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Autore: braver than nana    22/06/2011    3 recensioni
Guardò la sveglia che proiettava lucenti numeri rossi sul soffitto. Era mezzanotte e qualche minuto, e tutto era stranamente silenzioso. Nick si alzò a sedere sul letto cercando di precepire il minimo rumore ma l'unico suono che riusciva a percepire era quel maledetto grillo che lo aveva tenuto sveglio fino a quel momento in una delle poche notti in cui nel dormitorio sembrava esserci un po' di pace. Proprio quella pace però era la cosa che più lo preoccupava. [assurda Three-Six, per Nick *-*]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Cricket
A Nick/Gaia/electric che mi ha ispirato questa fic. E a i grilli.

Guardò la sveglia che proiettava lucenti numeri rossi sul soffitto. Era mezzanotte e qualche minuto, e tutto era stranamente silenzioso. Nick si alzò a sedere sul letto cercando di precepire il minimo rumore ma l'unico suono che riusciva a percepire era quel maledetto grillo che lo aveva tenuto sveglio fino a quel momento in una delle poche notti in cui nel dormitorio sembrava esserci un po' di pace. Proprio quella pace però era la cosa che più lo preoccupava.
Era ancora alla Dalton o qualche alieno lo aveva rapito con tutta la sua stanza -insieme a quel maledetto grillo- e adesso vagano tutti insieme felici nello spazio mentre a Westerville si scatenava l'inferno come succedeva ogni notte. Si alzò, infilò le pantofole a forma di paperelle, e si guardò attorno nella stanza. Jeff era nel suo letto e dormiva pacificamente, la coperta tirata stretta fino al naso lasciava intravedere le sopracciglia rilassate e la massa informe di capelli chiari che si dispergevano sul cuscino, si fermò giusto qualche minuto per osservarlo mentre si rigirava nel lenzuolo blu a righe rosse -o rosse a righe blu, come diceva Trent, con il quale quando si iniziava a parlare di certe cose scoppiavano risse- e per constatare per l'ennesima volta che era davvero adorabile. Sorrise nel buio per poi continuare la sua piccola ronda personale, annotandosi mentalmente che almeno il suo compagno era nel suo letto quindi rimanevano un centinaio di ragazzi che potevano star facendo qualche puttanata silenziosa in giro per l'edificio.
Uscì nel corridoio praticamente del tutto immerso nel buio e si appoggiò al muro ricoperto di costosa carta da parati a fiori che Kurt non aveva fatto altro che commentare per tutta la sua permanenza e cominiciò la sua traversata per il piano. Aveva imparato ormai che ogni sei passi incontrava con la mano la sagoma di una delle belle porte in legno pregiato e avvicinandosi nel silenzio più assoluto appoggiava l'orecchio al mogano rosso cercando di percepire qualche rumore e tranne per quando passo per la stanza di Richard -che, dai vari gemiti che lo fecero arrossire fino alle punte dei capelli, stava sicuramente in compagnia di Flint- tutto sembrava assurdamente tranquillo.
Quando si ritrovò nuovamente di fronte alla sua porta, dopo aver fatto un giro completo, si lasciò cadere sul letto ancora sfatto ritornando a guardare il soffitto. Non era passata neanche mezz'ora nonostante quella perlustrazione sembrava avergli portato via la maggior parte della notte, gli faceva anche male la testa che aveva inavvertitamente sbattuto contro il muro che segnava la fine del corridoio, aveva una scheggia nell'anulare destro che gli avrebbe ricordato di andare a parlare con il preside della scarsa qualità delle porte del loro dormitorio e proprio quando decise di rimettersi a dormire per non farsi fregare tutte le ore di sonno di cui aveva bisogno dall'albero di fianco la finestra quel grillo maledetto ricominciò a frinire. Si risedette esasperato e aprì solo un'anta lasciando entrare nella stanza un vento freddo insolito per Aprile che lo costrinse a stringersi nel pigiama striminzito che aveva deciso a mettere fuori solo qualche giorno prima sperando nella bella stagione. Si girò istintivamente verso Jeff che si era mosso nel sonno, forse disturbato dal freddo, tirandosi ancora più su il lenzuolo.
Lo vide agitarsi e solo dopo qualche istante capì che non stava affatto dormendo e che quella specie di spasmo che sembrava avere non erano altro che risate mal trattenute. Si alzò di scatto, aprendo anche l'altra anta e quando si affacciò non seppe se sarebbe stato meglio prendere il comodino e lanciarlo di sotto o scendere a pestare quelle carogne dei suoi amici di persona. Erano tutti quanti radunati nello spiazzo sotto la sua finestra -chi in pigiama, chi avvolto in calde vestaglie da nababbi- e appena lo videro scoppiarono a ridere risvegliando il dormitorio, segno che lo scherzo era riuscito alla grande.
Le luci si accesero, Jeff uscì da sotto le coperte saltando sul suo letto, e i rumori soliti che caratterizzavano la sua scuola e senza i quali non riusciva a dormire ricomparvero.
La voce di Blaine, che essendo quello con la voce più potente faceva da tramite, cercava di informarlo che se avesse tirato il cavo nascosto dietro la tenda sarebbe riuscito a sfilare da uno dei rami dell'albero secolare posto davanti la sua finestra avrebbe recuperato il registratore che mandava quel suono straziante. Nick lo prese, lo tirò, e quando si ritrovò in mano un aggeggio piccolo e nero che ancora mandava quel rumore assordante lo lanciò verso i suoi amici colpendo qualcuno in testa -forse Thad- che si lamentò imprecando in maniera davvero poco carina. Jeff che si era steso sul suo letto sveglio più che mai aveva già in mano una delle sue riviste preferite e mangiucchiava una liquirizia come se nulla fosse successo e quando si accorse di essere osservato gli sorrise innocentemente masticando.
«Ti sei girato tutto il dormitorio, vero?»
«Sì, malezione.» riuscì solamente a dire mentre si stendeva al suo fianco cercando di tirargli un pugno sulla gamba. Il biondo lo guardò serio per qualche istante, sollevandogli una ciocca di capelli dalla fronte notando il piccolo bernoccolo che aveva intenzione di uscire e la mano leggermente lesa per poi scoppiargli a ridere in faccia, esilarato dalla sua notte folle in giro per i corridoi.
Il rumore del chiacchericcio si fece più intenso man mano che passava il tempo e quando ormai era diventato insopportabile praticamente tutta la formazione dei Warblers era sistemata in giro per la sua stanza, a rovistare tra le sue cose, seduti sui loro letti e sui davanzali avevano addirittura preso possesso del suo lettore cd che tanto amava mettendo un pezzo leggermente soft che contrastava tutto quello che li circondava. Si mise una mano nei capelli guardandosi attorno cercando di trovare un nesso e, solo dopo qualche minuto, dopo essersi ritrovato con una birra in mano uscita da chissà dove, David si era avvicinato con un ghigno intenzionato a spiegare quello che era successo.
«Sei stato scelto tu, beh, a sorteggio veramente.» disse come se fosse la cosa più normale del mondo «l'idea è venuta a Kirk, diceva che avevamo bisogno di rallegrare qualche serata in maniera più elegante. E secondo lui questo scherzo era di classe visto che non si doveva sporcare le mani. E sinceramente pur essendo una sua idea è riuscito abbastanza bene.»
Poi si era alzato, come se tutto dopo quelle frasi in codice potesse essere più chiaro, e si era unito a Cameron che seduto sul tappetto aveva iniziato una partita di Twister, gioco che lui ne nessun'altro aveva mai avuto nel dormitorio e che visto l'entisiasmo generale dovevano aver comprato appositamente per quell'occasione. Solo quando iniziò a divertirsi nel vedere Blaine che con la sua misera statura cercava di arrivare con il piede destro sul verde decise che gli interessava poco se lo avrebbero tenuto sveglio tutta la notte come accadeva due giorni su tre, vedere il capo del consiglio con il sedere per terra era molto più soddisfacente di una bella dormita.
Si unì alla festa improvvisata che avevano imbastito nella sua stanza sedendosi di fianco a Jeff che gli sorrise, contento di essere stato ufficialmente perdonato, e gli porse un'altra birra proprio quando entrarono poi nella stanza, evidentemente rilassati e soddisfatti, i loro due piccioncini che si sorbirono le solite battutaccie del suo compagno di stanza alle quali risposero riprendendo a limonare sul suo stesso letto. Erano davvero insaziabili quei due, non riusciva davvero a capire come fosse possibile stare così appiccicati notte e giorno e non stancarsi mai, litigavano sì -e quando Flint si arrabbiava erano cazzi per tutti, soprattutto per il suo povero ragazzo che nonostante l'evidente superiorità di stazza si faceva piccolo piccolo in certi momenti- ma poi ritornavano più morbosi di prima, quasi fossero gemelli siamesi o qualcosa di simile.
Lui non aveva mai avuto un rapporto simile, storie varie ed eventuali sì, con entrambi i sessi se per questo, ma mai era riuscito ad ottenere quello che il Flichard aveva -Kurt aveva trasmesso a tutti quella mania di dare i nomi alle coppie che si creavano- ovvero quella così evidente scintilla che entrambi avevano negli occhi quando si guardavano, quella scia di passione che lasciavano al loro passaggio. Erano talmente innamorati da far quasi imbarazzo in certi momenti e Nick non riusciva a reggere lo sguardo quando i due rimanevano a fissarsi, parlandosi solamente con gli occhi.
Istintivamente si girò verso Jeff che ancora rideva per la caduta di David mentre cercava di sovrastare Cameron nella speranza di toccare il giallo e subito arrossì violentemente accorgendosi dei pensieri che stava facendo. Infondo lui era il suo migliore amico ed era la persona con cui aveva il rapporto più simile a quello che avevano Richard e compagno, ma questo non voleva mica dire che voleva esattamente fare le stesse cose che facevano quei due, soprattutto dopo aver origliato a una delle loro solite attività notturne.
Il biondo si accorse che lo stava guardando e gli andò in contro e solo quando tutto ritornò nel silenzio più assoluto Nick capì che c'era qualcosa che non andava. Jeff aveva le mani sulle sue spalle, il naso che sfiorava il suo, gli occhi chiusi e le labbra che sfioravano morbidamente le sue. Lo stava baciando? Socchiuse leggermente le palpebre quando la lingua del suo compagno di stanza sfiorò la sua bocca e lui istintivamente la schiuse appoggiandosi di più sul suo corpo, tirandoselo per i fianchi e abbracciandolo sentendo le sue braccia circondare il suo collo.
Si staccarono dopo qualche minuto e la stanza, che era ancora lì nonostante Nick se ne fosse totalmente dimenticato esplose.
Pacche sulle spalle, pugni e complimenti -soprattutto per il piccolo spettacolo gratuito- e un Blaine che leggermente ubriaco continuava a ripetere a tutti i ragazzi nella stanza «Prima o poi cadrete tutti dalla nostra parte del fiume» che molti interpretarono come una specie di minaccia, ridacchiando insieme a Wilson. Poco alla volta, dopo che tutti ebbero salutato un Nick leggermente scosso, uscirono tornando nelle loro stanze lasciandoli da soli.
Si guardarono negli occhi, quelli verdi di Jeff erano nervosi e vagamente esaltati da tutta quella situazione e quando provo ad aprire bocca il suo viso scomparve poco alla volta, cancellandosi per ricomporre la trama del soffitto sul quale spiccavano ancora luminosi numeri rossi sul soffitto che segnalavano le tre di notte. C'era qualcuno che urlava in lontananza, una radio che cantava una canzone a tutto volume e fuori dalla sua finestra un grillo che friniva. Il suo migliore amico era ancora nel suo letto con le coperte fino al mento e aveva un'espressione beata del tutto inconsapevole dello strano sogno che aveva fatto e del quale era il protagonista.
Rimise le pantofole a forma di paperella e andò in bagno chiudendosi a chiave. Aveva una situazione urgente da risolvere dentro il pigiama estivo che aveva tirato fuori in speranza della bella stagione.

Fine.

Cricket, per chi non lo sapesse, vuol dire grillo in inglese (io non lo sapevo e me lo sono dovuto andare a cercare) ma comunque, questa fic nasce da una specie di richiesta di avere più Nick nel fandom di Glee, di Three-Six anche se non mi ricordo se qualcuno l'avesse chiesto ma comunque a me piace, di una sua masturbazione anche se non l'ho descritta sono riuscita ad infilarcela -LOL- e di più Flichard per me. Non l'ho riletta, la rileggerò domani mattina magari visto che adesso è l'una e un quarto, ok?
Ma va beh, alla fine ne è uscito questo. Spero possa piacere come è piaciuto a me scriverla LOL
Nacchan.
   
 
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