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Autore: What is her name    22/06/2011    1 recensioni
E' la mia prima ff su Buffy. Questa storia parla... bè... perchè devo rivelarlo, lo scoprirete leggendo... ;D
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, Willow Rosenberg, Xander Harris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                   Capitolo 1







Buffy camminò decisa lungo il cimitero di Las Angeles, impalettando molti vampiri senza assumere un combattimento. Oramai era troppo forte per dei vampiri appena risorti. Si sedette su una lapide in attesa di un'altro assalimento di noia. Erano passati cinque anni dall'ultima veduta di Willow e Xander. Cinque anni dopo quel litigio clamoroso. Cinque anni dalla fine delle serate al Bronze, dei film in video casetta o in DVD, alla fine delle loro avventure contro il male, ma soprattutto, alla fine della loro amicizia. 
Da quando Spike aveva spazzato Sunnydale, sacrificandosi, Buffy aveva avuto notizie da Angel che fosse diventato un fantasma, per poi tornare un vampiro con l'anima. Non aveva nemmeno provato ad avvicinarsi a lui, aveva compreso quanto male lo avesse fatto stare. Sapendo che non sarebbe mai riuscita a renderlo felice, aveva deciso di non provare a tentare per un futuro insieme. 
Era molto infelice, ma non si poteva lamentare. Aveva ancora Dawn con sè. La sua cara sorellina, la sua cara chiave mistica. La sua unica speranza di vita. 
Giles era tornato in Inghilterra, deluso da lei, e non aveva più chiamato. Non si era più fatto sentire. 
Certo, lo sapeva benissimo che aveva sbagliato ad ammazzare Faith, ma non capiva perchè tutti si fossero allontanati in quel modo; senza farsi più sentire. Il senso di colpa l'assaliva, senza che loro si rabbuiassero.
"Eccoti qua, cacciatrice!" disse un uomo. 
Buffy si girò decisa, col paletto in pugno all'altezza del petto, pronta a colpire.
"Non ti voglio mangiare... non preoccuparti!"
"Oz?" chiese sbalordita.
"Si; proprio io!" rispose lui avvicinandosi.  
"Oz!" esclamò Buffy correndogli incontro pronta ad abbracciarlo per poi aggiungere: "Cosa ci fai tu qui?"
"Oh... voglio vedere Willow. Ho saputo che la sua ragazza è morta, e volevo farle le condoglianze..."
"Willow? parli forse di Tara? lei è morta molti anni fa... adesso sta con un'altra"
"No... non parlo di lei, ma dell'altra."
"Cosa?" chiese Buffy scioccata.
"Si... come si chiamava..." disse Oz pensando.
"Kennedy..."
"Si. Proprio lei. Come mai non nè sapevi nulla?"
"Cos... oh! io e Willow non ci vediamo da ben cinque anni" disse Buffy asciugandosi le lacrime.
"Come mai?" Chiese Oz sedendosi in una panchina.
"Ho combinato un casino e abbiamo litigato... dei litigi che ci hanno portato alla distruzione di una grande amicizia."
"Mi dispiace! non posso accettare rivelazioni del genere! voi siete un trio! i tre moschettieri! una gang! non potete! non lo accetto! dimmi che non è vero!"
"Magari potessi dirtelo! vorrei, ma non è così!" disse Buffy sedendosi, con le lacrime agli occhi, in una panchina.
"Posso sapere come è successo?" 
"Magari un'altra volta! scusami, ma non mi va di parlarne"
"Non preoccuparti! Sei una ventottenne molto matura, ed io rispetto le tue scelte."
"Grazie" le sorrise Buffy.
"Sempre bionda!" esclamò Oz guardandola.
"Si! vorrei tingermi i capelli in effetti! magari un nero dal riflesso blu!" disse Buffy.
"Quando lo farai, chiamami che ti voglio vedere. Tieni! questo è il mio numero. Adesso vado da Willow. Ci sentiamo presto Buffy. Mi ha fatto piacere vederti!" disse Oz prima di andare via. 
 
 
Xander era entrato nel solito bar, pronto a sbronzarsi. Si sedette al bancone, ordinò il solito, Whisky, ed iniziò a sgolarsi dei bicchieri di fila. Dalla fine dell'amicizia tra lui, Buffy e Willow, la sua vita la passava in un pub. La mattina lavorava al suo cantiere, il pomeriggio si deprimeva con canzoni country* e la sera si andava a sbronzare al pub. 
Incontrava molte donne single, al pub, pronte a passare una notte sfrenata con lui, ma lui si limitava a sorriderle. Dalla morte di Anya, non aveva più avuto donne e non voleva averne; perchè lei non si meritava di vederlo felice con un'altra donna se non lei. Era destinato a vivere solo, infelice ed ubriaco, proprio come suo padre; anzi, suo padre se la passava meglio. Lui aveva una moglie con cui litigare, dei figli alla quale chiamare, degli amici con cui parlare. Lui! suo padre, l'uomo che aveva sempre schifato, adesso lo ammirrava per avere tutto quello che lui non era riuscito a mantenersi. Perchè la colpa era solo sua. Della cacciatrice. Di Buffy. Della sedicenne che aveva cambiato la loro vita, della ventitreenne che aveva deciso di abbandonare e della ventottene che le mancava da morire. Era colpa sua, perchè se non fosse stato per lei e per il suo segreto, Anya non sarebbe morta, Tara non sarebbe morta, Spike non sarebbe morto, Willow non sarebbe diventata cattiva, Faith non sarebbe morta, Giles non se ne sarebbe andato. Era colpa sua se lui non aveva potuto avere una vita normale, una vita migliore.  
Certo, doveva anche ammettere che se non ci fosse stata lei, probabilmente non sarebbe arrivato ai giorni d'oggi, non sarebbe arrivato ad essere un ventottene, anche se depresso. Se non era per lei non avrebbe mai conosciuto il vero coraggio, la vera forza, il vero senso dell'amicizia, l'amore.
L'amore. L'amore era la cosa per la quale era morta, per la quale era ritornata, per la quale riusciva ad alzarsi ad ogni ostacolo e Xander non avrebbe mai perdonato che per amore avesse ammazzato Faith. 
"Xander? Xander Harris?" chiese un uomo.
"Si?" chiese Xander guardando l'uomo.
"Ciao! non ti ricordi di me?"
"No! mi dispiace..."
"Sono Andrew!"
Oh no! pensò Xander. 
Era molto cambiato. Portava una barbetta, curata, si vestiva più da uomo, ed aveva il viso abbronzato.
"Andrew! ciao! come stai?"
"Bene... tu? tutto okay? ti trovo... bè... orribile!"
"Grazie per il complimento!" esclamò Xander. 
In effetti non aveva tutti i torti. Xander portava una barba non curata, capelli lunghi e spettinati e si vestita più trasandato del solito. Aveva la pancia gonfia; la classica pancia da ubriacone e puzzava d'alcol.
"Che ci fai in un pub tutto solo?" chiese Andrew, con la sua solita faccia da stupido.
"Potrei chiedermi la stessa cosa di te." rispose Xander in tono di sfida. Non voleva far capire quanto soffrisse ad uno come Andrew. 
"Di me? Oh... sono venuto per prendere due bottiglie di Heineken per me e la mia donzella... mi aspetta a casa sua!" rispose Andrew con sguardo sognante.
"Mi raccomando! non maltrattarla!" scherzò Xander. 
"Sempre malizioso! non le torcerei un capello... comunque adesso vado, prima che si ritiri Buffy... ciao! è stato un piacere!" disse Andrew andandosene. 
"Buffy?" mormorò Xander.
 Ah! già. si era dimenticato che Andrew vivesse con Buffy e Dawn.
 
 
Willow piangeva sulle foto della sua amata, scatenando la sua collera contro il cuscino. Sentiva la vendetta bollire dentro di lei, ma non voleva scatenarla come aveva fatto l'ultima volta. Lei, Kennedy, non avrebbe voluto, e Claire, la loro conquilina, non gliel'avrebbe permesso. 
Claire era una ragazza molto carina. La classica bionda, trannè per il fatto che non era oca. 
Kennedy, la sua guerriera. Lei, che era nata per lottare ed era morta lottando. Lei che si prendeva cura di Willow. Lei, che era l'unica che la calmava. Lei, che riusciva a farla godere come Tara non era mai riuscita a fare. Lei, che l'aveva amata fino allo sfinimento.
L'indomani ci sarebbe stato il funerale. Il funerale era il momento dell'addio tra il morto e i vivi, ma Willow non riusciva a dirle addio, non al momento. Sapeva per certo, che l'indomani sarebbe svenuta o persino morta accanto al suo cadavere. Accasciarsi vicino a lei e stringerla forte, con la speranza che riuscisse a percepirla. L'avrebbe baciata nei suoi sogni, l'avrebbe fatto fino allo sfinimento, perchè lei sarebbe stata l'ultima donna che avrebbe amato nella sua vita. Non voleva stare coricata nel suo letto a piangere sulle foto. Si alzò, si mise la giacca e si diresse verso le pompe funebri, dove avrebbe trovato il suo amore. 
Arrivata lì, aprì la porta, con la magia, ed entrò in quell'edificio buio. Attraversò un corridoio lungo, fino ad arrivare nella sua porta. Aprì la porta e trovò il suo cadavere. Al momento era sola, ma presto ci sarebbe stata lei a farle compagnia. Aprì la bara, e la vide. Kennedy, la sua amata, ancora con gli occhi sbarrati per la paura, con la ferita al collo procuratagli dai vampiri. Le chiuse gli occhi, prese un tavolino lungo e poco largo, lo mise accanto alla bara di Kennedy e ci si coricò tenendola per mano. Non riusciva a guardala in pieno volto, ma si accontentò di guardarle il profilo, il suo bellissimo profilo. Si sarebbe vendicata, ma non come aveva fatto una volta, nel modo più normale. Avrebbe ammazzato, con un paletto e una croce, tutti i vampiri che l'avevano assalita. Lei li ricordava perfettamente, uno ad uno e li avrebbe resi polvere uno ad uno. 
Mentre piangeva, ebbe l'impressione di sentire la mano di Kennedy stringere la sua. Alzò lo sguardo e vide Kennedy, proprio lei, che si alzava dal suo letto di morte. Willow le sorrise speranzosa, prima di vederla in faccia. L'avevano vampirizzata. Kennedy che la guardava in un'altro modo, non c'era amore nel suo sguardo, ma sete. Willow cercò di parlarle, ma Kennedy le diede un calcio, che le fece trapassare due stanze. 
Si avvicinò da una Willow in lacrime, la prese dal collo, la sbattè in un muro e disse:
"Ehy tesoro! perchè non mi cedi un pò il tuo collo?"
"Kennedy!" piagnucolò Willow. 
"Che c'è? non hai mai opposto resistenza quando dovevo soddisfare la tua sete sessuale!"
"Kennedy, tu non vuoi farlo!" urlò Willow tra i singhiozzi. 
"Oh... si che voglio! certo che voglio!"
"Non ti cederò il mio collo!" urlò Willow. 
"Non c'è bisogno di urlare, tesoro! Buffy non ti ama più, non è più pronta a difenderti. Non prova più un'amore per te! perchè tu l'hai abbandonata!"
"L'ho dovuto fare!"
"Non è vero! lei è sempre stata accanto a te, anche quando avevi ucciso Warren! ti ricordi di lui? invece voi vi siete presi la prima scusa per allontanarla. Perchè odiavate avere problemi ed apocalissi addosso!"
"Perchè mi dici questo?" piagnucolò Willow. 
"Perchè è quello che ho sempre pensato! e adesso io mi prenderò il tuo sangue con la forza!" urlò Kennedy. 
Le strinse di più il collo, così da farle mancare il respiro, ed affondò i suoi denti. 
"Willow! lasciala stare!" urlò qualcuno.
Kennedy si bloccò. Si girò verso la fonte della voce, lasciando Willow sanguinante. 
"Oh oh! speravo saresti arrivato! ho sentito il tuo odore da lontano... Oz!" 
"Oz!" mormorò Willow in lacrime.
"Come fai a sapere il mio nome?" chiese Oz.
"Willow mi ha parlato così tanto di te, che a volte mi chiedevo se non fosse innamorata ancora di te! è una squaldrina questa ragazza! una puttanella!" 
"Non ti permettere!" urlò Oz catapultandosi su di lei ed afferrandole il collo.
Kennedy iniziò a ridere e con una mano catapultò Oz verso la stanza dove si trovava la sua tomba.
"Sai cosa ti dico? puoi scappare Willow. Prenderò lui! e fra qualche giorno ci rincontreremo" disse Kennedy sadica. 
"Non toccare Oz!" sibilò Willow.
Si stava scaldando.
"Oh! la streghetta si è seccata?" disse Kennedy ridacchiando. 
Ci fu un lampo di luce e Kennedy volò in cima all'edificio.
"Non sono una streghetta, ma una dea!" sussurrò Willow angosciata. 
Corse verso un Oz stiracchiato e disse:
"Andiamo, prima che torni!"
"Ciao!" sussurò Oz sfiorandole il viso. 
Willow abbozzò un sorriso falso e lo aiutò ad alzarsi. Willow notò che Kennedy stava iniziando a muoversi.
"Corri!" urlò ad Oz ed insieme corsero via verso un luogo più sicuro. 
Arrivati ad una strada principale, Willow cedette piangendo. Oz la strinse, ma lei continuò a sentirsi sola. 
Era rimasta sola. Non aveva più la sua migliore amica, Buffy, il suo migliore amico, Xander, Dawn, e adesso non ci sarebbe stata più nemmeno lei, Kennedy, perchè se n'era andata nei peggiori dei modi.    
 
 
 
* canzoni country: questa idea mi è venuta da una puntata della 1° serie di Buffy, quando Xander non sa con chi andare al ballo, e dice che passerà la serata a deprimersi ascoltando canzoni country.
 
 
Spero vi sia piaciuto. In questa storia userò i personaggi delle prime serie, perchè sono le mie preferite. A presto. 
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