Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: ivi87    18/06/2011    14 recensioni
Kate è costretta a passare una sera a casa Castle, padre e figlia la tengono in pugno!! Buona lettura!
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lezioni di francese

 

 

Non so bene come o perché, ma sono riusciti a convincermi.

Faccio fatica a tenere testa a un Castle solo, figuriamoci due.

E Alexis ha gli stessi occhi di suo padre e li sa usare altrettanto bene, quando vuole qualcosa.

Fatto sta che ora sono nel loro salotto.

Abbiamo spostato il tavolino e ci siamo sdraiati tutti e tre a terra sul tappeto.

Castle apre un mobiletto e ci mostra tre scatole basse.

“Cosa preferite: la Gioconda, la statua della Libertà o la torre Eiffel?”

Io e Alexis ci guardiamo “La tour Eiffel” rispondiamo sfoggiando entrambe un francese perfetto.

“Ehy, l’hai detto con un ottimo accento” le dico sorpresa, ma poi neanche troppo. Cosa non sa fare questa ragazza??

“Davvero? Grazie, sto seguendo un corso di francese…” mi dice prima di illuminarsi tutta “..magari potresti aiutarmi ad esercitarmi qualche sera, sarebbe magnifico..” esclama gioiosa.

E ovviamente mi ripianta quegli occhi azzurri e cucciolosi addosso.

Vorrei glissare, cambiare argomento, declinare gentilmente, ma come posso?

Mi vede esitare e si intristisce “..ma se non ti va, non fa niente…”

Siate maledetti voi Castle!

“Ma certo che mi va, nessun problema Alexis” dico cercando di sembrare sincera.

Come posso venire a casa sua anche la sera, dopo che lo vedo già tutto il giorno? Il mio autocontrollo ha un limite che non devo assolutamente oltrepassare… potrei ritrovarmi a fare cose indicibili su questo tappeto se lei non fosse qui con noi ora..

Oddio, ma che penso?

“Ohhhh fantastico! Vedrai, sarò una studentessa modello!!!” urla entusiasta abbracciandomi.

Suo padre ridacchia, svuotando in terra tutti i pezzi del puzzle.

Mi sa che ha capito che non mi va molto a genio l’idea..

Però..posso sempre farla venire da me! Ma sì, che idea, studieremo a casa mia, senza distrazioni di alcun tipo! E involontariamente lo guardo.

Sta sparpagliando i pezzi qua e la e comincia a voltarli tutti con l’immagine verso l’alto.

Ha delle mani così belle… Casa mia, decisamente!

Sto per parlare quando lei mi blocca “Non ti dispiace però se vieni tu qui da noi? Sai, già non vedo mio padre tutto il giorno, almeno se studiamo qui possiamo stare insieme…” mi spiega lei.

Mi si attorciglia lo stomaco. Fregata di nuovo.

Inspiro profondamente.

“Mi sembra giusto, perfetto allora” dico sfoggiando il più finto dei sorrisi.

Non ce la posso fare…

Castle la guarda adorante “Gioia di papà!” esclama orgoglioso.

Lei si alza per prendere delle bottigliette d’acqua.

La seguo un attimo allontanarsi, poi guardo Castle.

Mi sorride “Grazie Beckett, non eri costretta a farlo”

Tutto d’un tratto mi sento parte di un grande complotto. E il fatto che cominci a pensare a una cospirazione, come di solito fai tu, mi terrorizza.

“M-mi fa piacere..” biascico agitata.

Meglio pensare al puzzle, và.

Raduno un po’ di tessere cercando quelle con i bordi lisci.

Alexis ci raggiunge e fa lo stesso.

“Partiamo dalla cornice?” chiede Castle

“Si parte sempre dalla cornice, papà!” esclama sua figlia unendo qualche quadratino.

“Si?” chiede perplesso

“Oddio, ma non hai mai fatto un puzzle, Castle?” chiedo forse un po’ troppo acida, ma non posso mica essere troppo gentile se devo passare tutto questo tempo con lui.

“mmm sono noiosi, di solito non ne faccio, ma per mia figlia questo ed altro!”

“Io li adoro!!” mi spiega lei.

E io adoro come Castle padre faccia di tutto per rendere felice Castle figlia, penso mentre sorrido beata guardandolo.

Mi riprendo nel giro di un secondo. Non mi hanno vista fortunatamente.

Oddio, sono qui da solo una decina di minuti e sto già perdendo tutte le mie facoltà mentali…

Giro altri tasselli e compongo un pezzo di bordo. Lo vedo scrutare la scatola.

“Qui non c’è scritto da dove cominciare a fare il puzzle!”

Io e Alexis ci guardiamo scotendo la testa.

“Ma papà è una legge universale…”

A quell’affermazione Castle alza le braccia sconfitto, sorridendo.

E io sono come stregata. È questo avere una famiglia? Avere delle persone accanto?

Prendersi in giro, scherzare e fare puzzle?

Ripenso alle mie serate a casa, da sola.

Mi piace stare sola, avere i miei spazi e fare quello che mi pare.

Allora perché quello che ho davanti ai miei occhi sembra dannatamente meglio?

Giriamo, ruotiamo e incastriamo le tessere concentrati. Io ho fatto quasi tutta la parte bassa della torre, Alexis la parte alta, ovvero la punta e tutto lo sfondo dietro.

Castle…beh, lui ha avuto dei problemi con il corpo in ferro della torre.

Più volte ha cercato di prendere le forbici di soppiatto e dare un’aggiustatina, come la chiama lui, alle tessere.

Ma siamo riuscite a dissuaderlo ogni volta, fortunatamente.

Ci manca ancora un po’ per finirlo, mille pezzi sono tanti, soprattutto se devi controllare che Castle non bari.

Alexis si stropiccia gli occhi e guarda l’orologio “Sono già le undici! Domani ho scuola!” ci abbraccia e ci saluta, alla velocità della luce, e sparisce in camera sua.

Mi sento stranamente in imbarazzo, ora, a restare da sola con Castle.

Restiamo un po’ in silenzio, proseguendo nel nostro compito.

Poi mi parla serio “Non devi restare se non ti va, possiamo disfarlo e...”

“No, voglio finirlo ormai” dico interrompendolo brusca.

Non era voluto, ma non mi piaceva quello che stava per dire.

Non mi va di andare a casa, sto bene qui.

E al diavolo l’autocontrollo. È solo un puzzle in fondo.

Gli sorrido per stemperare la tensione. Ricambia sorpreso.

Non credeva che sarei rimasta senza la presenza di Alexis. E nemmeno io, a dire la verità. Mi ero preparata una scusa per l’occasione.

Eppure mi ritrovo qui per terra a ricomporre la torre Eiffel con Castle e non vorrei essere in nessun altro posto.

Ormai mancano pochissime tessere. Le posizioniamo rapidi e contempliamo la nostra opera.

“C’est fini” dico soddisfatta.

Gli si illuminano gli occhi e senza pensarci troppo mi prende il braccio destro, finge di lasciare una scia di baci dal polso alla spalla “Francese Morticia?” esclama infine fingendosi Gomez Addams.

Rido di gusto. Forte. Non me l’aspettavo proprio ma sono scoppiata a ridere naturalmente, come se per me ridere fosse la cosa più normale del mondo. Quando invece sappiamo entrambi che non è lo è affatto.

La sua mano stringe ancora la mia, non la lascia, anzi, intreccia le sue dita con le mie.

Mi guarda in volto. Si aspetta una reazione da me. Me la aspetto pure io e invece nulla. Non ritraggo la mano, anzi, stringo la presa.

Ce ne stiamo seduti a terra a fissare le nostre mani.

Respiro forte il suo profumo e di malavoglia mi allontano e mi alzo.

Lo vedo allarmato, ha paura di aver sbagliato.

“E’ tardi, meglio che vada” dico lasciando trapelare un sorriso.

Ma non sembra stare meglio. Si alza anche lui e mi accompagna alla porta.

“Grazie per la bella serata” cerco nuovamente di fargli capire che non deve temere che io estragga la pistola da un momento all’altro.

“Anche se sei stata praticamente costretta da Alexis?” mi domanda alzando un sopracciglio.

“Si..” e lo guardo negli occhi fissandolo profondamente, come sappiamo fare solo noi “...ma in fondo è stato un bene, mi serviva proprio una serata come questa”

E ora si, sorride.

Alleluia, ha capito.

Metto un piede fuori dalla porta e mi sento trattenere un polso.

Mi volto e lo vedo perplesso.

Mi sa che non sa bene cos’è successo stasera.

Ma non lo so nemmeno io. So solo che sono contenta che sia successo.

Mi avvicino e lo abbraccio. All’orecchio gli sussurro “a domani sera Castle..” e mi allontano sorridendo per averlo lasciato lì impalato.

“D-domani sera?” mi chiede felice come una Pasqua

“Per la lezione di francese, no?” e sparisco in ascensore.

Paura, sconforto, blocchi, ansia, complessi…non dico che questa serata abbia cancellato tutto, ma è come se non sapessi più cos’è che mi frenasse tanto.

Non ci capisco assolutamente nulla e la cosa inspiegabilmente non mi terrorizza.

Non so dire cosa avessi prima, ma so con esattezza cos’ho ora.

Ho voglia di provarci.

 

 

 

Angolo dell’autrice:

Buon sabato a tutte! Nell’attesa di aggiornare “Matrimonio con omicidio”, vi pubblico questa cosuccia che è nata ieri...

Premetto che ho chiesto il benestare di Angol perché, inconsapevolmente, la parte del puzzle è simile ad una sua ff... me ne sono resa conto poi... chiedo ancora scusa, ma ho avuto il suo ‘permesso’ a pubblicare!! XD perciò nessun plagio in corso!!

Ringrazio inoltre KateRina24 per l’aiuto col francese (a parte i nomi dei cioccolatini e poco altro, non lo so proprio parlare, figuriamoci scriverlo.. XD) e per essere la mia alfa/beta incontrastata!! XD

Detto questo..buona lettura! Recensioni sempre gradite!! XD

 

Baci,

Ivi87

   
 
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: ivi87