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Autore: jehan du moulin    05/03/2006    9 recensioni
Meglio perdere la vita per il loro odio, che allontanare la morte nell'assenza del tuo amore. [Shakespeare]
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico, Comico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Remus!! Che ci fai qui??- il moro si sedette sull’erba fresca, accanto all’amico, intento a guardare il tramonto.

-Sirius è con Snape?- chiese, ignorando la domanda dell’amico.

Il moro non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo.

-Come immaginavo...-

-Rem... sai... forse... forse... dovresti...-

-No, James. Ti prego non dire quelle parole. “Dovresti dirglielo”-

-Ma... ma... non ha senso!! Sono sette anni che ci conosciamo... e quattro che lo ami!! Voglio dire... il peggio che può succedere è.... è che ti dica... che...- respirò a fondo prima di pronunciare quelle parole, che, sapeva, avrebbero fatto male all’amico. -...che ti vede come un amico- disse quasi tutto d’un fiato.

Stranamente l’altro non si alzò, andandosene indignato, anzi, appoggiò la schiena all’indietro, portando le mani sulla nuca.

-E’ proprio di questo che ho paura, Jam. Non credo che lo potrei sopportare-

-Mh... forse hai ragione...-

-Senti... e tu e Lily?-

-Oh... come al solito...-

-Inizia ad amarti?-

Il moro alzò un sopracciglio. –Spiritoso. Mi odia-

Il licantropo sorrise debolmente. –Siamo una bella coppia io e te...-

-Sì, su questo non ci piove...-

-E Peter?-

-Peter... Peter... dov’è che è andato... – sussurrò il ragazzo, come a richiamare alla mente qualcosa. –Ah sì! Amanda lo aiutava a studiare...-

-Perché non l’ha chiesto a me?-

James ora era davvero in imbarazzo! Come poteva dirgli che era perché lo studio si sarebbe svolto nella Torre di Astronomia, appena sopra dove si trovavano Sirius e Snivvelius?

-James?-

-Credo abbia una cotta per quella lì...-

-Ma... se è una Hufflepuff!-

-E allora?-

-Bhe... Peter dice sempre che non uscirebbe mai con una Hufflepuff!-

-Anch’io dico sempre che odio Lily Evans, e infatti ne sono innamorato!- ribatté pratico.

-Anche questo è vero- osservò l’altro.

-NO!-

-Cosa no?-

-No, a Peter non piace quella Hufflepuff- disse deciso.
Adesso era stufo, cazzo.
Stufo marcio dei piagnistei di Remus, suoi e di quell’altro coglione patentato di nome Sirius Black!
Dovevano darsi una mossa!! Ormai l’avevano notato tutti che si sbavavano praticamente addosso l’uno all’altro.
Tutti meno che loro.

-Ah, bhe, se lo dici tu-

-L’ha chiesto a lei perché dovevano studiare nella parte esterna della Torre di Astronomia, e nella parte interna avevano appuntamento Sirius e Snape!- aveva praticamente urlato, e il suo amico sembrava paralizzato.
Completamente paralizzato.
Gli occhi color ambra erano velati da uno strato di lacrime, mentre lo sguardo vagava senza sosta, alla ricerca di un sostegno.

-Oh cazzo... sono un’idiota...- mormorò -...mi... mi dispiace... Rem... non... non.. avrei dovuto...-

-No... è.... tutto... tutto a posto... – cercò di sorridere, ma la cosa non gli riuscì molto bene.
Si alzò a fatica, pulendosi velocemente dalle varie erbette del parco.

-Dove vai?- gli domandò preoccupato.

-Da Lily... non ti dispiace vero James? Dovevamo parlare di un problema... sai... da Capo Scuola-

-Certo.. vai pure...-

Lo guardò allontanarsi correndo veloce.
Era un coglione.
Anzi, erano.
Lui e quell’altro deficiente di Sirius.
Doveva parlargli ora.
In quel momento.
Si alzò, diretto al castello, e senza quasi rendersene conto iniziò a correre, percorrendo veloce i vari piani, spalancando la porta della torre, senza troppi complimenti

-TU!- ringhiò con una certa rabbia, afferrando l’amico per il colletto e sbattendolo lontano da quel maniaco di Severus che era intento a mangiargli il collo.
Le mani che vagavano per il petto del ragazzo, con la camicia slacciata, ma ancora abbastanza integra per poter essere strapazzata un po’.

-James!! Che diavolo ci fai qui????-

-TACI brutto schifoso pezzo di merda- gli sibilò a un palmo dal suo orecchio, poi rivolto a Snape aggiunse qualche parolaccia seguita da un ‘Se non sparisci subito ti trasfiguro in un vermicolo’.

-Ehi...!! non trattare così il mio ragazzo!-

-Ti ho detto di tacere!!!- urlò.

Non sapeva perché si stava comportando così.
Non ne aveva idea.
Ma lo sguardo di Remus continuava a saettargli davanti agli occhi.
Remus... la persona a cui teneva di più.
Più di Lily, che per quanto amasse, non avrebbe mai eguagliato il dolce sorriso del suo amico.
Non fraintendetemi, non lo amava, oh No! Quel sentimento non aveva mai nemmeno lontanamente preso il possesso del suo cuore, almeno, verso un ragazzo, però, però avrebbe dato la vita per lui.
Lui che c’era sempre stato, non come Sirius, che, per la prima cotta, se n’era andato, lasciandolo lì, da solo.
Anche lì, lui voleva un bene dell’anima a Sirius... solo... non era la stessa cosa, ed erano così tante le volte, che Remus, col suo sorriso, aveva consolato le notti più buie di James che ora non sopportava di vederlo soffrire.
Non il quel modo.
Non così.
Non per qualcuno come Sirius.

-JAMES MA SI PUO’ SAPERE CHE CAZZO TI PRENDE??-

-MI PRENDE CHE SEI UN COGLIONE!! HAI SENTITO SIRIUS?? UNO STRAMALEDETTISSIMO COGLIONE DEL CAZZO!!-

-MA CHE CAZZO HO FATTO? ME LO SPIEGHI??-

-SIRIUS, PER L’AMOR DEL CIELO, VUOI APRIRE QUEGLI OCCHIONI AZZURRI E INIZIARE A VEDERE LE COSE COME STANNO??-

-COSA.STAI.DICENDO-

-REMUS, REMUS SIRIUS, HAI PRESENTE CHI E’? IL TUO MIGLIORE AMICO!! ECCO CHI E’! E IL TUO MIGLIORE AMICO CHE SONO QUATTRO ANNI CHE SOFFRE IN SILENZIO MENTRE TU TE NE VAI CON LE PRIME PUTTANELLE CHE TE LA DANNO!!!- o cazzo.
L’aveva detto.
Aveva tradito Remus.
Aveva detto quello che aveva giurato di non dire, mai, per nessuna ragione.
E non solo, l’aveva anche urlato.
Ommerda.
Era nei casini.

-CHE STAI DICENDO?? ME LO SPIEGHI??- ecco, doveva aspettarselo! Sirius, come al solito, non aveva capito una beneamata minchia!

-Sto dicendo...- respirò a fondo, cercando di riprendere la calma -... che sono stanco di vedere gli occhi di Remus lucidi di lacrime che, anche se magari non davanti a me, versa in continuazione per i tuoi divertimenti. Sono decisamente stanco!-
Ok... magari la situazione si poteva recuperare.
Magari Sirius era così idiota da non aver capito lo stesso un cazzo.
Non sarebbe stata la prima volta.

-Remus...- il ragazzo abbassò lo sguardo cristallino -... Remus... mi ama?- riportò lo sguardo su quello castano dell’altro, che annuì molto lentamente.

Chissà cosa sarebbe successo se in quel momento la porta non si fosse aperta, lasciando intravedere il viso calmo e rilassato del licantropo. –Ragazzi...?- li chiamò con dolcezza, prima di sbarrare gli occhi a quella vista, e richiudere la porta di scatto.
In quel momento James Potter realizzò la scena che doveva aver visto.
Sirius con la camicia slacciata e la cinghia aperta sbattuto al muro e tenuto fermo da un James Potter tutto scompigliato per la corsa fatta poco prima.

Fantastico.

Un altro casino.

Tanto ormai c’era abituato!

Guardò Sirius.

-Siamo nella merda- sospirò.

-Lo siamo-

-Ci parli tu con Rem?-

-Ci parlo io-

-Fantastico-

-Già, fantastico-

-...-

-Jam?-

-Sì?-

-Lo amo anch’io-

  
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