Lezioni
di francese
Non
so bene come o perché, ma sono riusciti a convincermi.
Faccio
fatica a tenere testa a un Castle solo, figuriamoci due.
E
Alexis ha gli stessi occhi di suo padre e li sa usare altrettanto bene,
quando
vuole qualcosa.
Fatto
sta che ora sono nel loro salotto.
Abbiamo
spostato il tavolino e ci siamo sdraiati tutti e tre a terra sul
tappeto.
Castle
apre un mobiletto e ci mostra tre scatole basse.
“Cosa
preferite: la Gioconda, la statua della Libertà o la torre
Eiffel?”
Io
e Alexis ci guardiamo “La tour Eiffel” rispondiamo
sfoggiando entrambe un
francese perfetto.
“Ehy,
l’hai detto con un ottimo accento” le dico
sorpresa, ma poi neanche troppo.
Cosa non sa fare questa ragazza??
“Davvero?
Grazie, sto seguendo un corso di francese…” mi
dice prima di illuminarsi tutta
“..magari potresti aiutarmi ad esercitarmi qualche sera,
sarebbe magnifico..”
esclama gioiosa.
E
ovviamente mi ripianta quegli occhi azzurri e cucciolosi addosso.
Vorrei
glissare, cambiare argomento, declinare gentilmente, ma come posso?
Mi
vede esitare e si intristisce “..ma se non ti va, non fa
niente…”
Siate
maledetti voi Castle!
“Ma
certo che mi va, nessun problema Alexis” dico cercando di
sembrare sincera.
Come
posso venire a casa sua anche la sera, dopo che lo vedo già
tutto il giorno? Il
mio autocontrollo ha un limite che non devo assolutamente
oltrepassare… potrei
ritrovarmi a fare cose indicibili su questo tappeto se lei non fosse
qui con
noi ora..
Oddio,
ma che penso?
“Ohhhh
fantastico! Vedrai, sarò una studentessa
modello!!!” urla entusiasta
abbracciandomi.
Suo
padre ridacchia, svuotando in terra tutti i pezzi del puzzle.
Mi
sa che ha capito che non mi va molto a genio l’idea..
Però..posso
sempre farla venire da me! Ma sì, che idea, studieremo a
casa mia, senza distrazioni di
alcun tipo! E
involontariamente lo guardo.
Sta
sparpagliando i pezzi qua e la e comincia a voltarli tutti con
l’immagine verso
l’alto.
Ha
delle mani così
belle…
Casa mia, decisamente!
Sto
per parlare quando lei mi blocca “Non ti dispiace
però se vieni tu qui da noi?
Sai, già non vedo mio padre tutto il giorno, almeno se
studiamo qui possiamo
stare insieme…” mi spiega lei.
Mi
si attorciglia lo stomaco. Fregata di nuovo.
Inspiro
profondamente.
“Mi
sembra giusto, perfetto allora” dico sfoggiando il
più finto dei sorrisi.
Non
ce la posso fare…
Castle
la guarda adorante “Gioia di papà!”
esclama orgoglioso.
Lei
si alza per prendere delle bottigliette d’acqua.
La
seguo un attimo allontanarsi, poi guardo Castle.
Mi
sorride “Grazie Beckett, non eri costretta a farlo”
Tutto
d’un tratto mi sento parte di un grande complotto. E il fatto
che cominci a
pensare a una cospirazione, come di solito fai tu, mi terrorizza.
“M-mi
fa piacere..” biascico agitata.
Meglio
pensare al puzzle, và.
Raduno
un po’ di tessere cercando quelle con i bordi lisci.
Alexis
ci raggiunge e fa lo stesso.
“Partiamo
dalla cornice?” chiede Castle
“Si
parte sempre dalla cornice, papà!” esclama sua
figlia unendo qualche
quadratino.
“Si?”
chiede perplesso
“Oddio,
ma non hai mai fatto un puzzle, Castle?” chiedo forse un
po’ troppo acida, ma
non posso mica essere troppo gentile se devo passare tutto questo tempo
con
lui.
“mmm
sono noiosi, di solito non ne faccio, ma per mia figlia questo ed
altro!”
“Io
li adoro!!” mi spiega lei.
E
io adoro come Castle padre faccia di tutto per rendere felice Castle
figlia,
penso mentre sorrido beata guardandolo.
Mi
riprendo nel giro di un secondo. Non mi hanno vista fortunatamente.
Oddio,
sono qui da solo una decina di minuti e sto già perdendo
tutte le mie facoltà
mentali…
Giro
altri tasselli e compongo un pezzo di bordo. Lo vedo scrutare la
scatola.
“Qui
non c’è scritto da dove cominciare a fare il
puzzle!”
Io
e Alexis ci guardiamo scotendo la testa.
“Ma
papà è una legge
universale…”
A
quell’affermazione Castle alza le braccia sconfitto,
sorridendo.
E
io sono come stregata. È questo avere una famiglia? Avere
delle persone
accanto?
Prendersi
in giro, scherzare e fare puzzle?
Ripenso
alle mie serate a casa, da sola.
Mi
piace stare sola, avere i miei spazi e fare quello che mi pare.
Allora
perché quello che ho davanti ai miei occhi sembra
dannatamente meglio?
Giriamo,
ruotiamo e incastriamo le tessere concentrati. Io ho fatto quasi tutta
la parte
bassa della torre, Alexis la parte alta, ovvero la punta e tutto lo
sfondo dietro.
Castle…beh,
lui ha avuto dei problemi con il corpo in ferro della torre.
Più
volte ha cercato di prendere le forbici di soppiatto e dare
un’aggiustatina, come la
chiama lui, alle
tessere.
Ma
siamo riuscite a dissuaderlo ogni volta, fortunatamente.
Ci
manca ancora un po’ per finirlo, mille pezzi sono tanti,
soprattutto se devi
controllare che Castle non bari.
Alexis
si stropiccia gli occhi e guarda l’orologio “Sono
già le undici! Domani ho
scuola!” ci abbraccia e ci saluta, alla velocità
della luce, e sparisce in
camera sua.
Mi
sento stranamente in imbarazzo, ora, a restare da sola con Castle.
Restiamo
un po’ in silenzio, proseguendo nel nostro compito.
Poi
mi parla serio “Non devi restare se non ti va, possiamo
disfarlo e...”
“No,
voglio finirlo ormai” dico interrompendolo brusca.
Non
era voluto, ma non mi piaceva quello che stava per dire.
Non
mi va di andare a casa, sto bene qui.
E
al diavolo l’autocontrollo. È solo un puzzle in
fondo.
Gli
sorrido per stemperare la tensione. Ricambia sorpreso.
Non
credeva che sarei rimasta senza la presenza di Alexis. E nemmeno io, a
dire la
verità. Mi ero preparata una scusa per l’occasione.
Eppure
mi ritrovo qui per terra a ricomporre la torre Eiffel con Castle e non
vorrei
essere in nessun altro posto.
Ormai
mancano pochissime tessere. Le posizioniamo rapidi e contempliamo la
nostra
opera.
“C’est
fini” dico soddisfatta.
Gli
si illuminano gli occhi e senza pensarci troppo mi prende il braccio
destro,
finge di lasciare una scia di baci dal polso alla spalla
“Francese Morticia?”
esclama infine fingendosi Gomez Addams.
Rido
di gusto. Forte. Non me l’aspettavo proprio ma sono scoppiata
a ridere
naturalmente, come se per me ridere fosse la cosa più
normale del mondo. Quando
invece sappiamo entrambi che non è lo è affatto.
La
sua mano stringe ancora la mia, non la lascia, anzi, intreccia le sue
dita con
le mie.
Mi
guarda in volto. Si aspetta una reazione da me. Me la aspetto pure io e
invece
nulla. Non ritraggo la mano, anzi, stringo la presa.
Ce
ne stiamo seduti a terra a fissare le nostre mani.
Respiro
forte il suo profumo e di malavoglia mi allontano e mi alzo.
Lo
vedo allarmato, ha paura di aver sbagliato.
“E’
tardi, meglio che vada” dico lasciando trapelare un sorriso.
Ma
non sembra stare meglio. Si alza anche lui e mi accompagna alla porta.
“Grazie
per la bella serata” cerco nuovamente di fargli capire che
non deve temere che
io estragga la pistola da un momento all’altro.
“Anche
se sei stata praticamente costretta da Alexis?” mi domanda
alzando un
sopracciglio.
“Si..”
e lo guardo negli occhi fissandolo profondamente, come sappiamo fare
solo noi
“...ma in fondo è stato un bene, mi serviva
proprio una serata come questa”
E
ora si, sorride.
Alleluia,
ha capito.
Metto
un piede fuori dalla porta e mi sento trattenere un polso.
Mi
volto e lo vedo perplesso.
Mi
sa che non sa bene cos’è successo stasera.
Ma
non lo so nemmeno io. So solo che sono contenta che sia successo.
Mi
avvicino e lo abbraccio. All’orecchio gli sussurro
“a domani sera Castle..” e
mi allontano sorridendo per averlo lasciato lì impalato.
“D-domani
sera?” mi chiede felice come una Pasqua
“Per
la lezione di francese, no?” e sparisco in ascensore.
Paura,
sconforto, blocchi, ansia, complessi…non dico che questa
serata abbia
cancellato tutto, ma è come se non sapessi più
cos’è che mi frenasse tanto.
Non
ci capisco assolutamente nulla e la cosa inspiegabilmente non mi
terrorizza.
Non
so dire cosa avessi prima, ma so con esattezza cos’ho ora.
Ho
voglia di provarci.
Angolo
dell’autrice:
Buon
sabato a tutte! Nell’attesa di aggiornare
“Matrimonio con omicidio”, vi
pubblico questa cosuccia che è nata ieri...
Premetto
che ho chiesto il benestare di Angol perché,
inconsapevolmente, la parte del
puzzle è simile ad una sua ff... me ne sono resa conto
poi... chiedo ancora
scusa, ma ho avuto il suo ‘permesso’ a pubblicare!!
XD perciò nessun plagio in
corso!!
Ringrazio
inoltre KateRina24 per l’aiuto col francese (a parte i nomi
dei cioccolatini e
poco altro, non lo so proprio parlare, figuriamoci scriverlo.. XD) e
per essere
la mia alfa/beta incontrastata!! XD
Detto
questo..buona lettura! Recensioni sempre gradite!! XD
Baci,
Ivi87