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Autore: Kuchiki Chan    23/06/2011    6 recensioni
Lei era calda, dolce, solare ed estroversa.
Lui era freddo, apatico, silenzioso ed impenetrabile.
Come può un equilibrio tra due persone essere così perfetto?
[Ulquiorra x Orihime]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Schiffer Ulquiorra
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“You’re so cold, keep your hand in mine”
[So cold - Breaking Benjamin]

 
Orihime Inoue si svegliò di scatto, aprendo gli occhi nel buio totale.

Stordita, batté ripetutamente le palpebre, per mettere a fuoco l’ambiente che la circondava: ovviamente si trovava nella sua stanza. L’avrebbe riconosciuta fra mille: la foto del fratello sul comodino, lo scaffale con i suoi amati peluche a cui dava i nomi dei comici che tanto ammirava, le anonime pareti bianche e la piccola finestra sulla sinistra, aperta come ogni notte. Non le piaceva chiuderla, amava contemplare il cielo stellato prima di addormentarsi.

Insomma, sembrava tutto a posto.
Ma allora, come mai aveva la sensazione che ci fosse qualcosa di strano?

Sentiva di aver fatto qualcosa di anomalo la sera prima, ma i ricordi non accennavano a farle visita.

Confusa, si rigirò sotto le coperte, sdraiandosi sul fianco sinistro e distendendo le braccia sul materasso.

Inaspettatamente però, le sue dita non incontrarono la ruvida e inanimata superficie delle lenzuola.
No, le sue dita si ritrovarono a toccare una mano fredda come il ghiaccio, stesa sullo stesso letto su cui si trovava lei.

Orihime si mise a sedere di scatto, mentre i ricordi ritornavano di colpo.

Ricordava la freschezza e la morbidezza di un paio di labbra sulle sue, un alito caldo in fondo alla gola, il tocco di due mani timide sul suo corpo. Tutte queste immagini esplosero nel cervello della ragazza, aiutandola a ricostruire quello che era accaduto la sera prima.

Ne ebbe la conferma quando nel suo campo visivo entrò la sagoma di qualcuno: un ragazzo dai capelli neri, profondamente addormentato, era disteso accanto a lei.
Lo sguardo di Orihime si fermò sulle sue labbra sottili, in quel momento semiaperte, e sulle sue palpebre che, come sapeva bene, celavano gli occhi più verdi che avesse mai visto.

Gli occhi della ragazza accarezzarono interamente quella figura, quel ragazzo che le aveva regalato una delle notti più belle della sua vita: Ulquiorra Shiffer.

Orihime sorrise nel buio della notte. Lo scudo duro e impenetrabile che Ulquiorra tendeva a tessere attorno a sé quando era sveglio, spariva totalmente mentre dormiva. Immerso nel mondo dei sogni, quel tenebroso ragazzo sembrava puro e innocente come un bambino. Allungò una mano nell’oscurità, accarezzandogli piano i capelli neri, attenta a non svegliarlo.

Nemmeno lei avrebbe potuto spiegare come era riuscita ad avvicinarsi così tanto a lui.
Semplicemente, era successo.
Forse perché Ulquiorra era esattamente il suo opposto: schivo, silenzioso e impenetrabile quanto lei era solare, chiacchierona ed emotiva.

Eppure, pur essendo così diverso da lei, riusciva a comprenderla perfettamente. Con lui, Orihime riusciva a sentirsi totalmente a suo agio, perché sapeva che il ragazzo non l’avrebbe mai giudicata e le sarebbe rimasto accanto, che la sua silenziosa presenza l’avrebbe sempre accompagnata.

Con la mano gli accarezzò i capelli, il volto, le spalle, fino a stringergli una mano.
Le dita di Ulquiorra, persino in quella afosa notte d’estate, erano fredde come se le avesse tenute immerse nel ghiaccio. Quel freddo anomalo metteva Orihime un po’ a disagio.

Fredde come il ghiaccio che impedisce alle persone di vedere la sua anima pensò, portandosi dolcemente quella mano sul viso.

Era davvero un tipo glaciale, Ulquiorra.
Razionale fino all’inverosimile, non parlava mai se non era estremamente necessario farlo e, ad alcuni, sembrava privo di emozioni. Ma quella notte che avevano passato insieme era la prova che quelle persone si sbagliavano.

Sotto lo strato di ghiaccio che lo proteggeva dal mondo esterno, batteva un cuore caldo, vigoroso e pieno fino all’orlo di sentimenti.

Poche persone però riuscivano a sciogliere quella corazza ed a conoscerlo veramente. Ma Orihime, con il suo calore e la sua gentilezza, era riuscita ad aprirvi un varco. Era veramente felicissima di esserci riuscita.

La tua pelle è fredda? Non importa! Il mio calore basterà per tutti e due!  pensò, decisa, baciandogli delicatamente le punte delle dita.

Si mosse lievemente sul materasso e gli si avvicinò, fino ad arrivare a toccargli con le labbra la punta del naso.

Quel tocco, però, non fu abbastanza delicato.

Orihime osservò le palpebre del ragazzo fremere, finché non si alzarono per lasciare il posto a due occhi di un verde profondo, due occhi che l’avevano colpita fin dal momento in cui li aveva visti per la prima volta.

Questo perché, benché la sua voce e i suoi atteggiamenti lo proteggessero come una corazza impenetrabile, i suoi occhi erano davvero lo specchio della sua anima. Dentro si agitavano emozioni così forti che la ragazza si chiedeva continuamente come facesse a controllarle.

- Perché ti sei svegliata nel bel mezzo della notte? Hai caldo? - sussurrò il ragazzo, baciandole lievemente le labbra.

- C…caldo? Non preoccuparti, Ulquiorra-kun, sto bene così! Scusami per averti svegliato! - farfugliò Orihime, arrossendo lievemente.
Quei contatti improvvisi riuscivano letteralmente a mandarle il cervello in tilt.

Il ragazzo non rispose. Semplicemente la abbracciò di scatto, avvolgendole le braccia intorno alle spalle e posandole il viso sul proprio petto.

Orihime si sentì avvolta da un anello di ghiaccio, ma non quel tipo di ghiaccio che congela persino i pensieri nelle fredde notti d’inverno.
No, la ragazza si sentì circondata da quel ghiaccio piacevole che rinfresca nelle giornate afose d’estate.
Lei era fin troppo calda e luminosa, e Ulquiorra era il suo ghiaccio personale.

Poteva un equilibrio fra due persone essere così perfetto?

Orihime chiuse gli occhi, inspirando piano l’odore della sua pelle.
Stava bene.
Era bello sentire il suo respiro sui capelli, le sue braccia intorno alle spalle e il suo petto sotto la propria fronte.
Avrebbe voluto rimanere in quel modo per l’eternità.


In una piccola stanza anonima, sotto gli occhi di numerosi e strambi peluche, due cuori battevano all’unisono.

Poco importava che uno fosse circondato dal ghiaccio mentre l’altro fosse fin troppo luminoso: il ritmo era lo stesso.

Nel buio di una calda notte d’estate, Orihime Inoue aveva finalmente trovato l’anima che avrebbe potuto riempire i vuoti della propria.

Aveva finalmente trovato la serenità sul fondo di due occhi verdi trasparenti come due specchi d’acqua limpida.

Aveva trovato la felicità attraverso la timida stretta di una mano fredda come il ghiaccio.



 

Angolo dell'autrice:

Inaspettatamente, eccomi di ritorno! E guarda un pò, proprio con una One-Shot UlquiHime *-*
Si, amo questo paring, credo di averlo già fatto capire. Forse ho reso Ulquiorra un pò OOC, ma ho solo cercato di far scaturire il suo lato, per così dire, dolce ù.ù (Secondo me questo lato c'è sempre stato *-*)
Perchè ho scritto questa One-Shot? Non lo so, è stata un'idea improvvisa che mi ha colpito mentre ascoltavo la canzone So Cold, dei Breaking Benjamin. Ho associato alcuni di quei versi al nostro Ulqui-chan ed ecco cosa è venuto fuori. 
Spero che vi sia piaciuta, e come al solito recensioni e commenti sono sempre bene accetti!
Alla prossima ^^

  
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