Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ellephedre    17/06/2011    18 recensioni
Super Usagi, come la terza serie di Sailor Moon (intitolata appunto Sailor Moon S, dove la S sta per Super). Raccolta di scene con lei e Mamoru come protagonisti.
1 - Studio, studio, studio! (tra l'episodio 92 e 93) - Sempre studio per la povera Usagi, secondo Mamoru.
2 - Il primo bacio? (puntata 94) - Mamoru non ricorda il primo bacio con Usagi?
3 - Ti voglio (episodio 98) - Tra sogni proibiti e piccole incomprensioni
4 - Compleanno (alla fine dell'episodio 102) - Il quindicesimo compleanno di Usagi.
5 - Usagi + Mamoru = Chibiusa? (episodio 104) - Davanti a Chibiusa Usagi si sente trattata da Mamoru come una bambina. O no?
6 - Il bacio dell'estate dei quindici anni (episodio 105) - Usagi va a trovare Mamoru di notte nell'albergo in cui lui lavora.
7 - Lovely Valzer (episodio 108) - Tra gelosie e I lov yu's
8 - Chi ha paura? (episodio 110) - Usagi ha paura per o di Haruka e Michiru? E Mamoru?
9 - Una lettera (dopo l'episodio 117) - Una lettera da Usagi per Mamoru.
10 - Grande (dopo l'episodio 120) - Usagi; volersi sentire piccola, essere grande.
11 - Vittoria? (dalla fine dell'episodio 125) - E' difficile sentirsi vincitori.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre le stelle Saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Super Usagi!

Autore: ellephedre

Disclaimer: i personaggi di Sailor Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.


8 - Una lettera.
Dopo l'episodio 117, 'Il salto in alto'


Mentre le porte dell'ascensore si chiudevano, Mamoru strizzò gli occhi, cercando di attenuare la sensazione di lieve e fastidioso bruciore. La mancanza di sonno gli aveva reso le palpebre pesanti, gonfie. Tempo di rientrare a casa, si disse, e avrebbe rubato di nuovo un paio d'ore di sonno, come il pomeriggio prima. Aveva un altro esame il giorno seguente e non poteva permettersi ulteriori distrazioni, ma dormire non lo era. In tanti anni di studio aveva imparato che si poteva economizzare sul tempo in molti modi, ma non sottraendo ore ad una sana dormita. Tutt'al più, ai passatempi.
Aveva avuto il suo ultimo giorno di completa libertà la domenica precedente, quando aveva accompagnato Usagi, Chibiusa e Hotaru Tomoe alla serra del suo senpai. Aveva pensato che fosse un bene non spendere altre dodici ore non stop attaccato ai libri. Era stata una buona idea e lo sarebbe rimasta se nei giorni successivi non avesse perso ore di studio preziose in questioni che, tuttavia, si erano rivelate molto più importanti di un semplice esame universitario: le Outers avevano pensato di fargli visita, per usarlo come tramite per comunicare con le altre guerriere. Inner Senshi le chiamavano, tra condiscendenza e un malcelato senso di fastidio; a loro modo di vedere, erano guerriere con poteri inferiori.
A suo modo di vedere, quelle tre sottovalutavano Usagi e le sue amiche. E sbagliavano, ma lui non si faceva illusioni: Uranus, Neptune e Pluto erano guerriere Sailor, ma potevano rappresentare un importante pericolo per le Inners. Erano state determinate nel chiarire che il loro scopo veniva prima di qualunque altra cosa, soprattutto prima di un inesistente senso di fratellanza tra guerriere Sailor. Se avessero ritenuto necessario fare del male ad Usagi per evitare che lei si intromettesse nella loro personale guerra, non ci avrebbero pensato due volte.
... Usagi non ne era convinta.
Uranus l'aveva derubata della sua spilla Sailor già in un'occasione, ma Usagi continuava a credere che fosse possibile trovare un punto di incontro. A lui cercava di non dirlo, per non alimentare la sua preoccupazione, ma ugualmente non si era spinta a fargli particolari promesse di prudenza. Lui non le aveva richieste: preferiva pensare che Usagi avrebbe ascoltato la ragione piuttosto che avere la certezza assoluta che lei fosse già intenzionata a non arrendersi neppure davanti all'evidenza. Lei non lo aveva mai fatto, non aveva mai mollato, e lui l'aveva sempre ammirata per la sua cieca fede nell'intrinseca bontà delle persone, ma in quelle circostanze...
Era in pensiero. Preoccupato, a volte teso. Non avrebbe voluto avere in testa lo studio in quei giorni.
Un'occhiata alla sua sinistra gli confermò che all'ascensore mancava ancora un piano da percorrere. Approfittò dei pochi secondi a disposizione per lanciare un'occhiata alle lettere che aveva raccolto dalla cassetta della sua posta. Strappò la busta con il logo dell'azienda elettrica. Riuscì a scorgere l'importo della bolletta da pagare proprio quando le porte dell'ascensore si aprirono.
Aveva fatto bene, rifletté, a spegnere il bottone di accensione del televisore la sera, prima di andare a dormire. Il trucchetto gli aveva fatto risparmiare almeno un migliaio di yen per quel bimestre.
Entrò nel corridoio del suo piano.
La seconda busta riportava il nome 'Asashi Shinbun' sul lato destro del retro. L'offerta di rinnovo dell'abbonamento annuale al quotidiano, ricordò lui. Tirò fuori le chiavi di casa e annuì tra sé. Sì, avrebbe rinnovato: il giornale non aveva mai perso la qualità di approfondimento e chiarezza per cui lo aveva voluto in un primo momento.
Come ultima lettera aveva... La busta rosa gli fece lasciare le chiavi dentro la serratura della porta di casa. Girò la lettera e nel notare il mittente aggrottò la fronte e sorrise.
Usagi?
Entrò in casa.
Perché Usagi gli aveva scritto?
Sfilò le scarpe nell'ingresso e chiuse la porta dietro di sé con una gamba.
Una busta rosa. Scosse la testa, più un dondolio divertito che una negazione. Il rosa era proprio da Usagi.
Aprì la missiva misteriosa mentre si trovava ancora nel corridoio d'ingresso: per natura era percettivo più che curioso, ma Usagi era in grado di esaltare quel suo ultimo difetto. O qualità?
La lettera era composta da due fogli bianchi scritti a caratteri grandi. Li dispiegò.

"Ciao Mamo-chan!
Che bella sorpresa ricevere una lettera, vero? E' una bella sorpresa? Spero di sì, mi farai sapere dopo che l'avrai letta.
Allora... ti ho visto molto impegnato nello studio e oggi è successa una cosa che volevo raccontarti e che mi ha fatto venire l'idea della lettera. Te ne scrivo una per questo invece di raccontarti tutto al telefono, sai? Ma ti sto facendo fare confusione.
Bene, oggi ho accompagnato Hotaru-chan a conoscere Shun Nagase, il campione di salto in alto! Lo conosci? E' bravissimo! Anche Chibiusa voleva andare a vederlo e Hotaru-chan è una sua grande fan. Gli aveva scritto una lettera proprio come questa! Mi è venuta da lì l'idea! Beh, Hotaru lo ammira molto perché da bambino lui era debole di salute come lei e invece ora è un campione. Per lei è un modello da seguire! Anche se sotto sotto ha una cotta per lui, è questa la verità!"

Il disegno di una piccola Usagi sorridente, completa di odango e code, gli strappò una risata. Passò al retro della prima pagina.

"Ah sì, al campo di allenamento abbiamo incontrato il nemico che hai sentito poco fa. Ma non ti preoccupare, non è successo niente proprio come ti ho detto al telefono e non devi sentirti in colpa! Se stavi cercando di dormire un pochino ti fa solo bene, tu Mamo-chan dormi troppo poco! Beh, tornando indietro, a battaglia finita Hotaru-chan è svenuta e Shun Nagase è venuto a vedere come stava. E' stata una scena tenerissima! Lui le ha fatto coraggio per i suoi problemi di salute e tra loro due si sono capiti subito, sono simili! Peccato che lui sia troppo grande per lei, ma dovevi vedere la faccia di Hotaru. Sembrava viva, rinata!
Mamo-chan, mi ha ricordato di quando avevo la sua età e tutti i miei sogni mi sembravano lì da prendere, ma ancora impossibili da toccare.
... ma che bella frase che ho scritto!
Cerco di dirti che io non ho mai scritto lettere vere, con carta e penna, ma nella mia testa facevo un mucchio di sogni e mettevo per iscritto le mie speranze e i miei desideri! Ho visto Hotaru così felice di incontrare il ragazzo che le piaceva e ammirava e ho pensato che mi sarebbe piaciuto che avessimo avuto il tempo per arrivare anche noi due ad un momento simile. Con me che ti guardavo da lontano, ti ammiravo e ti pensavo.
... tu lo hai reso difficile perché eri antipatico e cattivo con me, ma lasciamo stare.
Sono tornata a casa da poco e sto scrivendo la lettera così da riuscire a imbucarla entro oggi, spero che ti arrivi domani. E spero di riuscire a dire bene quello che voglio dire.
Che per me è come se avessimo lo stesso quei momenti, Mamo-chan. A volte ti guardo e ti ammiro e sembra che lo faccia da lontano perché tu sei un po' distante... oh, ma distante in un bel modo! Mi piace tanto quando poi mi fai capire che mi hai ascoltato e mi sorridi e allora camminiamo mano nella mano. Hmm... scrivo peggio mentre cerco di dire queste cose. Voglio dire che mi sarebbe piaciuto vivere la fase da innamorata senza speranza con te perché sono una sciocca, però è come se la stessi vivendo comunque adesso, ma senza il 'senza speranza' perché anche tu mi vuoi bene (e perché sarò la tua 'futura moglie', continuo a ricordarmi della tua voce quando lo hai detto!!!)
Sì, ecco, questa è una lettera d'amore, perché volevo mandartene una.
Ma credo che sono più brava a esprimere di persona quanto ti voglio bene, no? Ti darò un bacio sulla guancia la prossima volta che ci vedremo (e anche sulla bocca... a scriverlo sono arrossita!)
Però ho pensato che una lettera fosse un modo più carino e serio di scriverti anche altre cose che sono sempre un modo per dimostrarti quanto è importante per me quello che provi.
Io so che ti stai preoccupando, Mamo-chan.
Sai che sono un po' preoccupata anche io in questi giorni, perciò... prometto, prometto, prometto che cercherò di non fare sciocchezze. Né con le Outers né coi nemici. Non mi metterò in pericolo, davvero. Sai che lo farei solo per proteggere la vita di qualcun altro e... Mi dispiace di non poterti promettere che sarò prudente anche in quel caso. Mi dispiace perché non voglio farti soffrire nemmeno un pochino, ma tu... lo sai.
Tu mi capisci.
Tu capisci quello che voglio dire, sono sicura. 
Io ti voglio un mondo di bene proprio per questo. Ti amo.
Wow, non mi ero resa conto di quanto è bello scriverlo. Ora ho scoperto perché alle persone piace scrivere lettere d'amore.
E adesso scopro anche perché sono nervose. Secondo me ho fatto un sacco di errori, ma se mi metto a rileggere forse poi penserò che questa è un'idea sciocca e non voglio pensarlo, nononono, quindi adesso chiudo la lettera e ti saluto.
Prima il saluto.
Un bacio dolce, un abbraccio grande, e tanti auguri per i tuoi esami. Dormi benissimo e studia come sai fare, vedrai che andrà tutto bene.

Dalla tua Usako (la tua futura moglie!)"

Mamoru si permise di guardare l'ultima pagina per qualche altro attimo prima di ripiegare i fogli. Si tolse la giacca senza lasciarli andare, facendoli passare da una mano all'altra.
Si diresse in camera.
Lì individuò il pigiama che spuntava da sotto il cuscino. Tolse camicia e jeans e infilò rapidamente i suoi vestiti da notte, una felpa leggera e dei pantaloni comodi che lo tenevano caldo e fresco allo stesso tempo.
Aveva lasciato i fogli bianchi sul materasso. L'inchiostro blu della penna di Usagi creava linee e piccoli segmenti che avevano voglia di mettersi a volare nell'aria della stanza, diventando suoni, parole, la voce di lei.
Mamoru scostò le coperte e appoggiò la lettera sul cuscino, accanto a lui.
Lì si permise una lunga stiracchiata che sciolse i suoi muscoli e rilassò il suo corpo.
Guardò il soffitto bianco e per qualche momento si beò di pura immaginazione. Quando non bastò più voltò la testa di lato, riprese i fogli in mano e cominciò a rileggere.
Si addormentò con una pagina sul viso.



NdA: questa ispirazione che ho avuto mi è proprio piaciuta, non so bene perché.
Spero di aver scritto qualcosa che possa essere gradito anche a qualcuno di diverso da me, visto che in questo caso sto facendo un po' come Usagi: sto pubblicando evitando di riflettere troppo :D

ellephedre

P.S. Per il concorso di fanfiction che sto organizzando (in palio, tra recensioni e pubblicità, una fanfiction di Sailor Moon scritta da me su qualunque cosa vogliate) è stata allungata la scadenza, che ora è fissata per il 3 luglio. Ricordate, ci vuole solo una one-shot su Sailor Moon per partecipare. Per leggere il bando andate alla pagina 'Sailor Moon, Concorso di fanfiction!'






   
 
Leggi le 18 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ellephedre