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Autore: _Aras_    21/06/2011    3 recensioni
Fanfic arrivata quinta al contest Immagina la nuova generazione di nausicaa black.
Victorie sollevò il viso dal suo petto, sentendo quell’ « Amore » pronunciato così dolcemente. Il suo sguardo malizioso e il sorriso dolce erano un mix letale per la giovane. “Mon Dieu, je suis folle de lui! ”
Quando poi spostò lo sguardo sui suoi capelli, si sciolse davvero. Non erano più blu. Erano biondi, esattamente come i suoi. Anche gli occhi, erano azzurri, esattamente come i suoi.
« Che ne dici Victorie, vogliamo proprio sprecarlo questo vischio? » Solo in quel momento la ragazza si ricordò del rametto verde che pendeva sopra di loro, dopotutto anche Geoffrey Higgs aveva i suoi lati positivi.
« Sarebbe un peccato » rispose, prima di alzarsi sulle punte dei piedi e baciarlo. Come sempre, baciare Ted Lupin era un’esperienza sensazionale. O forse lo era solo per lei, fatto sta che in quei momenti Victorie dimenticava di esistere. Si sentiva così bene, in pace con il mondo, che quasi dimenticava di essere viva. Era il paradiso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Vogliamo proprio sprecarlo questo vischio, Victoire

Autore: _Aras_
Titolo:
Vogliamo proprio sprecarlo questo vischio, Victorie?
Pacchetto scelto:
Victorie Weasley
Genere: Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti:
Het, One-shot
NdA: I pensieri di Victorie sono principalmente in francese, poiché essendo per metà francese penso che conosca bene questa lingua e non abbia difficoltà a parlarla, è possibile anche che si trovi meglio con il francese che con l’inglese, quindi i suoi pensieri potrebbero essere più spontanei in francese. Di seguito ci sono le traduzioni, comunque. E beh, spero ti piaccia.

[1] “101 cose da fare prima di morire”
[2] “E’ neve magica!”
[3] “Dov’è lui?”
[4] “Mannaggia!”
[5] “Deve assolutamente rivedere il suo francese”
[6] “Merda!”
[7] “Sicuramente, l’ha evocato lui”
[8] “Seccato, Geoffrey?”
[9] “Povera ragazza”
[10] “Mio Dio, sono pazza di lui!”

 

 

Vogliamo proprio sprecarlo questo vischio, Victorie?

 

La Sala Grande durante la Vigilia di Natale deve certamente essere inserita nella lista delle “101 choses à faire avant de mourir[1]”. Questo era ciò che pensava Victorie Weasley mentre varcava la soglia di quell’immensa stanza, quella sera così diversa dal solito. Da quando era arrivata ad Hogwarts, sei anni prima, Victorie non aveva mai passato il Natale a scuola. Era sempre tornata a casa per restare con la sua famiglia, ma quell’anno aveva deciso di restare. Sapeva che ci sarebbe stata una festa, si aspettava dei cambiamenti, ma non questi cambiamenti. I quattro lunghi tavoli, uno per ogni casa, erano stati addossati alle pareti, ed ora l’intera sala era libera da ogni intralcio, e sembrava infinita. Dal soffitto stellato cadevano piccoli e candidi fiocchi di neve, scendevano lenti, seguendo il ritmo della dolce melodia che aleggiava nell’aria, proveniente da chissà dove. Il pavimento era coperto da un leggero strato di neve, ma non per questo era scivoloso. Victorie allungò una mano, aspettandosi il freddo contatto con la neve, che ovviamente si sarebbe sciolta nel momento in cui avrebbe toccato la sua pelle. Non si sciolse. “C'est neige magique![2]” Si disse, ridendo tra sé per non averlo capito prima. Spostò gli occhi sul grande abete che si trovava al lato opposto della stanza, vicino al tavolo dove sedevano i professori. Victorie adorava il Natale, e soprattutto adorava gli alberi di Natale. Erano così belli, affascinanti: verdi, rossi e bianchi, i suoi tre colori preferiti. Dopo l’azzurro, ovvio. Si guardò intorno, cercando con lo sguardo un po’ d’azzurro, ma non ne trovò. «Où est-il?[3]» Le parole uscirono dalle sue labbra prima che potesse fermarle, aveva parlato piano, ma non abbastanza.
«Se me lo richiedi nella mia lingua ti rispondo io.» Alla sua destra comparve, fulmineo, Geoffrey Higgs. Tassorosso del suo stesso anno, alto, biondo e muscoloso, aveva pochi pensieri in testa. Tra questi, circondata dal Quidditch, c’era lei. Da quando l’anno scorso si era reso conto dell’esistenza di persone di sesso femminile, aveva iniziato a dare la caccia a una qualsiasi ragazza che si potesse definire carina, e lei era in cima alla lista. In questi momenti, Victorie odiava il suo ottavo Veela.
“Ciao, Geoffrey. Come va?» Domandò, senza premurarsi di nascondere il tono sconfortato della sua voce, lui non se ne sarebbe accorto.
“Meravigliosamente! – Il ragazzo sorriso apertamente, troppo apertamente, quel sorriso a cent’ottanta gradi faceva quasi paura. – Senti, sono sicuro che hai visto la nostra ultima partita di Quidditch, no? Che te ne pare della nuova mossa che ho usato per impadronirmi della pluffa?»
«Zut![4] Davvero? Sì, mi pare di ricordarla.. è stata grande!» E’ necessario dire che nella sua voce c’era pura ironia?
«Sono contento che ti sia piaciuta! Ma… come mai quest’ anno sei rimasta?»
«Non avevo mai passato un natale ad Hogwarts e, beh, avevo un motivo particolare per restare.» Victorie non poteva certo pretendere una grande velocità di collegamento da parte di Geoffrey, ma tutta la scuola sapeva che oramai lei non era più single, sperava che questo lo aiutasse a capire il motivo per cui era rimasta senza doverlo dire esplicitamente. Magari Merlino l’avrebbe aiutata, dopotutto, a Natale siamo tutti più buoni, no?
Il sorriso del ragazzo mutò, diventando estremamente malizioso, e questo fece capire a Victorie che no, Merlino non l’avrebbe aiutata. Notò un leggero movimento provenire dalla mano destra del ragazzo, che impugnava la bacchetta.
«Oh, mon amour – “Il faut absolument améliorer son français[5]” questo era il pensiero di Victorie, mentre lo osservava distruggere la sua lingua preferita – anch’io sono felice di essere qui con te.»
Geoffrey le si avvicinò.
“Merde![6]” « Geoffrey… » Victorie tentò di fermarlo, ma l’assurdità della cosa aveva fatto sparire ogni pensiero dalla sua testa.
« Shh, non preoccuparti piccola… guarda, c’è anche il vischio.» Effettivamente, sopra di loro pendeva un ramoscello di vischio, “Surement, - pensò Victorie - il etait appelé par lui.[7]
« Geoffrey, forse hai frainteso… » Non finì nemmeno la frase, venne avvolta da due calde braccia che, fortunatamente, non erano di Geoffrey Higgs.
« Amore » Il tono estremamente ridicolo e sdolcinato con cui l’aveva salutata fece chiaramente capire alla ragazza che l’amorevole Teddy aveva un’idea astutamente malandrina in testa. Dopotutto, era figlio di Remus Lupin e di Ninfadora Tonks. Più ovvio di così…
« Lupin, anche tu qui? » “Ennuyé, Geoffrey?[8]” Victorie si abbandonò totalmente sul petto del suo ragazzo, per godersi meglio la scena.
« Non potevo certo perdermi l’ultimo Natale ad Hogwarts, ti pare? – Senza aspettare una risposta, continuò – ho sentito che la Griffith ti sta cercando, non dovresti farla aspettare. »
Il ragazzo, entusiasmato dal fatto che una ragazza, - addirittura la Griffith! – lo stava cercando, se ne andò immediatamente, salutandoli appena, immaginando già l’emozionante bacio che si sarebbero scambiati allo scoccare della mezzanotte, e a ciò che sicuramente sarebbe avvenuto dopo…
« Pauvre fille[9] , adesso se lo ritroverà alla costole per tutta la serata! » Victorie rise, dandogli un buffetto alla guancia.
« Non sopporto che quell’idiota ti giri intorno » La voce di Teddy era capricciosa, quasi insopportabile. Ted non era un ragazzo particolarmente irruente, né violento, ma geloso sì, e molto anche.
« Andiamo, Ted, lo sai che non me ne importa niente di lui! Certo, non è poi così male, senza contare che lui a Quidditch è abbastanza bravo » L’aveva provocato, forse?
« Ehi! Non è colpa mia se mia madre inciampava ovunque e mio padre aveva cose più importanti da fare che pensare a giocare a Quidditch! »
Non appena il ragazzo cominciò la frase, Victorie si maledì per aver parlato. Non voleva fargli ricordare i suoi genitori, non voleva che anche quella sera il suo ragazzo si rinchiudesse in quella corazza impenetrabile, fatta di dolore e tristi ricordi, che lo rendevano di pessimo umore. Almeno quella sera, la vigilia di Natale, voleva che fosse felice, che fosse un ragazzo allegro, senza pensieri.
« Scusa, amore » accompagnata solo da quelle brevi parole, si voltò e lo abbracciò. Strinse le braccia intorno al suo busto e affondò il viso sul suo petto. Subito, lo sentì ricambiare la stretta, e quando Ted parlò, aveva nella voce un tono birichino che le fece capire che ce l’aveva fatta, Ted era riuscito a sconfiggere la tristezza ed ora stava richiamando la sua attenzione, felice come un bambino la notte di Natale.
Victorie sollevò il viso dal suo petto, sentendo quell’ « Amore » pronunciato così dolcemente. Il suo sguardo malizioso e il sorriso dolce erano un mix letale per la giovane. “Mon Dieu, je suis folle de lui![10]
Quando poi spostò lo sguardo sui suoi capelli, si sciolse davvero. Non erano più blu. Erano biondi, esattamente come i suoi. Anche gli occhi, erano azzurri, esattamente come i suoi.
« Che ne dici Victorie, vogliamo proprio sprecarlo questo vischio? » Solo in quel momento la ragazza si ricordò del rametto verde che pendeva sopra di loro, dopotutto anche Geoffrey Higgs aveva i suoi lati positivi.
« Sarebbe un peccato » rispose, prima di alzarsi sulle punte dei piedi e baciarlo. Come sempre, baciare Ted Lupin era un’esperienza sensazionale. O forse lo era solo per lei, fatto sta che in quei momenti Victorie dimenticava di esistere. Si sentiva così bene, in pace con il mondo, che quasi dimenticava di essere viva. Era il paradiso.







Quinta classificata posto: Vogliamo proprio sprecarlo questo vischio, Victorie?
di Aras

Grammatica: 9,5/10
Stile: 10/10
Contenuto: 10/10
Utilizzo delle immagini: 15/20
Gradimento personale: 7/10
TOTALE: 51,5/60

Grammatica ok, mancano solo le virgole e alcuni punti nel discorso diretto.
Lo stile mi piace molto. La scelta di inserire i pensieri di Victorie in francese mi è parsa geniale e aristocratica. Per il resto direi che le descrizioni sono stato ciò che hanno caratterizzato maggiormente la storia, donandole quel cipiglio natalizio che ci voleva, date le immagini.
Per quanto riguarda il contenuto, ottima scelta nell'inserire un “antagonista” per Teddy. Soprattutto, delizioso il modo in cui si riprende la sua dama, salvandola. Il panico di Victorie è qualcosa di meraviglioso, semplice ma veramente suggestivo.
Hai utilizzato bene le immagini, anche se ho tolto cinque punti. Quella fisica della coppia è superficiale, anche se devo ammettere che l'hai inserita bene, in un modo che non mi sarei aspettato.
È piacevole da leggere e contiene anche degli spunti innovativi, tuttavia il mio gradimento non è molto alto. Mi aspettavo qualcosa di più, ormai ho visto questo pairing in tutte le salse e quindi sono sempre alla ricerca di novità.
Complimenti, comunque sia, è una storia molto dolce. Oui!

   
 
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