazza alle prime armi dell’adolescenza, adesso Kairi era una donna, una bellissima donna a dirla tutta. Era formosa e snella ed i capelli rossi erano diventati più lunghi, creando una scia di fuoco che ricadeva morbidamente nella schiena. La ragazza, anche lei in tenuta da mare, indossava un bikini viola che metteva in risalto le forme della ragazza. Sotto lo sguardo acuto di tutta la spiaggia ovviamente.
-Sora, aspettiamo solo te per giocare- avvisò Riku, per metà in acqua e con la palla in mano.
Il moro si rizzò immediatamente sul telo e si mise in piedi, pronto per andare a giocare insieme agli amici.
-Kairi, tu non vieni?- chiese il ragazzo, fissando la ragazza che non sembrava avere la minima intenzioni di muoversi dalla sua posizione.
-Per ora no, dopo vengo- rispose la ragazza, sfoderando uno dei suoi strabilianti sorrisi.
Il sorriso che invece aveva Riku, che nel frattempo si era avvicinato ai due, era tutt’altro che rassicurante, tanto da poter essere definito a buon ragione un ghigno malefico.
Gli occhi dell’albino incrociarono per un secondo quelli dell’amico che, immediatamente, cominciò a sfoggiare l’identico sorrisino malefico.
-Niente strane idee tutti e due, chiaro?- li minacciò, invano, la rossa.
I due si mossero rapidamente e afferrarono i bordi del telo dove era distesa la ragazza e la lanciarono a mare.
La ragazza uscì la testa dall’acqua annaspando e si rivolse verso i due amici che, nel frattempo, se la stavano ridendo.
-Ah, la mettete così, eh?- disse la ragazza, fulminandoli con gli occhi –Volete la guerra? Che guerra sia!-
La ragazza cominciò a schizzare i due, che si gettarono in acqua, sviluppando una vera e propria guerra di schizzi che coinvolse anche Tidus e Wakka. Da una battaglia tra Riku e Sora contro Kairi, era diventato un grande Tutti contro Tutti.
Riku, con la sua mole, riusciva ad affondare chiunque gli capitasse sotto mano, ma venne fregato da Sora che lo prese da sotto le gambe e lo fece cadere all’indietro, mentre Kairi lanciava tutta l’acqua che poteva contro i tre ragazzi.
Ma qualcosa cominciò a cambiare. Il tempo si fece subito cupo, il mare divenne immediatamente mosso e l’aria diventò pesante. I tre Custodi ebbero un fremito alla schiena a quei segni che non promettevano nulla di buono.
-Wakka, Tidus, voi tornate a casa, noi restiamo a prendere i teli da mare ed il resto- disse Riku, gelido.
I due fissarono l’albino e, capendo che non ammetteva discussioni, se ne andarono via, lasciando i tre da soli, che uscirono dall’acqua fissando l’orizzonte, sicuri che sarebbe arrivato qualcosa.
Le loro aspettative non tardarono ad avverarsi. Dall’acqua uscì un uomo dai capelli castani molto corti e degli occhiali che gli davano l’aria di un secchione delle scuole. Indossava un kimono nero, tenuto da una cintura bianca ed una lunga giacca dello stesso colore. Ma, cosa più importante, teneva una spada al fianco, il che non faceva presagire nulla di buono.
I due ragazzi si mossero istintivamente per pararsi davanti all’amica, anche se Sora non era per nulla sicuro di riuscire ancora a combattere, dopo due anni di astinenza.
Ad ogni modo Riku fece apparire Via per l’Alba e Sora lo imitò, facendo comparire tra le sue mani il suo Keyblade, Catena Regale.
L’uomo fece un sorriso che bloccò i due era quasi…. Benevolo? Eppure l’aria era pervasa da energia malefica, la natura stessa sembrava essere terrorizzata da quell’uomo ma allora perché quel sorriso.
-I giovani d’oggi- disse l’uomo, mantenendo il suo strano sorriso-Sempre a mettere mano alle armi senza riflettere, beata gioventù…-
I tre lo fissarono perplessi. Parlava come se fosse chissà quale Matusalemme, eppure dall’aspetto non sembrava avere più di una trentina d’anni.
-Chi sei e che ci sei venuto a fare nella MIA isola?- chiese Riku, molto diffidente.
-Mi dispiace, che scortese che sono, io sono Sosuke Aizen e sono qui per parlarvi, Custodi- disse l’uomo.
A quelle parole i tre ragazzi si irrigidirono e Kairi si decise ad estrarre Posto del Destino, il suo Keyblade. Difficilmente un loro alleato si sarebbe spinto fin lì per parlare, più probabilmente avrebbe optato per i ragazzi di Radiant Garden o per il Re, ma non con loro.
-Sapete- continuò l’uomo-Ho sentito parlare delle vostre imprese e ne sono rimasto affascinato, voi siete i custodi, gli unici a poter chiudere le serrature dei mondi, coloro che hanno l’ingrato compito di sconfiggere le tenebre-
Fece una pausa, avvicinandosi al trio che, di riflesso, strinse in mano le armi. Guardò per un secondo i visi dei tre ragazzi, squadrando poi ognuno di loro con aria critica.
-Eppure…- continuò Sosuke – Eppure sapete bene che ogni vostra lotta potrebbe essere quella che vi porterà dritti nella tomba, nonostante siate tutti e tre così dannatamente giovani. Sono sicuro però che se vi chiedessi di passarmi il testimone non accettereste mai, vero?-
-Puoi giurarci- sibilò a mezza voce l’albino, serrando le mani sul Keyblade nero così forte da far sbiancare le nocche.
-Ammirevole- commentò l’uomo –Ma per quanto i vostri sforzi saranno grandi, tanto più l’oscurità ritornerà, e voi dovrete cacciarla per portare un barlume di pace nel mondo… poveretti-
-Finchè una sola ombra incomberà sui mondi, i nostri Keyblade saranno pronti a farla a pezzi- intervenne stavolta Sora, ricevendo dei cenni di approvazione da parte degli altri due Custodi.
-Non lo metto in dubbio ma io, con il vostro aiuto, posso cacciare via l’oscurità per sempre, far finire questa interminabile guerra tra luce e ombra, bene e male, e finalmente far esistere la PACE-
Il discorso fu fatto con una tale enfasi che i tre ci avrebbero creduto, se il discorso non avesse avuto un piccolo particolare che era facilmente immaginabile.
-E fammi indovinare, la PACE sarà controllata da Re Sosuke?- disse, con evidente disprezzo il moro, che aveva colto immediatamente il messaggio.
-Qualcuno dovrà pur farlo, no?- rispose a tono l’uomo –Ma dalle vostre parole ho il presentimento che non avrò il vostro aiuto, ho ragione?-
-No, Sosuke, avrai i nostri Keyblade infilzati nel petto!- sibilò Riku, partendo immediatamente all’attacco, tentando di impalare il suo avversario con il Keyblade, che fu deviato dalla katana di Sosuke Aizen che tentò immediatamente di decapitarlo. Riku però fu abbastanza rapido da evocare un Dark Shield e bloccare l’attacco, per poi evocare un Dark Firaga per distruggere l’avversario. Aizen scattò verso l’alto per evitare il colpo, ma Sora lo inseguì fin lassù per colpirlo con un colpo di Catena Regale, ma fu intercettato da Aizen, che lo rispedì in acqua con un pugno.
Sora si rese conto che il suo colpo non era nemmeno lontanamente forte come quelli che sferrava ai tempi della sua avventura in giro per i mondi. Adesso era un ragazzo persino più debole di quando la sua avventura era cominciata. Ma non per questo lui si sarebbe arreso.
Puntò immediatamente il Keyblade verso il cielo, mentre Kairi puntava Aizen e lanciava un Blizzaga a piena potenza, ma che non riuscì ad arrivare ad Aizen.
-Thunder!- urlò a squarciagola il rosso.
Aizen venne colpito in pieno da un fulmine che cadeva dalle nubi e venne scaraventato anche lui in mare ma si rialzò ben presto.
-Niente male, Custodi- disse, levandosi gli occhiali e buttandoli in acqua -Ma la vostra battaglia termina qui, Kuro…-
Una spada era apparsa misteriosamente sopra la spalla destra di Aizen che aveva bloccato l’incantesimo del moro.
-Io non lo farei se fossi in te- disse il possessore della spada, con aria di sfida.
L’uomo sembrava più o meno della stessa età di Aizen. Aveva i capelli biondi coperti da un cappellino a strisce bianco-verdi ed una giacca dello stesso colore.
-Oh, che piacere rivederti, Taichou- disse l’uomo con ironia, senza nemmeno guardarlo.
-Sparisci, Aizen, e vedi di non farti vedere più per un bel po’ di tempo- sibilò a mezza voce l’altro.
-Come vuoi- disse, scostando la spada dalla spalla –Bene ragazzi, a quanto pare vi avrò in mezzo ai piedi in questa battaglia ma ricordate…. La vostra vittoria vi porterà ad una morte molto più atroce-
Alzò in aria la spada e svanì in un Passaggio Oscuro.
I tre, che erano rimasti con gli occhi incollati al nemico per tutto il tempo, riversarono la loro attenzione sul nuovo venuto che adesso sembrava aver perso quella rabbia che fino a pochi secondi prima gli si leggeva negli occhi.
-Bene ragazzi, come state? Siete feriti?- chiese l’uomo, cordialmente.
I tre fecero un cenno negativo, ma senza aprir bocca.
-Dai ragazzi, lo so che la situazione è seria ma per carità, un po’ di allegria!- li rimproverò l’uomo in verde, per poi sedersi sulla spiaggia e fissare i tre.
-Allora, non ho molto tempo e quindi sarò breve- disse l’uomo-Innanzitutto, complimenti per aver sconfitto Xemnas, poi, complimenti ancora perché così facendo avete rovinato il lavoro di migliaia di Custodi che si sono ammazzati per tenere separati i mondi dai mondi proibiti-
I tre, soprattutto Sora, sentirono una fitta allo stomaco. La loro battaglia aveva sconvolto qualche cosa di grosso, molto grosso se tanti Custodi si erano adiritttura Sacrificati per non permettere che questo avvenisse.
-Cosa sono i mondi proibiti?- chiese Kairi
-I mondi proibiti, mi aspettavo questa domanda. Ok, ora sedetevi perché la discussione è abbastanza complicata. Migliaia di anni fa una creatura dai poteri spaventosi, un Demone, tentò di impossessarsi di Kingdom Hearts e quasi ci riuscì, ma venne sconfitto dal Primo Custode. Questo custode capì che alcuni mondi avevano abitanti di un livello di potere troppo grande per poter stare a così breve distanza dal Kingdom Hearts, quindi decise che i mondi più potenti sarebbero stati divisi dal Regno dei Cuori da una potente barriera. Aprendo Kingdom Hearts però, voi l’avete distrutta…-
-Non siamo stati noi!- tentò di giustificarsi il moro
-Ma avete permesso che succedesse, quindi, è colpa vostra in quanto Custodi- disse l’uomo –Per fortuna la barriera è ancora abbastanza forte da non permettere a grosse masse di oscurità di penetrarla e quindi, avete un po’ di tempo per rivedere le vostre abilità di combattimento-
L’uomo rimise in piedi e si diresse verso il mare.
-Alcuni dei mondi proibiti sono sotto la protezione di potenti guerrieri, potreste chiedere a loro una mano per- si interruppe per cercare le parole giuste-Diventare più forti-
Allungò una mano e recitò alcune parole, facendo apparire davanti a lui un portale a forma di occhio.
-Scusi- disse Kairi-Come possiamo trovarla-
L’uomo alzò il cappello e fece un inchino per poi sussurrare poche parole.
-Se sentirete parlare di Kisuke Urahara, saprete di essere nel posto giusto-
E detto questo, sparì nel portale,lasciando i soli i tre Custodi.

  
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