Solo tre minuti
Salve gente! Com’è andato il primo cappy, eh? È stato di vostro gradimento? Ben bene! Chi sarà
mai il misterioso ragazzo che sembra aver tanta confidenza con la nostra Sanguccia? E cosa farà il bel
pirata della sera? E se x caso ci fosse una storia molto più
complicata dietro questa faccenda?
Che
cavolo stava facendo quello stupido? Prenderla e baciarla a quel modo proprio
davanti a Miroku! Se avesse potuto si sarebbe sepolta
viva. La cosa che la mandava in bestia più di ogni
altra era che lui continuava a passarle le mani su tutto il corpo come se LEI
fosse stata di SUA proprietà.
Come un
tempo…
Con la coda
dell’occhio scrutò il volto del ragazzo vestito da pirata. Non parlava, non
diceva niente, era immobile come una statua e continuava a fissare lei e il suo
“compagno” in paziente attesa di qual cosa.
Non voleva
che lui pensasse male di lei. Già non godeva di ottima
reputazione ai suoi occhi, la vedeva sempre come una ragazza testarda, frigida
e priva di qualche dote femminile. Almeno come cat woman non voleva fare la solita figura da scema. Quindi,
cercando di liberarsi da quello, cominciò a battergli pugni sul petto,
ottenendo però l’effetto contrario, Masaya infatti, la strinse più forte tanto da toglierle il fiato.
- Ehi? Hai da
fare ancora per molto? – la voce rude e scocciata di Inu
Yasha la salvò da quella languida tortura; il giovane le lasciò la bocca
sbuffando infastidito.
- Mi dispiace
amore, ci hanno interrotti – le bisbigliò a fiori di
labbra.
Solo allora
lei ebbe la possibilità di guardarlo meglio: aveva un aspetto trasandato, la
camicia semi aperta, lunghe collane d’oro e d’argento attorno al collo, i jeans calati sotto la vita con la cerniera alzata e il
bottone aperto, le unghia nere come le labbra e sempre dello stesso colore
erano le vistose borse sotto gli occhi che gli esaltavano le iridi
azzurrissime… quelle che una volta l’avevano fatta tanto innamorare…
- Il
dispiacere è tutto tuo! – gli rispose acida.
- Come? Amore sei diventata timida? Beh… io quella notte non ti
ricordavo così “chiusa”! – disse malizioso.
- Lasciami perdere! Come te lo devo dire? Io non ho più niente
a che fare con te! -.
- Perché? Hai qualcun altro questa sera
con cui divertirti? -.
- Ci sono io!
Tu puoi anche sparire! Adesso! – intervenne il demone strappando l’amica dalle
mani di quel Marilyn Manson
esageratamente euforico.
Sango si
nascose dietro le larghe spalle dell’amico fulminando con gli occhi il biondino
dal sorriso spavaldo che continuava a fissarla felice del suo operato. Se non fosse stato x il
fatto che Miroku non doveva riconoscerla, lo avrebbe preso volentieri a calci!
- Andiamo via
– le disse Inu Yasha stringendole la mano e prendendo per un fianco Kagome, che intanto se ne stava nera di rabbia a guardarsi la scena.
Inu Yasha
sospirò, sapeva l’inferno che aveva passato Sango a causa di quel verme.
Aveva
trascorso nottate intere a badare a lei assieme a Kagome, era scappata di casa e aveva smesso di studiare… Se solo quella sera non
l’avesse lasciata sola con lui…
Qualcuno lo
afferrò per le spalle costringendolo ad abbandonare i cattivi pensieri.
- Ehi tu! Hai già Kagome, lei viene con me! – il fratello lo fissava, pareva esageratamente incavolato…
Il demone
rise divertito spintonandogliela addosso.
- Un momento!
Intervenne Kagome piazzandosi fra Sango e i ragazzi – si
da il caso che LEI è venuta qui con ME! -.
- Quando avete finito mi fate sapere! – borbottò la ragazza
ormai al culmine della rabbia.
- Toh! Guardate la che bella Cleopatra! – esclamò
Masaya ignorandoli – ci vediamo dopo! – finì
correndo via.
- Io lo
ammazzo uno di questi giorni! – bisbigliò Kagome con sguardo omicida.
- No! Quello è compito mio – rispose furibondo Inu.
Sango se ne
stava dietro l’amica coprendosi alla meno peggio il
viso. Come aveva fatto Masaya a riconoscerla
nonostante la maschera, la parrucca e le lenti? E poi… quelle mani… avevano osati di nuovo toccarla ed era stato orribile! La sensazione
che gli procurava quel tocco rozzo e ansioso di scoprire
chissà cosa su quel suo corpo… era stata dura ricacciare le lacrime al
ricordo di quella notte…
Si strinse
nelle spalle chinando la testa a fissare il pavimento.
- Va tutto
bene? – le chiese Miroku alzandole il viso.
Lei lo fissò
estasiata ringraziando mentalmente Kagome per averle comprato quel vestito….
Almeno era riuscita ad avvicinare il ragazzo più bello e gentile che avesse mai conosciuto. Certo, lui la desiderava
non c’era alcun dubbi… ma solo come la gattina sexy di quella sera e non
come l’amica goffa ed impacciata di Sagome. Se avesse saputo sarebbe morto di
vergogna… in fin dei conti era normale! Lui, abituato
alle belle ragazze, come poteva invaghirsi o magari innamorarsi della peggiore mai
esistita?
Sospirando
chinò il capo e fece un segno d’assenso.
D’improvviso
le note di una canzone invasero la palestra della scuola, era una melodia dolce
e lenta… concedeva tutto il tempo ai due rappresentanti d’istituto di arrivare
al centro della pista. Kagome fissava sorridente Inu Yasha, l’altro l’abbracciò
una volta arrivati a destinazione. 3… 2… 1….Buio!
La musica
cessò per dieci secondi,Inu Yasha salì sul palco
accompagnato da altri due ragazzi: Sesshomaru e Koga. Kagome se ne stava bella
sistemata al centro della pista attendendo impaziente l’arrivo del suo bel
cavaliere per iniziare la danza.
Le luci si
riaccesero dando il via alla festa sulle note di “un altro ballo”.
Le voci dei
tre ragazzi sul palco erano divine, la danza della gatta nera e del suo bel Peter Pan era spettacolare,
suscitavano una strana atmosfera magica attorno alla gente, che puntuale e
tutta emozionata, si apprestò a raggiungere la pista ed incominciare a ballare.
- Cavolo… -
Sango rimase senza parole.
- Sono fiero
dei nostri rappresentanti di istituto – rise divertito
Miroku poi si girò verso lei – ti va di ballare? -.
- Cosa? -.
- Hai capito
bene -.
- Ma io non ne sono capace! -.
- DAI! – rise
il giovane trascinandola fra la folla.
Sango dal
canto suo non ne stava capendo più niente! Con quel ragazzo, che mai nella vita
si sarebbe sognata di poter magari rivolgergli la parola, ci stava ballando ad
una festa in maschera e per giunta lui era attratto da lei! Ma il mondo stava
crollando e lei nemmeno se ne era accorta?
Quanto le
piaceva! Era davvero una gran bella sensazione sentire il suo corpo così
morbido e caldo contro di se. E diceva di non saper
ballare? Scherzava vero?
- Mi hai
detto una bigia – le disse avvicinando la bocca all’orecchio
di lei – sai ballare benissimo – aggiunse cercando di regolare la voce
al massimo della sensualità. Fu felice di vedere che lei perse un passò. D’stinto l’afferrò per i
fianchi facendola aderire ancora di più al suo corpo, fisso gli occhi in quelli
di lei, infine attese che Inu Yasha partisse con il suo assolo.
Lo fece:
“ Ehi baby
che
ci fai laggiù?
non
vedi che sei solo tu
che
non ti muovo
so
che se solo volessi mi ipnotizzeresti
su
perché non porvi?”.
Le prese le
mani facendola arrossire e se le mise sul petto coprendole con le sue,
continuando a muoversi a ritmo.
“dammi
le mani bambina
stammi
vicino fino a farmi perdere nel sapore del tuo respiro
fino
all’ultimo giro per poi domani svegliarmi al mattino
con
il tuo profumo divino ancora sul cuscino”.
Le sorrise
obbligandola a muoversi sotto il suo tempo. Sango stava diventando viola dalla
vergogna! Non aveva mai provato tante emozioni in una volta.
- Sei
bellissima…. – le sussurrò baciandole la tempia.
- Grazie… -
bisbigliò l’altra tesa come una corda di violino.
Lui se ne accorse. – perché non ti
rilassi? – le chiese muovendole una mano sulla schiena.
Sango lo
fece… si abbandonò completamente al suo cavaliere, lasciando che fosse lui a
condurre il gioco.. la musica sembrava così lontana in
quei momenti… non sentiva altro che il respiro caldo del ragazzo sulla pelle…
gli posò la testa sulla spalla chiudendo gli occhi… mentre lui le carezzava la
nuca baciandole il collo….
- Bene gente!
– la voce di Inu Yasha li fece rinsavire – questa sera
abbiamo deciso di inserire anche il karaoke! Chi vuole venir qui
a cantare questa sera è il ben venuto! Per le canzoni e le basi musicali rivolgetevi al Dj Shippo Aizawa! – continuò
indicando il ragazzino dal capelli rossi intento nel
sistemare i microfoni e l’audio – allora? – Kagome prese in mano l’altoparlante
– chi è il primo questa sera? -.
Dalla
palestra salì un mormorio piuttosto acceso. Tutti si guardavano l’un l’altro in attesa di veder spuntare dal nulla il cavaliere
impavido senza macchie e senza paura!
- Devo andare ad aiutare i nostri compagni – rise Miroku
sciogliendo il loro abbraccio – a dopo cara! – continuò baciandole la fronte.
- Ma cosa vedono i miei occhi? Il bel play
boy della nostra scuola sta confabulando con il Dj! A
chi sarà rivolta la sua serenata romantica questa volta? – disse
Kagome suscitando le risate degli studenti li presenti.
- Eh… è un segreto… – rispose Miroku arrivando sul palco.
- E con che cosa ci delizierà questo bel giovanotto sta sera?
-.
- “solo 3
minuti” – rispose il giovane suscitando le urla delle ragazze e le lamentele
dei ragazzi.
Sango arrossì
vistosamente ricordando il significato della canzone e
cercò di non farsi vedere mentre quello cantava, sicuramente durante la canzone
l’avrebbe indicata come facevano di solito i grandi artisti e lui in quel
momento non si sentiva altro che quello! Figuriamoci se le
dedicava x davvero quella canzone? Era soltanto per conquistare quella
bella e misteriosa amica di Kagome.
- 3 minuti solo 3 minuti x parlarti di me….
– la voce calda e suadente di Miroku pervase la stanza rendendo l’atmosfera
magica e romantica. Era diversa dal cantante del Negramaro… molto più profonda e rauca.
Sango rimase
ferma ad ascoltare parola per parola la canzone, la
conosceva già di suo, però era tutta un’altra cosa sentirsela dedicare da un
così bello studente. Arrivò il ritornello e le voci delle ragazze superavano
quasi quella di Miroku contento di sentire tanto entusiasmo proveniente dalla
folla.
Poi finì e
rimase a fissare la piccola gattina nera in attesa
della prossima strofa.
- 3 minuti solo 3 minuti x fidarti di me…. –
cantò lanciandole un bacio.
Lei pregò che
nessuno avesse capito a chi fosse rivolto. Quello scemo le stava facendo
davvero una corte spietata!
Intanto Inu
Yasha e Kagome se la ridevano alla grande nel vedere i due amici comportarsi a
quel modo! Sembravano due bambini!
- Che carini! – miagolò lei appoggiandosi al petto del suo bel
demone.
- Già! Sono
peggio di noi! -.
- Ti ricordi
la nostra canzone? -.
- “ sono un imbranato…”
– le canticchiò lui stringendola forte.
- A quei
tempi c’era Tiziano Ferro… adesso che fine avrà fatto?
-.
- Ho sentito dire che era a Sanremo quest’anno! – .
- A sì? -.
- Ma a noi che importa? Dai vieni qui!
– disse guardandola malizioso.
- Aiuto un
demone! – urlacchiò Kagome cingendogli il collo con le braccia.
- Smettila… -
le sussurrò serio.
- Inu Yasha
che ti prende? -.
- Ti Amo – le bisbigliò sigillando la propria bocca su quella della
ragazza, in quel momento la voce di Miroku cantò il secondo ritornello.
- “…come neve, fredda scenderei … - chinò il
viso e sorrise avviandosi giù dal palco - come
le bugie che ogni gironi direi…. Come neve fredda scenderei
– la folla si aprì lasciandolo passare - per
coprir tutto quello che sei…come sale, bianco brucerei, bianco brucerei, bianco
brucerei… brucerei…. – si piazzò avanti a lei - Brucerei…. Un minuto resta un minuto per poterti dire… - infine la baciò sotto gli
applausi e urla dei compagni.
Quel gesto la
lasciò senza parole! Non era da lei rimanere impassibile anzi
non REAGIRE a cose del genere, dopo Masaya si era
giurata che nessun altro ragazzo sarebbe entrato nella sua vita…però Miroku le
era sempre piaciuto! Dal primo giorno che l’aveva visto passeggiare con Kagome
ed Inu Yasha… ma era pur sempre un uomo! E per giunta la sua reputazione non era delle migliori a
scuola! Però… almeno quella sera poteva permettersi di essere
quella che appariva, al diavolo se stessa! Un ragazzo bellissimo e
infinitamente dolce le stava facendo una corte tremendamente spietata e lei se
ne stava li? Ferma senza far niente?
Miroku si
staccò dal suo viso di qualche centimetro.
- Apri la bocca – le ordinò a fior di labbra.
Lei obbedì
attirandolo più vicino.
Lui rise fra
se accettando l’abbraccio della giovane e mordicchiandole la bocca.
- Ehi Kagome…
- sussurrò Inu Yasha dandole una gomitata. Era allibito, e l’altra lo era
ancora di più.
- Cosa? -.
- Sto facendo
uno strano sogno! Svegliami ho paura! Sango mi fa
paura! -.
- Prima
svegliami te! -.
Com’era bello
stare stretta contro quel petto così caldo e accogliente senza badare a
pettegolezzi e assurde prevenzioni, non l’avrebbe
riconosciuta nessuno! Domani avrebbero chiesto in giro e senza poter
trovare informazioni sulla misteriosa gatta nera l’avrebbero dimenticata… sì… ma lei avrebbe dimenticato? Un brivido le attraversò la
schiena….doveva allontanarsi subito da lui prima che se ne affezionasse
ancora di più, prima di innamorarsene, prima di soffrire di nuovo!
- Chi sei? – le chiese lui giocherellando con una ciocca dei suoi
capelli – mi hai stregato gattina… -.
Lei lo guardò, fisso negli occhi, non avrebbe mai dimenticato
quell’espressione invaghita su quel volto… mai!
Gli sorrise, almeno x l’ultima volta… poi corse via piangendo.
Eh? Eh? Che
ne dite? Come sta procedendo? Forse ho esagerato sul fatto delle canzoni…. Ma dovrete rassegarvi! Ormai quasi ogni capitolo sarà
accompagnato da una canzoncina… x il fatto di Tiziano Ferro,
mi hanno detto che era davvero a Sanremo, però non so se è vero. Non l’ho visto
quest’anno!
Commentate altrimenti non vado avanti!
Mi raccomando!eh eh scherzo! ^_______-