Storia di un Amore

Nella vita io non ho mai avuto niente.

Non sapevo cosa era l'amore vero che lega due persone dentro il cuore.

Fino a che il primo giorno di scuola la vidi in biblioteca.

Era seduta che leggeva.

La fissai rapito.

Stava china su un libro, concentrata.

La osservai... aveva i capelli corti e neri come la pece. Indossava dei jeans attillati , una t-shirt grigia e sopra una camicia a quadri.

Volevo parlarci, attaccare bottone ma dovetti andare in classe.

Non l'ho più vista.

Un giorno un mio amico m'invitò a Pietrasanta dicendomi che ci sarebbero stati anche dei suoi compagni di classe.

Arrivato all'appuntamento vidi Christopher scendere dalla macchina e dallo sportello posteriore scese lei.

La guardai stupito e facendomi coraggio la presi per mano e andammo a fare un giretto tutti insieme.

Parlammo tantissimo, fu una delle giornate più belle della mia vita.

Verso sera mi diede il numero di cellulare e ci salutammo.

La sera la chiamai e si parlò per ore al telefono.

Cominciammo a frequetarci e più l'avevo accanto e più mi innamoravo.

Un giorno mi buttai chiedendole di mettersi con me. Rispose di no e il mio cuore cominciò ad incrinarsi...

Le dissi che dovevo andare perchè avevo un impegno e la lasciai lì senza nemmeno guardarla in faccia. Quello che volevo era solo scappare da lei, dalla gente, da tutto. Volevo solo crollare e piangere, solo con me stesso.

Passai una notte infernale.

A scuola cominciai ad evitarla. Non la chiamavo, non la cercavo e nemmeno la pensavo. Volevo cancellarla per non soffrire più.

Una mattina a scuola me la trovai davanti senza preavviso. Mi disse che doveva parlarmi ma prima che continuasse scappai veloce con una scusa.

Riflettendo capii che non dovevo cancellarla dalla mia vita. Io la amavo e pur di averla accanto avrei sopportato il dolore.

Così la chiamai e ci accordammo per vederci nel pomeriggio.

Arrivato il momento mi preparai con cura e col cuore in gola partii per Pietrasanta.

Aspettai un po'.

Era in ritardo come sempre. Sorrisi a quel pensiero. Dio come l'amavo !

Arrivò sul suo motorino. La guardai andandole incontro. Appena scese mi venne incontro correndo e abbracciandomi urlò che mi amava e che si, sarebbe diventata la mia ragazza.

Non posso descrivere la gioia profonda e la felicità che provai.

Non esistono le parole.

Da allora sono passati due anni.

E lei è ancora con me.

Non so come possa una creatura meravigliosa come lei ad amare uno come me.

Non ci arrivo proprio.

Ma sono grato al cielo, al sole, alla luna e alle stelle.

Questa è solo una delle tante storie d'amore che ci sono nel mondo.

Non è più bella, romantica, entusiasmante, meravigliosa.

Ma è la MIA storia d'Amore.