-Smettila, più fumi più diventi bassa- mi dice con la sua voce rocca, facendo rimbombare la sua s dolce. Gliel’avrò detto mille volte che amo la sua s, eppure lui non l’ha mai capito.
-Non sono affari che ti riguardano, formica.- E me ne andai, buttando fuori dalle mie labbra secche quel fumo che si mescolava così perfettamente al freddo di quella mattina.
Lo vidi girare alla prima curva, come ogni giorno da tre mesi, ed io girai alla seconda. Infilai le cuffie nell’orecchia per non ascoltare i discorsi troppo confusi della mia vicina di banco, non che non le volessi bene, ma avevo bisogno del mio mondo.
 
ti sento vivere
dovunque guardo ci sei tu
ogni discorso sempre tu
ogni momento io
ti sento sempre piu' 
PS: Eccomi, buonasera a tutti, oh voi lettori. Bene, questo piccolo prologo e questa patetica storia non sono frutta di una fervida immaginazione, ma bensì da una vita assai complicata e un amore nato così, per caso. Già, quella che sto per raccontarvi è la MIA storia d'amore. Ho iniziato a scriverla per sfogarmi e chissà, magari più avanti leggerla e riderne. Ma ora la lascio a voi, sperando che possa, anche un minimo, interessarvi.