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Autore: Bi_Sirius    21/06/2011    3 recensioni
Non ho idea da dove mi sia uscita questa One-shot spero davvero tanto che vi piaccia anche perchè credo che il personaggio di Ginny sia un po' sottovalutata.
Dal testo: Ginevra Weasley diede un’ultima occhiata al figlio acquisito mentre raggiungeva il pianerottolo dove era situata la camera sua e di suo marito, Harry Potter, poi si chiuse la porta alle spalle sperando di trovare pace almeno nel mondo dei sogni.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Sarà una notte insonne.


Un vento gelido soffiava nella città di Londra quella vigilia di Natale.
La neve che era caduta durante la settimana veniva spazzata via senza pietà da quell'aria gelida creando mulinelli per le strade deserte.
Il cielo, trapuntato di luminose stelle, era più nero dell’inchiostro.
Nella piazzetta di Grimmauld place non si sentiva nient’altro che l’odore di biscotti allo zenzero che una donna dai capelli rossi stava finendo di sfornare all’interno del numero 12, in effetti il chiarore che proveniva dalla cucina era l’unica fonte di luce in quella notte gelida, o almeno lo era per chiunque possedesse poteri magici.
Gli abitanti di Londra ormai non facevano più caso all’errore di numerazione di quella via, dove la casa numero 11 era affiancata alla numero 13, non sapevano però che la casa numero 12 esisteva, solo era celata agli occhi dei babbani da un potente Incanto Fidelius.
La giovane donna dai capelli rossi stava ora posando la teglia con i biscotti sopra il tavolo della piccola cucina, con la mano ancora infilata nel guanto dal forno si spostò una ciocca di capelli sudati dalla fronte, sospirando compiaciuta.
<< Allora? >> domandò ad un giovane ragazzo che stava seduto dalla parte opposta del tavolo << Secondo te come sono venuti? >>
<< Una domanda sola zia. >> chiese il ragazzo alzando la testa per guardarla negli occhi, << Mi spieghi perché hai usato il forno tradizionale invece della magia? Ci avrebbero messo la metà del tempo a cuocersi! >> rispose il ragazzo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
La donna lo guardò con dolcezza infinita poi, levandosi il guantone e poggiandolo sul tavolo, gli si avvicinò e gli prese il mento con le lunghe mani affusolate sollevandolo in modo da poterlo guardare negli occhi: << Ted Lupin, sono le 11 passate, non dovresti essere a letto? >>
<< Non ho sonno zia! >> protestò il ragazzo piantando i suoi grandi occhi ambrati in quelli color nocciola della zia che scosse la testa dandogli un leggero bacio sulla fronte.
<< Va bene, ma fra 15 minuti a letto ok? >> disse sorridendo e lasciando la cucina.
<< Buonanotte zia Ginny. >> cantilenò il ragazzo.
<< Buonanotte cucciolo. >> rispose lei non riuscendo a trattenere una piccola lacrima che asciugò prontamente.
Dopo 13 anni ancora non riusciva a non provare una forte malinconia guardando gli occhi del giovane Teddy, grandi e gioiosi come quelli di sua madre, Ninfadora Tonks, e profondi e dello stesso colore come quelli di suo padre, il licantropo Remus Lupin.
Ginevra Weasley diede un’ultima occhiata al figlio acquisito mentre raggiungeva il pianerottolo dove era situata la camera sua e di suo marito, Harry Potter, poi si chiuse la porta alle spalle sperando di trovare pace almeno nel mondo dei sogni.
  
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