Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Uvetta    21/06/2011    6 recensioni
tratto dalla prefazione:
Se la tua vita fosse stata solo un insieme di compromessi.
Se ti sembrasse di non aver mai vissuto davvero .
Se l'amore, quello vero, non ti avesse ancora trovato nel nascondiglio dove ti sei rintanato
Cosa accadrebbe se qualcuno sconvolgesse tutto questo.
Se, improvvisamente, tutto quello che non sapevate neanche di desiderare avesse finalmente un volto?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note dell'autrice:

Tanto per iniziare vorrei ringraziare tutte le lettrici/ori che hanno letto il primo capitolo, un ringraziamento speciale a chi ha inserito la mia storia tra le Preferite/seguite/da Ricordare ed ha chi mi ha gentilmente recensito.

Ho deciso di postare così presto il secondo capitolo perché mi sono leggermente avvantaggiata a scrivere, ma non assicuro niente sui prossimi aggiornamenti, tenterò di tenere il ritmo di un capitolo la settimana...salvo “blocchi dello scrittore”!

Un abbraccio...adesso vi lascio alla lettura e, mi raccomando, recensite...mi fa molto piacere leggere quello che pensate del mio lavoro!

A presto

Uvetta





Capitolo 2


Un raggio di sole mi stava riscaldando il viso, uno strano profumo mi avvolgeva, era buono, rilassante, ma non avevo ancora il coraggio di aprire gli occhi. La testa mi ronzava costantemente, dovevo annotarmi mentalmente che le sbronze, ma più precisamente i post-bronza, non facevano per me.

Con uno sforzo titanico alzai le palpebre, sembravano di piombo, ed iniziai a mettere a fuoco quello che mi circondava...ma dov'ero?

Mi trovavo in una camera che non avevo mai visto, molto elegante, ero sdraiata su un letto basso con le lenzuola in coordinato tra marrone e biege, la testata in tessuto avorio di una forma squadrata, poi, la parete davanti a me, era completamente occupata da un grande armadio avorio con rifiniture wenge. Sul parquette quasi color latte spiccavano degli scendiletto color marrone scuro...fu in quel momento che iniziai a mettere a fuoco quello che c'era sul pavimento...abiti, sparsi un po' ovunque, con un leggero terrore guardai sotto le lenzuola...ero nuda!

Cazzo...

Cercai di riportare alla mente quello che era avvenuto la sera prima, ma niente di preciso si materializzava nei miei ricordi. Il bar, molte vodka, qualche sorriso e alcune parole scambiate con...Edward...o mio Dio...Edward, in quel momento qualcuno si mosse alle mie spalle, lentamente mi girai, era proprio lui, quel bellissimo uomo che avevo abbordato al bar. Era ancora profondamente addormentato, ed il suo viso con i lineamenti così rilassati sembrava ancora più bello, il lenzuolo intrecciato alla vita ed alle gambe mentre il suo torace scoperto si alzava ed abbassava ritmicamente. Mi avvicinai lentamente al suo volto e, senza capire quello che stavo facendo, gli diedi un piccolo bacio sulla guancia, l'angolo della sua bocca si alzò verso l'alto in un accenno di sorriso...era così dolce.

Mi alzai, dovevo andarmene al più presto, cosa avrei potuto dirgli...io non sono una che va col primo venuto, sono sempre stata molto timida, questa situazione non era decisamente da me.

Iniziai a raccogliere rapidamente i miei abiti, trovai la porta del piccolo bagno di servizio adiacente alla camera, mi ci infilai dentro e chiusi la porta a chiave. Dovevo rendermi presentabile, sciacquai la faccia e mi specchiai, non riconoscevo il viso che mi trovavo davanti, a parte i segni evidenti della stanchezza, sembrava un'altra persona, non so come, ma diversa.

Mi rivestii e tornai in camera, lui dormiva ancora, meglio, sul comodino c'era un piccolo blocco con una penna scrissi rapidamente:


Scusami...Addio

Bella


Presi la borsa e me ne andai.


Ero fuori, finalmente l'aria fresca invase i miei polmoni, se da un punto di vista ero felice, da l'altro mi sentivo stranamente sola, come se una parte di me fosse rimasta all'interno di quell'appartamento e di quella camera.

Riconobbi subito dove mi trovavo, non era molto distante da casa mia, sarei tornata a piedi ne avevo decisamente bisogno.


Era circa dieci minuti che stavo fissando il portone d'ingresso della mia palazzina, ero combattuta se entrare o no, cosa avrei trovato?

James?

Una fitta al cuore, chissà da quanto tempo andava avanti la storia con quella lì, giorni, mesi...anni? Probabilmente non era neanche la prima, mi era sempre sembrato impossibile che uno come lui potesse amare una come me.

Eravamo completamente diversi, quasi nessun interesse in comune, lui amava lo sport, io la lettura, lui i film d'azione, io romantici, lui adorava le discoteche, io avevo problemi a camminare su una superficie liscia senza inciampare.

Adesso, a mente fredda, mi domando cosa ci tenesse insieme.

Decisi di entrare, era stupido restare lì, se era in casa l'avrei affrontato...io non volevo farmi prendere in giro ancora.

Quando varcai la soglia di casa la prima cosa che notai fu il silenzio, era assordante, i miei passi riecheggiavano nel corridoio. Come un'automa mi diressi in camera, la trovai vuota, alcuni cassetti aperti e vuoti, così come la sua parte dell'armadio. Il letto era ancora disfatto, iniziai a sfilare le federe, sentivo la rabbia montare dentro di me, e con gesti sempre più irati appallottolai le lenzuola, le avrei gettate via...non volevo più vederle.


Avevo bisogno di una doccia, l'acqua calda che mi scorreva addosso era un toccasana, sentivo i capelli bagnati attaccarmisi alle spalle ed alla schiena e l'acqua sciogliere lentamente la tensione che si era accumulata nel mio corpo.

Presi il mio accappatoio, misi un asciugamano sui capelli ed andai in cucina. Mentre mi preparavo un caffè vidi un biglietto appoggiato sul tavolo:

Bella ti prego chiamami, dobbiamo parlare, voglio avere l'occasione di spiegarti!

James

Automaticamente presi il cordless e digitai il numero che conoscevo a memoria, qualche squillo poi una voce maschile dall'altro capo che chiedeva:


-Pronto?-


Un leggero sospiro mi usci incontrollato dalla bocca


-Ciao Ben! Sono Bella, c'è Angela per favore?-


-Certo, te la chiamo subito- dopo un leggero tramestio, riconobbi la voce della mia migliore amica che preoccupata mi chiedeva


-Bella...che è successo...come ti senti?- come faceva a sapere che c'era qualche problema..era forse una veggente? O forse era ancora preoccupata per il mio mal di testa di ieri!

Non avrei potuto chiamare solo per fare due chiacchiere?

Ok, non ci credevo nemmeno io...


-Angie, avrei decisamente bisogno di un favore...-


-Dimmi tesoro, tutto quello che posso- sempre così gentile.


-Potresti venire qui? Ho bisogno di parlare con qualcuno, sono successe un sacco di cose da ieri pomeriggio e devo sfogarmi con qualcuno!-


-Ok, il tempo di arrivare-


-Bene a presto allora- riattaccai leggermente più sollevata, ma quella sensazione di vuoto che mi aveva colto la mattina appena uscita da quell'appartamento non mi aveva abbandonato un attimo. Era come se quella parte di me che era rimasta lì dentro mi stesse dicendo, implorando di tornare.

Scossi la testa per togliermi quel pensiero dalla mente, adesso ne avevo altri e molto più urgenti!

Andai a vestirmi, non volevo farmi trovare ancora in accappatoio, entrai in camera presi una tuta ed una maglietta e li indossai, iniziai a frizionarmi i capelli poi finii di asciugarli col fon.

Era passata quasi una mezz'oretta quando il campanello suonò, corsi ad aprire e vidi la mia amica salire le scale a due a due, appena mi si parò davanti mi chiese


-Cos'è successo, avevi una voce per telefono...- ecco scoperto l'arcano.


I miei occhi si riempirono di lacrime, ed iniziai a singhiozzare senza riuscire più a controllarmi, tutta la tensione accumulata si stava facendo strada.


-Shhh...raccontami tutto-


-Oh...Angie, non so da dove iniziare, è stata una serata terribile!- dissi tra un singhiozzo e l'altro.


-Prova a cominciare dall'inizio, così tutto sarà più chiaro!-


-Ok, ieri pomeriggio quando sono tornata a casa ho trovato una bella “sorpresina”, James era a letto con una rossa...posso assicurarti che la posizione era inconfondibile!!! Non ci possono essere dubbi in proposito.-


-Oh mio Dio...non mi era mai piaciuto quel tizio, aveva sempre quel sorrisino indisponente! E tu come hai reagito?-


-So che non lo reggevi, probabilmente avrei dovuto darti retta sin dall'inizio, ma stavo bene insieme a lui, o almeno così mi illudevo! Comunque, per tornare al racconto, me ne sono semplicemente andata, intimandogli di lasciare l'appartamento entro stamani e così ha fatto.-


-Niente urla, niente offese, niente di niente?- sembrava un po' costernata da ciò.


-No, è stato come se avessi finalmente aperto gli occhi, come se avessi capito chi avevo davanti. E' stato terribile, sono scappata ho preso la macchina ed ho iniziato a girare senza meta. Poi mi sono infilata nel “Moonlight-pub”, avevo deciso di ubriacarmi e devo dire che ci sono riuscita!-


-Ma dove hai passato la notte? In quelle condizioni non potevi guidare per tornare a casa!-


-Infatti non l'ho fatto.- non riuscivo a guardarla negli occhi, mi sentivo in imbarazzo ed anche un po' in colpa.


-Allora? Non capisco.-


-Non ti ho ancora raccontato tutto...vedi non so se è stata la rabbia, o successivamente l'alcool, ma fatto sta che ho abbordato un uomo, era bellissimo, credo di non aver conosciuto nessuno così bello, neanche James. I suoi occhi verdi sprigionavano tristezza ed un istinto di protezione verso questo sconosciuto mi ha pervaso la mente, abbiamo chiacchierato un po', anche se eravamo entrambi di poche parole, e bevuto molto.- iniziai a giocherellare con la stoffa della mia maglietta.


-Poi cosa è successo, non dirmi quello che penso, per favore.-


-Tutto dipende da quello che pensi. So solo che ad un certo punto abbiamo deciso di andarcene, sul taxi mi ha chiesto dove volevo essere accompagnata ed in quel momento mi sono resa conto di non avere nessun posto dove andare...-


-Potevi venire da me, lo sai che sei sempre la benvenuta!-


-Sapevo che c'era Ben, poi la testa girava e girava, non riuscivo a parlare, così lui si è offerto di ospitarmi per la notte.-


-Sei matta Bella? Andare a casa di un perfetto sconosciuto? Poteva essere un serial killer!-


-Lo so, lo so...non c'è bisogno che tu infierisca, sono già abbastanza scioccata da me stessa. Fatto sta che una volta a casa sua tutto è sparito dalla mia mente, non ricordo niente, ma stamani mi sono svegliata nel suo letto, entrambi eravamo senza vestiti...quindi credo di poter immaginare quello che è successo.- altre lacrime silenziose iniziarono a scendere sul mio viso.


-Lui non ti ha detto niente? Si è approfittato di te?- era decisamente sconvolta dalla mia rivelazione, d'altra parte lei mi conosceva, sapeva com'ero fatta.


-No, l'ultima cosa che ricordo sono io che mi avvento sulle sue labbra ed il mio desiderio di lui. Ed ancora no, non mi ha detto niente, me ne sono andata che ancora dormiva...non mi sentivo in grado di affrontarlo, così sono sgattaiolata via.-


-Cosa significa...perché sei scappata? Come ti sentivi?-


-Non so perché l'ho fatto, infondo siamo tutt'e due adulti, ma il primo istinto è stato quello. Però, ora che mi ci fai pensare, quando mi sono svegliata stavo bene, molto bene, mi sentivo a casa, anche se era un luogo sconosciuto, io mi sentivo a casa. Ti sembrerà sciocco, ma è così.- ero in imbarazzo, non riuscivo a guardarla negli occhi, avevo tirato fuori il mio “io” e ne ero intimorita.

Angela sorrideva e non ne capivo il motivo.


-Adesso, però, non ne voglio più parlare...almeno finché non riuscirò a ricordare qualcosa di più dettagliato. Tra le altre cose ti devo chiedere un altro favore...-


-Dimmi, sono a tua disposizione- lei era sempre così gentile.


-Vedi, con tutto quel caos, ho dimenticato la macchina. E' rimasta parcheggiata vicino al pub. Non potresti darmi un passaggio, è un po' lontano per arrivarci a piedi- mi ero stampata un sorrisino supplichevole sul volto.


-Certo, andiamo- sapevo che non poteva negarmelo!



   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Uvetta