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Autore: Vivien L    17/06/2011    6 recensioni
Missing moment de " I giorni dell'abbandono"
Devo reimparare il passo tranquillo di chi crede di sapere dove sta andando e perchè. Un sussulto di gioia, una fitta di dolore, un piacere intenso, vene che pulsano sotto la pelle, non c'è nient'altro di vero da raccontare.
-I giorni dell'abbandono-
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I GIORNI DELL'ABBANDONO'
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I fiori del male
parte sesta
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Note: questo missing moment è ambientato tre anni dopo la fine di Parole D'amore.

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C'è una prova molto semplice per vedere se una lettera è bella. Se leggendola ci sembra di sentir parlare chi l'ha scritta, vuol dire che lo è.

(A.C. Benson)

 

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Caro Jacob,

ti scrivo questa lettera per aggiornarti sulle ultime novità. Mi sento però in dovere di esprimerti prima di tutto il mio più sincero rammarico per quanto è recentemente accaduto a te e Elizabeth. La perdita di una creatura innocente è sempre molto traumatica per dei genitori attenti e premurosi come voi certamente sarete; tuttavia, mi permetto di sperare che questa dolorosa esperienza non metta in ombra il vostro amore e la vostra reciproca fiducia, che in questi anni di convivenza non sono mai venuti a mancare. Mi auguro che il piccolo Jared stia bene; fate di lui la vostra forza e il vostro sostegno, perchè niente potrà mai eguagliare l'amore di una madre per il suo bambino, e sono certa che Lizzie, in questo momento abbia soltanto bisogno di avere vicini gli uomini della sua vita. Tornando a noi, devo ammettere che questo si sta rivelando uno dei periodi più frenetici del mio matrimonio. Quando Edward ha saputo che la famiglia si sarebbe presto allargata è quasi impazzito dalla gioia. Ha iniziato a blaterare di passeggini e pappette, ha contattato un'agenzia immobiliare e vuole a tutti i costi comperare una casa più grande. Avremo bisogno di spazio; questa è stata la sua giustificazione, e ho il fermo sospetto che la sua euforia sarà parecchio difficile da contenere. Ieri abbiamo fatto la prima ecografia, ma non sappiamo ancora con certezza quale sarà il sesso del bambino. Edward vorrebbe tanto avere un'altra femmina; Emily sta crescendo molto velocemente, e spesso sorprendo mio marito ad osservarla con lo sguardo malinconico di chi si rende conto che la sua principessa è ormai una piccola donna. La vizia in maniera vergognosa, sai? Nonostante la sua promessa di diventare un padre più severo e autoritario, non riesce a negarle niente e ho il timore che l'adolescenza di Emily, con dei simili presupposti, sarà parecchio tempestosa. Mark è diventato un ometto: piange raramente, ed è molto meno viziato di sua sorella. Non sta mai fermo, e spesso sfugge al mio controllo iniziando a correre dappertutto. Ho perso il conto di quanti oggetti abbia trovato in frantumi dopo il passaggio dell' "uragano Mark", come Edward lo ha soprannominato . E' inoltre follemente innamorato di suo padre, e in lui rivedo l'Edward bambino di cui tutti mi hanno sempre parlato: vivace, spigliato e niente affatto silenzioso. Una piccola peste, insomma. Al contrario di quanto si possa pensare, però, tutti lo adorano e sua nonna stravede per lui. In questi mesi ho avuto modo di frequentare una Esme molto diversa da quella che conoscevo un tempo. E' comunque altezzosa e egocentrica fino all'esasperazione, ma è come se il suo rancore fosse completamente scemato facendo spazio al desiderio di essere riaccolta nella famiglia di suo figlio, costruendo un rapporto di reciproco rispetto anche e soprattutto nei miei confronti. Non fraintendermi: non potrei mai perdonarla per tutto il male che ci ha fatto, e spesso mi sorprendo a pensare che permetterle di passare del tempo con i bambini si rivelerà un imperdonabile errore di cui in futuro potrei pentirmi. Tuttavia, se c'è una cosa che la vita mi ha insegnato, questa è il fatto che tutti sbagliamo, ma ciò che davvero conta è il redimersi e il cercare di porre riparo ai propri errori. Esme ci sta provando: chi sono io per negarle questa possibilità? Edward non ne è affatto felice: le rivolge a mala pena la parola, e quando lo fa usa un tono talmente brusco che farebbe arretrare persino un serial killer. Ma per una volta ho deciso di sfruttare il mio potere su di lui, certa che con il passare del tempo questo sacrificio darà i suoi buoni frutti. Nella tua ultima mi chiedevi come stesse mia madre: la perdita di nonna Marie l'ha visibilmente scossa, ma la vita continua e mio padre si è rivelato molto premuroso nei suoi confronti e, cosa ancora più importante, questo dolore ha contribuito a riavvicinarli e a sciogliere il gelo che si era creato nel loro matrimonio. La loro ultima visita risale a parecchi mesi prima, ed erano quasi due anni che Emily e Mark non vedevano i nonni materni. Persino la mia piccola saputella si è intimidita di fronte al faccione burbero di Charlie, ma la bambola nuova che le hanno regalato ha notevolmente contribuito a farla sciogliere e, alla resa dei conti, è tornata la bambina vivace e spigliata di sempre. Per quanto riguarda me e Edward, posso sinceramente affermare che questi sono stati i giorni più meravigliosi del nostro matrimonio, se non ci fosse stata l'ombra di Rosalie ad oscurare il nostro amore. La vado a trovare spesso, sai? Le sue condizioni sono stabili, e lo staff di psicologi a cui è stata affidata sono tutti molto validi e preparati. Ciò che davvero le manca, però, è il calore di una famiglia che si prenda cura di lei e che le faccia capire che, nonostante tutto, non sarà mai sola. Tuttavia, nessuno di noi può farle una simile promessa: Edward si rifiuta anche solo di pronunciare il suo nome, e Esme ha il fermo terrore che, riavvicinandosi a lei, possa guadagnarsi il mio rancore e soprattutto quello di suo figlio. I genitori di Rose sono entrambi persone molto fredde e impegnate: sono rari i momenti che si concedono per andarla a trovare, e ancora non mi spiego come possa una madre di famiglia essere così indifferente al dolore di una creatura sangue del suo sangue. I miei bambini non subiranno mai un simile trattamento: la paura di non essere una buona madre non è, nonostante tutto, scomparsa, ma Edward continua ad essere un fermo sostegno e, ogni volta che i dubbi si fanno strada nella mia mente, la sua presenza mi ricorda che ciò che davvero conta è che Emily e Mark capiscano quanto li amiamo e che daremmo la vita per loro. La nostra casa è ormai diventata un campo di battaglia: mi conosci da tempo, Jacob, e sai che sono una risparmiatrice convinta. Tuttavia, Edward non si è lasciato scoraggiare dal mio scetticismo e ha iniziato a trascinarmi in giro per centri commerciali, sfoderando la sua letale carta di credito e costringendomi quasi ad anticipare gli acquisti per il nascituro. Le mie prediche sul fatto che in soffitta abbiamo conservato la maggior parte dei ninnoli di Mark e Emily -passeggini, copertine, biberon e persino quegli adorabili bavaglini a forma di orsetto che Esme ci regalò quando Emily compì il suo primo mese di vita- non sono servite a nulla. E' stato tutto fiato sprecato: Edward vuole il meglio per nostro figlio e, a sua detta, il meglio è avere una camera piena di giocattoli nuovi. Nonostante tutto, mio marito continua ad essere una persona molto materialista. Questo è uno dei pochi difetti che più detesto del suo carattere, ma sappiamo entrambi che nessuno è perfetto e Edward ha più volte dimostrato di essere un uomo devoto alla famiglia e agli affetti. Una settimana fa mi ha finalmente presentato Alice Brandon, la sua migliore amica -nonchè socia in affari-, che ha vissuto a Parigi per più di otto anni. E' tornata a Seattle con il suo attuale fidanzato, tale Jasper Hale, e ho molto apprezzato la sua esuberanza e il suo spiccato senso dell'umorismo. Appena mi ha vista mi è praticamente saltata addosso stritolandomi in un abbraccio affettuoso, dopodichè ha iniziato a sproloquiare su quante volte Edward abbia tessuto le mie lodi intimandomi di non farlo soffrire perchè, in caso contrario, mi avrebbe letteralmente staccato la testa dal corpo. In quel momento mi sono sentita davvero terrorizzata, ma la risata di mio marito mi ha fatto capire che Alice è soltanto una gran burlona. Giusto ieri abbiamo avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchiere io e lei soltanto, e Alice mi ha confessato che non ha mai visto il suo migliore amico così felice come lo è con me e con i nostri bambini. Lo ha addirittura paragonato all'Edward del suo precedente matrimonio, sussurrando con voce cospiratoria che la differenza le è subito saltata all'occhio: non le è sfuggito con quanto amore e devozione Edward mi guardi, e mi ha promesso che diventeremo ottime amiche e che, per mia somma sfortuna, mi trascinerà in giro per negozi alla disparata ricerca di tutine e bavaglini nuovi. Come se l'esuberanza di Edward non fosse abbastanza. Per quanto riguarda quest'ultimo, un paio di settimane fa ha avvertito degli strani dolori alla schiena. Inutile dire che mi sono preoccupata tantissimo. Non è più un ragazzino, fra pochi mesi compirà quarant'anni e tuttavia continua a comportarsi come se ne avesse venti di meno, sfacchinando tutto il giorno tra casa e lavoro e non concedendosi neanche un istante di riposo. Il dottore mi ha assicurata che Edward non ha nulla di grave; è soltanto l'età che inizia a farsi sentire, e soprattutto il fatto che quelle due piccole pesti sono parecchio difficili da gestire, ma io continuo ad essere ansiosa e non lo perdo un attimo di vista. Nonostante queste piccole difficoltà, il nostro amore aumenta giorno dopo giorno e mai come oggi ringrazio il cielo di avermi fatto conoscere un uomo meraviglioso come lui. Ma ora devo lasciarti, Edward mi sta chiamando. Le grida di Emily si potrebbero sentire a chilometri di distanza e, come ogni volta, Mark non perde occasione di stuzzicare sua sorella. Già mi immagino la scena, ancor prima di vederla: lei che gli tira i capelli e lui che risponde scalciando e urlandole improperi che ancora non sono riuscita a capire chi gli abbia insegnato. Adesso devo proprio andare: il mio tempo è scaduto, e quei due piccoli mostriciattoli iniziano ad agitarsi un po' troppo per i miei gusti.

Sinceramente tua,

Bella.

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Questo è uno degli ultimi missing moment che scrivo di questa storia. Ne sono previsti altri due, dopodichè l'avventura de "I giorni dell'abbandono" si potrà finalmente dichiarare conclusa. E' passato quasi un anno da quando pubblicai il primo capitolo, ed è inutile dire che ho amato questa fanfiction più di tutte le altre che ho ideato. Il fatto che ne abbia scritte ben tre serie la dice lunga, no? Come dite? Sono sbadigli quelli che sento? XD. Ci sono cinque persone che hanno avuto il coraggio di continuare a sostenermi in questa avventura: a queste cinque persone mando tutta la mia gratitudine e il mio affetto più sincero. Mi spiace che gli altri lettori abbiano smesso di seguirmi, ma in questo periodo ho imparato che il detto "meglio pochi ma buoni" è molto più valido di quanto si creda. E quindi grazie, grazie, grazie. Grazie per avermi sostenuta, incoraggiata e per avere apprezzato questi brevi stralci di vita quotidiana dei nostri Edward e Bella. Un bacio, Elisa. 

   
 
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