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Autore: dio_niso    18/06/2011    1 recensioni
""Dean, Dean, Dean..."
Tre semplici parole che riescono a farti sprofondare nuovamente all'inferno.
Credevi di essertelo lasciato alle spalle, lì sotto circondato da anime sventrate, mentre il forte odore di sangue e morte, unito alle urla e alla disperazione rendevano il tuo soggiorno atroce e insopportabile."
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Alastair, Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Quarta stagione
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Titolo: Inferno
Autore: [info]cassio_pea 
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester, Castiel, Alastair
Paring: Dean/Alastair, Dean/Castiel
Genere: drammatico, angst puro, one shot
Rating: verde
Prompt: 08.Inferno della mia tabellina :3
Note: Prompt preso dall'iniziativa di fanworld.it "Un prompt al giorno...". Fa parte della mia tabella Pure Love's Table!


Inferno

 

"Dean, Dean, Dean..."
Tre semplici parole che riescono a farti sprofondare nuovamente all'inferno.
Credevi di essertelo lasciato alle spalle, lì sotto circondato da anime sventrate, mentre il forte odore di sangue e morte, unito alle urla e alla disperazione rendevano il tuo soggiorno atroce e insopportabile.
L'unico essere in grado di spaventarti ed intimidirti con tre semplici parole. Non hai mai odiato così tanto il tuo nome.
Ti fa sentire piccolo ed indifeso, debole e misero in confronto alla sua potenza e crudeltà.

In tutta la sua demoniaca oscurità, Alastair fa il suo ingresso nella chiesa pretendendo di portare via con se la povera Anna, spaventata e traumatizzata da tutta quella situazione.
Un pensiero più pericoloso e preoccupante si fa strada nella tua mente: se hanno mandato il pezzo grosso degli inferi, il Big Boss demonico che certamente preferisce il suo soggiorno agli inferi in cui può dilettarsi a mutilare delle anime che stare sulla terra e camminare tra gli umani, quanto deve essere pericolosa e necessaria Anna?
E mentre quel dannatissimo ghigno gli si stampa in viso vorresti distruggerlo e fargli provare tutto quel dannato dolore, quella sofferenza fisica e mentale a cui lui ha sottoposto te. Ma ti rendi conto, con odio, che questo lo renderebbe solo felice, orgoglioso di se per aver spezzato un altra anima e averti reso il suo allievo prediletto. Ma il desiderio di torturarlo ha continuato a vivere in te in tutti e dieci gli anni in cui ti costringeva a tagliare e incidere e tagliare ancora l'anima di quei poveri bastardi che erano finiti lì sotto a farti compagnia, mentre tu speravi che un giorno al loro posto avresti trovato lui.


Ti ripeti che lo devi fare, che lui lo merita, che è un mostro e che ti ha fatto soffrire, ma in realtà nessuno di questi motivi sarebbe abbastanza valido da commettere quello che stai per fare.

Lì sotto l'hai desiderato ogni singolo istante della tua vita, per quaranta lunghi anni, ma ora che ne hai l'occasione hai paura. Paura di quello che potrebbe uscire se rompi il muro dietro cui hai rinchiuso tutti quei ricordi, quelle sensazioni che hai provato lì sotto.
Hai paura che una volta iniziato non saprai più smettere, della persona che diventi quando ti viene dato un bisturi in mano e hai paura della cosa in cui lui ti stava trasformando che potrebbe tornare a prendere il tuo posto. Perché ora non sei così forte come credevi, ed è per questo che il ricatto degli angeli, di Castiel, non riesci a perdonarlo, perchè per te è troppo. Sai che perderesti te stesso nei ricordi delle atrocità che hai commesso all'inferno. Ma questo non sembra importare.


Sei stanco e dolorante, ma il dolore che ti opprime il petto e che a stento ti fa respirare non deriva dalle ferite che quel bastardo è riuscito a farti dopo essersi liberato da una trappola a prova di demone. La scoperta della portata reale delle tue azioni è stata devastante, è vorresti che Castiel non ti lasciasse in un momento per te così fragile. Ti senti solo e spezzato. Perso in una realtà sempre più oscura e dolorosa.
Quasi a voler mantener fede ad una promessa mai fatta a voce, Castiel ti resta al fianco sino a che, troppo stanco e spossato per il pestaggio e per l'enorme mole di emozioni a cui in così poco tempo sei stato esposto, non crolli addormentato in un sogno senza sogni, o per meglio dire senza incubi. Il primo sonno tranquillo da quando sei tornato, e sei sicuro che per questo devi ringraziare l'angelo.
Lo stesso angelo che ti ha salvato dalla perdizione e che ti ha spinto ad entrare in quella stanza. Alla fine è riuscito a mantenere fede alle sue parole: lì sotto ti ci ha rispedito, anima e cuore.

Sai che molto probabilmente diceva la verità quando aveva affermato che avrebbe dato qualsiasi cosa per non fartelo fare, ma questa consapevolezza non riesce ad alleviare le tue pene e le tue sofferenze.

 

   
 
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