21/06/2011
2 recensioniCrack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
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Patience
Charlie/Pansy
La battaglia di Hogwarts era finita, è il sole stava facendo capolino da dietro l'orizzonte.
C'erano tante cose da ricordare, tante da dimenticare.
C'era qualcosa che sarebbe stato ricostruito, qualcosa no.
Mentre Charlie Weasley osservava con sguardo triste la desolazione che regnava incontrastata su Hogwarts, il Tempo già stava raccogliendo i cocci del suo futuro.
Fu solo un gemito, quello che raggiunse le sue orecchie.
Spostò lo sguardo e la vide: rannicchiata in una angolo, come un cucciolo di drago che si leccava le ferite in disparte, c'era una ragazza. Non era bella, o almeno non nel senso della bellezza oggettiva.
Aveva lineamenti duri, in quel momento contratti e deformati dal dolore, e i capelli neri erano ricoperti di polvere.
Pansy Parkinson però lo fissava con disprezzo anche in quel momento, con uno sguardo di puro veleno, perché lui rimaneva un traditore del proprio sangue. E lei invece una Purosangue.
Le si avvicinò comunque, Charlie, con cautela: come faceva in Romania, con i cuccioli di drago.
«Tutto a posto?»
Le sorrise e Pansy per un fugace momento ponderò l'idea di mettere da parte l'orgoglio e di sorridere a sua volta.
Ma era una Purosangue Serpeverde, lui un traditore del suo sangue Grifondoro.
Perciò non lo fece.
«Vieni, andiamo dal Medimago. Devi farti curare quelle ferite.»
Se fosse saggio, pensò Pansy con un moto di stizza, mi lascerebbe stare. Risparmierebbe un sacco di problemi sia a me che a lui stesso... Ma gli Weasley, si sa, sono solo stupidi.
Ma Charlie la prese comunque per mano, tirandola in piedi e passandosi un suo braccio sulle spalle.
Sorrise di nuovo, sorreggendola e dirigendosi verso la tenda adibita ad infermeria.
Le rimase accanto, anche mentre il Guaritore le esaminava le ferite e le medicava, alla luce di una vecchia lampada.
Charlie sorrise, più sereno.
Ci sarebbe voluta tanta pazienza, con Pansy. Tanta.
Ma Charlie era abituato a trattare con i draghi e di pazienza ne aveva da vendere.