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Autore: jececca    18/06/2011    1 recensioni
avevo gia messo i primi capitoli ma poi ho tolto la storia... ora che l'ho rivista tutta posterò un capitolo ogni settimana.
ambientata dopo il quinto capitolo della saga.
Harry, i suoi amici e gli ormai famosi rivali serpeverdi dovranno fare i conti con una nuova arrivata... come sarà la loro vita dopo il ciclone Ariana?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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 01
 

 
dal binario 9 e 3/4 l'espresso per Hogwarts è appena partito e in un vagone 4 ragazzi hanno appena preso posto. Ginevra Weasley, Ronald Weasley, Hermione Grenger e Harry Potter sono ora seduti. gli occhi sono puntati sull'amico con gli occhiali e i capelli sempre in un indomabile disordine. La prima a parlare è Hermione
 
-Harry è da tre giorni che sei in uno stato di completa angoscia... ci spieghi cosa è successo?-
 
gli occhi verdi dell'amico guizzarono da prima su di lei poi sugli altri per ritrovarsi a sbuffare per l'ennesima volta. era tre giorni che non gli davano tregua esattamente da quando era arrivato alla Tana per la consueta partenza tutti assieme.
 
Ron -dai amico... hai sempre parlato con noi-
 
sbuffò ancora e estrasse la brachetta. sigillò la porta e l'intero scompartimento e disse
 
-okok... ma non deve uscire da qui...-
 
tutti lo guardarono, sentivano che era qualcosa di estremamente importante e già sospettavano che il nuovo anno che doveva iniziare. Harry stette per un po’ zitto poi guardò fuori dalla finestra ma ciò che vedeva non era il paesaggio ma quello che successe un mese prima così con la mente nei ricordi iniziò a raccontare.
 
 
nel frattempo una ragazza dai capelli ramati, occhi blu come il mare e un corpo slanciato, che con passava per niente inosservato, stava cercando uno scompartimento vuoto maledicendosi di non essere stata tra i primi a salire. si ritrovò senza accorgersi verso gli ultimi vagoni, aprì piano la porta scorrevole ritrovandosi in uno scompartimento in qui c'erano 3 ragazzi che subito le puntarono gli occhi scocciati addosso che piano mutarono in curiosi e sorpresi. la ragazza non vi soffermò molto e fra se penso
 
“santo Merlino!! ma in questo treno ci sarà uno scompartimento vuoto io dico!! no tutti pieni! che poi... se magari al posto di dividersi si mettessero semplicemente in sei in questi vagoni io avrei il mio da sola!!"
 
una voce seccata però la riscosse dai suoi pensieri
 
-hai intenzione di rimanere li ancora per molto o richiudi la porta?! hai problemi motori?!-
 
al sentirla, si innervosì subito. nessuno poteva parlarle con quel tono, spostò gli occhi sul suo interlocutore. i capelli di un biondo platino e lisci, due occhi azzurro/grigi che freddi la fissavano, carnagione bianca come il latte.
 
"carino questo.... almeno uno decente"
 
si affrettò a rispondere a tono
 
-sai cosa vuol dire educazione biondino?! io credo proprio di no!! e per tua informazione non ho alcun problema al tuo contrario!!-
 
e sbattendo la porta se ne andò così come era venuta lasciando i due amici e il biondino completamente spiazzato.
 
 
Harry finalmente finì il suo racconto e nel vagono era calato il silenzio, provato da tutto quel parlare si affrettò a prendere da bere dalla signora del carrello e dopo aver fatto un lungo sorso disse
 
-quindi ecco perché sono ansioso, preoccupato... anzi direi terrorizzato... e per di più anche nervoso!! so gia che questo anno sarà il più difficile... come se i problemi che ho non sono abbastanza. no! Voldemort, la guerra che incombe,Sirius che è morto, Malfoy che a mio parere è un mangiamorte, questa maledetta profezia e in più... questo!!-.
 
I tre amici lo guardarono dispiaciuti, sapevano che Harry quando era stressato esplodeva e tutto sommato non potevano che biasimarlo. Per lui niente è mai stato facile ma questo era ancora più grande come preoccupazione. A parlare fu Hermione che come sempre aveva la risposta giusta e incoraggiante
 
-non ti preoccupare Harry... andrà tutto bene! ci siamo noi con te e lo sai, non ti lasceremo un secondo di tempo solo e potrai sempre sfogarti o consigliarti o farti aiutare... inoltre c'è un lato positivo in tutto questo non credi?-
 
Ron intervenne -scusa 'Mione ma quale sarebbe?-  
 
-semplice... Silente ora ti vede cresciuto e non più un bambino Harry, non ti nasconde più niente e tecnicamente credo che sia un bene-
 
Ginny -già... e poi vedrai che andrà tutto bene... ne sono sicura-
 
Ron -alla fine sarebbe noioso se anche quest'anno non succedeva niente a scuola no?-
 
Harry sorrise di cuore felice di avere i suoi amici che sempre lo affiancavano e riuscivano a tirarlo su di morale. avevano ragione... tutto sarebbe andato per il meglio.
 
 
la ragazza dai capelli ramati, dopo un breve soggiorno in uno scompartimento con alcune ragazze, stava ancora cercando un luogo dove stare. il problema era che stanca si era accontentata di uno con 3 ragazze ma se ne pentì subito... per tre ore non aveva fatto altro che sentirle raccontare fatti di persone che neanche conosceva. era decisamente troppo per lei che odiava i pettegolezzi, si era costretta a far finta di dormire quando si accorse che erano avide di informazioni su di lei.
 
"stupide ragazzine! stupide, stupide ragazzine!! e soprattutto maledetto te nonno!!! ma perché mi hai fatto venire in treno?!"
 
 si ritrovò ancora una volta a camminare con la testa nei suoi pensieri finche una voce non la richiamò e la riconobbe subito avendola etichettata come scocciatrice.
 
-guarda un po’ chi si rivede... lady simpatia!-
 
si girò trucidando il biondino per il nomignolo datole e rispose calma ma allo stesso tempo tagliente
 
-so di esserlo grazie per avermelo ricordato... da un cafone come te non me lo sarei aspettata!-
 
gli occhi fissi su quelli di lui completamente fermi e non disposti a cedergli lo sguardo abbassandoli. il biondino indurì lo sguardo e sibillò minaccioso
 
-attenta a te! non sai contro chi ti stai mettendo!- 
 
-come ti ho gia detto sei cafone quindi, dato che non ti sei presentato, non mi meraviglio di non saperlo e tutto sommato non mi importa proprio di niente!-
 
un ragazzo a lato del biondino dai capelli neri e gli occhi blu si intromise
 
-sei sicuramente nuova quindi ti conviene non metterti a litigare con chi ti pare senza sapere chi sono le persone che, per tua sfortuna, non sono alla tua altezza... quindi ti do un consiglio, non metterti contro...-
 
fu interrotto dalla risata, per quanto forzata, cristallina della ragazza che guardando con aria spavalda anche lui rispose
 
-e chi sareste voi? i re del mondo? ma fatemi il favore e per l'amor di Merlino abbassate quelle arie da primi maghi che avete!-
 
il silenzio cadde nel corridoio del treno. dagli scompartimenti vicini la gente ormai aveva iniziato a uscire chiamati dalla discussione. il biondino e i due amici ormai stavano perdendo la pazienza con quella nuova ragazzina che mancava di rispetto a loro, i reali di serpeverde. il primo fece un passo lento in avanti portandosi vicino alla ragazza che dal canto suo non indietreggiava alla vista di quei occhi chiusi a fessurine che sprizzavano rabbia, al contrario contraccambiava lo sguardo sicura di se e sfidandolo. fermatosi a poco da lei disse minaccioso come un boa
 
-mi spiace deluderti ma hai davanti un primo mago... quindi le arie vedi di abbassarle tu o giuro su Salasar che te le faccio abbassare io a suon di cruciatus!- 
 
allo stesso modo lei rispose
 
-dovrei tremare biondino? non sono convinta a pieno che era una minaccia... mi dai una mano?!-
 
e un sorriso da strafottente si dipinse sul suo volto, più che un sorriso era un perfetto ghigno malefico, il biondino non resistette più e issò la bacchetta puntandogliela al petto. i suoi amici lo fermarono subito con
 
-lascia perdere... non qui!-
 
-si amico... ci pensiamo a scuola! ci sono in giro i caposcuola!-
 
la ragazza per conto suo lo fissava continuando a sfidarlo incredibilmente calma anche se aveva la bacchetta puntata. il biondino disse
 
-guardati le spalle novellina... la prossima volta non sarò clemente-
 
e abbassando la bacchetta si girò andandosene scortato dagli amici ma arrivato alla porta la voce della ragazza lo richiamò
 
-biondino guarda che ci conto... vuoi che ti lascio il mio indirizzo?-
 
e ghignò mentre i due lui veniva portato via di forza dai suoi amici prima che si mettesse nei guai prima del dovuto. delle risatine si alzarono dalle persone che si trovavano li a guardare e la ragazza non facendosene peso riprese il suo camminare trovando finalmente un vagone con una ragazza dai capelli biondi e lunghi. subito chiese
 
-posso sedermi?-
 
lei sorrise solare e rispose
 
-certo siediti pure... io sono Luna di corvonero- 

  
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