Eccovi il primo capitolo, spero
sia di vostro gradimento! sono veramente felice che il prologo abbia
interessato così tanti lettori! veramente, sono davvero
contentissima! :)
Questo capitolo ha come colonna sonora, come canzone portante diciamo,
una canzone che io adoro, e che ha anche dato il titolo al primo
capitolo!
ora smetto di ciarlare e vi lascio alla lettura!
..
..
Capitolo 1. Welcome to the jungle - Guns n' roses
...
...
Fisso
l’armadio intensamente, quasi sperando che appaia
magicamente dal groviglio di vestiti, quello che voglio! Che illusa che
sono! Con
il mio disordine non mi stupirei se un giorno il mio guardaroba mi
fagocitasse!
In un angolo però, spunta un triangolino di tessuto grigio
scuro, lo afferro e
lo estraggo dal mucchio colorato di maglie, pantaloni, maglioncini e
camice, ed
ecco il mio vestito per stasera! È sempre stato il mio
preferito, spallini
stretti, una scollatura bella ma non volgare, un busto leggermente
elaborato ed
una gonna morbida, non troppo corta, perfetto per la serata se abbinato
a delle
scarpe nere di vernice, con un fiocco sulla punta, regalatemi da Alice
l’anno
scorso. Questo vestito piaceva molto a Jacob, spero quasi di
incontrarlo per fargli
vedere che non sono più sua!
Ogni
tanto lo penso ancora, sono ancora arrabbiata con lui
per come mi ha trattata, e nonostante abbia imprigionato in uno
scatolone tutto
quello che gli apparteneva, non posso fare a meno di pensarlo a volte,
dopotutto ero innamorata davvero di lui.
Infilo
rapida il vestito e le scarpe, so che mi faranno
soffrire da matti, ma non posso certo presentarmi in infradito al
compleanno di
Kate! Kate è la sorella minore di Alice, ed oggi compie 17
anni! La prima parte
di serata la passerò con loro in pizzeria, poi verso le
undici mi verrà a
prendere Seth, un mio compagno di classe, per portarmi non so dove a
sentire un
gruppo che suona non so cosa! Perché ho accettato?
Perché sentivo che dovevo
accettare, ho sentito una stretta allo stomaco quando stavo per
rifiutare, ed
ho capito che dovevo dire di si!
Seth
non ha secondi fini, per lui sono una cara amica, e lo
stesso vale per me, anche per questo sono serena al pensiero di uscire
con lui!
E poi i suoi gusti musicali sono sempre stati ottimi, non dovrebbe
portarmi a
sentire cose strane in teoria! O almeno così
spero…
Finisco
di prepararmi con un velo di trucco e sparando in
aria i miei capelli corti, già, corti.. altra pazzia dovuta
alla delusione d’amore.
Dicono che quando una donna cambia uomo, o comunque volta pagina, debba
cambiare taglio di capelli, io ieri sono andata dalla parrucchiera
dicendo
soltanto “tagliali e vorrei dei riflessi viola!”
Penso
che se a mio padre non è venuto un infarto quando sono
tornata a casa, è vaccinato per 40anni! Il viola non si vede
quasi per niente,
solo sotto la luce il castano scuro lascia intravedere qualche
sfumatura, il
taglio è molto più corto di quanto mi aspettassi,
ma mi piace molto, sembro più
grande con i capelli così.
Guardo
l’orologio e sobbalzo, sono in ritardo,
maledettamente in ritardo! Infilo di corsa la giacchetta nera ed esco
di casa
urlando un saluto a mio papà, che salta sul divano
spaventato dal rombo dei
miei tacchi in corsa e dal mio urlo. Pover’uomo, da quando
vivo con lui le sue
coronarie hanno subito gravi danni, ne sono certa!
Non
sono propriamente una ragazza tranquilla, mi piace il
casino, il rumore, la frenesia! Quando sono sola in casa lo stereo
è sempre al
massimo, facendo tremare la casa al ritmo di batteria, chitarra e
basso! Adoro la
musica rock, la adoro davvero, è l’unica che
riesce a darmi la carica giusta ad
ogni ora della giornata!
Volando
giù dai gradini senza alzare gli occhi, per evitare
di uccidermi, vado a sbattere contro Alice che, come me, non guardava
dove
andava, concentrata sui suoi piedi, che calzavano vertiginosi tacchi.
Lei però
aveva optato per un paio di pantaloni scuri ed una camicetta bianca,
elegante
ma con stile, come solo Alice sa essere!
L’impatto
ci ha fatte barcollare parecchio, ma una volta
ritrovato l’equilibrio è impossibile non ridere
della situazione. Ci avviamo
verso l’auto, dove Eleazar, il fratello maggiore di Alice, ci
aspetta al volante.
«Buona
sera signorine, sempre in ritardo e maldestre vero?»
ci saluta sorridendo, rido di rimando e gli faccio una linguaccia. Mi
conosce
da quando ho 7 anni, ormai è anche mio fratello
praticamente! Partiamo e
durante il viaggio mimo diversi tentativi di suicidio con Alice, visto
che i
gusti musicali di suo fratello sono discutibili!
Quando
arriviamo alla pizzeria scendiamo dall’auto alla
velocità della luce, tentando di allontanarci da quella
sottospecie di nenia
alla quale ci ha costrette quel pazzo! Come diavolo si fa ad ascoltare
roba
simile? Come l’ha chiamata? Musica francese? Qualcosa in
francese si… qualcosa
di terribilmente francese e terribilmente mieloso e oscenamente
rivoltante! Scende
anche Eleazar dall’auto, leggermente offeso dal nostro
comportamento, dicendoci
che i nostri timpani sono seriamente danneggiati se non apprezziamo
quella
musica.
«I
miei timpani hanno tentato il suicidio quarantacinque
volte da quando hai acceso la radio, erano sanissimi prima che tu li
maltrattassi con quella cosa che tu ti ostini a chiamare musica! Quando
ti
deciderai ad ascoltare cose umane?» ribatte prontamente
Alice, quella ragazza
ha sempre la risposta pronta, non c’è che dire!
Entrando
in pizzeria troviamo Kate e tutti gli altri
invitati, ne conoscerò al massimo due o tre, ma non mi
preoccupo di presentarmi
con tutti, non sono propriamente persone interessanti.
C’è Mike Newton, il
fidanzato di Kate, e questo dovrebbe bastare per capire il basso
livello
intellettuale che aleggiava nel nostro tavolo. Mi siedo rapida accanto
ad Alice
ed Eleazar, così da poter intrattenere una conversazione
umana senza dover per
forza parlare con Jessica e Lauren, sedute dall’altra parte
del tavolo.
Una
volta ordinato, dopo i commenti miei e di Alice sul
cameriere, veramente molto carino, che ci serviva, Jessica salta in
piedi tutta
esaltata, tra le mani una birra piccola della quale avrà
bevuto solo un sorso,
forse. Nonostante il contenuto alcolico pari a zero che le circola in
corpo,
finge di essere ubriaca persa per attirare le attenzioni, sanno tutti
che è
innamorata di Mike da una vita! Non capisco perché Kate
l’abbia invitata
sinceramente!
Quando
inizia il suo discorso, ci sta fissando tutta la
pizzeria. Che vergogna! È imbarazzante stare allo stesso
tavolo, mi verrebbe
voglia di alzarmi ed urlare “io non la conosco
quella!” ma sono troppo timida
per farlo, e poi purtroppo la conosco.
«Ciao
ragazzi! Sono Jessica! Vi ho portato queste!»
comincia, estraendo dalla borsa delle coroncine con sopra delle fatine,
non
possono essere i diademi delle Winx penso, ma aimè,
sopravvalutavo il QI di
Jessica!
«I
ragazzi le devono indossare! Per festeggiare Kate! Sarà
bellissimo
vedervi con le coroncine! » e ridendo si siede. È
patetica, patetica davvero!
Però
devo ringraziarla, vedere Eleazar con la coroncina di
Stella è un’esperienza unica! Mi si chiude lo
stomaco tanto rido, e non riesco
nemmeno a finire la pizza. Lui è alquanto contrariato dalla
Stanley, la
sopporta quanto me ed Alice, ma non si oppone più di tanto
alla coroncina,
sapendo che se l’avesse rifiutata, l’attenzione
dell’intero locale sarebbe
stata su di lui, visto che Jessica avrebbe fatto una tragedia greca sul
suo
rifiuto!
La
serata è piacevole, e non mi accorgo che il tempo passa
in fretta con loro. Quando una mano calda mi afferra la mano con cui
stavo
gesticolando animatamente mi prende quasi un colpo, temevo di aver
urtato un
cameriere!
Invece
il sorriso luminoso di Seth mi riporta alla realtà,
guardo l’orologio stupita e mi accorgo che sono in ritardo di
quindici minuti
sulla tabella di marcia! Lascio i soldi ad Alice per pagare, saluto
tutta la
tavolata allontanandomi con Seth che mi tiene a braccetto per evitare
che i
tacchi mi uccidano.
Salgo
in auto in trepidante attesa, sto per incontrare
qualcuno che mi cambierà la vita, o comunque ci siamo quasi!
Sento che nel
locale dove mi sta portando c’è qualcuno che devo
conoscere, è scritto che io
conosca quel qualcuno!
Venti
minuti dopo, le mie orecchie martoriate dalla musica
di Eleazar si sono ormai rilassate con lo stereo di Seth, che manda
solo gruppi
selezionati minuziosamente da lui! Seth suona la chitarra in un gruppo,
quindi
molte volte per imparare bene una canzone la riascolta centinaia di
volte, e in
questi venti minuti ho ascoltato ben quattro volte la fantastica
Welcome to the
jungle, dei Guns ‘n’ roses. Magnifica canzone! E
magnifico anche il cantante
direi!
Sta
per partire per la quinta volta quando Seth parcheggia e
spegne l’auto, siamo arrivati!
Il
locale sembra più che altro un grosso magazzino adibito a
pub, le auto sono ovunque, segno che è molto rinomato, e
anche il portico
esterno è gremito di gente.
«Non
preoccuparti Bella, un mio amico ci sta tenendo il
tavolo!» mi
tranquillizza Seth notando i
miei occhi sgranati davanti a quella folla. Quando entro resto stupita
dall’interno
del locale. Tavoli e panche di legno, un bancone di pietra scura, luci
molto
soffuse, musica di sottofondo non troppo alta, barman indaffarati con
calici di
birra enormi e mini-cocktail colorati, il tutto nel caos più
totale. Le pareti
sono rivestite di cartelloni pubblicitari di gruppi, cantanti,
musicisti di
ogni genere, ed anche il soffitto è un collage di
striscioni, cartelli e
fotografie. Non è chic, ne tantomeno alla moda, ma
è bello!
Non
saprei mai descrivere esattamente la sensazione, ma
quell’ambiente così spartano mi faceva sentire a
casa, a mio agio. Il rock era
il re di quel luogo, il sovrano indiscusso, lo si notava da chi
frequentava il
locale, dalla musica che gli altoparlanti diffondevano senza sosta,
persino la
birra urlava “Rock n Roll!”. Sono pazza? Probabile!
Mi
lascio guidare da Seth in quel trambusto, fino ad un micro
tavolino dove un ragazzo biondo sta sorseggiando una bevanda scura.
È proprio
verso di lui che ci dirigiamo io e Seth, o meglio, è verso
di lui che Seth mi
trascina! Io infatti sono ipnotizzata dall’atmosfera del
luogo, e non faccio
altro che guardarmi intorno col naso all’aria strisciando i
piedi per non
inciampare.
Quando
arriviamo al tavolo il ragazzo alza gli occhi dal
bicchiere e mi abbaglia con un sorriso mozzafiato. Biondo, snello, con
i
capelli leggermente ricci che gli cadono sulle spalle. La cosa che mi
colpisce
di più però sono i suoi occhi, azzurri come il
cielo dopo un temporale, senza
polvere o smog, solo l’azzurro limpido e pulito
dell’aria.
«Oh
Seth, finalmente! Temevo non arrivassi in tempo per l’inizio
del concerto!» dice, salutando Seth con il gesto che lui usa
con me quando dico
qualcosa di divertente a discapito di qualche altro amico, è
un battere il
cinque seguito da un battere il pugno, non so se mi spiego!
È strano, simpatico
e divertente, perché i ragazzi puntano a farsi del male con
il pugno durante il
saluto, mentre quando Seth lo fa con me mi sfiora appena, terrorizzato
dall’idea
di potermi fare male.
Il
ragazzo si volta verso di me, e mi sorride nuovamente,
porgendomi la mano.
«Perdona
la maleducazione, io sono Jasper Hale! Tu sei..?»
«Bella,
Bella Swan!» mi affretto a rispondere stringendo la
mano di Jasper.
«Enchanté!»
risponde lui, io non riesco
a trattenere una
smorfia di disgusto sentendo ancora parole in quella lingua che aveva
tormentato il mio viaggio verso la pizzeria!
La
mia espressine non sfugge ai due ragazzi, che mi guardano
perplessi! Jasper ritira la mano, quasi offeso, e mi sento in dovere di
sorridere e spiegare la situazione, sicura che capiranno immediatamente
la mia
smorfia.
«Scusa,
non fraintendere! Ma da casa mia fino alla pizzeria,
il fratello di una mia amica non ha fatto altro che farmi ascoltare
“musica”
francese, e non sono riuscita a trattenere il disgusto quando hai usato
la
stessa lingua! Mi ci sono voluti venti minuti buoni di Guns
‘n’ roses per
depurarmi le orecchie, ti prego capiscimi!» gli dico
sorridendo, dopo aver
mimato con le mani le virgolette attorno alla parola
“musica”. Ottengo il
risultato di farlo ridere a crepapelle con Seth,
e anche la sua stima a quanto pare!
«Poverina,
siediti dai, che tra un attimo le tue orecchie
non ricorderanno più nemmeno un suono di quella
robaccia!» dice Jasper
scostando una sedia. Mi piace questo ragazzo, è molto
simpatico, affabile,
carino, e sembra molto dolce. È lui che dovevo incontrare?
L’agitazione che avevo
è sparita quando ho incrociato i suoi occhi, è
lui che mi porterà sulla mia
nuova strada? Non
lo so, ultimamente
seguo solo l’istinto, il mio cervello elabora solo ipotesi
insensate sul mio
futuro a seconda di cosa mi capita.
Sento
un leggero aumento di trambusto alle mie spalle, e
contorcendomi sulla sedia riesco ad intravedere un palco, che prima non
avevo
notato, sul quale un uomo enorme con indosso una maglietta nera con
scritto a
caratteri cubitali “STAFF” sta collegando fili e
altri aggeggi strani, che non
conosco. Amo la musica, ma oltre al flauto dolce non ho mai suonato, ed
anche
con quel maledetto aggeggio avevo le mie difficoltà! Non
conosco l’attrezzatura,
ma a quanto apre Jasper e Seth si, iniziano infatti a parlare a raffica
si
amplificatori, di voltaggi, di spinotti, di corde, di roba che non
riesco
nemmeno a pronunciare. Si interrompono solo quando notano la mia
espressione
totalmente persa ed inebetita. Jasper sorride e portando nervosamente
una mano
dietro la testa si scusa per la loro foga da musicisti. Così
anche Jasper suona
èh? Intressante…
«Suoni
anche tu?» gli chiedo curiosa, mentre sorseggio la
mia Coca Cola. Nessuno di noi sta bevendo alcolici, per
solidarietà verso Seth
che per stasera è il guidatore. Non mi costa tanta fatica,
ormai è un mese che
ho la patente, quindi anche io non bevo mai, e nemmeno prima ero il
tipo di
ragazza che esce e si scola mezza bottiglia di superalcolico,
già una birra
media durante il pasto per me è troppo, la lascio sempre
indietro. Nemmeno
Jasper è un’amante dell’alcol, secondo
il suo parere, che coincide con il mio, per divertirsi non serve essere
ubriachi,
come non essere d’accordo?
«Si
e no, me la cavo con la chitarra, ma io non sono
propriamente un musicista, diciamo che io sono la voce del
gruppo!» mi risponde
lui; è un cantante? Fantastico!
«Davvero?
Dai, fammi
sentire qualcosa! » imploro,
unendo le
mani in segno di preghiera e facendo gli occhioni da Bambi! Lui ride,
si mette
ad ascoltare la canzone che sta passando in quel momento e non appena
inizia la
nuova strofa sovrappone la sua voce a quella del cantante,
ipnotizzandomi!
Ha
una voce fantastica! Un timbro particolarissimo,
graffiante ma allo stesso tempo dolce, e poi la canzone, sicuramente lo
aiuta
ai miei occhi, essendo una delle mie preferite!
And maybe,
I'll find out
A way to make it back someday
To watch you, to guide you, through the darkest of your days
If a great wave shall fall and fall upon us all
Then I hope there's someone out there
Who can bring me back to you
If I could,
then I would,
I'll go wherever you will go
Way up high or down low, I'll go wherever you will go
Run away
with my heart
Run away with my hope
Run away with my love
...
I know now, just quite how,
My life and love may still go on
In your heart, in your mind, I'll stay with you for all of time
...
If I could,
then I would,
I'll go wherever you will go
Way up high or down low, I'll go wherever you will go!
Quando
le note della canzone si
perdono, e la sua voce si spegne, sbatto le palpebre più
volte, per tentare di
riprendermi dall’ipnosi! Già, perché la
voce di Jasper è ipnotica, talmente
bella e melodiosa che risulta impossibile non restarne ammaliati.
«Wow»
riesco a dire, «Hai una voce
spettacolare! », non riesco a trattenere lo stupore che
impregna le mie parole
e sicuramente anche la mia espressione la dice lunga!
Jasper
riporta la mano dietro la
nuca, un gesto che a quanto pare fa quando è nervoso o
imbarazzato. Stavolta punto
sull’imbarazzato visto che nonostante la poca luce riesco a
scorgere un leggero
rossore sulle sue guance.
«Beh,
grazie Bella!» mi dice, schiarendosi
poi la voce.
Seth
gli batte una mano sulla spalla,
e ridendo fa un cenno verso il palco, dicendomi:
«Bella,
ora però non metterti ad
urlare e non tentare di saltare addosso a quel cantante, non sono gli
originali
ma fidati, sono davvero bravi!».
Mi
giro curiosa, e non riesco a non
sgranare gli occhi quando sul palco vedo un chitarrista con un cappello
a cilindro
nero in testa, lunghi riccioli scuri che cadono sulle sue spalle come
una
cascata, di fianco a lui un ragazzo dai capelli biondi, lunghi e lisci,
con una
bandana colorata con il motivo della bandiera americana ed un paio di
pantaloni
di pelle neri. Ci metto qualche secondo a capire bene dove sono, chi
sono io, e
chi sono loro, e quando connetto mi volto strabiliata verso Seth, che
mi guarda
con un sorriso sornione.
«La
cover band ufficiale dei Guns?
mi hai portato a vedere la cover band dei Guns? Ma io ti
adoro!» gli dico
saltando dalla mia sedia alla sua. Mi afferra
al volo ridendo ed abbracciandomi, di sottofondo i musicisti che
accordano gli
strumenti e la risata di Jasper.
Questa
serata si preannuncia
veramente fantastica!
Quando
mi riposiziono sulla mia
sedia il gruppo inizia a suonare, stordendomi con le note fantastiche
delle
canzoni che ho sempre amato! November rain, Sweet
child o’ mine, Paradise city! Mi lascio
trasportare da quelle melodie fantastiche e dai fenomenali assoli del
chitarrista, finché il cantante non annuncia il gran finale.
Non ho tenuto
conto delle canzoni che hanno fatto, quindi non ho la più
pallida idea di quale
possa essere la canzone conclusiva, ma a quanto pare Jasper e Seth la
intuiscono,
perché senza avvisarmi mi prendono in braccio e mi portano
vicino al palco. Afferro
saldamente le spalle dei due ragazzi, terrorizzata
dall’altezza alla quale mi
trovo. Già mi sento troppo alta con i tacchi, figuriamoci
issata da due ragazzi
di minimo un metro e ottanta di statura! Sono abituata al mio metro e
sessanta,
il mondo è diverso a quell’altezza sapete?
È tutto più grande! Sorrido dei miei
pensieri idioti, mentre tento di scendere.
«Hey,
animali! Mettetemi giù! Subito!»
strepito invano, ottenendo solo una presa più stretta e una
risata. Molto simpatici,
davvero!
«Dai
Bella!» mi dice Seth, «Goditi l’ultima
canzone da qui! Appena iniziano vedrai che ci ringrazierai!»
si certo, come no!
Voglio solo scendere di qui io!
Parte
la chitarra, e quasi mi escono
gli occhi dalle orbite! Non posso non averci pensato prima,
è lei! La canzone
perfetta!
Come
preannunciato da Seth il nervosismo
e l’indisposizione verso i miei due amici passa subito,
lasciando spazio alla
gratitudine! Iniziamo tutti e tre a cantare a squarcia gola, senza
sosta! Sento
la felicità farsi strada dentro il mio cuore, sono di nuovo
felice! Cosa mi
resta di pensare se non…
WELCOME TO THE JUNGLE!
..
..
..
eccomi qui! la canzone che canta Jasper è Wherever you will go - The Calling!
e QUI se volete c'è l'abito di Bella con le sue scarpe!
fatemi sapere ;) al prossimo
capitolo! (spero, se non vi ha fatto così schifo questo :) )