LA PAURA DI UN ASSASSINO.
Parole.
Sussurri.
Grida.
Bisbigli.
Dolore, terrore e buio.
-Diventerai come noi…-
-Si, esattamente come noi…siamo
uguali.-
-No, non è vero!-
-Lo sei e ben presto ucciderai anche
tu come ho fatto io…-
-Non sono un mostro, non ucciderò mai
nessuno!-
White Star sorrise al figlio con
sguardo maligno. Dietro di lui c’erano tutti quelli del clan della stella che sghignazzavano
con disgusto mentre divoravano anime umane.
Black Star indietreggiò mentre tutto intorno a lui si faceva sempre più cupo e
minaccioso.
-Non lo farai mai dici? Oh no, Black Star. Lo hai già fatto.-
-No!- il ragazzo si voltò e vide a terra
i corpi dei suoi amici sparsi in modo irregolare, morti e pieni di sangue: Soul
sopra il corpo di Maka in un inutile tentativo di
protezione, entrambi morti; Kid era a terra a pancia
in sotto che teneva ancora le mani delle sue buki,
ormai senza vita anche loro; e poi sulla parete del muro più vicina, c’era lei
la cui sorte era stata la peggiore di tutte: era stata inchiodata alla parete con dei pugnali
su polsi e caviglie; era piena di sangue
ed era ancora viva; i suoi occhi blu guardavano a terra mentre i capelli, ormai
sciolti, le ricadevano pigramente sul viso e sul corpo.
-No…non è possibile, non è vero!!- Black Star guardò il padre con disperazione. –Non sono
stato io!-
-Guarda le tue mani, figlio mio.-
tuonò l’uomo con una risata agghiacciante.
Il ragazzo alzò le mani tremanti e
vide che erano pieni di sangue e la mano destra brandiva una spada; alzò nuovamente
lo sguardo su Tsubaki e vide un nuovo colpo sullo
stomaco e lei che sputava sangue.
-Lo vedi? Sei come noi! Guarda come
hai ucciso i tuoi amici! –
Black star guardava disperato la scena mentre dai suoi occhi smeraldi colavano
lacrime di sangue.
-Black Star…perché lo hai fatto?…- la sua buki morì
in quell’istante e il ragazzo cacciò un urlo di dolore, cadendo a terra.
-No!!!-
-Questo è quello che sei…sei come noi
non e potrai mai sfuggire al tuo destino!- la voce di White Star si fece come
un rimbombo sordo nella sua mente mentre tutto si faceva nero intorno a lui.
-No!!- Black star si svegliò di soprassalto, gridando, e
cominciando a piangere di rabbia e disperazione, stringendo il suo cuscino a se
e sprofondandoci il viso.
Era un mostro, era un mostro assetato
si anime umane! Non poteva sfuggire alla sua natura!
Voleva bene ai suoi amici ma presto
sarebbero stati in grave pericolo!
Nessuno si salva dalla pazzia del suo
Clan…nemmeno i miei genitori che lo avevano abbandonato!
-Black star
ma che…?
Non sentiva nulla, ne voci, ne suoni,
ne rumori. Solo freddo e paura. Erano notti che faceva lo stesso sogno e cercava di
ignorarlo ma ormai si era fatto troppo vivo nella sua mente; troppo reale per
essere una finzione.
Era un avvertimento? Sarebbe diventato
come loro? Sapeva di avere dei comportamenti minacciosi e a volte aggressivi ma
non poteva crederci. Era un big, superava gli Dei con semplici combattimento! E
allora perché si sentiva come un bambino piccolo smarrito?!
Poi, all’improvviso,
sentì un calore. Non era suo, era esterno.
Un abbraccio, una carezza e tutto il
suo caos interiore si placò.
-Va tutto
bene…-
Non capiva
chi stava parlando quindi alzò un po’ il viso umido dal cuscino e sgranò gli
occhi.
-Ma…?-
-Calmati…-
-No…-balbettò
il ragazzo cercando di scostare Tsubaki da lui. –Un big
come me non deve essere consolato, v-voglio stare solo e…-
La ragazza
si era sporsa in avanti e gli aveva dato un bacio
sulla punta del naso per poi riabbracciarlo.
-Fare brutti
sogni è normale anche per un big come te , Black
Star. Stai tremando ma non temere, ti proteggerò a costo della mia vita. Sono la
tua buki no?-
-Si…-sussurrò
il ragazzo mentre sentiva quelle carezze e quell’affetto. Che sensazione piacevole, del tutto nuove per lui.
Nessuno lo
aveva mai abbracciato per confortarlo. Vedeva che le mamme facevano così ai
loro figli ma non aveva mai provato una cosa del genere di persona.
-Ti senti
meglio?—chiese Tsubaki con gentilezza,accarezzandogli
il capo, mentre il ragazzo annuiva. –Bene, riprova a dormire ora…-
Lui la
guardò negli occhi; il verde smeraldo era più intenso che mai. Le afferrò il
polso , fissandola. Sperava solo che lei
capisse…
Lei lo
guardò e poi sorrise.
-Non è per
niente big, lo sai?- poi rise e si sistemò sotto le coperte con lui poggiando
il viso sul cuscino. –Se avrai ancora degli incubi ci sarò io, ok?-
-Si…-
-Buona notte
Black Star.-sussurrò la mora chiudendo gli occhi
mentre una mano era posata sulla sua spalla.
-Notte Tsubaki.-
Il ragazzo
rimase qualche secondo a fissare la figura della ragazza che si stava
addormentando e dopo un po’ sorrise con dolcezza.
-Dici che
non è per niente big dormire con te? Ti sbagli, Tsubaki.
Non c’è niente di più bello dormire con la ragazza di cui sei innamorato. Questo
si, che è davvero big.- sapeva che la sua buki non
meritava di essere amata da lui perché forse, un giorno, la sua vera natura
sarebbe affiorata all’improvviso come la follia; ma non riusciva a smettere di amarla. In questo era diverso dai
suoi genitori. Loro non amavano, non lo
avevano mai provato quel sentimento
chiamato amore mentre lui si: si lui sapeva amare.
Con questo
pensiero dolce nella mente, il ragazzo si sistemò a dormire di fronte a lei e,
con un sorriso sulle labbra, si addormentò e i brutti sogni non lo
perseguitarono più.
-Angolo Autore-
Mi sono svegliata questa mattina con
il desiderio sfrenato di fare una TsuStar D:!!!
E è uscito questo putridume colossaleXDD mi dispiace u.u
Dedicata al mio Black
Star preferito, 93black_Star che ha in mente di tormentarmi con le TsuStar xDDD
Bene ringrazio tutti quelli ch emi
stanno seguendo in questo periodo soprattutto con la ff
Shibusen High School!
Un bacio a tutti ^^ w le Tsustar *__* !
Trisha_Elric