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Autore: Haruakira    15/06/2011    2 recensioni
Cosa accadrebbe se i nostri guardiani fossero impegnati in un' amichevole gara automobilistica?
Attenzione che anche qui c' è una sana 8059 per la felicità dell' autrice.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cars
CARS!
Ovvero
Potere alle donne



Gokudera guardava dritto davanti a sè. Lo sapeva, sapeva che non sarebbe stata una buona idea salire su quella macchina blu shok.  Il suo volto era passato da una tonalità pallida a una verdognola, segno che gli onigiri che aveva divorato in quantità industriali stavano risalendo dal suo stomaco pronti a saltar fuori in una poltiglia non ben identificata. Non era mai stato particolarmente goloso, o almeno non come potevano esserlo Lambo o Ryohei e allora che gli era saltato in mente di mangiare così tanto prima di una cosa del genere?
Dicono che se hai mal d' auto bisogna guardare sempre dritto. Gokudera aveva compreso che era una cazzata bella grossa. Girò il viso lentamente, molto lentamente verso destra, la mano artigliata all' interruttore che avrebbe aperto il finestrino consentendogli di respirare un poco d' aria. Nella peggiore delle ipotesi avrebbe vomitato gli onigiri lungo la strada.
-Cosa stai facendo?- la voce giunse chiara alle sue orecchie.
-Mh-. Mi ha scoperto!
-G-Gokudera stai bene?- la voce di Yamamoto cambiò tonalità giungendo ora preoccupata al suo orecchio e la mano del guardiano della pioggia, che poi era anche il conducente in quel momento, si posò sulla sua coscia.
Ora il volto di Gokudera era diventato come un grosso pomodoro.- Ch- che stai facendo, idiota?!- sbottò.
Yamamoto si girò verso di lui per guardarlo e gli sorrise- Sei il mio fidanzato.- Limpido, sincero, disarmante.
Ma come diavolo fa ad essere così?!
Poi la terribile consapevolezza. Yamamoto era girato verso di lui, non verso la strada.
-Guarda avanti idiota!
-Oh, sì scusami- per poco e solo per poco avevano scansato una macchina scura davanti a loro eppure il guardiano della pioggia rideva tranquillo. O era stupido o era pazzo.
Gokudera si chiese per l' ennesima volta se per caso non fosse stato Topo Gigio a dare la patente a  Takeshi.
-Rallenta!- sbottò
-Non posso Hayato altrimenti non vinceremo
-C-che?
Un altro sorpasso mentre  un' automobile gialla volteggiava su sè stessa. Yamamoto sterzò bruscamente, fortunatamente l' avevano scansata e continuavano spediti. Hayato nello stesso momento giurò di avere sfiorato  l' infarto.
Non avrebbe mai creduto che Yamamoto fosse così  combattivo. Ma l' importante non era partecipare?
-Io non ci volevo salire con te!- urlò Hayato prendendo per il colletto il suo compagno.
-G-gokudera... fe-fermo.
Decisamente la calma non era mai stata una virtù del guardiano della Tempesta e Yamamoto lo comprese definitivamente quando finirono contro una parete imbottita.
-Ecco- sospirò l' atleta- siamo fuori gioco.
-T-tu pensi a- a questo?! Idiota! Ho schivato il decimo infarto nel giro di un' ora.
-Su, su Hayato- sorrise l' altro mettendosi le mani dietro la testa.
-Perchè sono salito con te?- sospirò Gokudera mentre il suo stomaco faceva un' altra capriola.
-Perchè sei il mio ragazzo!-
Gokudera distolse lo sguardo iniziando a borbottare qualcosa di oscuro quando le mani di Yamamoto sul suo viso lo fecero voltare.
E ora che voleva fare?
-M-ma ti sembra il posto?- balbettò consapevole di essere nel bel mezzo di una gara automobilistica con gli altri.
-Voglio solo baciarti- sospirò Takeshi
-Per ora- sussurrò contro le sue labbra ridendo malizioso.

Una macchina gialla e particolarmente rumorosa ne superò una rosa con all' interno Bianchi e le ragazze.
-Ahahahahahaha.... Lambo-san è il migliore!
-Lambo- lo richiamò Tsuna- veramente non stai guidando tu.
-Lambo-san è il più forte dell' universo. Lambo-san è il capo di questa squadra-  chiarì il bambino
-Aaah! Ci impegneremo all' estremo!- gasatosi ulteriormente Ryohei premette di più sull' accelleratore mentre Tsuna incominciò a dire le sue preghiere.
-Sei un perdente Tsuna
-Reborn!
-Devi fidarti dei tuoi guardiani.
Avrebbe voluto ribattere quel povero Decimo, ma le circostanze, o meglio Lambo, glielo impedirono.
-Lambo-san vuole guidareee!
-Lambo!
-N-no... Lambo... staccati- balbettava Ryohei tentando di scollarsi Lambo dalla faccia.
-Aiuuutooo- Il Decimo si coprì gli occhi per non guardare l' auto di Yamamoto e Gokudera che gli veniva adosso.
-Tsuna! Sei il boss. Fai qualcosa- lo richiamò Reborn.
La macchina gialla girava impazzita su sè stessa fermandosi infine a pochissimi centimetri dal toccare un basso muro.
-Uff... che avventura estrema. Ragazzi state bene?
Quando Ryohei si girò si ritrovò Lambo e Tsuna svenuti accanto a sè e Reborn intento a sorseggiare del caffè.
-Ne vuoi?- domandò mettendogli il termos sotto il naso- tanto questi due ne avrenno per un bel po'.

Un' auto viola e scurissima sfrecciava lungo la pista, il pilota era visibilmente teso. Sentiva la minaccia di due tonfa apprestarsi su di sè.
-Mi hai ingannato.
-Non è vero Kyoya- rispose Dino allontanando il tonfa che era puntato al suo collo.
-Questo non è un allenamento.
-Invece sì... è... è una prova di velocità- inventò su due piedi.
-Tsè.
Hibari si era appena voltato verso il finestrino quando un' automobile blu notte si accostò accanto a loro.
-Oya, Oya... Kufufu
Gli occhi del guardiano della nuvola si spalancarono impercettibilmente- Bene. Ti morderò a morte.
Hibari era pronto a uscire fuori dal finestrino ma una mano gli afferrò la giacca- No- affermò risoluto il boss dei Cavallone.
-No?
Dino sapeva di essersi messo nei guai, in grossi guai.
-Ti morderò a morte.
Appunto.
-Kufufu, Oya, Oya... mi trascuri?
O forse no?
Hibari si voltò nuovamente verso il finestrino indeciso su chi uccidere prima.
-Ti sfido Hibari... vedremo come te la cavi con  le auto... kufufu.
L' automobile blu li superò e Hibari tornò compostamente accanto a Dino apparentemente senza fare una piega.
Cavallone, per quanto effettivamente la cosa fosse strana, era convinto di avere evitato il peggio ossia una sua probabile convalescenza in ospedale a causa del suo allievo e uno scontro all' ultimo sangue tra quei due folli che avrebbe distrutto la pista su cui si trovavano.
Oh, quanto si sbagliava.
-Accellera.
-C-che?
-Se perdiamo ti morderò a morte.
Mentre affondava il piede sull' accelleratore Dino pensò che in quel guaio si ci era messo da solo nel momento in cui aveva deciso di invitare Hibari quel giorno, che i suoi sottoposti probabilmente se la stavano ridendo dagli spalti e che lui quella macchina viola nemmeno la voleva. Era scura e cupa, in pratica l' aveva scelta Hibari. Perchè non era neppure riuscito ad imporgli la macchinina arancione?

-Mmm
-Mukuro- sama?
-Chrome?
-Non... non sarà pericoloso?
-Cos' è? Hai paura?- si inalberò Ken
-Ken non urlare, non riesco a concentrarmi. Kufufu.

-Hi- HIbari... quello è... olio?
Dino sterzò per evitare di finire sull' olio ma quando uscì dall' abitacolo insieme a Hibari per terra non vi era nulla.
Guardò confuso il disciplinare iniziando a domandarsi se forse non era il caso di scappare. L' aura scura intorno al ragazzo infatti non prometteva nulla di buono. No, decisamente e lo sguardo che il suo studente  gli riservò fu una conferma più che chiara- Ora ti morderò a morte. E poi ucciderò quel bastardo di Mukuro. Ti sei fatto ingannare da un illusione, erbivoro.

-Kufufu.
-Ma non è sleale?
-Chrome, Chrome non essere ingenua- Mukuro avrebbe voluto aggiungere una risata a quell' ultima battuta ma il fatto che la macchina si fosse fermata in quell' esatto momento glielo impedì. Fissò il segnale della benzina. Rosso.
-Ken?- chiamò
-Hai dimenticato di fare benzina vero?- domandò Chikusa
-Era compito di Chrome!


-Avete visto ragazze? Gli uomini a volte sono davvero stupidi. Abbiamo vinto.- fece notare Bianchi mentre tagliava il tragaurdo insieme ad Haru, Kyoko e I-pin a bordo di una macchinina rosa fiammante.
-Potere alle donne!- urlò la prima
-I-pin è più forte. Lambo ha perso!
-Povero Tsuna- kun.
- Bianchi- san... ma perchè l' auto di Yamamoto e Gokudera ha i finestrini appannati?- chiese curiosa Haru.
-O.o











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Haru dice:
Haru non dice un bel niente, non so come sia saltata fuori questa cosa anche se ammetto che quando sono sotto pressione con gli esami mi vengono in mente cose del genere... e poi... potevo rinunciare  a un poco di 8059? Certo che no! Se qualcuno poi volesse per caso farmi sapere a che grado sono arrivata con lo scrivere scemenze, bè... la cosa come semprre è ben accetta. Un saluto,
Haru.

DISCLAIMER: I personaggi qui presenti non mi appartengono ma sono degli aventi diritto. La storia non è scritta a scopo di lucro.
   
 
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