Un soffio leggero...
passi che si avvicinano, lenti ma incessanti.
Sono qui, sdraiato a terra.
Le ossa rotte e quello che probabilmente è un proiettile piantato nel mio stomaco mi impediscono di muovermi.
Che fine indegna, non posso nemmeno guardare negli occhi quell'uomo.
Già, quell'uomo.
L'uomo che mi ha fermato, guidato dalla giustizia e spronato dalla vendetta.
Lui ha ragione, lui è "il buono".
Lui è quello che ha forza d'animo e buon cuore,il buon cuore di accompagnare la mia dipartita suonando una dolce melodia con un'ocarina e avvicinandosi a quello che tra poco sarà solo il mio cadavere.
Perchè dev'essere lui il migliore?
Perchè nessuno ha mai chiesto a ME il perchè dielle scelte che ho fatto?
E' giusto condannare una persona perchè non ha la forza di lasciarsi alle spalle il passato?
Il mondo intero parla della vendetta dei giusti... perchè nessuno parla del dolore di chi sbaglia?
Ma... in fin dei conti... cosa importa?
Sto morendo e con me sparirà tutto questo.