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Autore: Botan    06/03/2006    4 recensioni
Piccola fanfiction basata interamente sui pensieri di Takuya, oramai cresciuto, e rivolti al suo partner, Agunimon!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takuya Kanbara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei che tu fossi qui

Questa piccola fanfiction è dedicata ad una persona che purtroppo non c’è più.

In occasione del suo compleanno, dedico con tutto il cuore e con tanta stima questo racconto, al grande doppiatore di Agunimon, Maurizio Romano.

Grazie per averci fatto sognare, anche se per poco, regalando alla serie di “Digimon Frontier”, una grande dolcezza con la tua splendida voce!                                                           

 

 

 

 

                                                          Amico mio

 

 

 

Su, avvicinati! Non avere paura! Ti di prendermi la mano?Lo so, ti  faccio paura, vero? Per te non ho un aspetto normale...ma  non voglio spaventarti, anzi! Diventiamo amici, Takuya? 

 

Il momento del nostro primo incontro. Lo ricordo. Anche tu?

Oggi non . Riesci a sopportarmi anche stavolta?

Vorrei che tu fossi qui.

Vorrei che tu in questo momento fossi qui. Vorrei che fossi qui per donarmi il coraggio, la forza per farmi avanti, per resistere.

Proprio come ai vecchi tempi.

Ricordi?

Io ero poco più che un ragazzetto, fiero di portare i suoi occhialoni da pilota, sul berretto. Fiero di lottare al tuo fianco. Fiero di esser stato scelto proprio da te, per combattere, per difendere un mondo a me strano, un grande universo sconosciuto, lontano dal mio.

A volte mi domando se mai io e te, magari in un futuro, potremo incontrarci, a volte mi chiedo se mai tu, si spera in futuro ancor più lontano, potrai aver bisogno ancora di me, per lottare di nuovo insieme.

Forse sono un po’ egoista. Pur di ritrovarti, sarei quasi felice che Digiworld avesse ancora bisogno dei suoi guerrieri.

Non ascoltare le mie parole. Sono troppo crudeli, lo so!

Oggi ti penso con maggiore entusiasmo perché desidero averti accanto. Ho litigato con i miei amici, ancora una volta sono stato troppo egoista. Izumi è scappata via, piangendo. Dovevo correrle dietro? Il fatto è che troppo orgoglio scorre in me. Mi rendo conto dei miei errori solo dopo averli commessi. Non è la prima volta che capita. Ma nonostante tutto, non riesco a cambiare. Non si può, giusto? O almeno, non del tutto. Altrimenti ti guardi allo specchio, e scopri che esso riflette un’immagine totalmente diversa di te. Qualcosa dovrà pur sempre rimanere. Che sia un difetto o altro, il cambiamento radicale è giusto soltanto se il tuo io rimane lo stesso.  

Mi sento strano. Sto male. Penso che se tu fossi qui, tutto sarebbe più facile. Prenderei un po’ del tuo coraggio, alzando quel telefono. “Scusa ho sbagliato tutto come al solito” direi alla mia oramai futura moglie.

Com’è passato il tempo. Tredici anni, giusto?

Conservo ancora qui, vivo, il tuo ricordo. Tutto cominciò come un gioco. Tutto iniziò da un semplice messaggio. E poi il resto, è oramai storia!

Ogni tanto sai che ti penso?

Mi chiedo dove sei…se sei qui a darmi coraggio, se sei accanto a me, se sei stato tu a farmi trovare la forza di affrontare questa vita che mi circonda.

Che bei tempi quelli! Com’ero felice!

Poi tutto è finito. Tu sei sparito. Perché?

Perché la vita è strana. La vita ti dà tante gioie, così come poi ti sbatte dolore.

A volte ti penso, e sono triste. Immagino il tuo essere. Ti rapporto come un vero umano. Immagino che se tu avessi avuto una famiglia, degli amici, una vita tutta tua, sicuramente saresti stato l’opposto di ciò che sono io. Eppure eravamo un solo corpo!

E’ vero che non posso contare sempre sul tuo appoggio, non sarebbe corretto. E’ giusto che nella vita si facciano anche sacrifici, esperienze, confronti. Altrimenti non crescerei mai. Rimarrei chiuso, in una campana di vetro, sempre protetto e riparato dal caos che si aggira all’esterno. In un mondo ancora più brutale del lato oscuro di Digiworld.

Mi guardo attorno. E’ sempre così. Sono spaesato in questo momento. Mi sento a disagio. Soprattutto con la mia coscienza. Non so cosa fare, oppure non riesco a sopportare questa situazione. Ammetto di aver sbagliato. Ho ferito una delle persone più importanti della mia vita. Faccio sempre sbagli, non riesco a cambiarmi, ci riuscirò? Riuscirò a mantenere basso il mio livello d’orgoglio? Probabilmente no, ma io ci provo. Finora i risultati sono scarsi. I miei compagni ridono per questo, “Takuya meno orgoglioso? No, non saresti più tu!” mi dicono.

Forse questa è una lettera troppo semplice. Da leggere una volta, e poi cestinare. Volevo qualcosa d’impatto. Volevo qualcosa di più profondo. Come al solito, questo tipo di cose non fanno per me. Però nei momenti di smarrimento, scriverti mi risolleva l’animo. Divento più forte, i problemi non mi spaventano più. E proprio come se tu mi tenessi la mano. Dio! Rileggendo queste righe, intravedo una parte di me, che difficilmente mostro.

Sono un ragazzo allegro, pieno di grinta. Forse è questo particolare che ti ha portato a scegliermi?

Sento un calore agli occhi.

Niente lacrime, l’ho promesso!

So che così soffriresti ancora di più. Devo sorridere, giusto?

Ecco, l’ho fatto.

Sento un forte calore che mi avvolge. Lo sento. Ti sento! So che sei qui, a darmi ancora una volta un pizzico del tuo magico potere.

Ancora una volta, mi hai aiutato. Forse il tuo spirito si manifesta su pezzetti di carta? Oppure nell’inchiostro di questa penna?

Sono buffo. Se mi vedessero i miei genitori, penserebbero al peggio!

Secondo te scrivere su un foglio di carta a qualcosa che sicuramente non rivedrai più, è infantile? Sembro mio fratello. All’età di cinque anni scrisse una lettera d’addio al suo pesciolino rosso. All’epoca lo presi in giro. Ora invece…

Nella vita tutto può ribaltarsi.

Mi sento come un sacco!

Noto che il mio umore sta pian piano risollevandosi.

E’ buon segno.

Vedi? Avevo ragione! Mi porti coraggio. Mi infondi ancora vitalità!

Forse, sei davvero qui, vicino a me?

Ti ripago soltanto con un sorriso. Non posso darti altro, e mi rammarico per questo. Vorrei abbracciarti, ma so che lo hai già fatto tu, in silenzio. Ho percepito la tua presenza. Avevo ragione!

Ora so cosa fare!

La felicità tornerà a brillare sul bianco e candido viso di Izumi. Le dimostrerò che il suo futuro sposo, non è un grande immaturo!

 

Continuerò a pensarti. Ti scriverò ancora quando avrò bisogno della tua presenza.

Per sempre resterai mio amico come so che tu per sempre rimarrai al mio fianco.

Non dimenticherò mai il fuoco dei tuoi occhi. E quello stesso fuoco, continuerà ad ardere in me, come la prima volta!  

Get up and go!!

 

 

Eccomi! Non ho paura! Hai un aspetto strano, non sei umano, vero? So che non vuoi spaventarmi, e sai perché? Non ho paura restando al tuo fianco! Eccoti la mano! Te la porgo con gioia! Diventiamo amici, Agunimon?

 

                                                                                                              Fine

 

 

Come Takuya, vorrei dirti tante cose. Forse troppe e difficili da trascrivere. Leggi le mie parole direttamente dal mio cuore, dalla mia testa. E’ più facile, vero? Come Agunimon, spero che mi starai accanto, mi basta un pochino della tua presenza, e tu lo sai! Non voglio rubarti ai tuoi cari, alla tua famiglia, non lo farei mai, e sai anche questo!

Continuerai a vivere, anche se non materialmente. Importa? Beh, forse si. Forse tante cose sono sbagliate. Troppe. Te l’ho detto tante volte! Oramai ti sarai stufato, lo so! Come trovi questa mia folle idea? Ti è piaciuto questo piccolo racconto? Mi rendo conto che non è tanto, avrei potuto, anzi, avrei dovuto fare di meglio, darti di più, perché non meriti così poco! Però penso che con il tempo, hai imparato a conoscermi. Forse a volte per te sono una piaga! Una seccatura! Ti chiedo, vuoi sopportarmi? Spero proprio di si, ne sarei più che felice! E anche questo lo sai! Prima che io cominci ad essere ripetitiva, finisco qui. Ho da dirti un’ultima cosa, che anche questa conosci!

Ti voglio bene!

Mi hai regalato tanti bei momenti, posso donarti qualcosa io?

Questo scritto è tutto per te!

Buon Compleanno, Maurizio!

Con affetto

                                                     Botan  

   
 
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