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Autore: LaCla    20/06/2011    4 recensioni
Isabella Swan è reduce da una delusione amorosa, ma sulla sua strada incontra una compagnia di spensierati amici, che riusciranno a farla rinascere! Tra questi nuovi incontri, però, c'è un ragazzo che rapisce l'attenzione di Bella, Edward! cosa succederà, visto che questo Edward non è propriamente come l'originale? storia OOC, dove tutti sono umani. sul Raiting sono incerta, mi riserbo di cambiarlo, sia in verde che in arancione a seconda degli sviluppi della storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Eccovi il primo capitolo, spero sia di vostro gradimento! sono veramente felice che il prologo abbia interessato così tanti lettori! veramente, sono davvero contentissima! :)
Questo capitolo ha come colonna sonora, come canzone portante diciamo, una canzone che io adoro, e che ha anche dato il titolo al primo capitolo!
ora smetto di ciarlare e vi lascio alla lettura!

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Capitolo 1. Welcome to the jungle - Guns n' roses

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Fisso l’armadio intensamente, quasi sperando che appaia magicamente dal groviglio di vestiti, quello che voglio! Che illusa che sono! Con il mio disordine non mi stupirei se un giorno il mio guardaroba mi fagocitasse! In un angolo però, spunta un triangolino di tessuto grigio scuro, lo afferro e lo estraggo dal mucchio colorato di maglie, pantaloni, maglioncini e camice, ed ecco il mio vestito per stasera! È sempre stato il mio preferito, spallini stretti, una scollatura bella ma non volgare, un busto leggermente elaborato ed una gonna morbida, non troppo corta, perfetto per la serata se abbinato a delle scarpe nere di vernice, con un fiocco sulla punta, regalatemi da Alice l’anno scorso. Questo vestito piaceva molto a Jacob, spero quasi di incontrarlo per fargli vedere che non sono più sua!
Ogni tanto lo penso ancora, sono ancora arrabbiata con lui per come mi ha trattata, e nonostante abbia imprigionato in uno scatolone tutto quello che gli apparteneva, non posso fare a meno di pensarlo a volte, dopotutto ero innamorata davvero di lui.
Infilo rapida il vestito e le scarpe, so che mi faranno soffrire da matti, ma non posso certo presentarmi in infradito al compleanno di Kate! Kate è la sorella minore di Alice, ed oggi compie 17 anni! La prima parte di serata la passerò con loro in pizzeria, poi verso le undici mi verrà a prendere Seth, un mio compagno di classe, per portarmi non so dove a sentire un gruppo che suona non so cosa! Perché ho accettato? Perché sentivo che dovevo accettare, ho sentito una stretta allo stomaco quando stavo per rifiutare, ed ho capito che dovevo dire di si!
Seth non ha secondi fini, per lui sono una cara amica, e lo stesso vale per me, anche per questo sono serena al pensiero di uscire con lui! E poi i suoi gusti musicali sono sempre stati ottimi, non dovrebbe portarmi a sentire cose strane in teoria! O almeno così spero…
Finisco di prepararmi con un velo di trucco e sparando in aria i miei capelli corti, già, corti.. altra pazzia dovuta alla delusione d’amore. Dicono che quando una donna cambia uomo, o comunque volta pagina, debba cambiare taglio di capelli, io ieri sono andata dalla parrucchiera dicendo soltanto “tagliali e vorrei dei riflessi viola!”
Penso che se a mio padre non è venuto un infarto quando sono tornata a casa, è vaccinato per 40anni! Il viola non si vede quasi per niente, solo sotto la luce il castano scuro lascia intravedere qualche sfumatura, il taglio è molto più corto di quanto mi aspettassi, ma mi piace molto, sembro più grande con i capelli così.
Guardo l’orologio e sobbalzo, sono in ritardo, maledettamente in ritardo! Infilo di corsa la giacchetta nera ed esco di casa urlando un saluto a mio papà, che salta sul divano spaventato dal rombo dei miei tacchi in corsa e dal mio urlo. Pover’uomo, da quando vivo con lui le sue coronarie hanno subito gravi danni, ne sono certa!
Non sono propriamente una ragazza tranquilla, mi piace il casino, il rumore, la frenesia! Quando sono sola in casa lo stereo è sempre al massimo, facendo tremare la casa al ritmo di batteria, chitarra e basso! Adoro la musica rock, la adoro davvero, è l’unica che riesce a darmi la carica giusta ad ogni ora della giornata!
Volando giù dai gradini senza alzare gli occhi, per evitare di uccidermi, vado a sbattere contro Alice che, come me, non guardava dove andava, concentrata sui suoi piedi, che calzavano vertiginosi tacchi. Lei però aveva optato per un paio di pantaloni scuri ed una camicetta bianca, elegante ma con stile, come solo Alice sa essere!
L’impatto ci ha fatte barcollare parecchio, ma una volta ritrovato l’equilibrio è impossibile non ridere della situazione. Ci avviamo verso l’auto, dove Eleazar, il fratello maggiore di Alice, ci aspetta al volante.
«Buona sera signorine, sempre in ritardo e maldestre vero?» ci saluta sorridendo, rido di rimando e gli faccio una linguaccia. Mi conosce da quando ho 7 anni, ormai è anche mio fratello praticamente! Partiamo e durante il viaggio mimo diversi tentativi di suicidio con Alice, visto che i gusti musicali di suo fratello sono discutibili!
Quando arriviamo alla pizzeria scendiamo dall’auto alla velocità della luce, tentando di allontanarci da quella sottospecie di nenia alla quale ci ha costrette quel pazzo! Come diavolo si fa ad ascoltare roba simile? Come l’ha chiamata? Musica francese? Qualcosa in francese si… qualcosa di terribilmente francese e terribilmente mieloso e oscenamente rivoltante! Scende anche Eleazar dall’auto, leggermente offeso dal nostro comportamento, dicendoci che i nostri timpani sono seriamente danneggiati se non apprezziamo quella musica.
«I miei timpani hanno tentato il suicidio quarantacinque volte da quando hai acceso la radio, erano sanissimi prima che tu li maltrattassi con quella cosa che tu ti ostini a chiamare musica! Quando ti deciderai ad ascoltare cose umane?» ribatte prontamente Alice, quella ragazza ha sempre la risposta pronta, non c’è che dire!
Entrando in pizzeria troviamo Kate e tutti gli altri invitati, ne conoscerò al massimo due o tre, ma non mi preoccupo di presentarmi con tutti, non sono propriamente persone interessanti. C’è Mike Newton, il fidanzato di Kate, e questo dovrebbe bastare per capire il basso livello intellettuale che aleggiava nel nostro tavolo. Mi siedo rapida accanto ad Alice ed Eleazar, così da poter intrattenere una conversazione umana senza dover per forza parlare con Jessica e Lauren, sedute dall’altra parte del tavolo.
Una volta ordinato, dopo i commenti miei e di Alice sul cameriere, veramente molto carino, che ci serviva, Jessica salta in piedi tutta esaltata, tra le mani una birra piccola della quale avrà bevuto solo un sorso, forse. Nonostante il contenuto alcolico pari a zero che le circola in corpo, finge di essere ubriaca persa per attirare le attenzioni, sanno tutti che è innamorata di Mike da una vita! Non capisco perché Kate l’abbia invitata sinceramente!
Quando inizia il suo discorso, ci sta fissando tutta la pizzeria. Che vergogna! È imbarazzante stare allo stesso tavolo, mi verrebbe voglia di alzarmi ed urlare “io non la conosco quella!” ma sono troppo timida per farlo, e poi purtroppo la conosco.
«Ciao ragazzi! Sono Jessica! Vi ho portato queste!» comincia, estraendo dalla borsa delle coroncine con sopra delle fatine, non possono essere i diademi delle Winx penso, ma aimè, sopravvalutavo il QI di Jessica!
«I ragazzi le devono indossare! Per festeggiare Kate! Sarà bellissimo vedervi con le coroncine! » e ridendo si siede. È patetica, patetica davvero!
Però devo ringraziarla, vedere Eleazar con la coroncina di Stella è un’esperienza unica! Mi si chiude lo stomaco tanto rido, e non riesco nemmeno a finire la pizza. Lui è alquanto contrariato dalla Stanley, la sopporta quanto me ed Alice, ma non si oppone più di tanto alla coroncina, sapendo che se l’avesse rifiutata, l’attenzione dell’intero locale sarebbe stata su di lui, visto che Jessica avrebbe fatto una tragedia greca sul suo rifiuto!
La serata è piacevole, e non mi accorgo che il tempo passa in fretta con loro. Quando una mano calda mi afferra la mano con cui stavo gesticolando animatamente mi prende quasi un colpo, temevo di aver urtato un cameriere!
Invece il sorriso luminoso di Seth mi riporta alla realtà, guardo l’orologio stupita e mi accorgo che sono in ritardo di quindici minuti sulla tabella di marcia! Lascio i soldi ad Alice per pagare, saluto tutta la tavolata allontanandomi con Seth che mi tiene a braccetto per evitare che i tacchi mi uccidano.
Salgo in auto in trepidante attesa, sto per incontrare qualcuno che mi cambierà la vita, o comunque ci siamo quasi! Sento che nel locale dove mi sta portando c’è qualcuno che devo conoscere, è scritto che io conosca quel qualcuno!
Venti minuti dopo, le mie orecchie martoriate dalla musica di Eleazar si sono ormai rilassate con lo stereo di Seth, che manda solo gruppi selezionati minuziosamente da lui! Seth suona la chitarra in un gruppo, quindi molte volte per imparare bene una canzone la riascolta centinaia di volte, e in questi venti minuti ho ascoltato ben quattro volte la fantastica Welcome to the jungle, dei Guns ‘n’ roses. Magnifica canzone! E magnifico anche il cantante direi!
Sta per partire per la quinta volta quando Seth parcheggia e spegne l’auto, siamo arrivati!
Il locale sembra più che altro un grosso magazzino adibito a pub, le auto sono ovunque, segno che è molto rinomato, e anche il portico esterno è gremito di gente.
«Non preoccuparti Bella, un mio amico ci sta tenendo il tavolo!»  mi tranquillizza Seth notando i miei occhi sgranati davanti a quella folla. Quando entro resto stupita dall’interno del locale. Tavoli e panche di legno, un bancone di pietra scura, luci molto soffuse, musica di sottofondo non troppo alta, barman indaffarati con calici di birra enormi e mini-cocktail colorati, il tutto nel caos più totale. Le pareti sono rivestite di cartelloni pubblicitari di gruppi, cantanti, musicisti di ogni genere, ed anche il soffitto è un collage di striscioni, cartelli e fotografie. Non è chic, ne tantomeno alla moda, ma è bello!
Non saprei mai descrivere esattamente la sensazione, ma quell’ambiente così spartano mi faceva sentire a casa, a mio agio. Il rock era il re di quel luogo, il sovrano indiscusso, lo si notava da chi frequentava il locale, dalla musica che gli altoparlanti diffondevano senza sosta, persino la birra urlava “Rock n Roll!”. Sono pazza? Probabile!
Mi lascio guidare da Seth in quel trambusto, fino ad un micro tavolino dove un ragazzo biondo sta sorseggiando una bevanda scura. È proprio verso di lui che ci dirigiamo io e Seth, o meglio, è verso di lui che Seth mi trascina! Io infatti sono ipnotizzata dall’atmosfera del luogo, e non faccio altro che guardarmi intorno col naso all’aria strisciando i piedi per non inciampare.
Quando arriviamo al tavolo il ragazzo alza gli occhi dal bicchiere e mi abbaglia con un sorriso mozzafiato. Biondo, snello, con i capelli leggermente ricci che gli cadono sulle spalle. La cosa che mi colpisce di più però sono i suoi occhi, azzurri come il cielo dopo un temporale, senza polvere o smog, solo l’azzurro limpido e pulito dell’aria.
«Oh Seth, finalmente! Temevo non arrivassi in tempo per l’inizio del concerto!» dice, salutando Seth con il gesto che lui usa con me quando dico qualcosa di divertente a discapito di qualche altro amico, è un battere il cinque seguito da un battere il pugno, non so se mi spiego! È strano, simpatico e divertente, perché i ragazzi puntano a farsi del male con il pugno durante il saluto, mentre quando Seth lo fa con me mi sfiora appena, terrorizzato dall’idea di potermi fare male.
Il ragazzo si volta verso di me, e mi sorride nuovamente, porgendomi la mano.
«Perdona la maleducazione, io sono Jasper Hale! Tu sei..?»
«Bella, Bella Swan!» mi affretto a rispondere stringendo la mano di Jasper.

«Enchanté!»  risponde lui, io non riesco a trattenere una smorfia di disgusto sentendo ancora parole in quella lingua che aveva tormentato il mio viaggio verso la pizzeria!
La mia espressine non sfugge ai due ragazzi, che mi guardano perplessi! Jasper ritira la mano, quasi offeso, e mi sento in dovere di sorridere e spiegare la situazione, sicura che capiranno immediatamente la mia smorfia.
«Scusa, non fraintendere! Ma da casa mia fino alla pizzeria, il fratello di una mia amica non ha fatto altro che farmi ascoltare “musica” francese, e non sono riuscita a trattenere il disgusto quando hai usato la stessa lingua! Mi ci sono voluti venti minuti buoni di Guns ‘n’ roses per depurarmi le orecchie, ti prego capiscimi!» gli dico sorridendo, dopo aver mimato con le mani le virgolette attorno alla parola “musica”. Ottengo il risultato di farlo ridere a crepapelle con Seth,  e anche la sua stima a quanto pare!
«Poverina, siediti dai, che tra un attimo le tue orecchie non ricorderanno più nemmeno un suono di quella robaccia!» dice Jasper scostando una sedia. Mi piace questo ragazzo, è molto simpatico, affabile, carino, e sembra molto dolce. È lui che dovevo incontrare? L’agitazione che avevo è sparita quando ho incrociato i suoi occhi, è lui che mi porterà sulla mia nuova strada?  Non lo so, ultimamente seguo solo l’istinto, il mio cervello elabora solo ipotesi insensate sul mio futuro a seconda di cosa mi capita.
Sento un leggero aumento di trambusto alle mie spalle, e contorcendomi sulla sedia riesco ad intravedere un palco, che prima non avevo notato, sul quale un uomo enorme con indosso una maglietta nera con scritto a caratteri cubitali “STAFF” sta collegando fili e altri aggeggi strani, che non conosco. Amo la musica, ma oltre al flauto dolce non ho mai suonato, ed anche con quel maledetto aggeggio avevo le mie difficoltà! Non conosco l’attrezzatura, ma a quanto apre Jasper e Seth si, iniziano infatti a parlare a raffica si amplificatori, di voltaggi, di spinotti, di corde, di roba che non riesco nemmeno a pronunciare. Si interrompono solo quando notano la mia espressione totalmente persa ed inebetita. Jasper sorride e portando nervosamente una mano dietro la testa si scusa per la loro foga da musicisti. Così anche Jasper suona èh? Intressante…
«Suoni anche tu?» gli chiedo curiosa, mentre sorseggio la mia Coca Cola. Nessuno di noi sta bevendo alcolici, per solidarietà verso Seth che per stasera è il guidatore. Non mi costa tanta fatica, ormai è un mese che ho la patente, quindi anche io non bevo mai, e nemmeno prima ero il tipo di ragazza che esce e si scola mezza bottiglia di superalcolico, già una birra media durante il pasto per me è troppo, la lascio sempre indietro.  Nemmeno Jasper è un’amante dell’alcol, secondo il suo parere, che coincide con il mio, per divertirsi non serve essere ubriachi, come non essere d’accordo?
«Si e no, me la cavo con la chitarra, ma io non sono propriamente un musicista, diciamo che io sono la voce del gruppo!» mi risponde lui; è un cantante? Fantastico!

«Davvero? Dai, fammi sentire qualcosa! »  imploro, unendo le mani in segno di preghiera e facendo gli occhioni da Bambi! Lui ride, si mette ad ascoltare la canzone che sta passando in quel momento e non appena inizia la nuova strofa sovrappone la sua voce a quella del cantante, ipnotizzandomi!
Ha una voce fantastica! Un timbro particolarissimo, graffiante ma allo stesso tempo dolce, e poi la canzone, sicuramente lo aiuta ai miei occhi, essendo una delle mie preferite!

 ...

And maybe, I'll find out
A way to make it back someday
To watch you, to guide you, through the darkest of your days
If a great wave shall fall and fall upon us all
Then I hope there's someone out there
Who can bring me back to you

..... 

If I could, then I would,
I'll go wherever you will go
Way up high or down low, I'll go wherever you will go
 

Run away with my heart
Run away with my hope
Run away with my love
...
I know now, just quite how,
My life and love may still go on
In your heart, in your mind, I'll stay with you for all of time
... 

If I could, then I would,
I'll go wherever you will go
Way up high or down low, I'll go wherever you will go!

.. 

Quando le note della canzone si perdono, e la sua voce si spegne, sbatto le palpebre più volte, per tentare di riprendermi dall’ipnosi! Già, perché la voce di Jasper è ipnotica, talmente bella e melodiosa che risulta impossibile non restarne ammaliati.
«Wow» riesco a dire, «Hai una voce spettacolare! », non riesco a trattenere lo stupore che impregna le mie parole e sicuramente anche la mia espressione la dice lunga!
Jasper riporta la mano dietro la nuca, un gesto che a quanto pare fa quando è nervoso o imbarazzato. Stavolta punto sull’imbarazzato visto che nonostante la poca luce riesco a scorgere un leggero rossore sulle sue guance.
«Beh, grazie Bella!» mi dice, schiarendosi poi la voce.
Seth gli batte una mano sulla spalla, e ridendo fa un cenno verso il palco, dicendomi:
«Bella, ora però non metterti ad urlare e non tentare di saltare addosso a quel cantante, non sono gli originali ma fidati, sono davvero bravi!».
Mi giro curiosa, e non riesco a non sgranare gli occhi quando sul palco vedo un chitarrista con un cappello a cilindro nero in testa, lunghi riccioli scuri che cadono sulle sue spalle come una cascata, di fianco a lui un ragazzo dai capelli biondi, lunghi e lisci, con una bandana colorata con il motivo della bandiera americana ed un paio di pantaloni di pelle neri. Ci metto qualche secondo a capire bene dove sono, chi sono io, e chi sono loro, e quando connetto mi volto strabiliata verso Seth, che mi guarda con un sorriso sornione.
«La cover band ufficiale dei Guns? mi hai portato a vedere la cover band dei Guns? Ma io ti adoro!» gli  dico saltando dalla mia sedia alla sua. Mi afferra al volo ridendo ed abbracciandomi, di sottofondo i musicisti che accordano gli strumenti e la risata di Jasper.
Questa serata si preannuncia veramente fantastica!
Quando mi riposiziono sulla mia sedia il gruppo inizia a suonare, stordendomi con le note fantastiche delle canzoni che ho sempre amato! November rain,  Sweet child o’ mine, Paradise city! Mi lascio trasportare da quelle melodie fantastiche e dai fenomenali assoli del chitarrista, finché il cantante non annuncia il gran finale. Non ho tenuto conto delle canzoni che hanno fatto, quindi non ho la più pallida idea di quale possa essere la canzone conclusiva, ma a quanto pare Jasper e Seth la intuiscono, perché senza avvisarmi mi prendono in braccio e mi portano vicino al palco. Afferro saldamente le spalle dei due ragazzi, terrorizzata dall’altezza alla quale mi trovo. Già mi sento troppo alta con i tacchi, figuriamoci issata da due ragazzi di minimo un metro e ottanta di statura! Sono abituata al mio metro e sessanta, il mondo è diverso a quell’altezza sapete? È tutto più grande! Sorrido dei miei pensieri idioti, mentre tento di scendere.

«Hey, animali! Mettetemi giù! Subito!» strepito invano, ottenendo solo una presa più stretta e una risata. Molto simpatici, davvero!
«Dai Bella!» mi dice Seth, «Goditi l’ultima canzone da qui! Appena iniziano vedrai che ci ringrazierai!» si certo, come no! Voglio solo scendere di qui io!
Parte la chitarra, e quasi mi escono gli occhi dalle orbite! Non posso non averci pensato prima, è lei! La canzone perfetta!
Come preannunciato da Seth il nervosismo e l’indisposizione verso i miei due amici passa subito, lasciando spazio alla gratitudine! Iniziamo tutti e tre a cantare a squarcia gola, senza sosta! Sento la felicità farsi strada dentro il mio cuore, sono di nuovo felice! Cosa mi resta di pensare se non…

WELCOME TO THE JUNGLE!

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eccomi qui! la canzone che canta Jasper è Wherever you will go - The Calling!

QUI se volete c'è l'abito di Bella con le sue scarpe! 

fatemi sapere ;) al prossimo capitolo! (spero, se non vi ha fatto così schifo questo :) )

   
 
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