Sbuffo. Sono le cinque del mattino,fa un freddo cane e sono da sola nel cortile ,mi avvio verso il Lago. Ma proprio ora Lavanda doveva invitare il suo “amico” in camera? Le altre avranno pure il sonno pesante,ma io decisamente no! La odiavo prima,quando stava con quel cretino di mio fratello e ora anche di più: mi ha levato circa tre ore di preziosissimo sonno!
Mi stringo nella vestaglia. Che sciocca che sono…non ho nemmeno una giacca.
Mi accovaccio sotto il grande albero e continuo a sbuffare,sfregarmi le mani e fissare con sguardo truce tutte le cose che ho intorno per non piangere. Non so perché dovrei farlo…ma è l’unica cosa che mi viene spontanea in questo momento. Insomma,faccio parte di coloro che hanno salvato il mondo magico da Voldemort…meriterò almeno un dormitorio calmo! Ah già,dimenticavo…è di Lavanda che stiamo parlando.
Mi arriccio una ciocca di capelli intorno al dito. Sto gelando…Harry non so dove sia…è con Hermione a casa dei suoi genitori,lei aveva bisogno di aiuto a casa…non so..non ho capito bene. Sospiro.
Sento dei passi avvicinarsi e una chioma bionda: Draco. Si avvicina. In altre circostanze mi sarei spostata o l’avrei Schiantato,ma ora è innocuo…e soffre come tutti noi.
:- Come mai qui a quest’ora Weasley?- chiede pacato,fissandomi.
Faccio spallucce tremando.
Ride e mi porge la sua giacca pesante e firmata,arrossendo la accetto al volo…ho davvero troppo freddo.
:- Tu?- chiedo a mia volta.
:- Il dormitorio è troppo allegro – ghigna.
:- Non è possibile! Anche il mio!- ridiamo insieme.
Mi si siede accanto e vedo che ora è lui a tremare così gli restituisco la giacca. Lui,con un colpo secco della bacchetta,la trasfigura in un’enorme trapunta nella quale ci avvolgiamo e già sto meglio..lui è caldo.
Non parliamo molto,non siamo abituati.
:- Ginevra,mi dispiace per …tuo fratello- ha uno sguardo serio e penetrante mentre lo dice.
Abbasso gli occhi. Fred… sento gli occhi bruciare e immediatamente due braccia avvolgermi nella coperta e un bacio sui capelli. Draco profuma di freddo. In realtà non so se il FREDDO  in se possa avere un odore…ma è quello che il suo mi ricorda…un freddo,ma accogliente.
È stranamente silenzioso e mi sembra tremare più di prima,faccio per chiedergli se vuole tutta la coperta ma vedo che è scosso da singhiozzi e sta piangendo,ed anche tanto direi. Resto così,a bocca aperta inebetita,senza sapere cosa dire o fare. Dire di non piangere sarebbe sciocco da parte mia che l’ho appena fatto. Gli accarezzo i capelli :- Perché piangi?- sussurro.
Non risponde semplicemente continua a farlo,sempre di più….piange e non smette. Capisco ciò che può provare e non faccio nulla…sarebbe sbagliato; mi limito ad accarezzargli la testa ed i morbidi capelli.
È diverso ora…una persona nuova,che ha sofferto quanto noi,se non di più e anche più a lungo…la sua famiglia direttamente in mano all’Oscuro Signore,come lo chiamavano loro,costretto a  diventare uno di loro,ad essere più sgradevole con gli altri di quanto già fosse…ora suo padre starà per un po’ ad Azkaban e, anche se Draco da che è cosa giusta mi sembra ovvio che soffra.
Finalmente ha smesso di piangere. Non tira nemmeno su con il naso …ha solo gli occhi lucidi,mentre si asciuga svelto le lacrime,come se si fosse reso conto solo ora dell’accaduto. Si allontana impercettibilmente da me e mi osserva guardingo.
Lo guardo stranita: che ho fatto???
:- Perché non mi hai deriso Weasley o chiesto perché stessi piangendo? – sbotta,fissando mio con gli occhi ridotti a fessura.
Scrollo le spalle :- Erano affari tuoi. Ognuno ha i suoi motivi per piangere,poi perché avrei dovuto deriderti? Non era esattamente una visione divertente sai?-
Sembra tranquillizzarsi :- Non capisco Ginevra,io ti ho trattata male per anni! E tu mi consoli! – scuoteva la testa traumatizzato e lo diceva come fosse una cosa assurda.
Mi aveva chiamata Ginevra…come una persona normale.
:- Sai,sono stato ingiusto,forse con voi. Non che fosse colpa mia,OVVIAMENTE- aggiunse superbo- ma ero stato educato così e bhè,sai,sono pur sempre un Purosangue…- blaterava cose a caso,credo. Non lo stavo nemmeno a sentire…diceva di come fossi una brava persone e cose del genere…ma ero scioccata ancora per il semplice fatto che mi avesse chiamata Ginevra.
:- Mi hai chiamata Ginevra- dissi in un sussurro.
Mi guardo con un’espressione strana :- Certo! Come avrei dovuto chiamarti? È il tuo nom...- si bloccò solo quando capì.
Diventò di un bel rosso peperone,tipo Ron quando parlava con Hermione o quando lei lo aveva baciato.
Mi guarda ancora un po’,indeciso sul da farsi,poi,in religioso silenzio si riposiziona tra le mie braccia come quando piangeva. Torno a giocare con i suoi capelli. Sembra un bambino. Sorrido .
Non so come ma un attimo prima ero lì a toccargli la bionda chioma,un attimo dopo le sue labbra fredde erano sulle mie,e gli carezzavo il viso. La testa mi pulsava,continuavo ad avere freddo e mi sentivo come svenire…ma non riuscivo a smettere di baciarlo,anzi!
Il suo respiro…lo sentivo sul collo,io cercavo di prendergli il viso prima che fosse troppo tardi.
:- Che stai facendo?- gli chiedo.
Sulla sua faccia c’è un espressione buffissima,tra l’imbarazzato ed il soddisfatto :- Non lo so! – risponde orgoglioso.
:- Non puoi baciarmi così…insomma…io sto con Harry! Draco!-
Si accascia :- Scusa,volevo solo dirti..grazie.-
Lo guardo un po’ divertita un po’ allibita :- Saltandomi addosso Malfoy?!?-
Si guarda le mani,poi si alza e mi saluta con un cenno della mano :- Io torno a dormire..magari Blaise ha finito,Ci si vede Ginevra-
Rimango interdetta. Se ne va così? Mi bacia e se ne va così?
Dopo che mi ha stupendamente baciata e guardata in quel modo,che mi ha fatta perdere in quegli occhi stupendi…se ne va?
:- Ciao Draco…-
Mi avvolgo di più nella coperta e respiro il suo profumo. Di Freddo….