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Autore: LaaJustin    15/06/2011    0 recensioni
Dopo la lotta contro Voldemort e la supremazia del bene, Harry dedica il suo tempo alla famiglia.
Albus Severus secondogenito della famiglia Potter sta per frequentare il nuovo anno ad Hogwarts.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Albus Severus.  - 1° Capitolo.
 
 
Correvo, correvo sempre più veloce verso quel tunnel scuro quando improvvisamente una luce verde mi accecò.
Mi svegliai di soprassalto andando a sbattere la testa contro l’anta del letto di James che dormiva proprio sopra di me, non riuscivo a capire perché i fratelli maggiori dormono sempre in alto. Imprecai un po’ poi malido di sudore scesi dal letto dirigendomi in cucina, erano le 2 di notte e il buio predominava aprìì piano il frigoriferi prendendo un bicchiere di latte con un po’ di biscotti. Mi era venuta una fame tremenda.
Divorai tutto velocemente cercando di non pensare al sogno che avevo fatto, era strano e mi dava i brividi. Non volevo andare a Hogwarts con gli incubi, neanche per sentire James portarmi in giro.
Un’altra tremenda paura m’assalì di colpo: in che casata sarei finito? Ormai mancava soltanto una settimana e questo pensiero mi frullava spesso nel cervello anche se cercavo di spazzarlo via era tutto inutile tornava su dal fondo.
Tassorosso alla fine si era una buona casata anche se io di pazienza non ne avevo molta, Corvonero potrebbe essere l’ideale sveglio e pronto di mente ci sono quindi un pensierino ce lo posso fare; ma Serpeverde…è stata per anni la casata di streghe e maghi oscuri non voglio proprio finire tra dei futuri maghi cattivi.
Il mio sogno è andare là…dove sono cresciuti anche mio padre e mia madre: Grifondoro, la casata dei coraggiosi infatti il cappello parlante recita così : E' forse Grifondoro la vostra vita, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria fan di quel luogo uno splendore.
Voglio che sia quella la mia casa…la mia famiglia… il mio… Mi addormentai di colpo.
“Albus…Albus?? Svegliati tesoro..”
”Cinque minuti mamma…dai ancora cinque minuti..”
”ALBUS stai dormendo sul tavolo della cucina, alzati subito!”
Mi svegliai di scatto e andai a finire per terra.
”Ahahaha che imbranato!” cominciò a ridere James alle mie spalle.
”Sta zitto…” gli urlai contro.
”Basta voi due. Albus su in piedi che andiamo a Diagon Alley” sopraggiunse la voce di Harry entrando in cucina.
“Vengo anch’io “ s’illumino James.
”No tu resti ad aiutare tua madre e tua sorella.”
Feci la linguaccia a mi fratello e corsi a vestirmi.
”Babbo…?” chiesi imbarazzato “Io voglio andare a Grifondoro…”
”Va benissimo…devi solo chiederlo al cappello, sia lui ascolta ciò che noi vogliamo con me lo ha fatto” mi rispose mentre entravamo a Diagon Alley.
“Davvero?” Sorrisi felice perché ormai non avevo più nulla da temere.
Davanti a me la distesa di ciottoli splendenti sotto il sole che ricoprivano la via da percorrere, i negozi erano aperti e molta gente usciva ed entrava carica di pacchetti con i figli dietro che spingevano sulle vetrine, additavano tutto ciò che volevano comprare.
Passammo davanti al negozio di scope e rimasi senza fiato…Era stupenda, non riuscivo a leggere il nome ma era così lucida che riusciva quasi ad accecarti. Mi incollai sulla vetrina e ci rimasi fino a quando mio padre non mi trascinò via con la forza.
Era tutto così meraviglioso, un miracolo che quel giorno sulla soia di casa trovai la lettera per Hogwarts e un miracolo che da lì ad una settimana sarei stato in quel meraviglioso castello ad imparare tutto ciò che da piccolo desideravo conoscere; mio fratello non era così lui era più un perdigiorno si studiava ma gli bastava quel poco per passare. Io invece volevo essere il migliore, volevo diventare una leggenda come mio padre.
Poi non vedevo l’ora di rivedere Rose e di farmi tantissimi nuovi amici.
Passammo davanti Olivander e mio padre mi spinse dentro.
“Buongiorno cari” ci salutò il fabbricante con la solita aria stravagante.
“’Giorno..” salutai imbarazzato.
Cominciò a tirare fuori scatole da tutte le parti a farmi provare bacchette su bacchette, dopo credo mezzora trovai quella giusta: corno di Drago 12 pollici. Ero emozionantissimo, certo non potevo fare magie, ma sentire quel piccolo oggetto scorrere tra le mie mani era una cosa incredibile; finalmente mi sentivo un vero mago.
  
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