Anime & Manga > Lupin III
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Autore: KikiWhiteFly    17/06/2011    7 recensioni
[Lupin/Fujiko - missing moment]
«Ma dimmi, Lupin, questo è un diamante vero?»
Ed indicò la scatolina semi-aperta che egli reggeva saldamente tra le mani; solo un'altra follia – gli era costato quasi la vita, ma lei non lo avrebbe mai saputo –, unicamente per vedere quegli orecchini calzare a pennello sui suoi lobi.
«Ti mentirei mai?»
Lupin li sfilò velocemente dal cofanetto e glieli provò in un batter d'occhio. Inutile dirlo, l'amata era davvero bellissima, persino domata da pochi raggi lunari riusciva a rilucere fulgente.
«Oh, cher, lo faresti continuamente...», gli carezzò la nuca, un gesto che gli fece quasi perdere il controllo, «... oh, come mi mancherai Lupin.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'un sans l'autre











«Dimmi che ti mancherò almeno un pochino, Fujiko.»


Lupin avrebbe fatto follie per lei, sempre.

Anche se in quel momento si ripeteva disperatamente di rinunciare ad una donna così ostile quando di bellezze consenzienti ne era pieno il mondo, lui sapeva che sarebbe ritornato sempre sui suoi passi.

Fujiko era come un diamante, a ben pensarci: quanto più rifuggiva dal suo sguardo, tanto più doveva rubarlo, il mondo ne era così raro che non poteva perdere l'occasione.

Doveva essere impazzito, seriamente; Fujiko sbatté gli occhi come una cerbiatta, poggiò la mano sul suo ginocchio e sembrò quasi volergli dire qualcosa.


«Ma dimmi, Lupin, questo è un diamante vero?»


Ed indicò la scatolina semi-aperta che egli reggeva saldamente tra le mani; solo un'altra follia – gli era costato quasi la vita, ma lei non lo avrebbe mai saputo –, unicamente per vedere quegli orecchini calzare a pennello sui suoi lobi.


«Ti mentirei mai?»


Lupin li sfilò velocemente dal cofanetto e glieli provò in un batter d'occhio. Inutile dirlo, l'amata era davvero bellissima, persino domata da pochi raggi lunari riusciva a rilucere fulgente.


«Oh, cher, lo faresti continuamente...», gli carezzò la nuca, un gesto che gli fece quasi perdere il controllo, «... oh, come mi mancherai Lupin.»


E Lupin in quel momento non badò al fatto che quello era solo un altro dei suoi tanti escamotage pur di vedersi un altro gioiello indosso: avida com'era avrebbe corrotto persino il più furbo tra i ladri. Furbo, sì, ma non abbastanza da sfuggire dalle sue grinfie.

Le unghie di Fujiko erano come cristalli, tanto algide quanto graffianti. E sapevano domarlo, dannazione, specie se miravano alla sua schiena; Lupin avrebbe fatto di tutto pur di averla eppure, alla fine dei conti, ciò che restava nelle sue mani altro non era che un cofanetto vuoto.

Poiché Fujiko non sapeva come riempirlo, visto che nei suoi occhi brillava solo luce riflessa; in quelli di Lupin, invece, c'era molto di più di quanto gli altri pensassero.

Splendevano grazie a lei, sarebbero sempre brillati ogni qual volta avesse rubato un diamante prezioso: perché sarebbe sfuggito di fronte ai pericoli solo per tornare da Fujiko e solo per adempiere al suo compito, ossia quello di vederla per un momento felice. Lei lo avrebbe ringraziato a suo modo, per quanto brevi fossero quei momenti valevano la pena di essere vissuti.



Solo quando il suo respiro raggiungeva l'apice e le braccia si lasciavano cadere sul materasso esanime, allora Lupin capiva che il loro momento era ormai giunto al termine.

Quella sera, però, qualcosa di diverso aleggiava nell'aria: non sapeva definire cosa, eppure il capo di Fujiko che inspiegabilmente si lasciava cadere sul suo sterno doveva essere un segnale più che eccepibile.


«L'un sans l'autre c'est un incendie, Lupin.»


«Alors les séparer devient criminel...»



E Fujiko rise, così fragorosamente che coinvolse anche lui; eppure, a nessuno dei due sfuggì quella frase sbagliata, a metà tra una celata dichiarazione d'amore – altamente improbabile considerato il soggetto, no? – e qualche parola sfuggita dalle labbra inconsciamente.


«Anche se non sono diamanti, cher, ti perdono. Ma non credere mai più che mi sfuggano certe cose, neppure al buio.»


Fujiko lo rimbeccò puntandogli l'indice sulle labbra e sfoderando un sorriso indecifrabile; eppure, Lupin sentì di esser stato appena maledetto e purificato infinite volte... Quasi le labbra si fossero incendiate.






****************







Mh, sì, io a questi due non rinuncio.

Saranno pure una coppia altamente improbabile e lei, forse, non lo amerà mai quanto lui (perché, diamine, lui la ama eccome ; ;. Mi faceva una pena questo povero ragazzo...), eppure io li immagino insieme <3.


Nelle mie fantasie si completano a vicenda, ecco.

Passando alle spiegazioni: i dialoghi finali, in francese, sono tratti da una canzone che personalmente amo... L'incendie, di Vanessa Paradis (click).

Il titolo significa letteralmente “L'uno senza l'altro” , è come non riesco ad immaginare Lupin senza Fujiko :).

Il motivo per il quale Fujiko ride così fragorosamente quando Lupin pronuncia questa frase: “Alors les séparer devient criminel” è presto detto: Fujiko dice a Lupin che “l'uno senza l'altro, è un incendio” (intendendo che non possono stare separati **), Lupin le risponde che “Allora separarli diventa un crimine”, ed essendo lui un ladro... su, capite il mio banale e sottile umorismo XD.

Bon, credo di essere stata assorbita troppo dalla cultura francese per oggi – che, ahimè, non ho studiato ma faccio da autodidatta perché la amo troppo *_*.

Alla prossima (?),


Kiki.

   
 
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