Capitolo 2: Quel Giorno, Dopo
Kanata rimase tutta la notte con lei, stringendole
la mano, ma alla fine si addormentò anche lui. Il giorno dopo, si svegliò solo,
ci rimase male, e si chiese dove fosse finita Miyu. Uscì dalla stanza, e non
trovò Baumiao. “Probabilmente -pensò- sapendo che sarebbe rimasto lui, era
andato a casa da Lou. Ripensò a Lou, che la sera prima piangeva diversamente
dal solito, e se lui fosse stato un buon padre avrebbe capito che era per Miyu.
Cercò il medico, per sapere dov’era e come stava Miyu, lo trovò poco dopo:
-Mi scusi!
-Ah, è lei, come mai è
ancora qui?
-Volevo sapere dove fosse la
signorina Hozuki…
-Non sapeva che suo padre ha
chiamato i genitori della ragazza? L’ hanno portata a casa….
Kanata non l’ascoltava più,
era già uscito in strada per tornare al tempio.Corse velocemente su per le
scale, entrò urlando: -Miyu!
In casa trovò solo Baumiao
che giocava con Lou.
-Baumiao, dov’è Miyu?
Baumiao iniziò a piangere, e
tra i singhiozzi Kanata riuscì a capire:-Miyu… genitori…
Appena Baumiao si fu ripreso
Kanata si fece rispiegare:
-Chiamando i genitori, ieri
notte ho scoperto che stavano venendo già qui, per fare una sorpresa a Miyu.
Appena arrivati al pronto soccorso hanno sbrigato le pratiche e sono andati
alla polizia per denunciare il tentato stupro, pare che lui l’abbiano già
rintracciato, grazie alla descrizione di Miyu che era molto spaventata. Era un
tizio con i capelli biondo platino, molti tatuaggi e piercing. Hanno lasciato
una lettera per ringraziarti, è sul tavolo.
-E Miyu?
-I genitori non vogliono che
si ripeta una cosa del genere, vogliono portarla con loro in America. Non ha
lasciato niente per te, neanche i suoi saluti.
-Cosa?! Non è possibile che
Miyu ci abbia lasciato così, che abbia lasciato Lou!
Baumiao ricominciò a
piangere. Kanata chiese in preda al panico:
-Ora dov’è?
E’ andata a salutare i
compagni di classe, dopò andrà all’aeroporto e…e…buahhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Kanata aveva preso in mano
il telefono, e chiamava un taxi.
-Cosa stai facendo?-Chiese
Baumiao
-La faccio tornare a casa,
non può andarsene e lasciarmi solo con te e Lou!
Baumiao era sconvolto, non
aveva mai visto Kanata così agitato, inoltre da quello che aveva detto sembrava
che loro, lui e il signorino Lou fossero un peso che lui non poteva sostenere
solo. Prese in braccio Lou e se ne andò in camera.
Il taxi era arrivato, Kanata
ordinò all’autista di recarsi all’aeroporto, sapeva che non avrebbe fatto in
tempo ad incontrarla a scuola, non era nemmeno sicuro di incontrarla lì.
Arrivato all’aeroporto, cercò il volo per New York, sarebbe partito tra cinque
minuti, si recò all’imbarco, li vide, Miyu, il signore e la signora Hozuki. Li
chiamò:-Miyu! Signori Hozuki!
Si voltarono, e tornarono
indietro. Aveva poco tempo, ed era deciso a portare Miyu a casa.
-Kanata! Pensavamo non
saresti venuto, tuo padre ti ha dato la nostra lettera, ti ringraziamo per aver
portato Miyu al pronto soccorso. Miyu, noi ti precediamo, così potrai salutare
Kanata. Bye!
-Ma, mamma!
-Kanata aveva ripreso fiato.
Disse:
-Miyu, cosa ti è saltato in
mente?! E’ uno scherzo! Non…- Le prese le mani, e Miyu si ritrasse velocemente.
Kanata fu sorpreso da quel gesto, non riusciva a continuare nonostante fosse
partito con tutti i buoni propositi del mondo
-Non è uno scherzo, non
posso più restare qui.
Miyu disse quelle parole con
un tono freddo, distaccato, anche più di quello che solitamente usava Kanata, e
questo gli fece gelare il sangue nelle vene. Riuscì appena a pronunciare:-E
Lou? Cosa pensi di fare, non ce la potrei fare da solo…
Miyu lo interruppe:-Cosa
Kanata? Non ti ho mai sentito parlare così, hai bevuto?- Dicendo quelle parole
sorrise leggermente; a Kanata parve una presa in giro.
Non sopportò oltre e si
voltò, il suo orgoglio era più forte dell’amore che provava…per Miyu. Il suo
comportamento, la sua strafottenza, non era quella la Miyu di cui si era
innamorato, voleva dimostrarle che ce l’avrebbe fatta anche da solo, anche se
sapeva che Miyu non l’avrebbe mai visto.
Miyu si voltò, indifferente
a quello che era appena successo, ma delle lacrime le caddero sul volto.
Kanata salì su un taxi e si
diresse verso il tempio.
Nel frattempo Baumiao aveva
fatto pranzare Lou, era passato mezzogiorno e lui si era dedicato alla
riparazione della navicella-passeggino. Pensava: “ Siamo un peso? Non si
preoccupi signorino Kanata, ce ne andremo il prima possibile, così neanche la
signorina Miyu avrà problemi.” Cominciò a singhiozzare, ricordando una
conversazione avvenuta qualche giorno prima tra lui e Miyu.
…………………………………
-Miyu, cosa fai ancora sveglia?
-Non riesco a dormire.
-E’ per la notizia che vi ho
dato oggi?
-Si, sono rimasta scioccata
quando ci hai detto che avevi ricevuto una cosmo-mail(x chi non lo sapesse nel
fumetto esistono davvero, non le ho inventate io! NdMisato) che diceva che i genitori
di Lou erano in prossimità della Terra. E’ stato un fulmine a ciel sereno!
-Dispiace anche a
me…(Baumiao si stava commuovendo)
-Mi chiedo cosa succederà
quando ve ne andrete, la mia vita, credo anche quella di Kanata non sarà più la
stessa. Anche il nostro rapporto non sarà più lo stesso.
-Ti preoccupa? Io credo che
lui ti voglia bene, anche più di quanto immagini.
-Speriamo!
I due si abbracciarono e
Baumiao disse:-Vi voglio bene, dillo anche a Kanata.
…………………………………
Baumiao venne risvegliato
dai suoi pensieri dalla porta che si richiudeva, dopo il rumore di passi, vide
Kanata.
-Kanata! Dov’è Miyu?
-Mi dispiace Baumiao, non
sono riuscito a farla tornare.
In quel momento, svolazzando
allegramente arrivò Lou. Kanata lo prese in braccio, ma il sorriso scomparve
dal volto del bambino quando non vide la madre.
Lou:-Mamma
Baumiao aveva le lacrime
agli occhi, per non farsi vedere da Lou andò in cucina. Kanata si fece coraggio
e parlò, Lou lo guardava intensamente.
-Lou, mi dispiace molto,
oggi la mamma e partita, non so quando e se tornerà, da oggi rimarrai con me e
Baumiao…
Lou iniziò a piangere.
Kanata abbassò lo sguardo e pensò: “Mi dispiace Lou, non sono in grado di
essere tuo padre da solo, ho bisogno di Miyu”.
Nel frattempo Baumiao si era
ripreso. Prese Lou e lo portò via, voleva farlo addormentare, dopotutto era
tutto il giorno che piangeva, era stanco. Kanata andò nella sua stanza, si
sedette sul futon, (si scrive così, vero? NdMisato) prese le ginocchia tra le
braccia e sentì gli occhi che gli bruciavano. Pensò: “Perché mi bruciano gli
occhi? Possibile che io stia piangendo?
Per cosa piango? Forse per
Miyu. Perché per lei, mi sono rivelato, ho cercato di esprimere i miei
sentimenti, ma era troppo tardi. Se avessi voluto veramente che restasse le
avrei detto che l’amavo, ma lei era così fredda… (Ora basta con i pensieri
complessati alla Evangelion! ndKoala e Lidius - Ma è il mio cartone preferito!
ndMisato)
Kanata si addormentò, anche
questa volta con le lacrime agli occhi.
Verso le quattro del mattino
Kanata venne svegliato da Baumiao:
-Kanata svegliati! Ti devo parlare!
-Cosa c’è? E’ ancora buio…
Baumiao notò che aveva gli
occhi gonfi, probabilmente aveva pianto, ma doveva assolutamente parlargli;
scosse Kanata.
-Ok, ok. E’ successo
qualcosa a Lou?
-No, ma è importante,
riguarda i genitori di Lou.
Kanata cercò di svegliarsi
completamente per ascoltare con attenzione Baumiao.
-Mi dispiace averti
svegliato, ma l’ho saputo ora. Ieri ho riparato l’astronave di Lou, sono
riuscito ad inviare una cosmo-mail alla squadra di salvataggio, in cui dicevo
di venirci a prendere il più presto possibile…
Kanata lo interruppe: -L’hai
fatto per Miyu? Pensavi che non sarei stato in grado di badare a Lou?- Nella
sua voce, Baumiao avvertì sofferenza ed ira. Esitò a parlare.
-Non è per quello- sentiva
lo sguardo di Kanata su di lui, sapeva che nelle condizioni in cui si trovava
avrebbe potuto fargli qualunque cosa- ho capito che io e il signorino Lou
eravamo un peso per te, che non ci volevi ora che eri solo…
Kanata lo interruppe
ancora:-E quando l’avresti capito? Io voglio un bene dell’anima a Lou, e anche
a te! Come hai potuto pensare di essere un peso?
Baumiao piangeva (è molto
sensibile ndMisato) –Mi dispiace!!!!! Io e il signorino Lou pensavamo di darti
fastidio!
Ora la squadra di
salvataggio mi ha risposto dicendo che arriverà stamattina!!!!! Buahhhhh!
Kanata era rimasto
pietrificato. –Stamattina?! Perché Baumiao?!
Baumiao l’abbracciò e tra le
lacrime disse: -Mi dispiace!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora Kanata era calmo, si era
reso conto che stavano per arrivare i veri genitori di Lou. Cercò di far
staccare Baumiao e disse: -Sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato, ricorda
che ora Lou rivedrà i suoi genitori, i suoi veri genitori, e poi tornerete sul
pianeta Otto.
-Hai ragione, ma mi dispiace
lasciarti! E lasciare anche Miyu!
Kanata, con quest’ultima
frase si svegliò completamente, poi, con il solito tono indifferente
disse:-Dobbiamo preparare Lou, andiamo.
Passò qualche ora, ormai il
sole era alto nel cielo. Kanata aveva aiutato Baumiao a sistemare tutte le cose
di Lou in un borsone, era tutto pronto.
Baumiao prese la parola:-Sai
Kanata, credo di poter trovare il modo di farti avere notizie di Lou.
-E sarebbe?
-Con qualche modifica,
potrei essere in grado di far ricevere le cosmo-mail ad un computer terrestre,
e…
Kanata capì:-Io non ho un
computer.
Baumiao aveva un'altra
proposta:-Allora potrei scrivere a…- Si fermò, per fortuna, altrimenti avrebbe
pronunciato quel nome, ma Kanata parve non accorgersene.
Kanata: Un alternativa?
Forse potremmo chiedere a Seya di portarmi qualche notizia. Non viene spesso
sulla Terra?
-Hai ragione, allora non c’è
problema.
In quel momento, un fascio
di luce illuminò il giardino del tempio. Kanata disse:
-Sono già qui?! Non
potrebbero essere visti da qualcuno?
-Non credo che importi molto
ai signori, sono così vicini a loro figlio, perché aspettare?
Baumiao prese in braccio
Lou, che aveva svegliato e preparato prima, e assieme a Kanata uscirono.
Il portello della navicella
si aprì, uscirono due sagome, un uomo ed una donna, seguiti da altre persone.
-Lou! Bambino mio! (le
parole famose…ndMisato)
-Lou, tesoro!
Una donna con un viso
dolcissimo e dai lunghi capelli biondi si avvicinò a Baumiao e prese in braccio
Lou, che parve riconoscere quel caldo abbraccio che non sentiva da tanto tempo.
Sorrise. L’uomo, alto e con dei folti capelli castani (chi vi ricordano?
NdMisato) abbracciò la moglie e il bambino, subito dopo anche Baumiao.
Kanata osservava la scena,
nonostante tutto sapeva cosa significasse stare lontano dai genitori per tanto
tempo, ed era contento per Lou. La madre ed il padre di Lou si voltarono verso
Kanata, poi la donna disse:
-Ciao Kanata.
Padre Lou:-E’ da tanto tempo
che volevamo conoscerti e ringraziarti per esserti preso cura di Lou e…ma non c’era
anche una ragazza,Miyu?
Baumiao si rattristò. Kanata
rispose: -Si, è stata qui fino a qualche giorno fa, poi è andata in America con
i genitori.
-Capisco. Allora appena la
vedi, anche se vorremmo farlo personalmente, ringraziala da parte nostra.
-Certo.
-Ora dobbiamo andare, sono
sicuro che ti dispiacerà moltissimo lasciare Lou, ma il vortice
spazio-temporale si chiuderà tra poco (addirittura! NdMisato) Grazie di tutto.
Tutta la squadra rientrò
nell’astronave, tranne la madre di Lou, che disse al marito di voler parlare
sola con Kanata.
Kanata notò che aveva ancora
in braccio Lou, evidentemente non riusciva a credere di riaverlo di nuovo tra
le braccia. “L’amore di una madre è fortissimo, quanto mi sarebbe piaciuto
avere la mia per più tempo!”
-Kanata, ho visto che hai
salutato Baumiao, ma non ancora Lou.
Kanata lo prese in braccio,
lo strinse a se e lo baciò su una guancia.
Lou:
Pa…papà!
-Attraverso il diario di
Baumiao, vi abbiamo conosciuto profondamente, e anche se non so quello che
provi per Miyu, o quello che prova lei per te, sono sicura che vi vogliate
molto più bene di quanto ne riusciate a esprimere.
Kanata:-Ormai non importa.
La madre di Lou lo
abbracciò, e lo carezzò sulla testa come se fosse Lou stesso. Kanata non si
oppose, dopo tanto tempo sentiva quello che non aveva quasi mai avuto,
l’affetto di una madre.Poi disse:
-Grazie.
-Sono sicura che si
sistemerà tutto. Sono anche sicura che Lou e Baumiao ti mancheranno moltissimo,
ma un giorno chissà, quando Lou sarà un po’ più grande…
Baumiao:-Signora si sbrighi!
Manca poco!
-Ora devo andare.Buona
fortuna, e ricorda, non sei solo.
-Arrivederci.
La donna e Lou salirono
sull’astronave, che si sollevò da terra, e dopo aver fatto qualche metro
scomparve.
Kanata non si era sentito di
dir loro addio, perché in cuor suo, sperava che prima o poi li avrebbe rivisti.
Rientrò in casa, andò nella sua camera e si buttò sul futon, che durante la
mattinata non aveva messo via perché non sarebbe andato a scuola.
“Questa volta sono veramente
solo”.