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Autore: DreamOn    20/06/2011    1 recensioni
ed ecco la mia nuova spassionata Wemma xD anche se inizialmente ambientata in una normale lezione del Glee Club! vi prego, leggete e recensite!
DreamOn
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Will Schuester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hello Again

 

<< La vita è quello che ti succede, mentre sei impegnato a fare altri programmi>>

John Lennon

 

Scrissi alla lavagna il tema della settimana.

Lo avevo già proposto una volta, ed aveva avuto successo, per cui essendo a corto di idee lo riproposi.

Duetti! Che ne dite? Ho visto che la prima volta che l'ho proposta vi è piaciuta, come idea, ed ho pensato di riproporla, sperando che questa volta anche Finn e Rachel la prendano seriamente! -ironizzai lanciando un occhiatina ai due ragazzi ma Rachel stava già scrivendo in un blocco le possibili canzoni da fare.- ed anche questa volta si vincerà una cena, al Bel Grissino!

Professore? Si può cantare anche con un ragazzo?- chiese Kurt, lanciando uno sguardo d'intesa a Santana.

Si, certo, anche due ragazze possono cantare insieme!- Santana lanciò un occhiatina fugace a Brittany.

Probabilmente aveva in mente di duettare con lei, e Kurt lo sapeva.- Mercoledì prossimo vi voglio tutti in auditorium, alle 15.30 come sempre. Stupitemi!- cominciai a preparami per andare via, mentre i ragazzi si mettevano in coppia per decidere cosa cantare.

* * *

L'auditorium era come sempre mezzo vuoto, mi sedetti nella sesta fila, aspettando che i ragazzi cominciassero con le loro performance.

Mercedes e Sam furono i primi.

Buongiorno Mr.Shue, allora Sam ed io abbiamo capito che le nostre voci stanno bene insieme, percui abbiamo deciso di metterci in coppia, ma solo per questo duetto – La ragazza arrossì un poco, guardando Sam- band, pianista.. attaccate!- Brad ed i ragazzi dell'orchestra scolastica cominciarono a suonare.

Era Unwritten di Natasha Bedingfield.

Come sempre Mercedes mi ipnotizzò con quella voce calda e grintosa, seguita dall'altrettanto calda, voce di Sam, in questa bellissima canzone.

 

feel the rain on your skin
no one else can feel it for you
only you can let it in
no one else, no one else
can speak the words on your lips
drench yourself in words unspoken
live your life with arms wide open
today is where your book begins
the rest is still unwritten

 

Palesemente la ragazza riuscì a rendere sua quella canzone aggiungendoci un assolo finale, di quelli che neanche Rachel Berry sarebbe riuscita a fare. Spalancai la bocca pensando a come facesse a non fermarsi a respirare. Ma in fondo era Mercedes Jones, la Beyoncè diciassettenne.

Sam concluse in coro la canzone, abbracciando poi la ragazza, che dopo essersi ricomposta mi disse

Be'? Vedo che lei ed il suo culetto bianco hanno deciso di alzarsi ad applaudire! Spero si alzino anche per portarci al bel grissino!- sorrisi a Mercedes, che come sempre se ne era uscita con una delle sue battute sarcastiche da rapper del ghetto di New York.

Ha ha ha ha, puoi contarci Mercedes!- ironizzai, lasciando che uscissero dal palco, per cedere il posto a Tina e Mike

Buongiorno professore, ehm.. come ben saprà noi siamo svantaggiati perché Mike non è bravo a cantare, ma cercheremo di fare del nostro meglio, Mike ballerà.- Annuì comprensivo- bene, canteremo I Cought My Self dei Paramore.

Tina intonò alla meraviglia quella canzone, dimostrandomi ancora una volta di quanto fosse dotata. Era incredibile, così timida ed introversa eppure bastava un arrangiamento per farle tirare fuori tutto ciò che nascondeva dentro. Con la musica riusciva ad esprimere tutta se stessa, mettendo il luce tutto ciò che nascondeva la sua introversione. Era favolosa.

Per non parlare di Mike, quando ballava sembrava prendesse il volo, era così armonico nei movimenti.

Non ne sbagliava uno, mi chiesi perché non fosse entrato in una compagnia di ballo e perché non avesse partecipato in quei programmi tipo America's best dance crew.

 

Now when I caught myself
I had to stop myself
From saying something that
I should have never thought

Of you, of you
You're pushing and pulling me
Down to you
But I don't know what I want
No, I don't know what I want
You got it, You got it
Some kind of magic
Hypnotic, Hypnotic
You're leaving me breathless
I hate this, I hate this
You're not the one I believe in
When God is my witness

 

Quando la loro esibizione si concluse, ancora sconvolto, applaudii senza esitare un momento di più! Erano formidabili.

Bravi! Bravissimi!- mi alzai ad applaudire, notando l'imbarazzo della ragazza che cercò conforto in Mike, che l'abbracciò. Sorrisero e lasciarono il palco.

Fu dunque il momento di Rachel e Finn.

Bene signor Shuester, per oggi Finn ed io abbiamo preparato una canzone che mi esercito a fare da quando avevo tre anni. È una canzone di Barbra. Woman in Love. Si è vero, è un po' azzardata come scelta per un duetto, sopratutto per il testo, ma credo che non ne rimarrà deluso, anzi.. l'unica cosa a rimener delusa sarà il suo portafoglio, che dovrà pagarci la cena al bel grissino, vero Finn??- il ragazzo annuì, mi chiesi come facesse a sopportarla.

Cominciarono a cantare

 

I am a woman in love
And I'd do anything
To get you into my world
And hold you within
It's a right I defend
Over and over again
What do I do

 

Palesemente mi lasciano a bocca aperta, e Rachel, così dannatamente brava era riuscita ancora una volta a limitare la mia scelta della vittoria.

Applaudii stordito dal suo acuto finale.

Certo è vero che Finn non aveva fatto molto, ma quel che aveva fatto lo aveva fatto alla grande.

La ragazza sorrise soddisfatta- Grazie!- e con l'ilarità stampata in viso prese Finn a braccetto e lo trascinò fuori dal palco con lei.

Santana con la sua solita aria da "bad-girl" entrò seguita da brittany, che invece aveva la solita aria spaesata.

Le ragazze avevano deciso di duettare insieme, ne rimasi sorpreso perché ciò significava che Arty avrebbe duettato con Kurt, e non so cosa ne sarebbe uscito.- Noi canteremo una canzone che non è proprio nel nostro stile, ma che crediamo sia molto bella. In realtà l'ho sentita io questa mattina in radio, e non la abbiamo mai provata, però all'intervallo ci siamo imparate in testo a memoria e speriamo ne esca qualcosa di buono, anzi, siamo sicure che ne uscirà qualcosa di eccellente!- sottolineò le ultime parole- ok, tipo, tizi attaccate!

 

Hello again, hello
Just called to say hello
I couldn't sleep at all tonight
And I know it's late
But I couldn't wait

Hello, my friend, hello
Just called to let you know
I think about you ev'ry night
When I'm here alone
And you're there at home, hello

Maybe it's been crazy
And maybe I'm to blame
But I put my heart above my head
We've been through it all
And you loved me just the same
And when you're not there
I just need to hear

Hello, my friend, hello
It's good to need you so

It's good to love you like I do
And to feel this way
When I hear you say, hello

Hello, my friend, hello
Just called to let you know
I think about you ev'ry night
And I know it's late
But I couldn't wait
Hello


 

Sbarrai gli occhi non appena la canzone cominciò.

No! Non poteva essere veramente Hello Again di Neil Diamond, no..Hello Again no!

Invece era proprio così.

Era la nostra canzone, quella mia e di Emma.

Stavano cantando tutti i miei ricordi, gli unici che avevo condiviso con la donna della mia vita, l'unica donna che avessi amato veramente., l'unica donna che amassi tutt'ora.

Mi venne in mente quella sera, a casa mia, quando tentai di spingermi oltre, rovinando tutto.

Ricordavo ogni cosa di quella serata, ricordavo che Emma era vestita di Giallo, mi sembrava di sentire ancora il suo profumo.

Chiusi gli occhi, non so perché ma sentivo di dovermi immedesimare in quella serata. Volevo ricordare ogni dettaglio.

E ci riuscii, ricordai ogni cosa che facemmo, ogni parola che dicemmo, ogni bacio che ci scambiammo.

Mi ricordai pure che orecchini indossava Emma.

Ma dovetti tornare alla realtà, le ragazze stavano cantando, ed io le avrei dovute giudicare, perciò dovetti mettere da parte i miei ricordi, e la mia vita privata, per dedicarmi al duetto.

No, non potevo! Era più forte di me! Un impulso che era impossibile reprimere.

Mi alzai e corsi fuori dall'auditorium, diretto nell'ufficio di Emma.

Non ero sicuro di ciò che stavo per fare, ma non mi importava.

Entrai nel suo ufficio, accolto da uno sguardo sconvolto che chiedeva una spiegazione alla mia agitazione.

Tutto ok?- Emma si alzò e venne verso di me per vedere se stavo male.

Il suo sguardo protettivo mi convinse nuovamente a fare ciò che stavo per fare.

La guardai dritta negli occhi, senza dire una parola.

I suoi occhi confusi mi fissavano in cerca di una risposta al mio comportamento.

Ma non avevo intenzione di spiegare proprio niente.

Mi avvicinai sempre di più a lei, fino a sentire il suo respiro agitato ed il suo dolce profumo.

Emma mi guardava confusa, dubitavo però che non avesse capito le mie intenzioni.

Vidi che scosse lentamente il capo, come per negare a se stessa di aver solo pensato che la stessi per baciare. Quei bellissimi capelli rossi ondeggiarono nel suo muovere dolcemente il capo.

Le scosati una ciocca dal viso e quando fummo abbastanza vicini la baciai.

Sentii che era sorpresa, che era stata presa di sopravvento, quella vena di nervosismo ansioso si trasmise nel nostro bacio; anche se lentamente lei appoggiò la sua calda mano sul mio petto, ricambiando il mio bacio.

Poco dopo tutto quel nervosismo incerto che aveva sentito nelle sue labbra, cessò.

Emma ricambiò dolcemente, come nessun'altra donna al mondo oltre a lei sapesse fare, il mio bacio.

Ed ecco che tutti i nostri baci ritrovarono un posto nel mio cuore, ecco che tutte le parole dolci, gli abbracci e le carezze tornarono a scorrere tra i miei pensieri. Com'era possibile che me ne fossi dimenticato?

Che mi fossi dimenticato quel contatto così forte con lei, il suo profumo, i suoi capelli, la sua pelle e le sue labbra. Quell'incredibile sensazione che provavo ogni volta che ero così a contatto con lei, mi sembrava di spiccare il volo e di volare fino all'infinito, un infinito di pace, innocenza, purezza, bellezza, un infinito con enormi occhi castani e capelli rossi.

Sentivo che per lei era lo stesso, sentivo che ora era lei quella che mi stava baciando, non il pazzo riccioluto che si era presentato senza preavviso nel suo ufficio per baciarla.

Notai che Emma sorrise, staccando le sue labbra dalle mie, un sorrisetto isterico ma allo stesso tempo puro ed ingenuo, un po' come lei. Aveva ancora gli occhi chiusi, forse perché eravamo ancora molto vicini.

Non sapevo cosa aspettarmi, cosa dire, cosa avrebbe detto lei.

L'unica cosa che riuscii a pensare, fu alla nostra canzone.- Hello...Again!-sussurrai provocando un enorme sorriso, Emma riaprii gli occhi con aria felice, ma anche confusa, priva di ragione.

Sapevo di doverle delle spiegazioni, ma non era quello il momento. Non c'era bisogno di parlare.

Hello..again!- ripeté Emma, mentre io la strinsi dolcemente a me.

 

 

 

 




 

 

   
 
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