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Autore: Girl_in_Blu    15/06/2011    4 recensioni
One shot sui giorni che precedettero il torneo e il ritorno di Goku sulla Terra per parteciparvi, con le reazioni di una Bulma preoccupata per un compagno sempre più scostante che avverte di essere cambiato.
Estratto:
"L’umore del saiyan peggiorò, era lo stress nato dalla voglia di rivalsa, di vendetta per il torto subito; perché una terza classe non aveva il diritto di essere più forte del suo stesso principe.
Perché Goku involontariamente aveva strappato via le uniche cose che Vegeta possedeva: la vendetta e l’orgoglio."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Just a family'
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Un fantasma dal passato

 



È semplicemente la storia di sempre: c’è una bella ragazza, intelligente e allegra, innamorata di un uomo che –apparentemente- non ricambia, lui ha un'altra e questa sembra essere più raggiante e sensuale.
Quella donna, femme fatale, che affascina ogni uomo; ma che perde sempre in amore perché in fondo non ha altro che la sua bellezza.
Lui sceglierà sempre la spensieratezza e la genuinità, alla fine.
E un tramonto o l’orizzonte farà da cornice al trionfo dell’amore, quello più vero e sincero, che solo la celluloide può mostrare.
 
“Perché il menage a troi pare essere il clichè preferito di ogni regista?” si domandò la donna, mentre vedeva la televisione, avvolta in una coperta per proteggersi –più che dal freddo- dalla tristezza; come se il tessuto respingesse ogni male, ma per sua sfortuna non possedeva un oggetto simile.
Un tempo, Bulma amava quei film banalmente strappalacrime, quelli di cui già conosceva la storia, o immaginava gli intrighi, dopo i primi dieci minuti; quelli che definiva un’offesa al proprio intelletto ma che guardava, spinta –forse- da un innato romanticismo tipicamente femminile.
Adesso che era divenuta una donna, una madre; ora che stava affondando nel dolore dell’incertezza per un compagno inquieto, adesso che il più grande problema del suo uomo stava per tornare, più vivo e forte che mai, era stanca.
Aveva avvertito il cambiamento di Vegeta, lo sentiva sulla pelle; era l’istinto a suggerirle la presenza di un imminente pericolo, precisamente quello di un crollo familiare.
Non capiva perché tutto dovesse essere così difficile, perché rivedere il suo più caro amico dovesse portare con sè paura e incertezza.
Lei non poteva gioire del ritorno di Goku, o meglio non del tutto e pienamente.
Kakarot era l’ossessione del marito e, in quei giorni, anche la sua.
Dapprima il principe parve felice di rivedere il suo migliore nemico, ma qualcosa mutò drasticamente.
L’umore del saiyan peggiorò, era lo stress nato dalla voglia di rivalsa, di vendetta per il torto subito; perché una terza classe non aveva il diritto di essere più forte del suo stesso principe.
Perché Goku involontariamente aveva strappato via le uniche cose che Vegeta possedeva: la vendetta e l’orgoglio.
Il principe, invece, avvertiva di essere cambiato al punto da dimenticare il sangue versato, non solo il suo, ma quello che lui stesso aveva fatto scorrere, con la sua forza e la sua malvagità, con quella vena di sadismo che mai lo aveva abbandonato.
Da tempo non riconosceva più se stesso, ma -adesso- Lui sarebbe tornato e solamente il suo annuncio, aveva palesato in Vegeta quel cambiamento che non desiderava.             
Per ritrovarsi aveva bisogno di sconfiggerlo.
Lui, un talento naturale che mai pensava gli avrebbe causato alcun problema, una terza classe che osava superarlo.
Lui che gli aveva mostrato un mondo che non gli apparteneva, la vita –non vissuta- di Kakarot aveva lasciato il posto a Goku, così come l’assassino in lui si era eclissato.
Era la Terra?
Da quando aveva compreso il ritorno del suo miglior nemico, qualcosa in sé era cambiato, ancora.
Si era rotto l’equilibro, già fragile, che si era creato all’interno di quell’edificio.
La donna e il bambino erano solo debolezze, lui non era un terrestre, non era Goku.
Doveva riconquistare il suo orgoglio, prendersi la sua vendetta e riconquistare così –anche- se stesso.
 
 Bulma avvertiva il disagio del compagno, ormai, regredito nei rapporti coniugali.
Era di nuovo freddo e distaccato, dedito al mutismo e a sguardi taglienti, quanto agghiaccianti.
Lei sapeva cosa provava, lo aveva sempre saputo, ma tacque.
Che cosa poteva, mai, dirgli?
Come canzonare a un ubriaco “ non bere”, o come farsi ascoltare da un sordo alzando la voce, ma il suo compagno non voleva sentire, parlare o sfogarsi, tutto ciò non apparteneva alla sua indole: solitaria e fiera.
La dignità e la compostezza, l’orgoglio e la testardaggine gli impedivano qualunque cosa: una dimostrazione d’affetto verso il figlio o delle spiegazioni alla donna preoccupata per lui.
Passò sola alcune notti, poiché Vegeta –appena calato il sole- spariva nel nulla, probabilmente alla ricerca di una concentrazione che tra le mura domestiche, adesso opprimenti, non trovava.
Si arrabbiò e gli urlò contro la prima notte che sparì, ma la sua voce non penetrò la coscienza del compagno, ormai, concentrato sul prossimo scontro.
In preda all’ira Bulma urlò “La tua è un’ossessione, smettila di pensare sempre a Goku. Hai una famiglia!” Aveva le lacrime agli occhi e pronunciando il nome dell’amico d’infanzia, il tono divenne stridulo e irritato, come se desiderasse non rivederlo mai più, poiché fonte dei suoi problemi coniugali.
La gioia per il suo arrivo, era –già- stata sostituita dalla preoccupazione verso il marito.
 
 
 
Era notte fonda e la terza che Vegeta non tornava, guardava quel film con poca attenzione e piangeva.
-Mamma stai bene?
Le domandò il bambino spuntato silenziosamente alle sue spalle.
Trunks si strofinò gli occhi con le mani e, ancora assonnato, si avvicinò alla madre.
Si sedette sul grosso divano e continuò
-Dev’essere un bel film?
Domandò curioso, vedendo la madre assorta e pensierosa.
-È davvero commovente.
Rispose mentendo.
Si asciugò le lacrime che le avevano solcato il volto e sorrise al bambino, la sua gioia più grande, la materializzazione della sua felicità; l’unica persona che con la sola presenza riusciva a sollevarla.
Gli scostò una ciocca ribelle che gli copriva e infastidiva gli occhi, carezzandogli la fronte e poi una guancia, mentre il sorriso si allargava sul volto.
-Andiamo a dormire.
Disse, in fine.
Gli afferrò la mano e lo accompagnò nella sua stanza.
Percorse quel tragitto stringendo forte la mano del cucciolo, sapeva con certezza che qualunque cosa fosse accaduta, avrebbe sempre avuto Trunks al suo fianco.
Il piccolo, sentendo la presa farsi più stretta, avvertì l’agitazione della madre interpretandola come solo l’ingenuità di un bambino può fare.
-Vedrai mamma, domani io e papà vinceremo.
Disse fiero e orgoglioso, prima di entrare nella sua stanza congedandosi dalla donna.
Sola tra le coperte ripensava a quel film e alla sua vita: era stata legata a un uomo infedele, ma sapeva come affrontare quel dolore e le altre, proprio come la protagonista di quel film; ma i demoni del suo principe non potevano essere combattuti così come la sua stessa ossessione, per lo meno non da lei.
Desiderava, in quel momento, una storia comunemente banale, perché -anche- Bulma era stanca di lottare sempre e comunque, contro nemici invisibili o contro il fantasma del suo più caro amico.
 
 
 
 
 
 
 
 


























































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Angoletto di Girl_in_Blu:


 

Questa è la mia personale interpretazioni dei giorni che precedettero il torneo, quando Goku ritorna per parteciparvi. Secondo me Vegeta inizia ad avvertire di essere cambiato, desiderando di tornare la spietato guerriero che era un tempo, poiché solo quel se stesso potrà battere Kakarot.
Bulma, invece, è preoccupata per il futuro, non perché ha doti di preveggenza XD ma semplicemente perché ha paura che a causa del ritorno di Goku la sua relazione potrà naufragare.
Penso semplicemente che nonostante gli anni di convivenza, Bulma non sia stata tranquilla e che in quei giorni avvertiva il disagio del saiyan, in fondo ciò che rivela –inequivocabilmente- l’amore di Vegeta verso la sua famiglia accadrà dopo e penso che sia quel gesto a dare sicurezza e stabilità (dopo aver superato lo shock iniziale) alla coppia/famiglia.
Per quanto riguarda l’atteggiamento di Bulma verso Goku, ovvero: non è del tutto felice che ritorni (almeno a distanza di pochi giorni, dato il comportamento del compagno) trovo che sia normale.
Una persona perfetta non colpevolizza qualcuno, in questo caso è Goku a portare scompiglio, non solo nella vita del saiyan, ma di tutta la famiglia Brief.
E trovo normalissimo, che Bulma –donna terrestre comune- abbia difficoltà a lottare contro i demoni del passato di Vegeta e contro il fantasma di Goku, come potrebbe affrontarli?
Spero di non avervi annoiati troppo, scusate questo sproloquio, ma ci tenevo a spiegare le mie scelte.
Ringrazio di cuore ogni lettore che aprirà questa pagina e che deciderà di lasciare un parere.
Un bacio Girl_in_Blu 

   
 
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