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Autore: Kumiko_Walker    17/06/2011    1 recensioni
Orihime è in casa propia. Per sua fortuna è il suo giorno libero. Lavora come infermiera, in un ospedale gestito da Retsu Unohana.
Capelli arancioni raccolti in una coda, occhi grigi, allegri, sorriso stupido e simpatico in viso. Passa e snella, molto formosa. Veste una maglia rosa, pantaloni piuttosto larghi neri e pantofole viola.
Sente il campanello suonare più volte, decide di aprire.
Si ritrova una donna bellissima alla porta: capelli ramati leggermente mossi, occhi azzurro ghiaccio lucidi, alta e snella, indossa una maglia azzurra, jeans rotti qua e là, panno fradicio in testa, ha un grandissimo seno e un neo sopra il labbro inferiore. Fra le mani tiene un gattino colore della cenere, piccoli e magrolino, che miagola per la zampa tutta schiacciata, solcata da una grossa ferita.
[MatsumotoxOrihime]
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Inoue Orihime, Rangiku Matsumoto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Piove a dirotto...
Orihime è in casa propia. Per sua fortuna è il suo giorno libero. Lavora come infermiera, in un ospedale gestito da Retsu Unohana. Capelli arancioni raccolti in una coda, occhi grigi, allegri, sorriso stupido e simpatico in viso. Passa e snella, molto formosa. Veste una maglia rosa, pantaloni piuttosto larghi neri e pantofole viola.
Sente il campanello suonare più volte, decide di aprire.
Si ritrova una donna bellissima alla porta: capelli ramati leggermente mossi, occhi azzurro ghiaccio lucidi, alta e snella, indossa una maglia azzurra, jeans rotti qua e là, panno fradicio in testa, ha un grandissimo seno e un neo sopra il labbro inferiore. Fra le mani tiene un gattino colore della cenere, piccoli e magrolino, che miagola per la zampa tutta schiacciata, solcata da una grossa ferita.
- Posso entrare? - chiede la donna
- Certo -
La donna entra di corsa nella casa di Inoue, bagnando leggermente il pavimento.
- C... cosa vuole? - chiede Orihime.
- Ho trovato questo gattino sulla strada, non lo sapresti curare? -
- Io curo gli esseri umani, ma forse posso fare qualcosa... -
La donna posa il gattino sopra il panno con estrema cura sul tavolo, mentre Orihime corre a prendere disinfettante, bende e cose varie per la medicazione.
Guarda la zampa dell'animale - che brutta ferita - commenta.
Versa del disinfettante sopra un po' di cotone e tampona la piccola zampetta. Toglie un po' di residui di asfalto e sassoli dalla ferita con una piccola pinzetta, simile a quella che si usa per strapparsi i peli. Prende una bende e la fascia al piccolo animale, che con qualche miagolio si mette tranquillo a dormire.

- Come ti chiami? - chiede Inoue.
- Rangiku Matsumoto - risponde lei infilandosi i calzoni verdi prestati da Orihime. Ora indossa un maglione giallo e delle pantofole rosa.
- Io sono Orihime Inoue - sorride ironicamente.
- Anni? -
- 19, tu? -
- 23 -
- Caspita! - fa una ficcola pausa poi continua - ma perchè hai portato il gattino propio da me, e come sapevi che facevo l'infermiera? -
- In realtà ho suonato ad una porta a caso, e sei capitata te. Non potevo portarlo da un veterinario, sai com'è, i soldi mancano... - ride Matsumoto grattandosi la testa.
Ridacchia anche Orihime.
- Vuoi qualcosa da mangiare? -
- Sì, per favore -
Inoue sparisce in cucina e itorna con un piatto di Ramen misto a verdure varie, con una bottiglia di sakè in mano.
- Ho dei gusti strani - sorride Orhime.
Rangiku assaggia il ramen - squisito! -
- D... davvero? Di solito le persone lo sputano! - commenta Inoue tutta contenta mentre mangia la sua porzione.
- Posso avere il sakè? - chiede Matsumoto afferrando la bottiglia.
- Va bene! -
Rangiku, dopo neanche cinque minuti, si era già sgolata tre bicchieri di sakè.
- Non dovresti bere così, Rengiku-san! -
- Ehehe... me lo dicono in tanti... comunque l'alcol lo reggo bene - finisce il quarto e poi continua - comunque... come lo chiamiamo il gattino? -
- Non saprei... però è così piccolo, come il vento, c'è ma non si vede... - osserva Orihime mentre beve il primo bicchiere di sakè.
- Il suo colore mi piace... cioè, sta bene solo a lui! - dice Matsumoto.
- Mmmm... - Inoue si mette la mano in testa.
- Ho trovato! - Rangiku si alza in piedi - che ne dici di Haineko*? - chiede a Orihime sorridente.
- Che brava che sei Rangiku-san, il nome è propio azzeccato! - Inoue sbatta le mani come applauso per la nuova amica.
Il gattino miagola in segno di approvazione, come se avesse capito cosa ha detto Rangiku.
- Guarda! Anche Haineko ha dato la sua approvazione! - scherza Orihime ridacchiando con la mano davanti alla bocca.
- Apparte, Rangiku-san, ho una domanda -
- Dimmi pure -
- Ecco... -
- Sì? -
- Lei che lavoro fa esattamente? -
- Lavoro in un ufficio al centro città -
- Io faccio l'infermiera in nell'ospedale di Unohana Retsu, una brava donna - sorride tristemente Orihime.
- Cos'è quel sorriso triste? -
- E' solo che, dove lavoro, si salvano vite e se ne perdono, ma io vorrei salvarle tutte, però io non sono nessuno, capisci? - mugola in lacrime la ragazza.
Matsumoto si avvicina a lei e le dà un bacio. Inoue rimane sorpresa, e nello stesso tempo felice ed imbarazzata.
- Stupida, le vite possono essere salvate e anche non, così si è fatto da secoli, ma sono sicura che tu curi sempre tutti e fai il tuo lavoro al massimo, devi solo credere un po' più in te stessa... - Rangiku sorrise e abbraccia Orihime.
- Grazie... Rangiku-san... -
- Di niente -
- Andiamo a dormire? -
Matsumoto acconsente facendo "sì" con la testa.
Inoue soglie l'abbraccio e si precipita in camera. Apre un armadio e tira fuori due pigiami: uno rosso e uno viola.
- Grazie - sorride Rangiku. La ragazza dà di nuovo un bacio ad Orihime.
Si mettono in un letto assieme, abbracciate, per scacciare le paure, anche le più stupide che ci si possa immaginare sulla Terra. Haineko rimane zitto, e si addormenta anche lui, chiudendo i suoi occhi d'orati.

Sono le tre di notte, Inoue sta ancora dormendo nello stesso letto di Matsumoto.
Rangiku si alza, senza farsi sentire, indossa i vestiti che aveva quando si era presentata davanti alla porta di Orihime. Rirtorna nella stanza da letto. Bacia Inoue.
Prende Haineko e se lo accarezza.
Esce fuori.
- Grazie Orihime, ora devo andare. Sei una persona gentile e premurosa, non cambiare, abbia solo il coraggio di credere in te stessa. Non credo che un giorno ci rivedremo, anche se lo spero. Addio, o arrivederci - Matsumoto si inchina e piange silenziosamente, mentre comincia ad incamminarsi per le strade di quella cittadina, accomapagnata dal suo fedele gatto Haineko, silenziosi ed agili come cenere al vento...

*Haineko = gatto cenere (灰猫) in giapponese

Note dell'autrice: Non mi piace molto questa One-Shot... commenti ben accetti (anche critiche!)
   
 
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