«Lo sai che non dovremmo»
«E perché mai?»
«Siamo colleghi, e… intrattenere una relazione sul lavoro non è professionale, soprattutto se siamo chiusi in uno stanzino»
«Non dicevi lo stesso fino a qualche minuto fa, sbaglio o mi stavi implorando di continuare?»
Una risatina echeggiò dentro quella camera buia, grande non più di tre metri quadri, era una voce propriamente maschile, calda e seducente, e Cory Monteith la riconobbe tra mille, e per essere sicuro fece mente locale su chi faceva parte del gruppetto dal quale si era staccato per rimanere lì fuori e casualmente ascoltare tutti i rumori provenienti dall’interno; non era Chord, e neanche Harry, Chris lo aveva escluso a priori tenendo in considerazione il suo orientamento sessuale… rimanevano Darren e Mark, e la certezza lo assaliva sempre di più…
«Non capisco cosa dovrebbe importarmene di… di Darren e chicchessia se si chiudono da qualche parte a fare porcherie, dopotutto siamo ragazzi è… è normale no?» si chiedeva appostato intelligentemente dietro alcuni scatoloni poco distanti dallo stanzino, mentre il dubbio lo attanagliava sempre di più, certo, vedere Lea passare sorridendo insieme a Naya e Ashley lo aveva sollevato immensamente, significava che nessuna delle tre era, ma, la lista delle donne che lavoravano con loro in tour era davvero lunga, e andare ad esclusione non lo avrebbe affatto aiutato. «Cory!» eccolo, perse un paio di anni di vita a seguito di quella chiamata, si girò con gli occhi fuori dalle orbite verso le sue spalle, dove spuntò alta e troneggiante la donna che era solita cantare con il suo immancabile gesto di mano «A-amber! Mi hai spaventato!» la rimproverò alzandosi e superandola decisamente «era il minimo, si può sapere che stavi facendo lì dietro» si guardò attorno appena, cercando una scusa «n-niente, mi era caduto questo» estrasse frettolosamente dalla tasca un fazzoletto guardando la ragazza e facendo come per andarsene, ma fu troppo lento, lei lo prese per il colletto della polo e lo guardò severa «dimmi la verità»
Se una cosa l’aveva imparata in due anni sul suo conto era che la ragazza sapeva essere molto persuasiva, un po’ come il suo personaggio riusciva a farsi raccontare tutto; il ragazzo sbuffò stizzito e rassegnato «nello stanzino, beh… qualcuno ha infilato la palla nella buca»
«qualcuno sta giocando a golf?» sarcasticò la ragazza sorridendo appena e dandogli un pugnetto sulla spalla «chi è la buca?» continuò su quella linea di scherzo cercando di fargli tirare fuori tutto quello che sapeva «so solo che il battitore è il nostro amico con i riccioletti» affermò senza staccare gli occhi da quella porta.
«Darren?! Darren ‘effemminato’ Criss?! Ci sta dando dentro con qualcuno?» rimase a bocca aperta mentre l’altro si limitava ad annuire «a quanto pare i baci con Chris davvero non sono significati niente, eppure sembravano davvero intimi» una smorfia di dispiacere si dipinse sul volto della ragazza scura di pelle mentre il gigante buono le rivolse finalmente lo sguardo, molto scontato tra l’altro «lo sapeva entrambi dall’inizio che lui non era interessato al birillo, siete stati voi stupidi a sperare» «stai zitto te!» lo fulminò con gli occhi e un dito puntato contro «che eri il primo a saltellare dopo il bacio e “il camerino” perciò non ti permetto di farmi la morale» il ragazzo si ammutolì tornando a fissare lo stanzino, dal quale finalmente uscì il ragazzo riccio «non continuo a capire perché si mette tutto quel gel nei capelli» «fa parte del personaggio di Blaine» spiegò il più alto affiancandosi al muro per evitare che il nanetto saltellante li vedesse, e così fu: lui continuò a camminare per la sua strada mentre i due continuavano a osservare la porta desiderando ardentemente di poterla consumare con gli occhi per svelare chi nascondeva dietro di se. Passarono altri 180 lunghi e interminabili secondi prima che la porta di decidesse ad aprirsi, e i due agguantati dietro gli scatoloni poterono finalmente osservare sbalorditi la snella e bionda figura che si parò davanti ai loro occhi, sorrideva innocente, come se niente avesse fatto, e divertita si avviava nella stessa direzione che poco prima aveva preso l’ex-maghetto. «Non ci credo» esordì la ragazza guardando il suo complice di spionaggi «beh… dovevamo aspettarcelo che prima o poi sarebbe successo, insomma, non poteva certo… rimanere single per sempre» la difese sconcertato anche lui «ma… lei è sempre stata così… così… non trovo le parole per descrivere questa situazione» prese un attimo di pausa «devo correre a dirlo a Chris!» «ferma lì!» le ordinò altezzoso il ragazzo facendola fermare sul posto «te non dirai niente a nessuno, se quei due hanno una relazione segreta saranno affari loro»
«ma… Cory…»
«Niente ma, è la loro vita questa e sono liberi di viverla come vogliono»
«Va bene, manterrò il segreto»
«Così va meglio»
«Però….» la ragazza si allontanò lentamente da lui sorridendo «se dico a Kevin che un certo usignolo e l’ex-capo cheerleader ci hanno dato dentro… non commetto un reato!» iniziò a correre via, e l’altro prese ad inseguirla goffamente urlando per i corridoi «Amber! A-Amber! Stai zitta!»

Una Darreanna senza pretese, una cosa squallida uscita dopo mezzanotte, ringrazio le persone su Facebook che mi hanno consigliato indirettamente Amber e Cory. Nota: i caratteri dei due sono completamente inventati, perché purtroppo non ho la fortuna di averli incontrati, non ancora.